Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h.
Segui la storia  |       
Autore: The_Lock    20/05/2017    0 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

5.7 - say my name

 

Tyler guardò oltre la finestra: il sole stava iniziando a scomparire dietro l'orizzonte e presto, con il favore delle tenebre, i Trickster sarebbero arrivati a combatterli e, probabilmente, ad uccidere Skylar. Ad occhio e croce mancavano ancora dieci minuti prima del crepuscolo, quindi Tyler decise di rimanere ottimista e si sedette difronte ai ragazzi, aspettando e sperando che Kyle e Sydney riuscissero a tirar fuori Skylar da quella brutta situazione. Il rosso posò gli occhi su Lydia che, in piedi, passeggiava per la stanza mordendosi- come al suo solito -l'unghia del pollice. Era parecchio nervosa, Tyler non credeva di averla mai vista così agitata, allora la invitò a sedersi al suo fianco.

“Stai tranquilla.” le disse, cingendole le spalle con il braccio.

“Avremmo dovuto dargli ascolto.” rispose lei, facendo di no con la testa “Tutti quegli incubi che accusava...” sospirò, improvvisamente sull'orlo del pianto.

“Ehi, Lydia.” disse Tyler, prendendole il volto tra le mani “Ti prometto che non accadrà più niente a Sky.” disse, serio e guardandola negli occhi. Lydia si asciugò gli occhi e sorrise, prendendo lunghi respiri per calmarsi.

“Pensiamo ad un piano per l'arrivo dei Trickster?” propose lei.

 

Sydney e Kyle erano perfettamente asciutti e vestiti di punto. I due ragazzi si scambiarono sguardi straniti, riconoscendo quel luogo in cui si ritrovavano adesso come la scuola di notte. I corridoi erano pieni di palloncini, dalla palestra veniva un suono attutito di musica ed i due ragazzi capirono immediatamente dove si trovavano.

“La sera del ballo...” mormorò Kyle, riconoscendo la giacca e la camicia che indossava quella sera.

“La sera in cui sono comparsi Ophelia ed i Trickster...” disse Sydney, camminando verso la palestra, subito seguito da Kyle. Il biondo in realtà non aveva idea di cosa fare in quella determinata situazione, ma la logica gli suggeriva di andare nel luogo dove il ballo stesso aveva avuto luogo, visto che si ritrovavano in quello specifico ricordo. Sydney aprì le porte della palestra e si ritrovò circondato da coppie danzanti senza volto, come se la memoria di Skylar aveva omesso quei particolari, ma al centro della palestra Skylar e Lydia facevano capolino nel loro splendore divino.

Kyle fece per muoversi verso di loro, ma Sydney lo bloccò immediatamente afferrandolo per il gomito. Il moro si voltò, aprendo la bocca per chiedergli cosa non andasse, ma Sydney gli poggiò l'indice sulle labbra e gli indicò con gli occhi azzurri qualcosa dietro le spalle del ragazzo. Kyle si voltò ed inorridì. Al posto del bar man, una sottospecie di mummia mesceva sangue dalla coppa del punch nei bicchieri che poi distribuiva a studenti senza volto. Parte del volto era completamente fasciata da garze ingiallite e la pelle scoperta era violacea e nera come fosse in decomposizione, mentre l'occhio sinistro- l'unico che spuntava -era completamente nero, e denti aguzzi e color dell'argento spuntavano da labbra troppo sottili per contenerli.

“Andiamo via.” mormorò Kyle, tirandosi dietro Sydney e tornando nei corridoi della scuola, ma appena svoltarono l'angolo, ecco che la mummia comparve davanti a loro, e con un gesto della mano fece volare Kyle contro gli armadietti.

“Sei serio?” domandò la mummia, rivolto a Sydney. “Fino a che punto vuoi provocarmi, biondino?” ringhiò, avvicinandosi al ragazzo con passo zoppicante- una gamba era notevolmente più piccola dell'altra -e Sydney iniziò ad indietreggiare.

“Lascia stare Skylar.” lo minacciò il biondo.

“Qui non hai poteri, guardiano. Qui comando io.” ringhiò, mentre un rivolo di saliva nera colava dal suo labbro inferiore. Azeban appoggiò la mano sugli armadietti ed iniziò a graffiarli, procurando un rumore che fece rabbrividire Sydney. Ma c'era qualcosa di strano in quel rumore, il biondo si sentì immediatamente affaticato, stordito e senza forze, per questo iniziò ad indietreggiare lentamente, mentre Azeban aggiungeva il suo rauco ruggito al suono delle sue unghie.

 

“Tyler! Tyler vieni qui!” disse Lydia, indicando Sydney. Il rosso corse e aggrottò la fronte, vedendo un rivolo di sangue oscuro scendere dal naso del ragazzo.

