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Autore: cin75    22/05/2017    3 recensioni
Come riprendersi dal finale della stagione 12.
WARNING SPOILER DA TUTTE LE PARTI. ANCHE NELLE NOTE!!!
SIETE AVVISATI.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Only Friendship'
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Manca meno di un mese alla fine delle riprese della 12ma stagione di Supernatural. Tutti gli attori devono ancora ricevere gli script degli episodi 22 e 23. Quelli finali.

Alla solita riunione delle consegne dei copioni ci sono tutti gli interessati, compresi gli sceneggiatori , tra cui un insolitamente silenzioso Dabb, i due registi, Showalter e l’immancabile Bob Singer e altri dello staff.

Misha e Mark Sheppard sono già ai loro posti. Anche loro stranamente silenziosi. Seduti uno di fronte all’altro. Tra loro, di tanto in tanto, solo un muto scambio di sguardi.

Accanto a loro, Jared e Jensen, che euforici di scoprire la fine della storyline della stagione, sembrano essere due fan in attesa dei loro idoli.

“Cavolo! Questa volta hanno fatto sul serio quando hanno detto “Non saprete niente fino alla fine!” esclama Jared.

“Lo credo!” ribatte il collega. “Dato che qualcuno di nostra conoscenza non riesce a tenere la bocca chiusa!!”

“Oh!! andiamo. Non succede mai!” cerca di difendersi per quella sua innocente debolezza.

“Jay, succede sempre!” gli fa invece presente, l’interprete di Dean.

“Ti odio!” scherza.

“Sì, come no!!” replica Jensen, facendogli l’occhiolino, dato che sono compagni da anni, all’insaputa di gran parte del mondo.

“Non vedo l’ora di sapere di che morte dobbiamo morire!” continua Jared ridendo e non capendo il perché dello strano sguardo che i suoi due colleghi, gli M2, come ormai vengono appellati dal fandom, Mark e Misha, gli rivolgano uno sguardo non proprio felice. “Pubblico difficile oggi!” si ritrova a dire il giovane.

Jensen nota la cosa e cerca di intervenire.

“Ehi! Blues Brothers !!” cerca di farli sorridere come infondo li ha sempre visti fare a quelle riunioni del cast. “Tutto ok?!”

Misha sospira affondo e accenna un sommesso “Certo, Jens. Tutto ok!”

Mark, dall’altro lato del tavolo, conferma che ogni cosa va come deve andare.

 

Ormai ci sono tutti e la riunione non può che cominciare.

Singer dalla sua sedia nota una assenza.

“Un attimo. Sono anni che prima di questa riunione conclusiva per il finale di stagione, Mark Pedowitz, vuole partecipare. Non c’è. Dov’è?” chiede a quelli che sembrano essere decisamente dei dirigenti di rete.

“Il presidente Pedowitz in questi mesi è stato fuori sede per importanti impegni di lavoro e di famiglia. E purtroppo mancherà per un tempo che ancora non sappiamo. Il gruppo che lo sostituisce sta facendo di tutto per seguire le sue direttive, ma come potete immaginare non può fare….”

“Sì, sì, ok! Abbiamo capito. Allora vediamo di iniziare. Prima finiamo qui, prima ci mettiamo a lavoro.” lo interrompe Bob. “Ok! A noi i copioni!” intima ancora porgendo la mano in cui vuole gli venga consegnato lo script.


Un attento assistente tira fuori dalla sua borsa i vari copioni e ne passa uno per ogni presente. Tutti si affrettano a sfogliarlo, a leggere le varie parti, i punti salienti. Jared e Jensen, compresi.

Tutti, tranne due.


“Cazzo!” è la prima cosa che esclama Jensen quando , come un bambino che non resiste, corre a leggere la fine del racconto.

“Che c’è?!” domanda curioso Jared , al suo fianco.

Jensen non gli risponde , ma con un semplice gesto della mano, gli apre il copione alle ultime pagine.

Jared scorre con lo sguardo e con la più profonda sorpresa: “Cazzo!” replica il collega e compagno.

