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Autore: Orunida    17/05/2017    0 recensioni
Questa è la storia di un paese, delle sue tradizioni secolari, è un racconto di vecchie abitudini, di vicende quotidiane e di amori. Lidia è una ragazza qualunque che trascorre ogni estate al paese in compagnia della sua vecchia e saggia nonna. Ma c'è un evento che spezza la monotonia del luogo, un vecchio rito estivo che profuma di magia e che farà conoscere a Lidia qualcuno di veramente speciale ...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inna, 20/08/2006, mansarda di Lidia
 

I giorni ad Inna scorrevano senza tregua, e a Lidia sembrava impossibile che la sua vacanza fosse già, quasi, giunta al termine. Una decina di giorni e sarebbe dovuta tornare in città, a circa trecento km di distanza, nell’afosa e caotica Roma, dove non si era mai sentita del tutto a casa.

Stesa sul suo letto, ancora in camicia da notte Lidia osservò dal suo amato oblò il grande abete che quella mattina se ne stava completamente immobile; la giornata si preannunciava calda, senza un filo di vento, con un sole che spaccava le pietre e un cielo limpido come cristallo.

Aveva pensato e ripensato al ferragosto e alla scenata di Federico di fronte ad Alessandro.
Edi aveva captato qualcosa da Simone il quale, in assoluta segretezza, cosa che ovviamente non è rimasta tale, le aveva confidato che Alessandro e Federico avevano in precedenza litigato per una ragazza che si contendevano. Insomma fra i due non scorreva sicuramente buon sangue.

Da quella volta Alessandro non ci aveva più provato, le lanciava solo molti sguardi languidi e richieste di perdono. Ma lei non li aveva minimamente considerati. Federico invece ? Zero assoluto.

A Lidia sembrava che la stesse platealmente evitando. Dopo quel giorno non l’aveva più guardata in faccia, nemmeno una volta per sbaglio. L’aveva addirittura visto fare lo scemo con un’altra ragazza del paese e poco dopo entrare insieme in quella che credeva fosse casa di Federico.

Ormai non ci sperava più che lui provasse qualcosa per lei, cominciò a pensare che quel giorno, Federico avesse rivisto in lei la sua ex e preso da un raptus di gelosia, di cui poi si era pentito, fosse andato di matto con Alessandro. Ma niente di più.

Lidia si alzò dal letto stiracchiandosi le braccia e sentì schioccare tutte le articolazioni, lo specchio della sua toeletta le restituì un’immagine di lei molto scompigliata che stranamente le piacque . Aprì la finestra e assaporò con gusto l’aria del mattino, si appoggiò con i gomiti al cornicione e chiuse gli occhi.
Il ronzio delle api sui fiori, il gallo del pollaio che intona i suoi primi “chicchiriccchì”, il profumo dei gelsomini di sua nonna, gli uccelli canterini e persino l’odore del pane proveniente dal fornaio poco distante le solleticarono i sensi . Lidia sorrise ad occhi chiusi e pensò che nessun luogo poteva restituirle quelle meravigliose sensazioni, quella poesia.

D’un tratto sentì una piccola vibrazione provenire dalla sua stanza. Corse a prendere il telefono nascosto ancora dentro la federa del cuscino. C’era un messaggio e quando scorse il mittente, Lidia rimase letteralmente a bocca aperta.

Era di Federico.

Con il cuore che le batteva all’impazzata si sedette sul letto muovendo spasmodicamente le gambe, era un suo tic.

Aprì il messaggio :

“ Ciao, mi dispiace tanto per quello che è successo qualche giorno fa. E’ una cosa un po’ lunga da spiegare, quindi se ti va una di queste sere potremmo parlarne di fronte a una birra. Che ne pensi Lidia ?”
 

Si stese sul letto, con le mani che stringevano forte il telefono sul petto, e cominciò a ridere, fortissimo, scoppi travolgenti, che le fecero quasi venire male alla pancia.
Era come se qualcosa stesse andando per il verso giusto, se lo sentiva, finalmente avrebbe parlato con Federico e lui si sarebbe irrimediabilmente innamorato di lei … Poi un dubbio la riportò sulla terra :

“Non esagerare Lidia, forse vuole solo scusarsi, berrà la sua birra e se ne andrà.”

Un sorriso le apparve nuovamente sul volto.

“ oh mio dio lo vedrò e ci parlerò !!”
Lidia rimase un’ora sul letto a leggere più volte il messaggio, fin quando sua nonna spazientita per l’orario la chiamò dal piano di sotto per fare colazione ; ovviamente sua nipote non toccò cibo.

Poco distante sullo schermo del telefono di Federico, ancora a letto, comparve un messaggio :

“ Sì, mi farebbe molto piacere ...  :) ”

Lui sorrise e si riaddormentò.