“Sydney! Ehi!” mormorò Tyler, prendendogli il volto tra le mani ed asciugandogli il sangue con la manica della sua maglietta. Tyler guardò il biondo con preoccupazione, di certo non era una ferita corporea ciò di cui soffriva Sydney; Azeban doveva star ferendo il ragazzo nella sua copia astrale o qualcosa del genere, quindi era anche inutile far intervenire Lydia con il suo potere di guarigione accelerata.

“Che facciamo?” domandò Lydia, passandosi una mano tra i capelli.

“Non lo so...” mormorò Tyler, senza lasciare la presa sul volto morbido del ragazzo. Tyler inspirò profondamente e si schiarì la voce. “Sydney. Ascoltami, devi concentrarti, ok?” disse, scuotendolo leggermente “Sei più forte di tutto questo! Capito?” disse, accarezzandogli il volto, per poi afferrarlo con più fermezza ed urlare a gran voce il suo nome.

 

Kyle si rialzò e vide Sydney da solo a carponi per il corridoio della scuola.

“Stai bene?” domandò, aiutandolo a rialzarsi.

“Sì. Grazie a Tyler.” sorrise, passandosi una mano sulla fronte inumidita e appoggiandosi alla spalla di Kyle poiché era ancora abbastanza debole. I due ragazzi si guardarono attorno, adesso non era più la sera della festa ma la scuola rimaneva buia e silenziosa.

“Dove andiamo?” domandò Kyle.

“Di là.” disse Sydney, indicando l'uscita della scuola.

 

Appena passato l'uscio, i ragazzi si ritrovarono in una grande stanza bianca- così grande che non riuscivano a vedere la fine delle pareti -e iniziarono a guardarsi attorno in cerca di qualche indizio, quando Kyle afferrò l'amico per mano ed iniziò a correre, trascinandoselo dietro, diretto verso qualcosa che aveva visto e che, più si avvicinava, e più sembrava dare conferma ai suoi sospetti. Quando furono abbastanza vicini, anche Sydney riconobbe le due figure che ormai erano lontane solo qualche metro da loro, e i due ragazzi accelerarono fino a sbattere contro una parete invisibile.

“Che dolore!” ringhiò Kyle, tirando un pugno alla parete.

“Dici che ci sente?” domandò Sydney, dando colpi alla parete ma Skylar non sembrava avvertire niente. Sì, perché dall'altra parte della parete vi era il ragazzo impegnato a giocare a scacchi contro Azeban; e la cosa preoccupante era che Azeban era in netto vantaggio. Kyle si fece schermo con le mani per vedere meglio, e constatò che non erano scacchi normali, ma erano rappresentati tutti loro. Skylar era il re, Lydia la regina, Sydney la torre, Kyle il cavallo e Tyler l'alfiere.

“SKYLAAAR!” urlò Sydney, ma il bruno non si mosse di un centimetro: toccava a lui muovere e gli rimaneva poco meno della metà delle figure sulle scacchiera, mentre Azeban aveva perso solo tre pedoni, un cavallo ed un alfiere.

“Un momento...” disse Sydney, fermandosi a riflettere. “Le urla...” mormorò, toccandosi la gola come avesse appena scoperto di avere una voce.

“Che?” domandò Kyle, aggrottando la fronte.

“Non so... sembra un'assurdità.” si ritirò il biondo.

“Chi se ne frega! Sputa il rospo.” s'arrabbiò Kyle.

“Siamo tornati alla sera della scuola, poco fa, quando Skylar ha sentito l'urlo della Banshee. Poi Tyler è riuscito a far innescare il processo di auto guarigione di Lydia urlando il suo nome, come poco fa ha fatto con me per sfuggire al potere di Azeban. Dobbiamo chiamarlo a gran voce. Tutti e quattro.” disse, annuendo con convinzione.

“Come facciamo a dire a Lydia e a Tyler di urlare? Non possono sentirci, siamo nella testa di Skylar.” disse Kyle.

“Possono sentire te.” sorrise.

 

Kyle si mise in contatto telepatico con Lydia e Tyler, ed i due ragazzi si guardarono come ad assicurarsi di non essere pazzi, ed entrambi, dopo aver ascoltato con attenzione la teoria di Sydney, decisero di partecipare al risveglio di Skylar. I due ragazzi si misero vicino a Skylar, Lydia gli afferrò la mano, mentre Tyler il volto, così come Tyler e Sydney si presero per mano e con quella libera toccarono l'invisibile barriera che divideva Skylar da loro. All'unisono, i quattro amici tesero le corde vocali ed urlarono a gran voce il nome dell'amico. Il suono viaggiò in due piani, quello astrale che andò a frantumare la barriera e a far crollare le pedine del gioco e quello fisico che aiutò Skylar a capire che c'era qualcuno dall'altra parte che lo aspettava, che non era tutto rinchiuso in quello spazio infinito abitato solo da lui ed Azeban. Il bruno si volse verso Sydney e Kyle e sorrise ai suoi amici, per poi rovesciare le pedine a terra, mentre Azeban urlava di frustrazione, vedendo i te guardiani scappare verso la salvezza.

