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Autore: Haoryu_Zarc    14/05/2017    0 recensioni
[Yu-Gi-Oh Arc V]
[Yu-Gi-Oh Arc V]Yuzu si prende cura del suo orto, quando fa un incontro molto speciale.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una calda giornata primaverile. Il sole batteva fortissimo su ogni cosa che riusciva a toccare, il cielo era completamente privo di nuvole e soffiava una brezza molto delicata. La natura dava il meglio di sé in giornate come queste– le foglie degli alberi brillavano di mille sfumature di verde, e l'ombra che proiettavano sull'erba non era meno invitante. Era il tipo di ombra che ti invogliava a prendere un libro per sederti lì, in quel piccolo angolo di paradiso, ad assaporare la tranquillità delle mattine primaverili.

Tuttavia, Yuzu non era uscita per leggere un libro. Con una bandana gialla in testa e un piccolo annaffiatoio in mano, si stava dirigendo verso il suo orto. Quell'orto era molto speciale per lei: era da anni che se ne prendeva cura, con l'aiuto di suo padre. Ogni mattina, si recava lì per annaffiare le piante e per controllare se ci fossero problemi.

L'orto di Yuzu era circondato da un piccolo steccato, costruito da suo padre. Era uno steccato in legno, dipinto di un delizioso color crema. Lo steccato era abbastanza basso da poterlo scavalcare senza troppi problemi, ma Yuzu preferiva sempre usare l'apposita apertura, costruita in mezzo a uno dei lati.

Nel lato sinistro dell'orto troneggiava la parte migliore, l'orgoglio di Yuzu: un piccolo campo di pomodori. Pomodori ciliegini, per l'esattezza. Yuzu si avvicinò e controllò i frutti che sbucavano dalle foglie. Brillavano di vitalità, in un rosso così bello che Yuzu non potè far a meno di sorridere.

I grappoli erano pronti per essere raccolti. Yuzu si promise che sarebbe tornata più tardi per raccoglierli. Intanto, prese il suo annaffiatoio e, facendo attenzione a non esagerare, versò un po' di acqua vicino alle radici. Tolse un paio di erbacce che stavano crescendo, e si spostò più a destra per innaffiare il resto.

A quel punto, notò qualcosa di strano in mezzo alle piante. Era una specie di germoglio. Anzi, no, all'occhio sembrava più una foglia che un germoglio. ...Che cos'era? Era una specie di fogliolina verde, tutta curva verso sinistra e arricciolata alla fine. Yuzu non riusciva a capire che tipo di pianta fosse. Non sembrava nemmeno un'erbaccia– era troppo grande.

Qualsiasi cosa fosse, non poteva stare in mezzo ai pomodori. Decise di tirarla via. La afferrò saldamente alla base, e cominciò a tirare delicatamente- “Ahia!”

Yuzu sussultò. Chi era stato? Non c'era nessuno vicino a lei. Attorno a lei era tutto deserto, ad eccezione per un paio di uccellini.

...Forse se l'era solo immaginato. Decise di riprovare. Afferrò di nuovo la base della strana pianta, e tirò leggermente più forte- “Ahi!”

No, non se l'era immaginato. Proveniva proprio dalla pianta. Yuzu cominciò ad inquietarsi– non sapeva che esistessero piante parlanti. Anzi, no, che cosa stava a dire: le piante parlanti non esistevano, punto e basta! Riafferrò la base per la terza volta, e questa volta tirò con decisione.

Con un “Ouch!”, lo strano germoglio fuoriuscì dal terreno. Non era ancora uscito del tutto, ma Yuzu poteva comunque vedere cosa c'era al di sotto – altre foglie verdi, più grandi della precedente. Un pochino spaventata, Yuzu decise di scostare un pochino la terra – e di tirare via la pianta una volta per tutte, con un colpo secco.