***
 
Inna, quel pomeriggio, In Piazza
 

<<  Yuhuuuu, terra chiama Lidia, terra chiama Lidia, mayday mayday, la stiamo perdendo ! >>

Edi seduta accanto a lei stava sventolando la mano di fronte ai suoi occhi, risvegliandola dai suoi sogni, si trovò catapultata in piazza, su una delle sedie del bar con un bicchiere di tè freddo in mano.

 E non solo; accanto ad Edi era seduto Simone, dall’altro lato invece  Ginevra e Giacomo e davanti a sé  Federico …

Lui la guardò e sorrise al fare scherzoso di Edi, Lidia arrossì fortemente.

<< Scusate, ero un po’ sovrappensiero . >> disse abbassando lo sguardo

<< E ce n’eravamo accorti tesoro ! >> La rimbrottò Edi.

Tutti risero. Anche Lidia, che poco prima si era persa negli occhi di Federico, come sempre.

“ Chissà come l’avrò guardato. Che figura. Sicuramente sembravo un pesce lesso”. Pensò distogliendo lo sguardo.

<< Allora ragazzi che vi va di combinare stasera ? >> La voce forte e squillante di Simone la fece sussultare di nuovo.  Quel giorno aveva i capelli lunghi e ricci legati con una strana molletta, sembrava di Edi .

<< Andiamo alla festa di sotto ! >> Risposero quasi in coro Ginevra e Giacomo. Quei due sembravano sempre più una coppia di fatto, non giravano mai scompagnati e parlavano insieme come due pappagallini.

<< Fede tu stasera ci sei ? >> Chiese Edi ammiccando verso di lui. Lidia odiava quando si comportava così.

<<  Non so, anche oggi mi sono aggregato senza chiedervi niente.. Non vorrei disturbare . >> La voce calda di Federico solleticò Lidia e per un attimo si fissarono.

<< Non disturbi mai . >> disse Lidia quasi sottovoce.

Calò il silenzio mentre tutti la fissarono, per un attimo, che a lei sembrò infinito, poi scoppiò la risata fragorosa di Edi .

<< Hai visto Fede ! Non devi preoccuparti ! >> Edi tirò un calcione a Lidia sotto al tavolo.

<< Fede ma che dici ! Lidia ha ragione, non disturbi mai … >> Simone fece un occhiolino a Federico, visibile a tutti.

<< Ti ringrazio Lidia >> 

Lo sguardo di lui volò tenero negli occhi di Lidia, sul suo volto imbarazzato che Federico trovava estremamente eccitante, se avesse potuto raggiungerla con una mano, le avrebbe accarezzato le gambe, che Lidia mostrava nude sotto una corta gonna bianca. Aveva una voglia pazza di sfiorarla, di arrivare fino alla sua ascosa intimità, di toccarla e di sentirne il sapore.
 Sentì di essersi troppo eccitato, solo guardandola, così decise di scappare a casa, per non farsi notare.

Lidia vide Federico alzarsi di scatto, dopo avere scambiato con lui uno sguardo che non aveva ben capito, ma che l’aveva fatta stranamente accaldare.

<< Simo vado a finire delle cose a casa, dopo ieri è un disastro . >> disse Federico già in piedi.

Edi lanciò uno sguardo di inchiesta a Simone che arrossì.

<< Okay Fè, a stasera. >>  Rispose Simone grattandosi la testa.

Federico si girò verso il tavolo e salutò tutti con la mano, lanciò un occhiolino a Lidia e se ne andò.

<< Che hai combinato ieri Simò ?? >> Edi lo guardava a braccia incrociate, le sopracciglia inarcate erano accusatorie.

<< Ma niente piccola, abbiamo bevuto un po’ con amici. Giuro. >> Un sorriso sornione comparve sul viso di Simone.

<< Amici o amiche ?  E di chi è quell’orrenda molletta che hai in testa ? Non me la racconti giusta … >> I toni di Edi cominciavano ad alzarsi.

Lidia e Ginevra si allontanarono e Giacomo, dopo averla sbaciucchiata un po’, tornò da altri suoi amici.

<< Mmm mi sa che quei due avranno un po’ da parlare. >> Disse Lidia guardandoli in lontananza .

<< Tu sei felice, vero ? >> Gli occhi glaciali ma ridenti di Ginevra la colpirono in pieno, come il primo bagno nel mare di giugno, quando ancora l’acqua è fredda ma muori dalla voglia di tuffartici.

<< Sì, tantissimo . >>
 

 ***

Come si dice : “ Bisogna prima perdersi un po’ per ritrovarsi”

Forse questa frase avrà spesso molta valenza nel rapporto fra Lidia e Federico ( piccolissima anticipazione) .

Cosa ne pensate di questo primo riavvicinamento ?

Il prossimo capitolo sarà molto importante per le sorti della storia, non perdetevelo!

Intanto vi auguro buona lettura e buona vita, carissimi lettori .

O.
   
 
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