Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: nicoletta88    20/05/2017    2 recensioni
" Non far mai piangere una donna: ogni lacrima è un pò di lei che se ne va. Non deluderla mai perchè, ogni volta che lo farai, troverà il modo per allontanarsi da te. Se vuoi amare una donna, ma amarla davvero, devi farlo con tutto te stesso, stringendola, proteggendola da ciò che può recarle danno... Devi fare in modo che quella luce che si accende nei suoi occhi ogni volta che ti guarda non si spenga mai..." è con queste parole che Andrè si rivolge a Mirko, il fidanzato di Oscar, dopo che lui l'ha lasciata ad un passo dal matrimonio. Come si comporterà Mirko dopo queste parole? Lascerà il campo ad Andrè o combatterà per lei?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, Oscar e Andrè sono a colloquio con don Franco, il parroco del loro quartiere.
< Buongiorno don Franco > lo saluta il ragazzo
< Buongiorno > lo saluta lei
< Buongiorno ragazzi. Spero di non avervi fatto fare una levataccia visto che sono appena le 10 di mattina >
< Assolutamente no. Abbiamo ancora molte  cose da fare in vista del cambio gestione e volevamo cercare di sbrigarle il più possibile oggi > gli risponde Oscar
< Immagino, ma veniamo a noi. Andrè, non so se Oscar ti ha informato della telefonata che abbiamo avuto ieri >
< Si, mi ha informato e volevo avere qualche dettaglio in più se non ti dispiace >
< Certo, vi ho fatto venire apposta. Allora, io pensavo di strutturarla così, ma prima dovreste dirmi una data >
< Quando volevi farla? Perché noi ad agosto vorremmo chiudere per ristrutturare il locale >
< Ad agosto non ve lo avrei mai chiesto, però magari a fine giugno? Può andare bene per voi? >
I due ragazzi si guardano per un secondo e si sono già capiti: nella sua testa, don Franco aveva già organizzato tutto e sarebbe stato inutile dirgli di no.
< Certo, va benissimo. Io direi di farla di sabato > propone il ragazzo
< Perfetto > concorda il parroco < Allora, come vi dicevo io vorrei organizzarla in questa maniera: tu, Andrè, potresti occuparti della parte relativa al pugilato visti i tuoi precedenti, mentre tu, Oscar, potresti occuparti della parte relativa alla danza >
< No problem > conferma Andrè
< Io però non vorrei solo proporre la parte della danza > Oscar non è pienamente d’accordo < Io non insegno solo danza, ma mi occupo anche di fitness, quindi potrei integrare anche con quello, come abbiamo fatto per il saggio, e verrebbe una bella serata >
< Io pensavo ballassi solo >
< No no, ho preso anche dei brevetti da istruttrice >
< Allora va bene. Vogliamo decidere una data? Così poi oggi pomeriggio ne do comunicazione ai ragazzi e li faccio venire da voi domani in palestra per allenarli >
< Sabato 26 va bene? > chiede Andrè sfogliando il calendario sul cellulare < Perché non so se riusciamo a farcela per il 19 >
< D’accordo, vi lascio carta bianca per tutto quanto. Ora devo andare anche io, poi tanto ci risentiamo per definire i dettagli dell’ora >
I due ragazzi annuiscono e se ne vanno e per strada discutono su come impostare la cosa.
< Allora Oscar? Cosa pensi di fare? >
< Non ne ho la minima idea. La parte più difficile sarà convincerli a fare qualcosa con noi. Molti di coloro che vuole aiutare don Franco li ho visti e non sono soggetti facili; non so davvero da che parte cominciare. È una bella sfida per me >
< Se ti serve una mano sai che puoi contare su di me >
Oscar annuisce: per lei non era una novità sapere che Andrè sarebbe stato pronto ad aiutarla e ci sarebbe sempre stato e, senza sapere perché, stavolta ha una sensazione di sicurezza che non riusciva a trovare in Mirko.
Il giorno dopo, i due ragazzi sono in palestra e la musica all’interno della sala è quasi assordante: Oscar stava cercando di impostare una coreografia abbastanza semplice, mentre Andrè si stava scaldando al sacco. Finita la canzone, la ragazza alza gli occhi e sulla porta vede un gruppetto di ragazzi tra i 12 e i 17 anni.
< Ciao ragazzi > li saluta < Venite, non rimanete lì impalati. Io sono Oscar >
< Ciao ragazzi > Andrè si avvicina alla sua amica sfilandosi i guantoni < Io sono Andrè >
< Io ti conosco!> esclama un ragazzo < Tu hai combattuto 3 anni fa per il titolo italiano di pugilato e hai perso ai punti! >
< Esatto, sono io… E tu invece sei…? >
< Oh, io sono Danilo >
< Bene Danilo, sarai felice di sapere che ti sarò io ad allenerti a boxare… Bene, visto che abbiamo rotto il ghiaccio, direi di dividervi in due gruppi: chi vuole fare pugilato e chi invece vuole fare fitness e danza con la mia amica >
< Perché dovremmo ballare con lei? > domanda una ragazza < Alla maggior parte di noi interessa il pugilato >
< Scusa, tu saresti…? > chiede Oscar
<  Cecilia >
< Bene Cecilia… Mettiamo in chiaro una cosa: voi siete qui per mettervi alla prova e provare cose diverse. Che vi piaccia o no, dovrete seguire anche me oltre ad Andrè >
< E se non volessimo? > le chiede con aria di sfida
< Tu parla per te e non per gli altri > la riprende Oscar con tono gelido < Sei liberissima di scegliere tranquillamente il pugilato se lo desideri; io non costringo nessuno a seguire me e ciò che ho in mente di fare >
Cecilia non si aspettava una risposta del genere e, soprattutto, non con quel tono: lei era abituata a sfidare tutto e tutti. Si rende subito conto di avere di fronte una tosta che non piegherebbe a lei nemmeno sotto tortura: è una sua pari, seppur in modo diverso. Quello che la stupisce di più, però, è il fatto di poter scegliere cosa fare: nessuno prima di quel momento, l’ aveva mai posta di fronte ad una scelta.