“Ma siete fuori di testa!?” esclama Jensen, decisamente, e per la prima volta, contrariato dalla scelta degli sceneggiatori.

“Jensen...” sussurra Misha che ha davanti a lui ancora il suo copione ben chiuso.

“Jensen un cavolo!!” lo rimprovera il biondo. “Sentite! Non abbiamo mai messo bocca nelle vostre storie. Ci siamo sempre e solo limitati a qualche sfumatura sui nostri personaggi, qualche battuta, cosa che non avrebbero mai influito su ciò che veniva scritto. Ma questa...questa è...”

“Un emerita stronzata!” finisce per lui Jared, ancora con un palese disappunto scritto in viso.

“Jared...” interviene un serafico Mark.

“No! Niente “Jared” , niente “Jensen”. Avete idea di quello che accadrà quando vedranno morire Crowley e Castiel?, Così: una botta e via!” ironizza seccato Jared.

“Ragazzi, è così che deve andare. Si sa, i personaggi vanno e vengono. Non dovete...” prova a smorzare i toni Mark.

“Sapevamo che prima o poi Cass e Crowley avrebbero dovuto dire addio ai Winchester. Era solo questione di tempo!” interviene anche Misha e per Jensen è così strano vederlo serio e forse, anzi no, decisamente triste.

“Ma che stai dicendo, Mish!?!” lo rimprovera il biondo. “Quello che stai….”

Ma a quel punto interviene il dirigente che sembra essere il responsabile del momento.

“Signori...signori, per favore. Comprendiamo lo sgomento per questa...”

“Stronzata!” esclamano all’unisono Jared e Jensen.

Il dirigente abbozza un leggero sorriso di comprensione e continua: “...per questa scelta narrativa, ma questo è come deve essere. I due personaggi in questione hanno avuto la loro storia, hanno fatto la loro storia e ora siamo arrivati al punto che quella storia abbia fine. Il sig. Collins e il sig. Sheppard sono stati due meravigliosi interpreti e due grandissimi professionisti e noi , a nome della dirigenza e dell’intero gruppo dello show non possiamo fare altro che ringraziarli di vero cuore per il loro lavoro svolto!”

“Il sig. Collins? Il sig. Sheppard? Ringraziarli per il lavoro svolto?” esclama offeso Jensen.

“Cos’è la scritta su un epitaffio?” gli va dietro Jared, usando lo stesso tono.

“Gesù!!, ma sei proprio così o ancora non sei del tutto scongelato!!” si fa avanti l’interprete di Lucifero, alludendo e ironizzando sulla freddezza con cui il responsabile sta spiegando la fine di due colonne portanti dello show.

Il tipo in questione sembra ignorare la velata offesa e prosegue.

“Posso capire e per quanto mi dispiaccia questo è quanto. Considero la riunione terminata e vi auguro un buon fine settimana. Ci rivediamo lunedì.” conclude e fa cenno ai suoi assistenti di recuperare tutto, avviandosi verso l’uscita della stanza e lasciandosi dietro un gruppo di attori letteralmente basiti.

“Un attimo!” lo richiamò Singer. “Pedowitz...il presidente Pedowitz..” enfatizza il regista, come lo stesso dirigente aveva fatto in precedenza con lui. “Sa di questo cambiamento? E’ d’accordo?”

“Come le dicevo, sig. Singer, noi seguiamo solo le direttive di rete!” fu la risposta diplomatica e fredda.


 

Jared e Jensen vedono uscire quel colletto bianco dalla stanza ma dentro di loro hanno una tale rabbia che vorrebbero davvero essere Sam e Dean in quel momento per prendere a pugni qualcuno.

Ma è Jensen quello che reagisce per primo. Guarda i due amici appena “uccisi” e che sono ancora seduti e in silenzio ai loro posti.