 

I tre ragazzi sussultarono. Kyle cadde a terra, mentre Sydney fu aiutato a rialzarsi da Tyler e Lydia studiava attentamente Skylar che, pallido e affannato si guardava attorno con aria spaesata.

“Ragazzi...” ansimò, cercando di rimettersi in piedi.

“Ha funzionato?” domandò Tyler, e Sydney e Kyle fecero spallucce. Il sole sparì, e i quattro Trickster comparirono anticipati da nuvole di fumo nero e accompagnati da Ophelia che osservava la situazione con interesse.

Tyler e Lydia si sovrapposero tra i Trickster e Skylar- se la loro tecnica non aveva funzionato, allora i Trickster avrebbero cercato certamente di uccidere il bruno, e questo non potevano permetterlo. Ma ecco che Skylar si fece strada tra i due.

“Sky...” mormorò Lydia.

“Sono tornato in me e se devo sottopormi al trattamento di questi demoni per dimostrarlo, lo farò.” spiegò, mentre la Scimmia lo bloccava e il Camaleonte si avvicinava a lui con braccio teso, pronto a studiare ogni antro della sua coscienza. Skylar inspirò a fondo come stesse per essere torturato ed abbassò lo sguardo in segno di resa, mentre il Camaleonte si avvicinava a lui con lentezza insostenibile.

Mancavano pochi centimetri quando Skylar alzò leggermente il volto e sorrise, gli occhi neri iniettati di odio. Il ragazzo si liberò facilmente dalla presa della Scimmia e allontanò il Camaleonte con un calcio, per poi trapassare con un pugno il petto dei due Trickster, uccidendoli.

“Bel tentativo, guardiani.” disse, prima di stendere tutti a terra con la sua telecinesi, facendo volare persino mobili e quadri, solo per creare caos e dimostrare il proprio potere. Quando Tyler si alzò, vide che Skylar era scomparso.

 

I ragazzi si guardarono sconvolti, mentre Ophelia si chinò per raccogliere i due anelli rotti; ora rimanevano solo il Corvo e la Volpe e Azeban si era dimostrato abbastanza forte da tener testa a due Trickster contemporaneamente.

“Davvero pensate basti una gita nella testa del vostro amico per liberarlo da Azeban?” ringhiò Ophelia, facendo per uscire di casa.

“Perché non ha funzionato?” domandò Lydia.

“Perché il sovrannaturale avrà pure delle regole, ma non è una scienza. La conoscenza di tale mondo si basa sull'esperienza e voi siete appena entrati a contatto con questa dimensione.” li rimproverò Ophelia.

“E cosa dovremmo fare?”

“Ucciderlo.” tagliò corto la strega “Avete risvegliato la coscienza del vostro amico, ma lui non può opporsi ad Azeban, non da solo. Magari lotterà, magari vincerà dei brevi momenti di coscienza, ma Azeban è instancabile.” spiegò, per poi scomparire insieme agli ultimi due Trickster.

“NOI NON LO UCCIDEREMO!” sbottò Tyler, urlando al vuoto “HAI CAPITO?” disse, fuori di sé, per poi tirar fuori il cuore di Kandrakar.

“Basta, andiamo a Kandrakar.” ringhiò, creando un portale. “Kyle, Sydney. Voi rimanete qui che siete stanchi.” ordinò, e nessuno dei due ebbe la forza di opporsi all'imperio di Tyler, tanta era la sua furia. Così Tyler prese Lydia per mano ed entrambi indossarono le divise di Kandrakar e varcarono la soglia per approdare nelle stanze delle Stille, dove ora, quella grigia dell'Aria, si era fatta nera e si era staccata dall'orbita in cui volteggiavano le altre quattro.

Tyler e Lydia furono accolti dall'Oracolo, ora seriamente preoccupata e intenta ad osservare il comportamento delle stille per capire ed anticipare le mosse di Azeban.

“Guardiani. La situazione è parecchio grave.” disse la donna, alzando lo sguardo e poggiandolo su Lydia e Tyler “Il potere di proiezione astrale del giovane Skylar si è rivelato un canale con il mondo astrale in cui era stato intrappolato Azeban, ed il demone ne ha subito approfittato.” spiegò.

“Cosa possiamo fare?” domandò il rosso.

“Non ci sono molte soluzioni. Di certo, in primis, impedire ad Azeban di raggiungere il numero di vittime necessario al ritorno in questo mondo. Successivamente, dovreste riuscire a scacciarlo dal corpo di Skylar, altrimenti sarete costretti ad ucciderlo. E se non lo ucciderete voi, Azeban lo consumerà dall'interno fino a lasciarlo vuoto e privo di vita.” spiegò la donna.

