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Autore: jessthesohodoll    15/05/2017    0 recensioni
Ian Gallagher si era arruolato perchè aveva sempre voluto essere un soldato. Mickey Milkovich era diventato un soldato per evitare la galera.
Entrambi imparerando che , a volte, puoi trovare una cosa bella come l'amore anche in una base militare
Genere: Angst, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mandy Milkovich, Mickey Milkovich, Phillip 'Lip' Gallagher, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I

I hope i'm not my only friend

 

Now the night is coming to an end
The sun will rise and we will try again

Stay alive, stay alive for me
You will die, but now your life is free
Take pride in what is sure to die

Era tutto dannatamente giusto. Finalmente le cose non erano poi così lontane da quello che voleva essere.

Ian Gallagher sapeva solo una cosa : era nato per essere un soldato.

Non era neanche mosso da particolari o nobili istinti, ma sapeva che era quello il suo posto.

Il campo di addestramento lo aveva formato ad un solo obiettivo , e nel momento esatto in cui riuscì a mettere piede nella base militare, sapeva di avercela fatta.

"Caporale Ian Clayton Gallagher, benvenuto in famiglia figliolo"

L'ufficiale davanti a lui era il Colonnello Johnson. Era conosciuto per essere stato un vero e proprio eroe in Vietnam, e anche solo l'essere presente dinnanzi a tale eroe rese Ian orgoglioso.

"Grazie Signore" disse allora, mettendosi dritto di fronte a lui.

Il Colonnello gli sorrise da sotto i suoi folti baffi grigi.

"Tu ci porterai tante soddisfazioni Gallagher. Il primo del corso eh! Non vedevo punteggi così alti dai tempi del mio addestramento militare. Beh, almeno avremo te a tenere alto l'onore del battaglione, in confronto a certe mele marce. Non è vero Milkovich?"

Solo in quel momento si potè dire che Ian registrò seriamente la presenza del ragazzo a fianco a lui.

Capelli corvini, occhi cerulei, aveva il tipico sguardo di una persona che , piuttosto che essere li , avrebbe preferito essere altrove.

E assomigliava terribilmente allo stesso Milkovich che terrorizzava il South side e rubava barrette al caramello nel negozio di Kash, anche se molto più maturo, un po' più muscoloso e con un leggera barba incolta.

Ian si disse che fosse solo una fortuita coincidenza. Mickey Milkovich era rinchiuso nel riformatorio di Cicago l'ultima volta che aveva sentito di lui.

Ma si vedeva benissimo che era uno di quei soldati che aveva preferito l'esercito alla prigione. Insomma, sembrava un criminale fatto e finito.

Era uno di quei soggetti che stranamente lo attraevano, ma da cui si teneva strettamente alla larga.

"Che cazzo hai da guardare, pel di carota?" abbaiò il ragazzo.

"Mickey Milkovich" disse allora Ian sogghignando "Vederti con una cazzo di mimetica addosso era decisamente l'ultima cosa che mi sarei aspettato da te"

Sapeva già il copione. Non era tanto difficile.

Una volta diventato troppo grande per il riformatorio, gli avevano proposto l'esercito piuttosto che il trasferimento del carcere di Chicago, e lui era stato così stupido da accettare.

Il ragazzo contraccambiò il suo sorriso beffardo, scuotendo piano la testa, prima di ringhiare con ferocia.

"Non sapevo prendessero anche le checce in questo cazzo di reparto"

"Gallagher, Milkovich! Non costringetemi a darvi una punizione ancora prima di partire"

I due si azzittirono, lanciandosi occhiate di tanto in tanto.

E Ian era piuttosto sicuro che fosse solo l'inzio.

I will fear the night again
I hope I'm not my only friend

Stay alive, stay alive for me
You will die, but now your life is free
Take pride in what is sure to die

Era tutto dannatamente sbagliato. Non c'era niente che andasse bene.

Mickey Milkovich stava scrutando la lunga schiera di letti a castello, mentre rimuginava su quanto era accaduto.

Punto uno : si trovava li solo perché era costretto. Era passato quasi un anno da quando un reclutatore gli aveva fatto quella proposta.

Stupido e ingenuo Mickey. Credeva davvero potesse essere un ottima maniera per non farsi neanche un giorno di carcere.

Ma un anno di lunghe prove e estenuanti turni dopo eccolo al campo di addestramento vero e proprio.

Stava vagando per la lunga camera comune da qualche minuto, la pesante sacca con i suoi pochi averi ben salda sulla spalla, alla ricerca di quel dannato letto a castello numero 15.

Punto due : Ovviamente doveva trovarselo anche qui.

Ian Gallagher se ne stava tranquillamente sdraiato sul letto di sopra, gli occhi chiusi mentre mormorava una canzone.

