Forse è anche giusto che se ne siano andati insieme. A Charleston, però, non c'è niente di giusto in questo giorno in cui anche il sole pare abbia fatto fatica a sorgere per risplendere, beffardo, sulle macerie di quattro famiglie spezzate. Sullo strazio di figli, mariti e amici che si trovano a doversi confrontare con un dolore inimmaginabile fino all'altro ieri.

Le cinque bare sono lì, sull'erba ancora intrisa della rugiada mattutina, allineate una dopo l'altra e coperte da un arcobaleno di fiori.

La prima è coperta da pure e semplici margherite: è quella di Amanda. Le hanno scelte suo padre e sua sorella perché quella ragazza incasinata e allegra è stata capace di portare il sole nelle loro vite. Stava per andare al college la loro Amanda, per prendersi un pezzetto di quel futuro che uno squilibrato le ha negato per sempre.

Dicono sia morta, a diciotto anni, mentre sua madre l'abbracciava.

In successione una cascata di rose dà l'ultimo saluto a Claudia Joy, l'elegante e raffinata leader delle army wives di Charleston. Una moglie e una mamma perfetta.

Voleva diventare avvocato CJ, poi l'amore l'ha portata su una via diversa. Non ha mai avuto rimpianti per essersi ritrovata così giovane tra pappe e pannolini piuttosto che tra aule giuridiche e tomi universitari. Le bastava guardare le sue splendide ragazze per esser certa di aver fatto la scelta giusta.

Avrebbe dato la sua vita per le sue figlie ma il suo immenso amore materno non è bastato a salvare la sua primogenita.

Emmalynn e Michael siedono accanto a loro, per l'ultima volta, chiusi nel loro dolore composto e arido. Il generale Holden abbraccia l'unico membro della famiglia che gli resta e si aggrappa alla sua coraggiosa Emmalynn: non sa ancora come o quando ma, forse un giorno, impareranno a convivere con un destino così straziante.

Accanto alle rose di CJ, spiccano le peonie che adornano la sua migliore amica Denise. Ha avuto una forte personalità, proprio come quei fiori, la caparbia moglie di Frank Sherwood. Ha tenuto testa a suo marito e, dopo diciotto anni, era tornata a studiare per prendere il diploma d'infermiera.

Aveva superato anche la prova più difficile come madre: l'umiliazione di nascondere i lividi che suo figlio Jeremy le lasciava durante i suoi scatti d'ira.

Frank e Jeremy adesso siedono uno accanto all'altro con gli occhi fissi nel vuoto. Nemmeno nei peggiori incubi potevano sospettare che sarebbe stata una tragedia così grande a riavvicinarli. Alla fine è la mano callosa di Frank a stringere quella ancora da bambino di Jeremy.

Ci ha provato Roland a salvare Denise da quella trappola mortale che è diventato l'Hump Bar. L'ha afferrata per un braccio come un angelo salvatore e ha provato a raggiungere l'uscita. Non ha fatto in tempo: l'uomo Kamikaze per amore ha fatto detonare l'ordigno che aveva addosso un secondo prima.

Ortensie danno l'estremo saluto all'angelo salvatore. A Roland sempre pronto ad ascoltare e ad aiutare.

A Roland umano e capace di tradire. E adesso Joan, la moglie tradita, con una mano accarezza il fiore bellissimo degli immortali e con l'altra la pancia che si sta arrotondando come a voler proteggere quella bambina arrivata al momento sbagliato.

Quella bambina che poteva essere un ostacolo alla sua carriera e adesso sarà la sua ancora di salvezza. La sua unica ragione di vita.

Una figlia che non conoscerà mai suo padre.

Poco distante ci sono altri due figli, ancora bambini, a singhiozzare perché non ci sarà più la loro mamma a rimboccargli le coperte la sera, a fare i compiti e ad imparare insieme a loro. A giocare con il cane e a ballare con quel papà arrivato quando loro erano già grandicelli e che è il miglior papà a cui Roxy potesse affidare i suoi ragazzi.

Trevor li abbraccia tutti e due mentre i girasoli caldi e allegri che la ricoprono ricordano, un'ultima volta, la capacità di Roxy di portare gioia e allegria dovunque andasse. Accanto a lui c'è Pamela, la migliore amica di sua moglie, a macerarsi nei sensi di colpa per non aver capito prima, per non aver impedito l'inevitabile.

Mentre risuonano le prime, meste note della marcia funebre tutti gli astanti non possono non pensare alle strane e crudeli trame del destino. Charleston è una base militare: tante volte Claudia, Denise, Roxy, Roland e Amanda hanno accompagnato i loro cari alla partenza per le missioni, hanno trepidato in attesa di notizie, hanno temuto per loro. Hanno pregato per non ricevere mai quella comunicazione che tutto era finito.

Nessuno poteva immaginare che l'angelo della morte sarebbe arrivato prima per loro. E che in una calda giornata di fine estate sarebbero volati via per sempre, insieme.