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Autore: piccola_Calliope    21/05/2017    3 recensioni
Sequel di ''Per farti sorridere''
Federico tradisce Azzurra, passano 6 anni, le loro vite sono completamente diverse...
Cosa sarà successo? E se un giorno dovessero rivedersi?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Azzurra, Federico & co'
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Non devi avere paura

POV. MATTEO
Osservo Natalia e Azzurra abbracciarsi, Azzurra come sempre dimostra la sua immensa maturità, ancora una volta dimostra d'esser una donna con gli attributi e io sono fiero di avere una migliore amica come lei...
Natalia va via.
Osservo ancora Azzurra che si ferma a guardare quella scritta quel ''Sei una puttana''.
La raggiungo e l'abbraccio da dietro.
-Sei fantastica tartarughina-le sussurro all'orecchio.
-Ho fatto inconsapevolmente soffrire Natalia-dice.
-Non è vero sei stata magnifica, tu come nessun altro sei riuscita a capirla-la rassicuro, non può assolutamente sentirsi in colpa, quel viscido di Federico non può farle anche questo.
-Romina secondo te come si è sentita?-mi domanda.
-Romina era interessata a Federico e voleva ferire te, penso che dopo essere stata con lui si sia sentita bene, si sia sentita vittoriosa, tesoro non paragonarti a quella strega-le carezzo il viso.
-Lo sai cosa non ho mai chiesto a Federico?-mi domanda.
-No-rispondo.
-Come si fosse sentito mentre mi stava tradendo, mentre entrava in un corpo diverso da quello della sua fidanzata, diverso dalla ragazza con cui sarebbe dovuto andare a vivere-ha gli occhi lucidi.
Io la stringo a me.
-Ti prego non torturarti ancora con questa storia, è passato, sia maledetto il giorno in cui hai rivisto Federico Molinari-Azzurra scoppia a piangere, quante volte in quel primo anno l'avevo vista cosi fragile, cosi indifesa e quante volte avrei voluto avere Federico davanti per spaccargli la faccia...Poi la mia tartarughina aveva imparato a rialzarsi e si era rialzata, aveva incontrato Alessio che le aveva donato, l'amore e la serenità di cui lei aveva bisogno e quel Federico ancora una volta era riuscito a distruggere tutto, non poteva passarla liscia.
-Va bhe dai ho un matrimonio di cui mi devo occupare, a lavoro-Azzurra si ricompone ed entra in ufficio.
-Tesoro mi assento una mezzoretta-le sorrido.
Salto in macchina e spinto dalla rabbia mi reco in ospedale, dal dottor Molinari, la deve smettere, deve smettere di far soffrire la mia migliore amica.
Arrivato in ospedale chiedo ad un infermiera dove sia il dottor Molinari e mi indicano dove posso trovarlo, mi reco in quel ufficio e busso...
Sento la voce del farabutto.
Entro e lo trovo seduto ad una scrivania che fissa il computer.
Qualcuno deve averlo picchiato però, ha un labbro spaccato e il principio di un livido sotto l'occhio sinistro.
-Vedo che qualcuno ha già fatto ciò che avrei voluto fare io-affermo accomodandomi nella sedie di fronte alla sua scrivania.
Lui alza lo sguardo e mi guarda.
-Cosa vuoi?-domanda astioso.
-Avrei voluto spaccarti la faccia, ma devo assolutamente complimentarmi con chi mi ha preceduto-sorrido.
-E' stato il perfetto Alessio-afferma lui.
-Ha fatto bene- sorrido ancora.
-Puoi anche andare-Federico mi indica la porta.
-Federico devi lasciare perdere Azzurra per sempre-affermo.
-Non voglio sentirti-risponde lui con strafottenza.
-Posso sapere dove sei stato quando lei piangeva? Posso sapere dove sei stato quando lei in piena notte si svegliava urlando il tuo nome? Posso sapere dove sei stato quando credeva di averti visto e poi crollava perchè era solo un tizio che ti somigliava? Posso sapere dove sei stato quando si svegliava di cattivo umore perchè tu le mancavi immensamente? Posso sapere dove cazzo sei stato quando lei ti voleva realmente accanto?-domando rabbioso, come può pretendere dopo esser sparito per cosi tanto tempo dalla vita di una persona, di tornare cosi, come se nulla fosse e credere di potersela riprendere anche.
