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Autore: Mizu Ryu    14/05/2017    0 recensioni
Sette ragazzi... Sette destini che si intrecciano in una storia.
Una semplice pietra cambierà la loro vita, in meglio o in peggio?
Marco era un normale ragazzo detestato a scuola, ma un giorno trova una cosa che gli farà cambiare la vita.
"Paratus ad animas suscipiedas" ed ecco che il ragazzo cambia diventando un'altra persona... se persona si può chiamare...
Essere un Arcangelo gli potrà cambiare la vità?
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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≪Sacrificarci per la vita sulla Terra...≫ dico camminando verso scuola, oggi c’è sciopero dei mezzi perciò mi tocca camminare.
≪ATTENTO!!!≫ sento urlarmi, mi giro e vedo un motorino che corre verso di me, con un salto all’indietro riesco ad evitarlo.
≪Hey! – dico andandoci – va tutto bene?≫ domando quando il motorino si ferma.
Il ragazzo si gira e vedo che è Gianluca.
≪Scusami.≫ dice il ragazzo facendo un sorriso imbarazzato.
≪Come stai?≫ domando preoccupato.
≪Nulla di rotto fortunatamente.≫ mi risponde sorridendo.
≪Il motorino riesce a camminare?≫
≪Si… avevo solo perso un po’ il controllo del mezzo.≫ dice toccando la marca sulla fiancata destra del veicolo.
Arriviamo a scuola, scendo dal vespino e mi tolgo il casco.
≪C’è qualcosa appeso.≫ dice l’amico guardando dritto verso la cancellata.
≪Aspetta qui, vado a vedere.≫ dico e ci vado, dopo poco ritorno dal ragazzo.
≪Che c’è scritto?≫ mi domanda Gianluca.
≪Le lezioni sono sospese, ricominciano lunedì per via dell’apertura degli estintori.≫ dico.
≪Che palle! Sarà la seconda volta in questa settimana! Ora che si fa? vediamo se gli altri hanno scuola ed usciamo?≫ domanda Gianluca.
≪Come vuoi Gianluca.≫ rispondo.
≪Dai… se vuoi mi puoi chiamare Luca, come alle elementari Mark.≫ dice facendomi un occhiolino finale; sento squillare il telefono.
≪Pronto?≫ dico prendendo la chiamata.
≪Hey Marco, – sento dire da Betty con la voce un po’ rovinata dal suo vecchio cellulare – è successo qualcosa a scuola?≫ mi domanda.
≪Sì, – rispondo – hanno aperto gli estintori, tra tre giorni si ritorna.≫ rispondo.
≪Capito, visto che ormai sono qua ti va di uscire?≫ mi domanda la ragazza.
Guardo per qualche secondo Gianluca riflettendo sul da farsi, ma poi mi viene subito in mente le sue parole sulla ragazza…
≪No.≫ dico secco.
≪No?≫ ripete lei credendo di non aver capito bene.
≪Hai capito bene Betty, no!≫ gli esclamo e le chiudo la chiamata in faccia.
≪Allora che devi fare?≫ mi domanda Gianluca con quei suoi grossi occhioni color mogano.
≪Non volevi uscire?≫ domando sorridendo e lui mi risponde annuendo.
Mi rimetto il casco e Gianluca parte.
 
Arriviamo in piazza e scendo dal mezzo.
≪Come mai siamo qua?≫ domando togliendomi il casco.
≪Abbiamo l’appuntamento con gli altri.≫ mi risponde l’amico.
Dopo qualche minuto da quelle parole vedo arrivare Josè, Bartolomeo e Ulysses.
≪Ciao ragazzi.≫ dice Bartolomeo sorridendo.
≪Ciao.≫ rispondiamo io e Gianluca.
≪Ma Roberto e Simone?≫ domando non vedendo gli altri due.
≪Oggi non possono venire, – mi risponde Gianluca – Simone ha scuola fino alle 15 e Roberto ha i corsi supplementari per entrare all’università.≫
≪Allora per gli allenamenti?≫ domanda Ulysses.
≪Mi hanno detto entrambi che ci saranno per stanotte.≫
≪Allora que hacemos oggi?≫ domanda Josè.
A quelle parole guardiamo tutti Gianluca.
≪Potremmo studiare ooooooppure – dice prolungando la prima lettera dell’ultima parola – potremmo fare un giro al centro.≫ propone.
≪Para mi es ok.≫ risponde Josè.
≪Per me va bene la qualsiasi.≫ risponde Ulysses.
≪Importante che rimaniamo tutti insieme.≫ risponde Bartolomeo.
≪E tu?≫ mi domanda Gianluca e tutti mi guardano, a tutti quei sguardi su di me divento paonazzo… d'altronde dovrei essere abituato ad essere al centro dell’attenzione visto che sono il capo delle milizie angeliche, INVECE NO!
≪Per me va bene qualsiasi cosa.≫ rispondo sussurrando ed a Bartolomeo squilla il cellulare.
≪Pronto?... mmm… si ok… a che ora?! Ok vedo che posso fare.≫ dice chiudendo.
≪Qualcosa di grave?≫ domando preoccupato.
≪Era il mio manager, tra tre quarti d’ora ho un set fotografico… devo andare.≫ dice imbarazzato nel disdire l’uscita con noi.
≪Perché, no podemos venire con te?≫ domanda Josè.
≪Se volete potete venire.≫ risponde il ragazzo e così decidiamo di andare a lavoro con lui.
 