“Voi non dite niente? Vi sta bene così?!” sembra volerli scuotere e si infuria quando nessuno dei due reagisce come lui vorrebbe. “Cazzo! Infuriatevi, protestate, chiamate i vostri agenti, dite loro di cercare una qualunque clausola nel vostro contratto che impedisca a quei culi pesanti in giacca e cravatta di fare quello che hanno appena fatto!!” li sprona senza un apparente risultato.

“Jensen..” lo chiama Mark.

“No, no...andiamo!!” sempre più alterato e poi si rivolge al moro. “Mish, tu , tu non puoi….”

“Jensen, ora basta!” è il primo monito da parte di Sheppard

“Ma...” prova Jared.

“Ho detto basta. Tutti e due!!” tuona immediatamente dopo quel monito, l’inglese, alzandosi dal suo posto.

Jared scatta come quando lo richiamava suo padre. Jensen si ammutolisce.


Nella stanza uno strano silenzio. Un silenzio carico di una tensione che il cast e gli addetti ai lavori di Supernatural non hanno mai conosciuto e che quindi, li stranisce perché non sanno gestirlo.


“Basta con questi capricci da divi isterici e capricciosi. Io e Misha lo sapevamo che prima o poi per i nostri personaggi sarebbe finita così. Fatevene una ragione anche voi!” esordisce cercando di aiutare anche il disagio in cui vedeva il suo collega più giovane. “Crowley era fondamentalmente il cattivo dello show e si sa sapeva che sarebbe finito male. Castiel è la sua nemesi per eccellenza e la nemesi non fa mai una fine migliore del suo antagonista!” spiega con enfasi inglese. “Era solo questione di tempo. Beh! Evidentemente quel tempo è arrivato e quindi.,,,” fa fissando con severità i due giovani protagonisti. “...fatemi un favore: siate i professionisti che vi ho sempre visto essere e vediamo di finire questa stagione come si deve!” e con decisione prende il suo giacchetto e si avvia alla porta.

Si ferma un attimo a guardare le persone che si lascia dietro e fa cenno a Misha di seguirlo.

L’interprete di Castiel, per un po’ si sente stranito, perso. Guarda i suoi due amici che sono decisamente senza parole, e mormorando un quasi imbarazzato “Ci vediamo lunedì!” raggiunge il collega inglese e con lui sparisce oltre la soglia dell’ufficio.

 

Silenzio. Ancora silenzio.

 

“Bob , tu...tu lo sapevi?!” sussurra Jared, mentre Jensen non riesce a staccare gli occhi dalla porta da cui ha visto uscire i due suoi amici.

“Mi avevano mandato una mail per dirmi che c’erano stati dei cambiamenti, ma mai avrei immaginato ad una cosa del genere.” risponde il regista.

“Ma hanno idea di quello che hanno fatto?!” interviene Jensen, mentre piano piano , tutti gli altri attori e membri della crew vanno via, mormorando ancora il loro disappunto.

“Non credo, Jensen.” risponde Bob.

“Ok! Posso capire che la mia reazione è più quella da amico che da collega. Ma quando i fan vedranno morire sia Cass che Crowley, beh!!, sarà una rivolta!” sentenzia Jensen.

“E poi, pensandola come loro, non hanno calcolato che magari molti dei fan che seguono lo show potrebbero smettere di seguirlo una volta che i loro “beniamini” non ci sono più!?” aggiunge Jared.

“Lo so. Lo so ed è per questo che la cosa non mi convince!” azzarda Singer.

“Cosa?!” chiedono i due ragazzi.

“Non lo so. Tutta questa storia, Pedowitz che sparisce e nessuno sa dove, l’avvocato del Diavolo che non vedeva loro di andare via da qui….” dice ancora, il più anziano.

“Dici che c’è qualcosa sotto?!” chiede Jared.

Bob lo guarda e poi guarda Jensen.

“Dico che Misha e Mark sanno qualcosa. Che sapevano degli script e che in qualche modo ...”

“Sono stati costretti ad accettare le scene ?” conclude azzardando Jensen.

Bob lo fissa, ma non risponde.

Beh! Come si dice: chi tace, acconsente.