Yuzu cadde all'indietro dallo stupore. Sotto alle foglie, spuntò fuori il viso di un ragazzo, probabilmente della sua stessa età. Aveva dei ciuffi color rosso rubino, e due grandi occhi della stessa tonalità. ...Tuttavia, non sembrava essere molto contento.

“Ahiahiahi! C'è proprio bisogno di tirare così forte? Mi fai male!”

Yuzu era sotto shock. Non sapeva cosa dire. Un ragazzo dentro il suo orto? Ma come c'era finito? In preda al panico, Yuzu rimase ferma a bocca aperta, senza muoversi di un millimetro.

Il ragazzo si guardò attorno. “Ehi, belle piante che hai qui. Sono molto simpatiche, sai? Sanno davvero come intrattenere la gente. Soprattutto il basilico, lì in fondo. Quello lì, è uno spasso. Ci scambiamo battute fino a notte fonda.” Guardò Yuzu negli occhi. “Ah vero, non mi sono ancora presentato, giusto? Che maniere! Sono Yuya, il Re dei Pomodori.”

“I-Il... Re dei Pomodori?” balbettò Yuzu.

“Esatto. In persona. Anzi, forse sarebbe meglio dire in pianta, ahah.” Cercò di muoversi, ma evidentemente la terra era troppo dura per lui. “Ehi, ti dispiacerebbe aiutarmi ad uscire, per favore? Possibilmente senza tirarmi per i capelli.”

Yuzu esitò per qualche secondo, ma riuscì a trovare il coraggio di aiutarlo. Si mise in ginocchio e, dopo averlo afferrato per le orecchie, tirò su Yuya con tutta la forza che aveva, ignorando le sue grida di dolore.

Dopo qualche tempo, riuscì a raggiungere metà busto. A quel punto, lui suggerì di usare le braccia invece delle orecchie (che erano diventate rosse come i suoi capelli), così Yuzu riuscì a tirarlo fuori tenendolo per i polsi. L'intero processo durò circa un'ora, e lasciò Yuzu sfinita.

Mentre Yuzu riprendeva fiato, Yuya si sedette vicino a lei. Scrocchiò un pochino le dita delle mani e alzò lo sguardo al cielo. “A proposito, non mi hai ancora detto il tuo nome. Come ti chiami?”

“Yuzu”, rispose ansimando. “Hiiragi Yuzu.”

“Hm, bel nome. Yuzu, hai mai sentito parlare del Re delle Melanzane?”

“Eh?!” per Yuzu era già difficile abituarsi all'esistenza di un re dei pomodori, ora esisteva anche un re delle melanzane?

“No? Beh, in effetti non mi stupisce. Non in molti hanno avuto il privilegio di fare la nostra conoscenza...” disse Yuya, alzandosi in piedi. “Ascolta bene, Yuzu. In questo mondo, io non sono l'unico re...”

Yuzu si girò verso di lui, preparandosi al discorso più strano della sua vita.

“Oltre a me, esiste anche Yuto, il Re delle Melanzane. Più sembrare un po' freddo all'inizio, ma fidati, è un tipo molto premuroso. Poi c'è Yugo, il Re delle Banane... lui è un vero spasso, almeno finché non sbagli a pronunciare il suo nome. Oh, e non scordiamoci di Yuri, il Re dell'Uva... ma lui mi fa i dispetti ogni volta che lo vedo. E il suo sguardo mi fa un po' paura.”

Yuzu faceva molta fatica a seguirlo, però annuì. Evidentemente a Yuya piaceva moltissimo parlare dei suoi amici.

“E infine, ultimo ma non meno importante, il Re Supremo di tutte le Vegetazioni! Mio padre Zarc!”

Yuzu si lasciò scappare una risata. Non riusciva proprio ad immaginare un re delle vegetazioni. Notando la sua faccia divertita, Yuya storse il naso.

