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Autore: Plando    21/05/2017    8 recensioni
Se l'esterno era messo male, l'interno era ancora peggio, tutto faceva pensare che la baracca stava su per miracolo, si diede degli sguardi veloci in giro, non voleva stare li un minuto di più, a terra nulla più che dei vestiti a brandelli, logorati dagli anni, delle vecchie foglie secche probabilmente formavano quelli che potevano sembrare due letti di fortuna, un vecchio orologio da polso rotto, poi nient'altro, ci rimase deluso, non aveva scoperto nulla che potesse far capire chi fosse stato, anche solo per far sapere ad eventuali famigliari della sua sorte, fece per uscire quando pestò qualcosa che attirò la sua attenzione, semi-nascosto sotto le foglie secche ci stava qualcosa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver passato quasi un'ora a controllare le coste e dintorni capirono che non avrebbero trovato nient'altro di interessante, avrebbero dovuto avventurarsi all'interno, una volta preso tutto quello che poteva servire James fece strada attraverso la boscaglia, utilizzando Zoogle maps aveva notato che più o meno al centro dell'isola ci stava una sorta di spiazzo senza alberi, dopo aver controllato la bussola ed aver camminato per una mezz'ora buona James si fermò.

“Tappa”

“Non mi dirai che sei già stanco, voi due assieme non raggiungete nemmeno la mia età, i giovani d'oggi sono proprio molli”

“EHI” Judith si portò i pugni ai fianchi e lo fissò con aria contrariata “Io non sono stanca”

Nick sorrise, nonostante gli anni gli faceva piacere vedere che riusciva ancora ad infastidire con poche parole, se poi era una coniglietta era ancora meglio.

“Nemmeno io sono stanco, devo svuotare la vescica” Detto questo James si allontanò un pò, appena suo padre fù certo che si fosse allontanato abbastanza si avvicinò a Judith.

“Quando hai in mente di dirglielo?”

La coniglietta drizzò le lunghe orecchie di colpo, voltandosi verso di lui “Dirgli cosa?”

“Tuo padre mi ha raccontato tutto, mi spiace per quello che ti è successo, ma...”

“Se...se glielo dico, mi respingerà, come tutti gli altri, sono stufa di andare avanti così”

“Non puoi tenere segreti sette figli, già uno sarebbe impossibile, ti rendi conto che lo verrà a sapere prima o poi?”

“Si lo so lo so, quando torniamo sulla barca glielo dico, tanto ormai ci sono abituata ad essere rifiutata”

“Dagli una possibilità, magari ti sorprenderà”

“Ne dubito” Ora le orecchie erano afflosciate sulla schiena, gli ricordava molto la sua Judy quando restava delusa da qualcosa “Tu che faresti? Se una femmina di specie diversa che conosci da nemmeno quattro giorni ti dicesse che ha sette figli te ne prenderesti carico?”

Nick aspettò qualche secondo prima di rispondere, mentirle avrebbe solo peggiorato le cose, quindi decise di dirle la verità.

“No, nemmeno lontanamente mi prenderei una responsabilità del genere, ma mio figlio è molto diverso da me sotto certi aspetti, non ti posso dire che farà lui”

“Lo so già io cosa farà, sempl...” Si interruppe quando sentì James riavvicinarsi, poco prima che la volpe comparisse sollevò le orecchie e tornò sorridente.

“Allora? Ripartiamo?”

“Certo” Detto questo lei si alzò, affiancando la volpe più giovane, Nick la osservò, erano anni che lui aveva smesso di fare sorrisi falsi, da quando aveva conosciuto la sua Judy, ma questo non gli impediva di riconoscerli.

Dopo un'altra mezz'ora buona di camminata raggiunsero la radura, davanti a loro c'era una leggera scarpata di una decina di metri, la prima cosa che spiccava era il bunker di cemento armato, impossibile da notare dall'alto visto che la vegetazione gli era cresciuta fin sopra col passare del tempo.

