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Autore: EragonForever    18/05/2017    5 recensioni
L'universo è in pericolo di estinzione, un'antica minaccia sta tornando per rimpossessarsi della conoscenza del Pilastro dell'Equilibrio per piegare l'intera umanità al suo volere. Ma prima dovrà fare i conti con una nuova generazione di Guardiani, sei ragazzi provenienti da dimensioni diverse rinati a nuova vita e divenuti immortali, forti del potere delle Arti Mistiche, dovranno dare fondo a tutta la loro energia per fermarlo. Perchè se la guerra incombe, la nostra umanità non avrà un futuro.
***
Salve gente, questa è la nuova versione appena ristrutturata, spero con il cuore che vi piaccia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3: Mithryel la Dimensione dell'Acqua

Mithryel era una dimensione molto particolare poichè si trovava addirittura sott'acqua. Era composta da bene 13 città stato indipendenti le une dalle altre e ognuna regnava su un territorio e alcuni villaggi minori. L'architettura era costituita da palazzi candidi come la neve appena caduta con sfumature azzurrine mentre le case erano dalle forme più disparate, alcune persino di corallo perlaceo o rosso anemone. La cosa che però saltava di più all'occhio era il palazzo reale di Atlantis, la città più importante. Era di una magnificenza fuori dal comune, di corallo dorato con alte torri dalle diverse forme. La sua imponenza si notava anche a miglia di distanza. I suoi abitanti erano distinguibili per le loro chiome di varie sfumature d'azzurro e alcuni avevano la carnagione del medesimo colore con i capelli bianchi, e tutti vestivano di tuniche bianche. Tutto il complesso era chiuso in bolle d'aria che permettevano di respirare.

I Guardiani rimasero a bocca aperta dallo spettacolo che si presentò loro davanti non appena sbucarono in una di esse tramite un portale dalle sfumature dorate, o almeno quasi tutti. Shea si guardava attorno con aria malinconica mentre i ricordi del suo lontano passato cominciavano a rifluire poco a poco nella sua mente disegnandole sul volto uno sguardo pieno di malinconia. Dafne, notando il suo stato d'animo le mise una mano sulla spalla con apprensione.

"Ehi, tutto bene?", esordì.

A quella domanda Shea sospirò per poi guardare i suoi compagni uno a uno.

"C'è una cosa che vi devo dire.", iniziò.

Loro la guardarono con fare perplesso.

"Che cosa?", le chiese Shin, affiancandola.

La Guardiana sospirò nuovamente e poi riprese.

"Il fatto è che ... questa è Ilirea, la mia casa.", mormorò poco dopo.

A quella rivelazione i suoi compagni rimasero molto sorpresi.

"Quindi tu provieni ... da Mithryel giusto?", domandò Arya, perplessa.

Shea annuì.

"Si, e immagino che sia più che giusto dirvi ogni cosa. Vedete, un tempo ognuna delle 13 città stato regnava su un proprio territorio e alcuni villaggi minori, c'era la pace. Ma poi sul trono salì un reggente ambizioso con metodi imperialistici che privò le città stato della propria indipendenza, finora nove in tutto. Ilirea era governata dal popolo essendo ancora libera, ma poi tutto cambiò quando venne scelto un tribuno che era rappresentante dei ceti mercantili.", iniziò, per poi fare una pausa.

Le costava molto sforzo ma era giusto che sapessero.

"Che è successo dopo?", chiese Tenma, dopo un pò.

La Guardiana a quella domanda abbassò lo sguardo e riprese con un profondo respiro.

"Dopo che salì al potere esso iniziò a prendere quello che gli era stato concesso in prestito in un vero e proprio dominio di terrore. Io e la mia famiglia appoggiavamo la resistenza e per questo venimmo esiliati.", concluse ifine con un fino di voce.

Dafne allora la guardò con un caldo sorriso.

"Ehi, tranquilla, faremo tutto ciò che è in nostro potere per salvare Mithryel, è una promessa.", la rassicurò.

Shea sorrise, rassicurata, anche se dentro di lei covava una profonda inquietudine, poichè non avrebbe mai immaginato che un uomo come il Reggente stesso potesse ambire a conquistare persino tutte le città libere rimaste. A riscuoterla dai suoi fu l'arrivo del nuovo governatore di Ilirea che li accolse calorosamente.

"Benvenuti a Ilirea miei Guardiani, io sono Zalenia, e provengo da Atlantis.", salutò.

Era un uomo anziano dalla pallida carnagione azzurrina e i capelli ingrigiti dal tempo mentre gli occhi erano due fiaccole blu oceano. Indossava una semplice veste bianca che scendeva morbida lungo il suo corpo magro. Aveva uno sguardo benevolo e gentile. I sei ragazzi allora gli andarono incontro.