“Quindi Skylar morirà?” domandò Tyler con le lacrime agli occhi.

“Le Banshee hanno urlato. Qualcuno dovrà morire, e manca poco... tutto sta a capire chi.” spiegò l'Oracolo.

“Scusate, abbiamo risvegliato la coscienza di Skylar, quindi potrebbe imparare ad usare il proprio potere di proiezione a staccarsi da Azeban!” disse Lydia, con frenesia.

“La proiezione è solo una manifestazione dello spirito, non può essere la sostituta di un corpo.” spiegò l'Oracolo “Se il corpo muore, la proiezione muore con esso.”
“Sì, ma se riusciamo a staccare le due entità potremmo aiutare Skylar ad utilizzare i suoi poteri dell'Aria e... non so... non lo so!” sbottò Lydia, afferrandosi la testa. Lei, la ragazza che aveva sempre un piano per ogni situazione, ora si vedeva impotente davanti alle condizioni dell'amico... però, ecco che la sua mente sempre attiva non tradì la ragazza, ed alzò lo sguardo con decisione verso l'Oracolo.

“Oracolo... c'è solo un modo grazie al quale Azeban può tornare in questo mondo? Solo il sacrificio di cento anime?” domandò la rossa.

“No... ci sarebbe un peso altrettanto insopportabile da pagare... offrire una sola anima tanto valorosa da equivalere il peso di cento anime...”

 

Sentendosi impotente davanti a quell'enorme situazione, Kyle prese a mettere in ordine casa di Lydia, teatro della furia di Azeban, mentre Sydney si era fermato a guardare dalla finestra con le lacrime agli occhi. Skylar, il loro amico sempre così allegro e spontaneo... No, la sola idea lo faceva impazzire. Dovevano giocare in anticipo, prevedere la prossima mossa di Azeban ed impedirgliela, ma come? Il suo nuovo potere aveva spesso messo i bastoni tra le ruote al demone, ma il problema era la sua attivazione tutt'altro che facoltativa.

“Guarda, ha graffiato anche il disco.” disse Kyle, rimettendo un rottamato disco di vinile sul grammofono moderno che Lydia aveva in casa- regalo del suo compleanno da parte di Skylar stesso. Il moro poggiò il disco sull'apparecchio ed esso si azionò da solo, facendo muovere la graffetta sulle parti lacerate.

Kyle aggrottò la fronte e allungò la mano, pronto a toglierlo, ma fu subito bloccato da Sydney che invece si avvicinò.

“Syd?”
“Ssssht.” lo ammutolì, inginocchiandosi vicino al disco per sentire meglio.

“Syd non si sente nulla!”
“Io sento.” spiegò, ed alzò lo sguardo, come indicato dalle voci, sulla parete difronte a lui dove la sua mente ebbe ogni risposta di ciò che sarebbe successo da lì a pochi minuti. Vi era dolore, vi era sangue, vi era l'urlo della Banshee e vi era il nome della vittima. Ma vi era molto di più: la dettagliata descrizione della notte che avrebbero affrontato di lì a poco ed un senso di pericolo che assalì Sydney come un animale feroce.

“Cosa stai sentendo?” domandò Kyle.

“Nulla di che.” rispose il biondo, alzandosi e andando in cucina, armeggiando con mani tremanti con dei bicchieri in cui inserì dell'acqua e in uno vi inserì del sonnifero che mischiò bene con il liquido trasparente.

“Tieni.” disse, offrendo un bicchiere a Kyle.

“Grazie- sorrise, bevendo qualche sorso -mi dici cos'hai sentito?” domandò, aggrottando la fronte.

“Non preoccuparti.” rispose il biondo, evidentemente nervoso.

“Syd. Ti conosco. Cos'hai sentito?” insistette Kyle, sbadigliando e sentendosi improvvisamente stanco. “Devo sedermi...” mormorò, e poi le ginocchia cedettero e il biondo lo prese al volo, facendolo stendere sul divano.

“Che succede?” domandò, flebilmente, con la mente appannata dal sonno, quando poi, in un ultimo forzo stoico, capì che era stato addormentato dal biondo e provò a mettersi due dita in gola per vomitare, ma Sydney glielo impedì e gli baciò le dita con occhi lucidi.

“Mi stai spaventando...” mormorò Kyle, stanco.

“Tranquillo. Andrà tutto bene...” spiegò Sydney. Kyle lo guardò con sguardo ferito degli animali abbandonati dal branco, ma, prima di addormentarsi, vide gli occhi demoniaci e neri di Skylar comparire dietro alle spalle del biondo.

“Scappa...” mormorò, cadendo in un sonno senza sogni.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > W.i.t.c.h. / Vai alla pagina dell'autore: The_Lock