La sera del sabato, Misha e Mark , sono sotto il piccolo portico della casa di Vancouver di Misha. Sorseggiano amichevolmente una birra e parlano del più e del meno fin quando il discorso non ricade sull’argomento del giorno.

“Cosa farai adesso, Misha?!”

“Onestamente Mark?!”

“Onestamente!” conviene l’inglese.

“Mi prendo una pausa. Sto con i miei figli. Passo più tempo con mia moglie. E poi ho il RandomAct o il Gishwesh che hanno bisogno di me.” dice orgoglioso l’attore. “E poi ci sono ancora le campagne che abbiamo messo su con Jensen e Jared e di certo quelle non le abbandono solo perché non sarò più Castiel!” ci tiene a precisare.

“Niente più serie televisive?!”

“Ho qualche proposta da valutare. Vedrò!!” risponde e poi beve un altro sorso di birra. “E tu?”

“Anche a me hanno proposto qualcosina e gli sceneggiatori del Doctor Who mi hanno proposto un ritorno nella serie. Credo che accetterò. Mi ha sempre affascinato lo spazio!”

“Grandioso!” esclama Misha, felice per l’amico e collega.

Poi i due si fissano per un attimo e l’attimo dopo fissano il giardino di fronte a loro.

“Supernatural mi ha dato tanto.” ammette l’inglese. “Più di quanto potessi mai immaginare che uno show del genere potesse darmi. Ho conosciuto persone fantastiche, mi sono reso conto di quanto le persone che seguono uno show siano importanti e indispensabili e magnifiche. E ogni momento passato sul set e alle convention mi rimarrà nel cuore. Per sempre.” ammette cercando di nascondere l’emozione di quello che sta provando

“Lo so, amico. Lo so!” lo conforta l’amico. “Quando ho accettato il ruolo di Castiel, credevo che sarebbe stata una cosa di qualche episodio, ma già dopo poco tempo , Supernatural e tutti quelli che ne facevano parte, mi sono entrati dentro come ti entra dentro una vera famiglia!” confessa Misha.

“Ma sai cosa mi mancherà più di qualsiasi altra cosa?!”

“Cosa?!” chiede curioso Misha.

“Lavorare con quei due ragazzi.”

Misha per un po’ tace. Deglutisce. Poi fissa lo sguardo blu in quello più chiaro dell’amico.

“Cazzo! Se mancherà anche a me!” ammette in un sospiro.


 

“Beh! A noi non mancherete di sicuro, perché voi due non andate da nessuna parte!!” dichiara ferma e decisa la voce di Jensen poco distante da loro. Dietro il biondo, Jared, che solo con lo sguardo conferma quello che il compagno ha appena detto.


 

“Ma che ci fate voi due qui?!” chiede Misha, alzandosi e andandogli incontro, seguito da Mark.

“Ora, cosa? Lasciate lo show e non siamo più amici?!” chiede ironico Jared, avanzando verso il portico e raggiungendo i due amici a cui riserva un caloroso abbraccio.

“No, ma che dici!” si giustifica il padrone di casa , ricambiando la stretta.

Poi, Mark, guarda Jensen e nota lo sguardo perplesso. “E tu, cowboy. Niente saluto? Ancora incazzato dalla riunione di ieri?!” lo provoca.

“Un pochino.” risponde Jensen. “Sono poche le persone a cui permetto di zittirmi in quella maniera. Anzi , è una sola ed è mio padre!”

“Mi stai dando del vecchietto?!”

“Stai dando del vecchietto a mio padre?!” ribatte Jensen, ma senza offesa.

“Ok! Voi due, smettetela e salutatevi come si deve!” li rimprovera Jared, spingendo Jensen verso Mark. La stessa cosa fa Misha alle spalle dell’inglese.

Ma non ci vuole altro perché i due attori si abbraccino e si salutino come si deve.

“Ok! Che ci fate qui!?” chiede di nuovo Mark, tenendo una mano sulla spalla di Jensen ed è proprio Jensen a rispondergli.

“Vogliamo la verità.” dice.