-Posso esserci d'ora in poi-mi risponde.
-Sei ridicolo Federico-dico con disgusto, si provo disgusto per questa razza di uomo.-Tu le hai spezzato il cuore, l'hai tradita, l'hai fatta stare malissimo e ora pretendi di riprendertela? Non pensi nemmeno a Natalia?-alzo notevolmente la voce.
-Siamo in un ospedale, ho già dato spettacolo con Alessio-mi ammonisce.
-Perchè sei un pagliaccio e quelli come te solo spettacolo possono fare-dico.
-Smettila di offendermi-si innervosisce.
-Non ti offendo Federico, ti descrivo, cazzo non puoi fare cosi-sono furioso e per nessun motivo al mondo gli permetterò di far soffrire ancora Azzurra.
-Cosa c'è di male nel fatto che io senta ancora qualcosa per Azzurra? Io credo che io e lei possiamo ancora darci tanto-dice come se niente fosse.
-Federico tu non provi niente per Azzurra, perchè se davvero provassi qualcosa, ti toglieresti dai piedi e la lasceresti serena con Alessio, che l'ama tanto-dico.
-Come ho già detto ad Alessio io non mi metterò da parte, non adesso che l'ho ritrovata-proietta i suoi occhi nei miei con aria di sfida.
-Ecco bravo termine corretto, ritrovata e non cercata! Federico secondo me è un capriccio e per un capriccio non puoi distruggere la vita di Azzurra, di nuovo-dico.
-Matteo non ho altro da dirti puoi andare via-detto questo il dottor Molinari si rimette a guardare lo schermo del suo pc.
-Sei proprio uno stronzo-dico ciò ed esco dall'ufficio.
POV. AZZURRA
Non era stata una giornata serena quello, spesso i pensieri mi distraevano...
Ripensavo a Natalia al suo dolore e immancabilmente ripensavo al mio...
Era stato tutto cosi terribilmente difficile. Spesso in questi anni mi era capitato di sentirmi come l'indifesa Azzurra di un tempo, la ragazza troppo innamorata il cui cuore era stato disintegrato.
Federico è uno di quegli amori che ti insegnano cos'è l'amore, è uno di quegli amori che ti porti dentro per sempre...
-Hey sei cosi pensierosa oggi-afferma Matteo.
-Non è stata una giornata serena-rispondo.-Ma dove sei stato stamattina?-gli domando.
-Dovevo sbrigare una cosa, niente di serio tranquilla-mi sorride dolcemente.
Matteo è quello che mi è stato più accanto, quello che più mi ha aiutato e non smetterò mai di ringraziarlo, gli amici veri ti sono accanto nel momento del bisogno.
-Io vado a casa ho bisogno di una bella doccia rilassante-affermo.
-E fai bene-lui continua a sorridermi.
-Chiudi tu?-chiedo, lui annuisce.
Io rassetto le mie cose e finalmente esco dal mio ufficio, dopo i soliti venti minuti in macchina, apro finalmente il portone di casa mia.
-Tesoro-chiamo Alessio, considerando che c'era la luce accesa in bagno.
Non ricevo però nessun risposta, sistemo la borsa mi tolgo tacchi e cappottino e mi dirigo verso il bagno, apro la porta e trovo Alessio fermo davanti allo specchio che si sta disinfettando una ferita decisamente vistosa sotto l'occhio.
-Alessio oddio-esclamo.
-Non è successo niente-risponde duro.
-Chi ti ha fatto questa cosa?-chiedo.
-Il tuo Federico-urla, si volta e proietta i suoi occhioni azzurri feriti nei miei.
-E perchè?-domando ancora.
-Perchè sono andato lì, ho provato ad allontanarlo da te e sai cosa mi ha detto? Mi ha detto che non potrò più dormire sogni tranquilli, perchè tu ti ostini a voler organizzare questo maledetto matrimonio-stringe i pugni, forse mai l'ho visto cosi nervoso e forse ha anche ragione, non è un periodo sereno per noi questo.
