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Autore: tempestadentroquietefuori    14/05/2017    4 recensioni
Un nuovo inizio, una nuova vita.
" Io odio i cambiamenti, ma questa volta faccio un'eccezione. "
Lei.
Sana. 16 anni. Bella, nonostante lei non ne è consapevole. Simpatica, nonostante la sua testardaggine. Spinta da un sogno ad abbandonare la propria famiglia.
" I cambiamenti sono all'ordine del giorno nella mia vita. Il cambiamento che più mi piace? Cambiare ragazza ogni giorno. "
Lui.
Akito . 18 anni. Il " badboy " della scuola. Occhi magnetici che catturano lo sguardo di qualsiasi essere, femminile e non.
E Sana ? Sarà di questa opinione ?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornati in hotel, facciamo tutti un salto in stanza prima di cenare. 

Salutato Akito con un bacio, entro insieme alle mie amiche nella nostra stanza e da lì inizia l'interrogatorio. 

 

<< Come lo hai conosciuto quel ragazzo? È talmente carino! >> esclama Aya. 

 

<< Ci siamo conosciuti in vacanza due anni fa, da lì non abbiamo mai smesso di tenerci in contatto, anche se non lo sento da qualche mese. >> le spiego io.

 

<< Eh brava Sana! >> esclama Cami. 

 

<< Beh, devo ammettere che vedere Akito geloso è stato un bello spettacolo! Non fa male un po' di gelosia anche a lui. >> afferma Aya. 

 

In realtà anche a me ha fatto piacere, è una conferma che ci tiene, però con Luca non deve temere nulla. 

Dopo aver discusso un po' di questa situazione, ci decidiamo a scendere, anche perché probabilmente stanno aspettando solo noi. 

Il menù, ovviamente, non è una sorpresa: pasta al sugo come primo e cotoletta con patatine per secondo per sempre. Devo dire che hanno molta originalità e, nel momento in cui ti rifilano un qualcosa che sembra diverso, capisci che in realtà, gira e ruota, è sempre lo stesso piatto. 

Mangiamo con molta calma, le chiacchierate non mancano, come anche il lancio delle patatine di tanto in tanto. Non manca nemmeno il solito tizio o tizia che si rifiuta categoricamente di mangiare, dicendo che, per quello che ha pagato, merita di meglio, ma non sa che con più di cento studenti non possono mettersi a servire la crème de la crème del cibo. 

Una volta cenato, noi ragazze saliamo in camera, mentre i ragazzi, o almeno la maggior parte, non possono non fumarsi la famosa sigaretta dopo il caffè. Sinceramente tutto sto desiderio di fumare io non ce l'ho; un paio di volte ho fatto dei tiri, ma non sono stati nulla di sensazionale, quindi ho evitato di prendere il vizio. Aya, dal canto suo, è una fumatrice cronica. Dice che aiuta a sbollire la rabbia, a calmare i nervi. Probabilmente, avrà iniziato a fumare dopo l'episodio di Akito. Se penso al modo in cui si è comportato con lei e al modo in cui si è comportato con me, oserei dire che sono due persone completamente opposte. Forse è vero che, quando inizi a tenerci a qualcuno, i tuoi atteggiamenti cambiano. Distratta dai miei pensieri non mi accorgo del messaggio che mi è arrivato. 

 

Da Luca: 

 Hey Sana, che ne dici se domani andassimo a prendere un caffè insieme ? Offro io, ovvio. 

 

 

E adesso che faccio? So che Akito andrà su tutte le furie quando lo verrà a sapere, ma, d'altronde, non sto facendo nulla di male, è solo un amico di vecchia data. Spinta da questa mia riflessione, accetto l'invito, sperando di non pentirmene. 

 

 

Il pomeriggio successivo

 

 

<< Hey Sana, mi fa piacere rivederti! >> esclama Luca con un gran sorriso. 

 

<< Ciao Luca, anche a me fa davvero piacere. >> dico io, sorridendogli. 

 

<< Cosa mi racconti? Sei in America adesso? >> mi domanda. 

 

 

<< Si, già da un po'. Ho deciso di continuare le superiori lì. Mi trovo davvero bene, ho dei nuovi amici e anche un ragazzo che mi vuole bene. >> affermo io. 

 

<< Ah, bene... Va tutto a gonfie vele a quanto pare. >>

 

 

<< Già. Tu che mi racconti? >> 

 

 

<< Nulla di emozionante come le tue novità. Anche io ho iniziato di nuovo la scuola, stessi amici, nessuna ragazza. Nessuna ancora ha fatto breccia nel mio cuore. >> spiega lui. 

 

<< Di sicuro la troverai, sei un ragazzo carino e molto simpatico! >> esclamo io. 

 

<< Lo pensi davvero ? >> 

 

<< Si, certo! >>

 

 

<< Senti, ma... Conosci un ragazzo biondo con uno sguardo che sembra voglia ammazzarmi ? È da qualche minuto che ci fissa... >> mi dice lui ed io di scatto mi volto. 

 

 

Eccolo lì. 

Con quello sguardo sembra voglia trafiggermi e ci sta riuscendo. Non sapeva che fossi qui, non volevo che litigassimo, ma a quanto pare lo faremo lo stesso. Mi alzo dalla sedia, rifilando un misero " scusami, devo andare " a Luca e corro da Akito. Lui, però, cammina a passo spedito in direzione opposta e, anche se sto praticamente correndo, non riesco a raggiungerlo, perdendolo così di vista. 