“La verità?!” ripete Misha lanciando uno sguardo furtivo a Mark.

“Lo vedi?!” esclama vittorioso Jared che ha scoperto lo “sguardo”. “Lo sapevo che c’era qualcosa sotto. Forza!! Sputate il rospo!” li esorta con apprensione.

“Sentite..” inizia Misha, ma Jensen lo ferma sul nascere,

“No, sentite voi. Non siamo qui per lo show, o per Castiel o per Crowley. Siamo qui per voi. Per capire il perché non avete battuto ciglio , perché non avete detto una sola parola e non veniteci a propinare la storia del “è così che va in Supernatural!” perché non ci credo. Nessuno di noi ci crede!” conferma con tenacia.

“Jensen, amico, sarebbe meglio se lasciaste le cose così.” fa Mark.

“Ok! Voi diteci tutto e noi lasciamo le cose come stanno. Ma basta che ci diciate la verità!” promette Jared.

I due ex angelo e demone si guardano e poi si rendono conto che Jared e Jensen sono decisamente in modalità Winchester e che non molleranno la presa fin quando non avranno risolto il caso.

“Ok!” si arrende Misha che fa cenno loro di sedersi.

Lo fanno. Uno di fronte all’altro.

“Circa un mese fa, io e Mark , eravamo negli uffici dirigenziali per firmare dei documenti sulla privacy o non ricordo cosa. Comunque, eravamo fermi appena fuori all’ufficio del tipo che ha indetto la riunione venerdì.”

“Mr. Simpatia!” dice Jensen.

“Esatto.” conferma Mark e lascia che Misha continui la storia.

“Lo abbiamo sentito che parlava al telefono non so con chi ma il succo del discorso era che dalle alte sfere si richiedeva con diplomazia che Supernatural chiudesse i battenti, che doveva trovare un modo per risolvere la questione “imbarazzante” legata allo show e che doveva fare le cose con cautela.” riassume e osserva i due giovani attori spalancare sempre di più la bocca per lo stupore.

“Vogliono chiudere lo show!?” fa Jared.

“E perché rinnovarlo prima del tempo allora?!” aggiunge Jensen.

“Non avete capito.” si intromette Mark. “Non vogliono chiudere lo show a causa dello show, vogliono chiudere lo show a causa della...”

“...questione imbarazzante legata allo show!” conclude sconcertato Jared che ha capito tutto. Guarda Jensen che ancora non collega la cosa perché per lui la cosa non esiste. Non può esistere!

“Posso capire anche io?!” chiede allora, il biondo.

“Vogliono chiudere per causa nostra, Jensen. A causa della nostra relazione. La questione imbarazzante siamo noi.” afferma Jared disorientato.

“Bingo!” mormora con una lieve punta di disgusto Mark. “Quei bastardi puritani e bigotti!” aggiunge.

“No. È impossibile. Non ci credo!” si affretta a dire Jensen, perché è davvero impossibile una cosa del genere.

Allora Misha cerca di fargli capire come stanno le cose.

“Pedowitz sa di voi e vi ha sempre appoggiati, nonostante tutto e tutti. Ma ora che non c’è, quelli che ci sono adesso non possono troncare di netto le riprese senza nessuna spiegazione valida. Così, stanno partendo dai co-protagonisti principali. Castiel. Crowley. Sanno che lo show perderà in ascolti con la loro morte. E quando avrà inizio la 13ma assesteranno altri colpi. Episodi senza senso. Personaggi o storie senza capo né coda. Magari elimineranno qualche altro personaggio amato tipo Jody, o Claire o...”

“Figli di...” inizia Jared.

“...puttana!” finisce Jensen al limite della furia.

“La questione è che non possono chiudere lo show così, di punto in bianco.” spiega Mark. “Non potrebbero giustificarlo dato che lo hanno confermato prima del tempo. Quindi faranno in modo di distruggerlo un po’ alla volta e noi siamo stati il primo mattone che hanno sfilato dalle fondamenta!”

“Lo sapevate da un mese?!” chiede Jared, davvero stranito.