-Natalia ha scoperto tutto-lo informo, il matrimonio non ci sarà più.
-Lo so! So che visto che è finita con Natalia lui vuole portarti via da me-alza notevolmente la voce.
Esce dal bagno senza considerarmi e si siede sul divano, io lo raggiungo mi siedo accanto a lui.
-Ho dovuto lottare con il suo fantasma per anni ed adesso devo lottare con lui-mi dice esasperato.
-Io sono con te, io amo te-gli carezzo il viso.
-Azzurra tu hai sempre sentito la sua mancanza mentre stavi con me, vuoi venirmi a dire che adesso non senti nulla?-mi domanda.
-Schifo, provo schifo per l'uomo che è diventato-gli rispondo e non mento, come ho pensato già da ieri, io provo schifo per quest'uomo, non è il Federico che è ho conosciuto, non è il Federico di cui tanto tempo fa mi sono innamorata.
-Provi schifo per quello che è diventato, ma tu lo porti sempre con te lui c'è sempre stato-Alessio si alza e inizia nervosamente a camminare per il salotto di casa nostra, allentandosi la cravatta rossa sulla sua nuova camicia bianca.-Ho sempre e dico sempre avuto paura che potesse tornare, ora è qui e ti porterà via da me, io non riesco ad immaginarla una vita senza di te Azzurra non riesco-Alessio ha gli occhi lucidi e sento la sua paura investirmi.
-Io starò sempre con te-mi alzo e cerco di abbracciarlo.
-Lo dici solo perchè mi vedi cosi...Lui farà di tutto per portarti via da me e sono convinto che ci riuscirà, io potrò lottare con le unghie e con i denti...Ma so già di aver perso-si allontana da me.
-Non arrenderti adesso, io sono con te amore mio-afferro le sue mani.
-Vorrei credere che questo non finirà mai...Ma lui si è già insinuato tra di noi, tu quando l'hai rivisto non me l'hai detto subito...Tu non mi hai mai nascosto nulla-mi dice.
-Non volevo ti preoccupassi-gli rispondo.
-Azzurra ti prego di ricordare sempre quanto ti amo-mi carezza il viso.
-Non ho bisogno di ricordare un bel niente, so perfettamente che mi ami, lo sento e smettila, smettila di fare cosi, io non andrò via da te, non ho nessun motivo, io amo te Alessio, io voglio stare accanto a te...Ti prego credimi e non chiuderti-gli carezzo il viso.
-Mi sento un coglione-sussurra.
-Sei un coglione se credi che io ti lascerò andare via dalla mia vita-lo stringo a me e questa volta lui si lascia abbracciare.-E ti prego non cercare più Federico, non menatevi più, cerchiamo di farlo uscire dalla nostra vita-gli chiedo.
-Purtroppo ci cercherà lui-afferma amareggiato.
Alessio quella notte varie volte si alza dal letto, non ha un sonno tranquillo, quest'uomo davvero mi ama con tutto se stesso e la paura di perdermi non lo fa riposare...
Alessio è un uomo magnifico.
Mi sveglio prima di lui, gli preparo la colazione e gli lascio un bigliettino...
Torno in camera gli bacio le labbra e corro a lavoro.
Dopo dieci minuti che ero in ufficio, arriva un fioraio che dice di avere una consegna per me e mi riempe il locale di rose bianche.
-Ma chi manda tutti questi fiori?-domando scioccata.
-C'è il bigliettino signora, arrivederci-il ragazzo mi consegna il bigliettino e va via.
-Fammi capire amica mia il tuo ufficio adesso è diventato una location per matrimoni? Allora io e Cristiano ci sposiamo qui-esordisce Sophia ridendo.
-Ti prego dimmi che non è Molinari-afferma Matteo stringendo i pugni.
-Che c'entra Federico?-domanda Sophia.
Io leggo il biglietto...
Riconosco immediatamente la calligrafia di Federico, anche se il biglietto non ha nessuna firma e una morsa mi stringe il petto.
-E' lui-sbuffa Matteo.