Arriviamo all’agenzia e di fronte alla porta a vetri automatica c’è il manager di Bartolomeo.
≪Eccoti!≫ dice il signore.
È un signore alto, avrà sicuramente cinquant’anni, ha i capelli sul grigio con le basette bianche, ma nonostante la sua età è un signore figo e muscoloso.
Entriamo e ci separano… Bartolomeo va nei camerini, Josè e Gianluca vanno non so dove invece io rimango con Ulysses a guardare il set.
Non siamo mai stati insieme soli… volendo con Roberto e Josè un po’ di tempo da soli ci siamo stati…
Con Josè ci ho combattuto e con Roberto ho scoperto che abitiamo a circa 30 metri di distanza! Praticamente siamo cresciuti insieme e non lo sapevo.
≪Allora… ehm… tu…≫ dico imbarazzato non sapendo che dire.
≪Che c’è? ≫ mi domanda Ulysses col il suo solito sguardo serio.
≪No, niente.≫ dico arrossendo e distogliendo lo sguardo.
≪Allora iniziamo?≫ dice il fotografo con un tono alquanto seccato.
≪Io sono pronto.≫ dice Bartolomeo presentandosi con un costume da bagno.
≪Ma sei pazzo?! – esclamo vedendolo – siamo in inverno, ti prenderai un malanno!≫ dico preoccupato.
≪Non ti preoccupare, – dice il manager di Bartolomeo mettendosi accanto a me – qui dentro ci sono i riscaldamenti accesi.≫ mi risponde il signore facendomi calmare.
≪Capisco.≫ dico girandomi verso di lui.
≪Bartolomeo è un ragazzo molto in gamba.≫ mi risponde il signore senza togliere lo sguardo dal ragazzo.
Mi giro e vedo Bartolomeo mentre fa le foto.
È stupendo sembra che tutte quelle movenze le avesse dentro da una vita, sembra quasi che sia nato per far quel mestiere.
≪Va tutto bene?≫ mi domanda Ulysses vedendomi perso nel mio mondo.
≪Stavo ammirando Bartolomeo, sembra nato per questo lavoro.≫ gli rispondo, ma poi mi accorgo di ciò che ho detto ed arrossisco.
 
La giornata passa così… tutti che aiutiamo Bartolomeo a lavorare… ormai è sera e ci ritroviamo in Paradiso.
≪Ragazzi.≫ dico arrivando e rivedendoli tutti che parlano.
≪Come va?≫ mi dice Barachiel avvicinandosi a me.
≪Bene, bene e voi?≫
≪Tutto bene. – mi risponde l’Arcangelo – Oggi ti sei divertito?≫ mi sussurra preoccupato.
≪Si, perché?≫ rispondo sorridendo.
≪Mi è sembrato che con Uriel ti sentissi a disagio.≫ mi risponde calando la testa.
≪Hey! – esclamo facendogliela rialzare – Non fare così, ora andiamo ad allenarci.≫ dico prendendolo sotto braccio ed andandoci ad allenare.
Oggi mi alleno con Barachiel, nonostante la sua bellezza è un guerriero molto abile e scaltro.

 


ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi!
Eccomi con un nuovo capitolo! Bhè rileggendolo prima di pubblicarlo mi sembrava molto un capitolo extra anzichè capitolo xD
Comunque che dire.. qui ho accennato un pò Barachiel e la rottura tra l'amicizia di Marco e Betty.
Spero che vi sia piaciuto e se volete lasciate un commento o altro ^^


XOXOXO MIZU RYU

 
   
 
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