"Siamo davvero molto lieti di conoscerla governatore.", salutò Dafne con un sorriso.

"Il piacere è tutto mio, ma ora prego, seguitemi.", li invitò l'uomo.

I Guardiani allora lo seguirono verso il suo palazzo. Lungo la strada videro com'era ora Ilirea, era immersa nella miseria e il popolo faticava a tirare avanti. Sui loro volti erano disegnate espressioni sofferenti di chi aveva perso completamente la speranza. A Shea le si strinse il cuore nel vedere il suo popolo ridotto in quello stato, come se si sentisse in un certo senso responsabile. Shin allora le cinse le spalle con un braccio, per poi baciarle la fronte nel tentativo di tirarle su il morale. Lei sorrise nel sentirselo vicino, poichè lui sapeva come farla stare meglio. Infine giunsero a palazzo. Anch'esso era consumato dal tempo, il suo colore era ora di un pallido bianco ingrigito, non più splendente come lo era stato all'inizio. La struttura in se non era molto vistosa, poichè era semplice, una normale casa con una cupola. L'interno invece era modesto, non tanto ricco come si erano aspettati. C'erano diverse stanze come la biblioteca, la sala da pranzo, quella delle riunioni, il salotto, la cucina e al piano di sopra le camere da letto.

Il gruppo si radunò nella sala principale dove venivano tenute le riunioni. L'arredamento consisteva in un tavolo circolare e dei quadri alle pareti. Zalenia li fece accomodare per poi spiegare loro come andavano le cose.

"Innanzitutto sono molto lieto del vostro arrivo, la situazione qui a Mithryel degenera ogni giorno di più. Da quando il Reggente Raven è salito al trono tutto va a rotoli. Nessuno sa per certo come sia salito al potere, ma io sono più che sicuro che ci sia qualcosa di oscuro sotto.", esordì.

"Qualcosa di oscuro?", chiese Dafne, perplessa.

"Si, ma non so cosa di preciso ... anche se ora che ci penso potrebbe derivare dai suoi consiglieri a parer mio corrotti, ma non ne sono del tutto certo.", spiegò infine.

"Grazie di cuore governatore, le sue informazioni ci saranno molto utili.", lo ringraziò Tenma.

"Qualsiasi cosa per voi miei Guardiani, ma ora ditemi, cosa vi porta qui a Mithryel oltre alla nostra situazione?", chiese Zalenia poco dopo.

I ragazzi a quella domanda si guardarono con fare incerto poichè sapevano che se avrebbero rivelato la loro missione non avrebbero fatto altro che metterlo in pericolo. Così Shea si fece avanti con un sospiro.

"Ci dispiace governatore, ma si tratta di una missione della massima sicurezza, spero non le dispiaccia.", mormorò.

L'uomo sorrise con fare comprensivo.

"Non preoccupatevi, l'importante è che ora siete qui.", rispose.

Poi guardò Shea con fare perplesso.

"Tu sei di qui non è vero?"

La Guardiana, colta alla sprovvista sussultò per poi abbassare lo sguardo.

"Si governatore, ero di Ilirea, ma dopo che io e la mia famiglia fummo esiliati poichè facevamo parte della resistenza dal precedente governatore non vi feci più ritorno.", spiegò con un sospiro.

"Mh ... capisco, ne ho sentito vagamente parlare della resistenza, si è fatta davvero valere e per me è un vero onore averti qui, te e i tuoi compagni sarete indispensabili per fermare Raven.", replicò Zalenia di rimando.

"Conti pure su di noi governatore.", rispose Dafne con decisione.

"Ci conto.", fece l'altro, per poi alzarsi seguito a ruota dai Guardiani.

"Bene, sarete miei ospiti al momento, potete andare ora.", li cogedò poco dopo.

Loro annuirono e i servitori allora li accompagnarono nelle stanze degli ospiti. Quando rimasero soli si riunirono nuovamente.

"Secondo voi abbiamo fatto bene a non metterlo al corrente della nostra missione riguardante il Cristallo delle Lacrime?", osservò Arya dopo un pò di silenzio.

"Si, è stata la cosa migliore da fare, Mithryel ha già i suoi problemi, sarebbe egoistico da parte nostra caricargli sulle spalle anche i nostri problemi.", rispose Dafne, seria.

"Giusto, hai ragione Daf, in fondo delle nostre faccende ce ne siamo sempre occupati noi.", osservò Shin, serio.