“Tu lo troverai divertente perché sei un'umana, ma Zarc è davvero terrificante! Non immagineresti mai cos'ha fatto alle carote... adesso sono tutte arancioni per la vergogna!”

Yuzu non riuscì a trattenersi, e rise ancora di più. Vedendo che aveva un pubblico facile da intrattenere, Yuya sospirò con un sorriso.

“Però, potevi evitare di tirarmi fuori dalla terra in quel modo... Io stavo solo facendo il mio lavoro”, aggiunse con un'espressione leggermente scocciata.

“Ah sì? Beh, io stavo facendo il mio”, rispose Yuzu. “Non puoi andare negli orti altrui in questo modo!”

“Ma devo prendermi cura dei miei sudditi! Come puoi pretendere che controlli i miei cittadini senza che io li visiti personalmente?” protestò, stringendo i pugni.

“Beh, trovati un altro orto da visitare. Qui ci sono già io... non vorrei vantarmi, ma faccio un buon lavoro anche da sola.”

“Sì, che gran bel lavoro che facevi... tutti si lamentavano dell'umidità -” SMACK! Yuya venne interrotto all'improvviso da un enorme ventaglio di carta, che piombò dritto sulla sua guancia.

Mentre Yuya si lamentava del dolore, Yuzu si alzò in piedi e lo fissò con uno sguardo intimidatorio. “Stai forse insinuando che io non sappia prendermi cura delle mie piante?”

Nemmeno un re poteva sfidare un'occhiata come quella. “N-N-No! Non oserei mai! Il tuo orto è uno dei migliori che abbia mai visto... È evidente che hai un'enorme passione per l'agricoltura!”

Dopo aver messo via il ventaglio, Yuzu si diresse verso l'enorme buco che Yuya aveva lasciato. Ci sarebbe voluto molto impegno per risistemarlo.

Sospirò. Non aveva dell'altra terra a casa– avrebbe dovuto andare a comprarla. L'unico negozio che la vendeva era all'altro capo della città. Non era per niente contenta all'idea di doversi fare quaranta minuti di passeggiata.

“Ehi, ti serve una mano?” chiese Yuya, cercando di capire quale fosse il problema.

“Non è niente. Voglio dire, non è niente che tu possa sistemare”, rispose Yuzu, senza voltarsi. Prese in mano l'annaffiatoio e bagnò le piante rimanenti.

Yuya si avvicinò alla sua schiena, e osservò il terreno. Notò subito il grande buco che aveva lasciato. “Per caso ti serve una mano con quello?”

“Sì”, rispose Yuzu. “Ma non è un problema, posso andare a-”

“Ogni tuo desiderio è un ordine!” esclamò Yuya, schioccando le dita. “Miei cari sudditi, vi prego di fornirmi la vostra assistenza! Come potete ben vedere, qui c'è un enorme buco. Ma sono sicuro che con l'aiuto di tutti voi, riusciremo a riempirlo in pochissimo tempo!”

Yuzu non fece nemmeno in tempo a commentare, che dal nulla sbucarono dei pomodori. Rotolarono verso il loro re, che li esortò a completare l'opera il più in fretta possibile. Non se lo fecero ripetere due volte: ad una velocità incredibile, schizzarono al di fuori dell'orto, e tornarono con un piccolo mucchietto di terra, trasportato dalle loro foglie. Da solo, un pomodoro non portava molto– ma tutti assieme, riuscirono a riempire il buco in pochi minuti. Yuzu non potè far a meno di ammirare la loro diligenza.

Yuya osservò il resto dell'orto, e schioccò le dita un'altra volta. “Miei sudditi, permettetemi di chiedere di nuovo il vostro aiuto. Aiutate questa povera fanciulla, e prendetevi cura delle altre piante! So che non sono della vostra stessa specie, ma sono sicuro che farete un ottimo lavoro.”