“Dopo aver sentito quella telefonata , abbiamo parlato con quel tipo e abbiamo chiesto spiegazioni e lui, senza scomporsi più di tanto ci ha risposto che se la cosa veniva fuori prima della riunione finale, aveva già pronto un richiamo formale all’intera produzione dello show per grave inadempienza contrattuale. E una cosa del genere avrebbe fermato le riprese all’istante. Io e Mark non potevamo permetterlo. Per voi. Per i fan. Per tutti quelli che lavorano allo show.” gli risponde Misha, sentendosi comunque in colpa per non essere stato leale. Almeno in quell’occasione.


Jared e Jensen se ne stanno per un po’, spaesati, da una tale situazione. Quando avevano deciso di capire che cosa era successo, si aspettavano una lite sul cachè, o una qualsiasi incompatibilità sopravvenuta, ma non una simile bastardata.

Poi…

“Mi dispiace!” sussurra quasi mortificato Jensen e Jared lo fissa prima stranito e poi comprensivo. Istintivamente gli passa il braccio intorno alle spalle per fargli capire che ha capito quel suo “mi dispiace!”

“Ti dispiace di cosa?!” chiede curioso Misha.

“Di tutto questo. Se non fosse per quello che c’è tra me e Jared , voi...insomma, voi non..” cerca di rispondere il biondo, che imbarazzato cerca di fuggire li sguardi attoniti degli altri due.

“Jensen ha ragione, ragazzi!” lo aiuta il compagno. “Avremmo dovuto essere più discreti con la nostra relazione. Ancora non è pubblica, ma a quanto pare dà comunque fastidio e voi ne avete pagato le conseguenze!”

Mark si alza , senza dire niente al momento, prende un altra birra dal piccolo tavolo al lato della balaustra in legno e poi ritorna dai suoi amici.

“Sapete cosa vi dico?!” fa mentre si risiede.

Misha e gli altri due lo guardano, in attesa che lui parli ancora.

“Che state dicendo un mare di stronzate!” esclama soddisfatto.

“Ma….” biascicano tutti e tre, colti di sorpresa.

“Supernatural è stato importante per me e lo sarà sempre. Ma è uno show e come è arrivato dovrà passare. Ma voi, stupidi idioti, siete miei amici e non passerete. Mai!!” afferma con decisione. “Che si fottano quelli delle alte sfere. Ci impediscono di lavorare insieme?, ok! Ma non ci impediranno di essere amici.”

“Ma, Mark è per colpa nostra se...” fa il biondo.

A quel punto, Mark, si fa serio e punta gli occhi severi che sembrano quasi quelli furenti del più rabbioso Crowley, su Jensen. “Possono dire quello che vogliono ma quello che ti dico è ben altra cosa: ti posso garantire che non mi è mai passato per la mente, dico mai, dare la colpa a voi per quello che è successo. E non lo farò mai. Intesi?!” e li fissa con più rabbia quando vede la loro perplessità “Intesi??!!” ribadisce.

“Sì!” rispondono i due.

“Bravi ragazzi!” replica con più serenità l’inglese riprendendo il suo aplomb.

“Ma , Mark, noi...” prova comunque ad aggiungere Jared.

“Ragazzi, Mark ha ragione. Non vi abbiamo mai dato la colpa di niente. Evidentemente le cose dovevano andare così. L’importante per noi è che l’amicizia che ci lega non finisca come è finita la nostra collaborazione professionale!” precisa sorridendo Misha,

“ Puoi giurarci Misha, Potete giurarci tutti e due. Non vi libererete di noi così facilmente.” promette Jensen.

“Quindi abbiamo un patto?!” scherza l’ex angelo.

Mark lo fissa quasi offeso.

“Ehi! Sta’ al tuo posto Clarence. I patti sono campo mio! Ero o non ero il Re degli incroci?” continua scherzando l’ex demone.

“Chiedo scusa, Sua maestà!” replica l’amico con un tono riverenziale.