"Infatti ... ce la caveremo come abbiamo sempre fatto finora.", aggiunse Tenma.

"Ben detto.", rispose Maverick.

Dafne annuì con un sorriso sentendo quelle parole. In fondo era vero, da quando erano insieme avevano sempre affrontato qualsiasi situazione, anche la più difficile, giocandosela fino alla fine senza mai arrendersi. Poco più tardi sciolse la riunione e ognuno andò a riposarsi un po'. Ma non ci fu neanche il tempo di prendere che qualche ora dopo un'allarme assordante simile a una sirena suonò nell'aria, ridestandoli. Subito allora si precipitarono fuori dove si erano già radunati alcuni abitanti di Ilirea. Quello che videro fu alquanto sconcertante: alle porte della cittadella vi era un esercito impressionante armato di lance di tritoni e titani dall'aria decisamente poco amichevole, mentre in prima fila slittavano i cavalieri in groppa a dei cavallucci marini e dietro le catapulte con gli arcieri in groppa ai leviatani. Zalenia nel vedere l'esercito di Atlantis impallidì e venne quindi affiancato dai Guardiani.

"Governatore, che succede?", chiese Dafne, preoccupata.

L'uomo allora indicò l'esercito.

"Atlantis è venuta a prendersi Ilirea, se cadesse in mano sua ne mancherebbero solo tre per l'imminente conquista.", spiegò.

"Il che significherebbe una catastrofe, bisogna fermarlo.", rispose Tenma con decisione.

"E fortunatamente anche Ilirea ha un esercito da non sottovalutare.", intervenne una voce di donna alle sue spalle.

Il governatore e i Guardiani si voltarono, quest'ultimi con fare sorpreso. Davanti a loro si ergeva una bellissima donna in armatura a due pezzi blu cobalto con braccia, ventre e cosce scoperte. Agli avambracci portava due bracciali sempre del medesimo colore, stessa cosa per i gambali ai polpacci. Il gonnellino a mo di squame di pesce e i pettorali erano leggermente più scuri. Come elmo aveva solamente un diadema d'argento così come il cinturino. La carnagione era di un pallido azzurro, mentre gli occhi erano due fiaccole di ghiaccio. I capelli invece erano una cascata blu notte fluente. Dietro la schiena portava uno spadone a due mani e le labbra piene sfoggiavano in un sorriso spavaldo. Zalenia allora li andò incontro seguito dai sei ragazzi.

"Generale Thalassa, è un grandissimo sollievo averla qui.", la salutò.

"Tutto per la mia città natale.", rispose lei con voce soave per poi guardare le persone al suo seguito.

"E loro chi sono?"

Dafne allora si fece avanti.

"Generale, noi siamo i Guardiani e siamo qui con il compito di aiutare Mithryel contro la tirannia di Atlantis.", spiegò.

Thalassa inarcò un sopracciglio.

"Dei ragazzini? Sul serio? Questa si che è bella, ma se siete qui per aiutarci ... vi consigio di non ostacolarmi.", rispose con freddezza, per poi andare a chiamare i suoi uomini.

"Però ... che caratterino.", commentò Maverick.

"Perdonatela, Thalassa è ... come dire ...", iniziò.

"Troppo sicura di se?", completò Shin.

"A quanto pare direi di si.", aggiunse Tenma.

"Comunque grazie a lei avremo la vittoria assicurata.", aggiunse Zalenia infine.

Poco più tardi Thalassa ricomparve con il suo esercito ... e che esercito. Tritoni, Ninfe e Sirene armati fino ai denti con tanto di macchine da guerra super attrezzate di tutto punto. I Guardiani rimasero a dir poco impressionati da quell'incredibile forza bellica, tanto da sentirsi per un attimo delle formiche messi a loro confronto. Poco dopo uscirono fuori dalla cupola che avvolgeva la polis e si schierarono per la battaglia. Fortunatamente poco prima Thalassa aveva applicato sui Guardiani un incantesimo per muoversi sott'acqua e respirare. I sei ragazzi allora si appostarono vicino alle macchine da guerra. Di battaglie ne avevano fatte tante per proteggere il Pilastro dell'Equilibrio, ma quella era uno scontro vero e proprio e nonostante fossero ben saldi si vedeva che erano piuttosto impressionati. Ma nonostante tutto erano più che determinati a vincere.

Improvvisamente nell'aria si udì il suono di un corno che diede inizio alla battaglia. Subito le macchine da guerra iniziarono a sparare i loro colpi contro l'esercito di Atlantis mentre esso rispondeva con le catapulte. Le Ninfe e le Sirene con i loro canti invece cercavano di mettere in confusione le linee nemiche. Infine ci fu lo scontro corpo a corpo.