"Ovviamente ti prendi i letti altrui senza neanche chiedere, cazzo!" disse Mickey, lasciando il sacco nel letto di sotto con un pesante botto.

Ian aprì a malapena un occhio prima di continuare.

"Sono più alto di te" disse con calma "E senza offesa, ma sarebbe un po' scomodo per me li sotto. Sarebbe gentile da parte tua se me lo lasciassi, ma i Milkovich non conoscono il significato di questa parola"

La stanza si stava lentamente riempendo , e fu solo perché alcuni di loro li stavano fissando che Mickey piombò sul suo letto con un tonfo senza replicare. V

"Sai" disse Ian, in tono più tranquillo "Non dobbiamo per forza farci la guerra. Ci farebbe comodo avere qualcuno che conosciamo giù qui dentro"

Mickey ci pensò un po' prima di parlare.

Nonostante non gli andasse proprio a genio, Ian aveva ragione.

Era comunque uno del South side, e preferiva avere uno del suo stesso quartiere a guardargli le spalle piuttosto che un estraneo.

In più i Gallagher erano conosciuti per essere una famiglia tosta, sopratutto per avere un padre come Frank, e suo fratello Carl aveva il fumo migliore del quartiere.

Ma avrebbe tenuto comunque gli occhi aperti. C'era ancora qualcosa che non gli andava giù.

"Il proiettile che il tuo cazzo di capo mi ha gentilmente messo nella gamba non mi ha fatto quasi passare la visita militare" disse stendendosi sul letto.

"Se può farti stare meglio , Kash non si vede da un po'!" disse Ian, sporgendosi dal letto per vederlo in faccia "Sua moglie ha scoperto tutto ed è ormai un anno che è scomparso dalla circolazione"

"Dannata femminuccia" disse Mickey ridendo.

Ian si fermò a fissarlo fin troppo a lungo per i suoi gusti e a Mickey mancò il fiato.

Doveva ammettere che a lui, la mimetica, stava divinamente. In più se lo ricordava molto più basso, più bambino, ed era segretamente lieto che la pubertà gli avesse fatto tale favore.

Ma ricacciò indietro quegli strani pensieri con un colpo di tosse.

"Si, come diresti tu, è proprio una cazzo di checca" disse Ian, sistemandosi di nuovo sul letto sopra di lui.

Mickey non sapeva ancora se fidarsi o meno di lui.

"Meglio un Gallagher che niente" pensò

Ma mentre abbandonava la testa sul cuscino, sapeva già che quel dannato pel di carota avrebbe portato solo guai.

 

 

Soho Corner :

NOEL FISHER IN TUTA MIMETICA MI PROVOCA SCOMPENSI OK?

Detto questo, vi spiego due o tre cose.

Noi tutti sappiamo dell'amore del nostro Ian per l'esercito, sopratutto nelle prime stagioni.

  Beh, nelle ultime settimane sono uscite le foto del nuovo progetto di Noel, dove appunto interpreta un soldato

Beh, nelle ultime settimane sono uscite le foto del nuovo progetto di Noel, dove appunto interpreta un soldato.

 In più, io e papà abbiamo avuto la bella idea di iniziare The Pacific , una mini serie della HBO divina dove, manco a dirlo, Noel interpreta un soldato , aka Hamm

In più, io e papà abbiamo avuto la bella idea di iniziare The Pacific , una mini serie della HBO divina dove, manco a dirlo, Noel interpreta un soldato , aka Hamm.

 (Papà l'ha vista solo perché è ambientata nella seconda guerra mondiale, io per Noel e i suoi capelli divini)

(Papà l'ha vista solo perché è ambientata nella seconda guerra mondiale, io per Noel e i suoi capelli divini)

 E qui mi è partito il collegamento, sopratutto perché il doppiatore di Noel, in the Pacific, a un primo ascolto mi sembrava il doppiatore che da la voce a Mickey

E qui mi è partito il collegamento, sopratutto perché il doppiatore di Noel, in the Pacific, a un primo ascolto mi sembrava il doppiatore che da la voce a Mickey.

Questa Fic è settata subito dopo la rapina al negozio di Cash, anzi qualche anno dopo, più o meno terza stagione.

Ian e Mickey non sono mai realmente d'accordo, e Mickey non è mai uscito dal riformatorio per sovraffollamento. Anzi, quasi alla fine della sua condanna era ormai diventato troppo vecchio per il riformatorio, e per evitare il carcere, ha pensato bene di arruolarsi

(passatemela ok? L'ho visto in un film, ma non sono sicura sia vero)

ecco, ho messo in chiaro le cose.

Song : Truce // Twenty one pilots

 

  
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