< D’accordo > le risponde < Se non ti dispiace scelgo il pugilato >
Oscar annuisce: < Bene. E ora scegliete cosa fare se volete >
< Chi volesse provare entrambi? > chiede un ragazzo in fondo
< Può farlo tranquillamente > risponde Andrè
< Hey, Michele, sei gay per caso? > chiede un ragazzo < Non lo sai che solo i gay ballano? >
< Potresti dirmi il tuo nome per favore? > chiede Andrè
< Giuliano >
< Bene, Giuliano. Ora ti dimostrerò che non sono solo i gay a ballare. Io sono etero e un ex pugile, ma non per questo non so ballare. Oscar, ti va di improvvisare qualcosa io e te? Così diamo una dimostrazione a questi ragazzi e avranno le idee più chiare >
< Molto volentieri > 
La canzone scelta da Oscar è “ I’m with you” di Avril Lavigne, una canzone perfetta per un passo a due. I due ragazzi si perdono nella musica e nei rispettivi sguardi, capendo esattamente cosa stavano per fare: stavolta, però, è Andrè a seguire i passi di Oscar, essendo lei la professionista in materia. Non avevano mai provato quel balletto, ma la riuscita è quasi perfetta, se non fosse per l’impaccio di Andrè nelle parti in cui ballano da soli: non conoscendo molti di danza, non sa bene come muoversi, ma i loro sguardi colmano quelle piccole mancanze e quando arriva la fine, con Oscar stretta tra le braccia di Andrè e la sua mano poggiata sul petto del ragazzo, i ragazzi applaudono, interrompendo l’incantesimo che si era appena creato. Tra i giri, i salti e le varie prese, quegli adolescenti avevano colto quello che entrambi quei ragazzi nascondevano: un’attrazione e un amore oltre ogni limite.
< Scusate, posso farvi una domanda? > chiede Cecilia
< Certo che puoi >
< Ma voi due state insieme? > chiede innocentemente
I due ragazzi si scambiano un’occhiata e a rispondere è Andrè: < No, non stiamo insieme. Ci conosciamo da molti anni e questo ci ha portati a conoscerci talmente bene da sapere esattamente cosa stiamo per fare. La nostra sintonia, come avete appena visto, si ritrova anche qui e non solo nella vita privata: io non sono un ballerino, ma avete visto come tutti possono fare qualcosa per cui non si sentono portati. Io ero e sono un pugile, seppur ormai fuori dal giro, ma ho imparato, grazie alla ragazza qui al mio fianco, qualcosa che non credevo fosse nelle mie corde e posso assicurarvi che è una delle insegnanti migliori che conosca: io ero un pezzo di legno e avete visto cosa sono in grado di fare, nonostante il mio handicap >
La notizia del ritiro di Andrè a causa di un infortunio grave due anni prima era uscita su tutti i giornali e quindi tutti erano a conoscenza della cecità parziale del ragazzo.
< Potremmo vedervi battervi? > chiede Giuliano
< Certo che potete > risponde Oscar
< Non appena cominciamo a combattere contate tre minuti e chiamate il tempo > chiede Andrè
Una volta messe le fasce, i guantoni e il paradenti, Oscar si mette in posizione e comincia a camminare in cerchio, seguita dal suo migliore amico, studiandosi a vicenda.
< Che fai, non attacchi? >  la provoca Andrè
< Perché non attacchi tu? >
< Farò piano, te lo giuro >
< Fai del tuo meglio >
Oscar non fa in tempo a finire la frase che un pugno sul mento la fa barcollare e la fa arretrare di tre o quattro passi. Appena realizza di essere stata colpita, reagisce d’istinto e comincia a colpire Andrè al corpo. Andrè si rifugia in clinch per cercare di riprendere fiato dopo tutti quei colpi: non  appena si liberano, è lui a colpire con due diretti e un jab Oscar, facendola vacillare, ma non cadere. Un livido si apre pian piano sullo zigomo della ragazza ma nessuno dei due sembra farci caso. Oscar risponde ai colpi con un gancio destro e fa barcollare Andrè: involontariamente lo ha colpito a sinistra, dove lui non poteva veder arrivare il colpo e, di conseguenza, difendersi. Accortasi del suo gesto, Oscar si sposta sulla destra, dove lui può vederla e reagire al suo attacco, cosa che il ragazzo non manca di fare.
< Tempo! > urla Giuliano
I due ragazzi hanno il respiro affannato quando si fermano e si voltano verso i ragazzi.
< Allora, piaciuto lo spettacolo? > chiede Andrè
< Siete stati semplicemente fantastici! > afferma con entusiasmo Giorgio, un altro ragazzo
< Ci avete convinti > si intromette Cecilia < Ci alleneremo con voi >
< Perfetto > dice Oscar
< Però aspettiamo qualche minuto > Andrè smorza gli entusiasmi < Oscar, ti ho dato un brutto colpo prima col destro e vorrei che tu andassi a prendere il ghiaccio istantaneo di là per mettertelo sul viso e limitare i danni. Ti si sta allargando un brutto ematoma sullo zigomo sinistro >
Oscar annuisce e appena fuori della porta sbatte addosso alle ultime persone che immaginava di trovare lì: suo padre accompagnato da Mirko.
   
 
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