Chiamo Aya, sperando che mi risponda al più presto e così fa. 

 

 

<< Aya, Akito mi ha visto con Luca al bar, è incazzato nero! >> esclamo io disperata. 

 

<< Cazzo, adesso si che è un bel guaio! Raggiungimi al bar di fronte all'hotel e ne parliamo. >> dice lei. 

 

Faccio come mi dice e dopo una decina di minuti la raggiungo. 

È insieme a Camille e a due ragazzi. Mi avvicino a loro e saluto tutti con un " ciao ", per poi sedermi accanto a Camille. 

 

<< Sana loro sono Elia e Marco, sono in gita qui anche loro. >> afferma Aya, presentandomi i due ragazzi. 

 

Porgo la mano ad entrambi, per poi mettermi a sedere. Nonostante voglia partecipare ai loro discorsi, non posso fare a meno di pensare ad Akito, al suo sguardo, sentendomi uno schifo. Istintivamente gli mando un messaggio, chiedendogli di parlare, ma passano minuti e, successivamente, ore e nessuna risposta. 

Questa sera abbiamo optato per la discoteca e i professori non sono stati d'intralcio. Akito continua ad evitarmi, non ha risposto al mio messaggio e non mi ha guardato né a cena e né per tutto il tragitto per andare in discoteca. Secondo Aya, il comportamento di Akito è solo temporaneo, gli passerà, ma per me non è così. Akito quando si arrabbia può mostrare il broncio per molto tempo e sa essere davvero stronzo e questo mi preoccupa. Non appena entriamo nel locale, la puzza di alcool e fumo  mi invade le narici e, per di più, con tutte quelle persone mi manca l'aria. Aya mi afferra la mano e mi guida verso dei divanetti, dopodiché la vedo armeggiare con il cellulare, senza dire nulla. Camille, insieme ad altri della nostra scuola, si offre per andare a prendere qualche cocktail ed io non rifiuto. Ho davvero bisogno di bere, anche perché non vedo Akito e questo mi preoccupa. 

Dopo circa dieci minuti li vedo tornare con due bottiglie di vodka assoluta e due di prosecco e so per certo che stasera darò sicuramente i numeri. Decidiamo di fare una piccola sfida a chi riesce a bere di più e le prime siamo io e Camille. 

 

<< Siete pronte? >> domanda James. 

 

 

Entrambe annuiamo e tutti urlano un " via ". Io e la mia amica scattiamo e buttiamo giù il primo bicchierino. Con la stessa rapidità portiamo alla bocca anche il secondo, il terzo e il quarto. Questo gioco già l'ho fatto, quindi sono abituata e la testa ancora non mi gira, questo però non si direbbe per Camille. La vedo ridere da sola come una pazza e traballa sulla poltrona su cui è seduta. Nonostante ciò, non si arrende, così continuano a buttare giù anche il quinto, il sesto e il settimo, anche se quest'ultimo solo da parte mia, perché lei non ce la fa e si arrende. 

 

 

<< Ho vinto! >> esclamo io vittoriosa. 

 

Il mio sorriso a trentadue denti muore, però, alla vista di Akito che si sta strusciando su di una ragazza. Aya è l'unica che nota il mio cambio di umore e decide di capirne il motivo. Si volta così verso la direzione in cui sto guardando, per poi rivolgermi uno sguardo preoccupato. Le faccio un sorriso forzato, cercando di farle credere che va tutto bene, anche se non è affatto così, soprattutto quando le loro bocche si divorano. A quel punto scatto come una molla e vado nella loro direzione, ma li perdo di vista per un secondo, visto che si stanno muovendo tra la folla. Con non poca fatica  riesco a intravederli e così mi affretto a seguirli. Percorro un corridoio stretto, buio e poco affollato, per poi trovarmi di fronte alla porta dove sono entrati. Senza troppe cerimonie la spalanco, anche se era meglio non farlo. Quello che vedo è solo un Akito di spalle che blocca la ragazza di prima al muro, cercando di raggiungere un orgasmo. Le lacrime non possono fare a meno di bagnare silenziosamente il mio viso e d'istinto urlo un " mi fai schifo ", per poi scappare via di lì. Ritorno nella stanza di prima, senza essere seguita dal biondino e, ovviamente, non mi aspettavo che lo facesse. 

Mentre mi faccio spazio tra la folla non posso fare a meno di ritornare con la mente a ciò che ho visto ed è come se mille lame trafiggessero il mio cuore. Non mi aspettavo un gesto simile e poi per cosa? Uno stupido caffè con un amico? Ah, Akito, come sei caduto in basso! Raggiungo gli altri ed Aya e Camille si avvicinano a me, vedendo la mia espressione sconvolta. 

 

<< Quel bastando si sta scopando un'altra! >> urlo con tutta la rabbia che ho in corpo, facendo girare tutti i ragazzi del nostro tavolo. 

 

 

<< Allora è ancora il vecchio Akito! Beh, d'altronde eri solo una scommessa da vincere... >> dice Tsu e, dal suo sguardo, capisco che non voleva che io lo sentissi. 

 

Ciao a tutte! Sto scrivendo una nuova storia su Wattpad e questo è il link http://my.w.tt/UiNb/JBX6pxj58C . Se vi va di leggerla e magari di dirmi cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere !
  
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