Film > The Amazing Spider-Man
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Autore: Marvel Architect    22/05/2017    0 recensioni
Cosa è successo a Peter Parker dopo la morte di Gwen in " The amazing Spiderman 2 " ?
Che ne è stato del piano di Harry Osborn ormai dietro le sbarre di un manicomio?
La città ha ancora bisogno di eroi dopo l'ultimo scontro tra i due vecchi amici?
Come sarebbe andata se la saga di " The amazing Spiderman " non fosse finita?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Osborn, Peter Parker, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Peter non riusciva a capire.
Peter non riusciva proprio a trovare un senso a tutto quello che, sino a quel momento, era successo.
Non perché non fosse un ragazzo intelligente, questo no, ma perché non riusciva a trovare uno schema comune o una possibile connessione tra tutti i vari avvenimenti capitati negli ultimi tempi.
Chi aveva dato al dottor Kafka quella tuta?
Chi aveva liberato Mark dal camion della polizia?
Cosa aveva causato il completo black out della città qualche giorno prima?
Tutti episodi diversi, senza nessun vero collegamento che però facevano pizzicare il suo senso di ragno: erano tutti collegati in qualche modo, di questo ne era certo.
Aveva bisogno di lavorare, aveva bisogno di spazio per pensare così prese le sue cose e le spostò tutte nel vecchio laboratorio del padre, nella metropolitana della città: quella sarebbe diventata la sua nuova base.
Ci mise un giorno intero, dovette stare attento alle sostanze chimiche lasciate nell'aria ma, alla fine, ripulì il laboratorio e lo fece diventare la sua nuova base.
Bastò poco, un muro più grande e la possibilità di guardare tutto lo schema da lontano per rendersi conto che se tutti quegli avvenimenti erano collegati, solo una persona poteva esserne il centro: Harry Osborn.
Peter decise che avrebbe visto, il giorno dopo, il suo vecchio amico.

Harry mise un piede dopo l'altro e, piano piano, come se fossero i primi passi di un bambino, Harry uscì dalla sua cella.
Non avrebbe voluto, non era una cosa che gli faceva piacere ma il piano richiedeva un altro uomo, un uomo in più: doveva provarci.
Le pedine erano tutte al loro posto, non aveva dubbi sul suo successo futuro tuttavia doveva provare a segnare l'ultimo canestro da tre punti: voleva mettere in cassaforte il risultato.
Harry Osborn si fece avanti, superò pazzi urlanti e pazzi silenziosi e, durante il pranzo, si avvicinò all'uomo che gli serviva: Curt Connors.
Il dottor Connors non si faceva la barba da mesi, puzzava e sembrava quasi denutrito.
Aveva gli occhi persi nel vuoto, come molti dei pazienti nel manicomio, ma non era impazzito: era sanissimo, semplicemente non riusciva a non odiarsi.
Tutto ciò che aveva fatto sarebbe dovuto servire a migliorare la sua vita ma in realtà l'aveva solo peggiorata.
Aveva venduto l'anima al diavolo ma non aveva ricevuto davvero nulla in cambio, nulla.
Aveva perso un braccio, uno dei suoi migliori amici, il suo unico amico, e appena aveva trovato una sorta di figlio era riuscito ad allontanarlo.
Il dottor Connors non era più niente, più nulla e non riusciva a non odiarsi.
Il dottor Connors più di tutti, più di lui stesso, odiava solo una persona: Norman Osborn.
Non aveva mai conosciuto Harry Osborn ma gli bastava sapere il cognome per odiarlo.
" La vedo male, Doc. " disse Harry.
" Sicuramente non interessa a te e né hai qualche possibilità di aiutarmi: sei qui, con me e come me. " risposte l'uomo.
Harry rise ma dovette controllarsi per non aggredire l'uomo: quanto gli sarebbe piaciuto.
" No, forse non dovrebbe interessarmi ma sto cercando un aiuto per uscire da qui e per far del male ad un certo ragno che ci ha sbattuti qui.
Non ci vorrà molto per uscire: si preoccupi di stare dalla parte giusta quando accadrà. ".
Harry rise, per l'ultima volta, si alzò e se ne andò.
Connors continuò a mangiare, in silenzio, e si costrinse a pensare alla fiala di siero lasciata dal ragazzo: era una trappola o era il siero che l'avrebbe trasformato in Lizard? 

Harry Osborn e Peter Parker per la prima volta dopo tanto, per la prima volta dalla morte di Gwen, si ritrovavano seduti allo stesso tavolo.
Harry era sorpreso, terribilmente sorpreso.
Peter era furioso, davvero furioso.
Prima erano amici, fratelli e ora non erano nulla.
Ora erano solo un ragazzo e un altro ragazzo.
Un supereroe e un supercattivo.
Il Green Goblin e Spiderman.
" Non ti aspettavo " disse Harry a Peter.
" No, certo che non mi aspettavi.
Credevi che non me ne sarei accorto vero?
Credevi che non sarei riuscito a tracciare una linea che portasse sino a te? " chiese Peter, stringendo i pugni.
" Non so di cosa tu stia parlando " Harry sorrise " Guardia?! Guardia questo ragazzo mi sta dando fastidio. ".
" No, non è vero e lo sai anche tu.
Sai che mi hai tolto tutto e anche di più quindi fammi un piacere Harry chiudi quella dannata bocca da idiota e dimmi la verità ".
Harry alzò la mano, fermò la guardia che si allontanò e dopo si rivolse con un sorriso velenoso e ferito a Peter.
" è già finita Peter.
è finita ancora prima di iniziare.
Ho vinto io e tu hai perso. ".
" Di che cosa stai parlando Harry?
Dimmelo! ".
Harry sorrise ancora e un fulmine colpì il muro della stanza interrogatorio dando finalmente il via allo scontro tra i Sinistri Sei e Spiderman.  
  
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