I Guardiani si separarono e iniziarono a colpire con i loro attacchi. Tra tutti Shea era quella più avvantaggiata e faceva il grosso del lavoro, così come Tenma grazie alle rocce sottomarine dal quale ricavava il suo potere. Dafne assieme ad Arya, Maverick e Shin facevano da supporto meglio che potevano. Quest'ultimi riuscivano però a fare poco niente in quell'ambiente così estraneo e Maverick, che usava il fuoco, riusciva a malapena a fare qualche danno. Shin invece era costretto a trattenersi, nel timore che, usata sott'acqua, la sua elettricità avrebbe potuto causare danni ingenti anche agli alleati. Dal loro punto di vista cercavano comunque di rendersi il più possibile utili, supportando chi aveva bisogno di una mano. 

A lungo andare però la battaglia sembrò volgere lentamente a favore dell'esercito di Atlantis poichè esso era meglio equipaggiato e in vantaggio numerico mentre gli Iliriani anche se avevano le macchine da guerra dalla loro erano non disponevano di un armamentario eccezionale ed erano in svantaggio per numero. Il nemico li stava ormai sovrastando e causando innumerevoli perdite al punto che l'esercito iliriano fosse lentamente costretto ad arretrare. Ma il generale ebbe un'idea, ovvero, sfruttare il terreno circostante, da loro ben conosciuto, visto che dopotutto giocavano a pochi passi dalla loro terra natia. Ben sapendo che, in quelle zone, i geyser sottomarini non erano certo pochi, il loro comandante diede ordine alle macchine da guerra di spingere la fanteria nemica verso di essi. Incapaci di reagire sia all'attacco iliriano che alle acque incandescenti dei geyser, scoppiavano nei momenti più inattesi, alla fine gli atlantidesi furono costretti a una lenta ritirata. Gli Iliriani, invece, non avevano problemi a evitare, grazie a scorciatoie ben conosciute e apprese negli anni, quelle acque bollenti e rimontarono a vista d'occhio, sopraffacendo l'esercito Atlasiano spinti dall'ardore di proteggere la propria patria dalla tirannia di Atlantis. Alla fine l'esercito nemico fu costretto a ritirarsi per non subire ulteriori perdite, dando così la vittoria agli Iliriani nonostante essi avessero comunque subito molte perdite per via delle strane armi utilizzate del nemico. Anche se spossati però avevano comunque ottenuto la vittoria grazie all'esperienza combattiva di Thalassa che aveva saputo guidare con maestria le sue truppe fino alla fine sebbene non fosse stato affatto facile. Nonostante però avessero vinto però nella mente dei Guardiani si era insinuato un pensiero, così ne parlarono.

"Avete visto le armi del nemico?", esordì Tenma, serio.

"Si, anche se non subito.", rispose Arya, preoccupata.

Shea allora si fece pensierosa.

"E se ci fosse Apophys dietro a tutto questo e al furto del Pilastro?", chiese con fare incerto.

"Mh, non saprei, anche se potrebbe essere.", rispose Dafne con un sospiro.

"Comunque in ogni caso è meglio tenere gli occhi aperti.", aggiunse Shin.

"Sono d'accordo, ma per ora dobbiamo concentrarci sul Cristallo delle Lacrime prima che cada in mano nemica.", disse Shea, seria.

"Ben detto, che la ricerca abbia inizio!", esclamò Maverick.

Tutti annuirono poiché la loro missione aveva l'assoluta priorità.
 

Angolo dell'Autrice

Salve gente! Eccomi qui con il terzo capitolo. Qui ho introdotto Mithryel, la Dimensione dalla quale proviene Shea e il suo passato. Da come leggerete la situazione non è affatto delle migliori e infatti Ilirea, la casa natale della nostra Guardiana viene attaccata dall'esercito di Atlantis. Qui si vedono anche le abilità dei nostri Guardiani, spero che siano interessanti. Ah ho aggiunto anche un personaggio secondario come Thalassa, spero vi piaccia. Questa è la prima battaglia che ho descritto, com'è? Bella? Confusionaria? Si riesce a capire qualcosa? Spero con tutto il cuore che non sia venuta uno schifo, ci ho messo l'anima per farla dato che gli scontri non sono affatto il mio forte purtroppo.

Passando ai ringraziamenti ringrazio KinghtofFire e Vago per le loro recensioni e le mie amiche Teoth e KakashinoSharingan per i loro consigli e ovviamente chi legge e basta. Detto questo alla prossima.

Saluti la vostra EragonForever (Scontro revisionato)

   
 
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