“Come immaginavo” Cominciò Nick “Questa come tutte le altre isole qua attorno erano usate dalla marina per difendere le coste di Zootropolis in tempo di guerra, quella dove abbiamo trovato Sofia semplicemente era troppo piccola per fornire un vantaggio rilevante, per questo non c'era nulla”

James si sporse per osservare meglio, notando subito una cosa “Papà guarda”

Nick si avvicinò al ciglio, stando bene attento a dove metteva le zampe, guardando di sotto “No, non ci credo, quello è una specie di coltivazione?”

La coniglietta si sporse anch'essa, tenendosi stretta al braccio di James e dando fugaci occhiate di sotto, molto probabilmente aveva le vertigini “È una sorta di orticello, non sono sicura ma quella roba piantata sembra un qualche strano tipo di verza o insalata, mai vista una cosa del genere”

“Avviciniamoci, cerchiamo un punto in cui scendere”

Dopo aver percorso una decina di metri trovarono un punto in cui si poteva scendere in tutta sicurezza, avvicinandosi al punto in cui ci stava il piccolo pezzo di terra coltivata, la coniglietta strappò una foglia di quella strana verdura e dopo averla annusata ne prese un morso, sputandola subito dopo.

“Oddio...è una cosa orrenda, come si può mangiare questa schifezza?”

James gli si avvicinò “Te dai morsi a tutto quello che ti sembra commestibile?”

“Certo, ne vuoi uno anche te?”

“C...cosa...?”

La loro attenzione venne attirata da un rumore dietro di loro, un oggetto metallico era caduto a terra, si voltarono tutti e tre all'unisono e un silenzio di tomba regnò per qualche secondo mentre osservavano una coniglia voltata nella loro direzione ad una decina di metri, era nuda, il nasino le tremava e a terra c'era un vecchio elmetto, sicuramente recuperato nel bunker e probabilmente usato per trasportare l'acqua, che ora era tutta riversata a terra, fu proprio lei ad interrompere quel silenzio, con una voce appena udibile, quasi un sussurro.

“N...Nick?”

Prima che la volpe potesse dire, fare o anche solo pensare qualcosa lei scrollò la testa di lato, si abbassò riprendendo l'elmo e dopo avergli dato le spalle ritornò sui suoi passi, probabilmente per riempirlo nuovamente.

Nick era rimasto semplicemente pietrificato, era veramente lei, era viva, si trovava a neanche dieci metri da lui, si stropicciò gli occhi, pensando che fosse tutta un'allucinazione, credendo di essere impazzito, quando li riaprì vide che lei era ancora lì, era tutto vero, si era girata e si stava allontanando come se nulla fosse, aprì la bocca per chiamarla ed una parola che non pronunciava da anni ne uscì fuori.

“Carotina...”

L'elmo cadde a terra nuovamente, da troppo tempo non si sentiva chiamare in quel modo, lei si voltò con lentezza nella loro direzione, James poté notare lo sguardo perso della coniglia, nonostante li stesse osservando aveva come l'impressione che stesse fissando un punto vuoto dietro di loro, si avvicinò a piccoli passi fino ad arrivare di fronte a Nick e prima che lui potesse dire una parola lei lo colpì sul petto con la zampa, le orecchie scattarono all'insù e il suo sguardo passò da vacuo a sconvolto in un attimo riprendendo a dare colpetti sul petto della volpe, dopo due o tre volte Nick la fermò, afferrandole la zampa e provocandole un tremore in tutto il corpo.

“Non è un'allucinazione, siamo davvero qui”

Judy non ce la fece più e dopo essersi liberata dalla presa della volpe gli saltò al collo circondandolo con le braccia e tra un singhiozzo e l'altro riuscì a dire solo due parole.

“Era...ora...”





Note

Buona sera a tutti, non è stato per nulla facile arrivare a questa scelta, non era neppure la prima che avevo in mente, quello che dovevano trovare era ben diverso e molto, molto, molto più triste, ma alla fine ho preferito così.

Come sempre ringrazio Redferne, MizukiZukishima28, Djmathew, nami92, salamander92, zamy88 e Freez shad per le recensioni lasciate finora, un grazie anche a ChiaraThePrincessOfTheSea, Djmathew, jtkSmBs, naketij, Nilson_D_Rayleigh_2001, zamy88, Freez shad, gallade01, ivan_occa, MizukiZukishima28 e SellyLuna per aver messo la storia tra preferite e/o seguite.

1047 parole
   
 
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