“Ok!ok! Comunque sia, nessuno di noi due vi bacerà!” ci tiene a precisare Jensen e poi tutti e quattro scoppiano a ridere.


 

Quella stessa sera, nel loro letto, Jared e Jensen, non sembrano riuscire a prendere sonno.

“A che pensi?!” chiede il biondo

“Non è giusto, Jensen!” è la risposa che riceve.

“Lo so, ma cosa possiamo fare? Prima avevamo l’appoggio di Pedowitz e ora che lui sembra scomparso nel nulla dei suoi affari di famiglia..” replica sarcastico Jensen. “...pare che non dobbiamo fare altro che aspettare con il Titanic coli a picco!” usa come metafora per quello che sembra spettare al loro show.

“E’ questa la cosa strana?!” riflette l’altro. “Pedowitz è sparito, non si sa perché, non si sa come , non si sa se rientri o meno. Ma la cosa che non mi convince è che lui si è sempre definito un fan sfegatato di Supernatural e ora, di punto in bianco, da’ mandato di chiudere i battenti e lo fa usando uno stratagemma del genere?” chiede e si chiede retorico. “Non ci credo, soprattutto perché lui è stato uno dei primi ad appoggiare la nostra storia e ad assicurarci che non avrebbe interferito con le scelte aziendali. Ci ha sempre detto che eravamo liberi di stare insieme fin quando il lavoro non ci avrebbe rimesso.”

“E allora cosa pensi di fare, piccolo?” dice mentre Jared si issa su di lui per guardarlo in viso.

“Voglio parlare con lui, voglio capire dove è finito e perché sta permettendo che una cosa del genere possa capitare. Voglio avere la soddisfazione di sentirmelo dire in faccia che la causa di tutto questo è l’amore che provo per te.” dice deciso e con gli occhi che brillano di una splendida luce.

Jensen lo fissa, fissa quella luce che lo sta abbagliando e sorride.

Poi il sorriso orgoglioso diventa malizioso.

“Che c’è?” chiede Jared quando vede quel cambiamento.

“Lo sai che mi piaci da morire quando diventi Sam!” afferma il biondo

“Peccato!” risponde il compagno che si sistema meglio accanto a lui.

“Perchè?!”

“Perchè Sam, di certo, non potrebbe fare questo a Dean!” risponde mentre gli bacia quell’angolo invitante tra collo e spalla.

“No, di certo non potrebbe farlo.” conferma leggermente ansimante Jensen.

“E sicuramente , Sam, non potrebbe fare nemmeno questo!” continua mentre una sua mano scende sensualmente verso il basso fino a raggiungere l’elastico del boxer di Jensen e giocherellandoci appena.

“No, sicuramente no!” replica l’altro, sentendo una scarica elettrica corrergli lungo la spina dorsale mentre sente la mano di Jared che si intrufola nel suo intimo.

“E senza ombra di dubbio non potrebbe fare questo!” e con un gesto deciso ma delicato , prende possesso dell’intimità di Jensen che si inarca e inspira profondamente prima di riuscire a rispondere.

“Oddio...non sei Sam, non sei Sam, non sei Sam!!” esclama preso dal desiderio che Jared sta facendo crescere sempre di più.

“No? Non sono Sam?” lo provoca ancora.

“No, sei il mio Jared. E io ti amo!”

“Io amo te, Jensen. Ti amo da impazzire.”

E a quel punto , tutto finisce in secondo piano. Lo show, i problemi, i dubbi, le strategie aziendali. Tutto.

Ora ci sono solo loro.


 

Il lunedì successivo, come da programma le riprese riprendono. Gli ultimi due episodi vengono girati come da copione. Crowley muore nella cosiddetta Terra alternativa, Castiel davanti agli occhi di Sam e Dean.

Il doppiaggio viene effettuato da manuale. Gli effetti speciali e quelli sonori, anche.

Ciò che nessuno si aspetta è che qualcuno, all’interno della produzione, brighi perché i due episodi arrivino nelle mani di Jared e Jensen e successivamente in quelle di Mark Pedowitz, finalmente rintracciato dai due attori.