I pomodori schizzarono da tutte le parti, eseguendo il loro compito con la stessa diligenza di prima. Yuzu non sapeva nemmeno cosa pensare– il suo orto era stato invaso da dei pomodori giardinieri. Sentì qualcosa toccarle la caviglia. Era un piccolo gruppo di pomodorini, che sembrava essere interessati al suo annaffiatoio. Yuzu lo lasciò andare, ed essi lo trasportarono via ad una velocità considerevole.

“Visto?” commentò Yuya. “Saranno piccoli, ma quando devono fare un lavoro, lo svolgono alla perfezione.”

Dopo che il loro incarico fu terminato, i sudditi si radunarono attorno a Yuya, il quale li complimentò per il loro risultato. E ne aveva tutte le ragioni: l'orto di Yuzu non era mai stato più ordinato e pulito di così.

“Yuya, è... è magnifico!” disse Yuzu, meravigliata.

“Vero? Sono molto felice del risultato.” Avrebbe voluto aggiungere altro, ma un pomodoro lo colpì leggermente alla gamba sinistra, mentre gli porgeva un foglietto di carta.

“Hm? Cosa succede?” Yuya prese in mano il foglietto, e lo lesse attentamente. “Oh! È Yuto! Ha bisogno del mio aiuto!”

Yuzu si avvicinò a lui. “Yuto? Qual è il problema?”

“C'è stato un enorme problema di siccità vicino a Heartland. Ha bisogno del mio aiuto per irrigare i campi circostanti.”

“Oh... Quindi te ne andrai?” chiese Yuzu, leggermente sconfortata.

“Beh... sì. Ma non pensare che sia finita! Prima o poi tornerò! Voglio dire, è il mio lavoro, dopotutto.” Yuya scavalcò lo steccato, seguito dai suoi sudditi.

“Davvero? Quando tornerai?”

“Uhm... non lo so. Ma ti prometto che tornerò il più presto possibile”, rispose girandosi verso di Yuzu. “Giurin giurello.”

“Me lo prometti?”

“Te lo prometto.”

“Sappi che se non torni il più presto possibile, prenderò i tuoi amati sudditi e li userò per farci una passata”, lo minacciò Yuzu.

“Argh! No! Tutto tranne quello!” gridò Yuya, preoccupato. “Senti, ti prometto che tornerò. Ma non fare una passata con i miei amati cittadini!”

Yuzu rise. Osservò lo sguardo di Yuya un'altra volta. I suoi occhi brillavano di una luce piena di gioia. Assomigliava ai pomodori che coltivava. ...Evidentemente non era il Re per nulla.

“Detto questo, lo show è finito! A presto!” Yuya schioccò le mani, per poi essere trasportato via dalla sua corte di pomodori. Yuzu rise di nuovo.

Salutandolo, si abbassò per riprendere in mano l'annaffiatoio. ...Non c'era più! Forse i pomodori si erano scordati di ridarglielo?

“Yuya, aspetta!” gridò. Ma ormai era inutile – era troppo distante per poterla sentire.

Uscì dall'orto con un sospiro. Di certo quello era stato l'incontro più strano della sua vita. Mentre si dirigeva dentro casa sua per cercare un annaffiatoio di riserva, Yuzu giurò che non avrebbe mai più mangiato un pomodoro in vita sua.

 

Ed eccola qua. La mia prima fanfic. Di certo non è un capolavoro, ma sono contenta perché sono finalmente riuscita a finire qualcosa.
Sono ancora agli inizi, quindi per favore criticatemi più che potete! Non sono molto convinta su certe espressioni, però dopo averle controllate circa duecento volte penso di essere riuscita a scrivere qualcosa di decente, ahah.
La parte divertente è che fruitshipping è la mia NOTP assoluta... però non sono riuscita a resistere, sono troppo adorabili. Desidero ringraziare questo fandom per avermi fatto riscoprire la gioia di scrivere (e di avermi fatto scrivere "yugioh what fruit is yuri" su Google)
Spero vi sia piaciuta!
  
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