''Stare lontani è stata un'esperienza comunque sia...
Non ho smesso di amare te.
Non ho mai tolto un pensiero a te.
Non ho mai smesso.''
-Che ti ha scritto lo stronzo?-Sophia mi strappa il bigliettino dalle mani.
-E' assurdo il tuo viso-Matteo è nervoso.
-Che ha il mio viso?-chiedo.
-La conosco quell'espressione-afferma.
-Che ne pensi?-mi domanda Sophia.
-Fate sparire questi dannati fiori-le strappo il bigliettino dalle mani e mi vado a chiudere nel mio ufficio.
Mi siedo sulla mia poltrona e rileggo allo sfinimento quelle poche righe, sono parole della canzone della Pausini...Federico è sempre stato questo tipo, il tipo da riempirti l'ufficio di fiori, Federico è sempre stato un tipo molto romantico, sempre pronto a farti qualche sorpresa.
Chiudo gli occhi e mi riviene in mente uno dei momenti felici mio e di Federico, si avvicinava capodanno e io volevo comprare un abito lui era lì con me, ricordo il suo sguardo ammaliato, il suo amore trasudava dalle palpebre e mi faceva sentire cosi felice...
Getto il bigliettino nell'immondizia e mi metto a lavoro.
Io devo andare avanti, io devo pensare ad Alessio.
Alessio che c'è sempre stato e mi ama veramente.

POV. FEDERICO
Era stato stranissimo rientrare a casa quella sera, Natalia aveva fatto totalmente sparire tutte le sue cose e mio fratello con la sua famigliola erano scesi di nuovo a Bari per sbrigare delle cose.
Mi ritrovavo solo, in una casa enorme con un silenzio assordante...
Natalia in questi anni mi era stata vicina, mi aveva amato con tutta se stessa...
Era sempre qui ad attendermi con un bel sorriso e una cenetta prelibata.
Vado in cucina e mi sembra di vederla armeggiare con gli utensili...
Afferro il telefono e di impulso la chiamo.
Sto per chiudere quando lei risponde.
-Non ho voglia di sentirti-ha una voce cosi ferita e giuro mi si spezza il cuore nel pensare che la causa sono io.
-Questa casa è cosi grande senza di te-affermo e non mento, sento davvero già enormemente la sua mancanza.
-Tu non sai se ami ancora la tua ex e cerchi me dicendo che ti manco?-mi domanda.
-Natalia tu sei importante per me-dico.
La sento sospirare e poi senza dire nulla riattacca e come non darle ragione?
Torno sul divano...
Sono un uomo di merda, riesco a ferire tutte le donne che in un modo o in un altro ho amato...
Azzurra...Natalia...
Però lo sento, sento dentro di me di provare ancora qualcosa di molto forte per Azzurra.
Perso nei miei pensieri mi addormento sul divano ancora vestito, il mattino seguente mi sveglio pimpante e decido di fare una sorpresa ad Azzurra, passo tutta la giornata ad osservare il mio telefono sperando in suo messaggio...Almeno un grazie, ma nulla.
Appena smonto decido di passare dal suo ufficio, con mia grande fortuna, non c'è Matteo, non avrei assolutamente voluto litigare con lui di nuovo, come ieri.
Entro e trovo Azzurra al telefono.
Lei appena mi vede tace per un secondo, spalanca gli occhi e poi riprende la sua telefonata di lavoro.
Riattacca si alza e mi viene di fronte.
-A cosa devo la tua visita?-domanda fredda.
-I fiori?-chiedo.
-Hai reso una sposa felice, ha ricevuto dei fiori per il suo matrimonio-sorride e spera di ferirmi dicendomi di aver ''gettato'' il mio regalo.
-Hai fatto bene-le sorrido.
-La porta è li-mi indica l'uscita.
-Vuoi che me ne vada?-domando.
-Come non mai-apre un agenda, per sfuggire dal mio sguardo.
-Lo facevi anche da ragazzina-sorrido.
-Cosa?-mi guarda di nuovo e ogni volta che i suoi occhi si posano su di me io perdo un battito.
-Di fare qualcos'altro per non farmi vedere che eri in imbarazzo-affermo.