Il dirigente era stato colpito da una grave malattia da cui si stava riprendendo completamente. L’aveva tenuta segreta per non allarmare la rete e gli eventuali “squali”, ma quando si era trovato davanti la porta di casa i protagonisti di Supernatural, non era riuscito a trattenere lo stupore e quello stupore si era trasformato prima in sconcerto quando Jared e Jensen gli riferirono di ciò che era stato fatto a Misha e Mark e quale fosse la vera causa, e successivamente in rabbia quando vide i due episodi.

“Tornate a casa. Godetevi le vacanze. Al vostro ritorno sul set le cose saranno ben diverse.”

“Ma come ...”

“Nessuno scrive la parola fine ad una storia o su di un personaggio finché non sono io a passare la penna!” fu la risposta che ebbero i due.


 

Metà Giugno, 2017. Riunione in preparazione dell’inizio riprese Supernatural, stagione 13. Ufficio del presidente di rete , Mark Pedowitz.

Presenti alla riunione: Bob Singer, Andrew Dabb, Bob Berens, Jeremy Carver e tutto lo staff di sceneggiatori storico.

Pedowitz stoppa , con il suo telecomando, il filmato alla tv a schermo piatto dove hanno appena visto il finale di stagione 12.

“Ok! Questo è quello che hanno visto milioni di fan, compreso me. E credo che come me , anche loro, vorrebbero prendere a pugni chi ha scritto una cosa del genere.”

“Mark, noi...” interviene Singer.

“Non ce n’è bisogno, Bob. So tutto ed è per questo che siamo qui. Chi ha fatto il casino sta già pagando.” fa soddisfatto. “Ora, quello che vi chiedo è: rimediate. Salvate il salvabile al meglio che potete fare. Perché so che potete farlo, vero?”

I suoi interlocutori si guardano, fissano per un attimo il fermo immagine sul volto del nephilim e poi guardano Bob, perché parli per loro. Singer fissa Carver.

“E’ possibile. Fattibile. Abbiamo qualche scappatoia su cui potremmo lavorare senza combinare casini!” afferma Carver notando l’assenso di Singer e degli altri.

“Perfetto. Lavorateci!”


Maggio 2017. Jib8, Roma, Panel di Jared e Jensen. 

I due attori, visibilmente rilassati e sorridenti raccontano ai fan come già si stiano preparando alla stagione 13 e del famoso episodio crossover con Scooby-Doo.

E’ Jared quello che sta rispondendo al pubblico che in silenzio lo ascolta.

“Eravamo a Vancouver, negli studio di registrazione, per leggere i dialoghi dello script ed eravamo Jensen, Misha ed io ….”

Un secondo dopo, un applauso enorme e grida entusiaste impedivano all’attore, colto di sorpresa, di continuare.

Jensen al suo fianco, lo guarda ridendo e sottovoce gli dice: “Lo hai fatto di nuovo!!”


 

 


N.d.A: Ok! Inutile dirvi che ci sono voluti due giorni per riprendermi da questo finale di stagione. Nemmeno la morte di Dean nella 9x23 mi aveva sconvolta tanto!! Ma poi io, Team Free Will e Summer Moon, abbiamo cominciato ad arrampicarci sugli specchi appena lucidati, cercando una giustificazione ad una strage del genere.

Ipotesi, teorie, e poi ancora ipotesi.

Poi, come un’illuminazione, anche Jared e il suo spoiler inconsapevole alla Jib8 (Jensen ha ragione: proprio non ce la fa a tenere la bocca chiusa!!), c’ha messo lo zampino ed ecco qui il mio ennesimo sclero, di cui, però, sono responsabili anche le due ragazzotte appena citate (quindi la colpa non è solo mia!!)

Mi hanno provocato.

Ps: nessun Presidente o direttore o dirigente di rete è stato maltrattato in alcun modo. Tutto ciò che leggete è solo frutto della mia mente malata e sconvolta!

Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate.

Baci, Cin!!

   
 
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