-Credi che io sia in imbarazzo?-domanda, io annuisco.
Lei si avvicina a me e il mio cuore è ormai totalmente impazzito.
-Ti odio-afferma.
-Non è vero-sorrido.
-Sei presuntuoso-mi spintona.
-Lo sono sempre stato-continuo a sorridere.
-Hai ferito Natalia-qui il suo tono di voce si incrina.
-Lo so e mi dispiace da impazzire, ma vedi Azzurra al cuore non si comanda-l'attiro a me.
Lei fissa i suoi magnetici occhi nei miei.
-Tu al tuo per quanto tempo vuoi comandare?-domando.
-Io non lo comando, lui ha scelto di non appartenerti più-cerca di liberarsi dalla mia presa.
-Guardami negli occhi mentre lo dici però-la ammonisco, se abbassa lo sguardo mi fa credere altro.
-Te ne vuoi andare?-si spazientisce.
-E' più facile cacciarmi, piuttosto che ammettere che mi ami ancora, devi recitare la parte della donna ferita? Fai pure, mi troverai sempre, qui ti riempirò casa e ufficio di fiori, prenderò mille pugni ma io ti avrò con me di nuovo e questa volta per sempre-affermo serissimo.
Azzurra mi spintona.
-La parte della donna ferita? Coglione voglio ricordarti che mi hai tradito-continua a spingermi.
-Lo senti? Lo senti quello che c'è tra di noi? Nemmeno un secondo con quel Alessio vale un litigio con me-dico.
-Ma ti senti?Ma quanto sei presuntuoso-sbuffa Azzurra.
-Negalo, negami che il litigio con me non è più elettrizzante che un bacio di quello-insisto.
-L'hai picchiato-afferma.
-Lui ha picchiato me e non capisco come tu possa stare con un uomo cosi incline alla violenza-dico.
-Non provarci-sbotta.
-A fare cosa? A farti aprire gli occhi?-domando.
-Vattene-si volta.
-Azzurra per quanto tempo vuoi scappare? Per quanto tempo vuoi mentire a te stessa e ad Alessio?-domando.
-Io non mento-si avvicina di nuovo a me con fare minaccioso.
-Dimmi che non mi ami, dimmelo guardandomi negli occhi-le chiedo.
-Io non...-i suoi occhi sono lucidi, non ho bisogno di nessun altro segnale per poggiare le mie labbra sulle sue e questa volta, non mi schiaffeggia, non si distacca ma anzi incoraggia le mie labbra vogliose...
Si stringe a me, le sue braccia sono dietro al mio collo.
Ci stiamo baciando di nuovo...
Sembra che il tempo non sia mai passato, sembra che Azzurra e Federico non si siano mai lasciati, che il loro amore immenso non sia mai finito.

POV. ALESSIO
Avevo passato una pessima notte, chiudevo gli occhi e immaginavo Azzurra e Federico insieme...
Federico è realmente diventato il mio peggior incubo.
Quella mattina mi sveglio e Azzurra non c'è accanto a me, il panico si impossessa di me...
Mi alzo e mi dirigo come una furia in cucina, dove trovo la colazione pronta e un bigliettino.
''Non devi avere paura di perdermi, perchè io ti starò per sempre accanto.
Tua Azzurra.
Ti amo.''
Sorrido...
La mia Azzurra era riuscita a mettermi di buon umore ecco perchè quella sera decido di andare a prenderla, volevo portarla in un ristorantino, volevo passare con lei una seratina romantica...Parcheggio, sto per entrare quando vedo che sta parlando con Federico e poi vedo quel bastardo posare le sue labbra su quelle della mia fidanzata...
E la mia fidanzata non reagisce...Anzi lo stringe a sè.
Mi sento il mondo crollare addosso, come può dirmi di non dover avere paura se poi fa questo....
Risalgo in macchina.
Angolo autrice
Salve mie belle :)
Nuovo capitolo direi scoppiettante...Federico e Azzurra si sono baciati, cosa accadrà secondo voi nel prossimo capitolo? Lasciate qualche commentino se vi va.
Tanti saluti piccola_Calliope

 

  
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