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Autore: Kristen92    23/05/2017    3 recensioni
"Prese una foto..la girò e vide tre volti sorridenti, pieni di vita e di speranze. Ripensò a quando l’avevano scattata. Ricordava ancora il suono delle loro risate.
Doveva vedere quel posto, solo così avrebbe dimenticato.
Nella foto, lei, Anya e Clarke sorridevano felici abbracciate. Sfiorò il viso di Clarke.
Clarke non era tornata da oltre il confine".
Alexandra Woods, ha 27 anni, una bella famiglia e una ragazza che presto diventerà sua moglie. Ma quando Lexa aveva 17 anni è successo qualcosa che l'ha cambiata per sempre. Attraverso il suo passato scopriremo in suo futuro.
Clexa
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della CW; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.





  Rimpatriata.




Presente

La sera della cena era arrivata. Lexa e Costia erano appena arrivate davanti alla porta di Lincoln e Octavia. Tra loro ancora aleggiava un aria fredda. Costia non era molto entusiasta di stare con gli amici di Lexa, specialmente con Octavia.
Il cugino di Lexa, Lincoln, un uomo alto, con le spalle larghe e muscolose, le accolse con il suo, solito, dolce sorriso.

<< Ehi ragazze! Ben arrivate >> disse facendole accomodare dentro.

<< Ciao a te cugino >> salutò Lexa.

<< Ciao >> disse  sorridendo, Costia.

<< La tua mogliettina mi ha detto di portare qualcosa di forte così….ecco qua >> disse facendo vedere la bottiglia che aveva portato.
<< Ne sarà sicuramente lieta, venite gli altri sono già arrivati >> disse Lincoln accompagnandole in salotto.

Lì, c’erano Jasper, Monty e Harper che stavano conversando amabilmente sul divano, Raven e Finn che parlavano dall’altra parte della sala, con un aperitivo in mano.
Dalla cucina uscirono Octavia e Bellamy, suo fratello maggiore. Aveva fatto le superiori con sua sorella e Clarke. Ora lavorare per Abby, all’ospedale.

<< Ehi siete arrivate finalmente! >> disse Octavia, posando una teglia sul tavolo apparecchiato.

<< Ho portato quello che mi hai chiesto >> le disse Lexa, dandole la bottiglia.

<< Grandioso >> disse l’amica compiaciuta.







Tutti erano a tavola, mangiando le prelibatezze preparate dai fratelli Blake. L’atmosfera era allegra e leggera, ma venne rovinata da una domanda:

<< Allora coppietta felice….a quando le nozze? >> chiese Finn,
Lexa si gelò e Costia la guardò, un attimo, prima di rispondere.

<< Dopo che Lexa tornerà da oltre il confine >> disse fredda.

Tutti smisero di mangiare. I loro occhi puntati su Lexa.

Raven diede una gomitata a Finn, come per dire “ bel lavoro “ , Monty e Harper la guardavano preoccupati. Ma lo sguardo di Lexa andò subito a cercare la sua migliore amica.
Octavia aveva gli occhi spalancati e la faccia incredula e ferita.

<< O io… >> cercò di dire Lexa.

<< Vuoi andare lassù? >> chiese con un filo di voce.

<< Lexa è pericoloso >> disse Monty.

<< Ne sono consapevole… >> rispose la bruna.

<< Perché? >> chiese Octavia, per Lexa era più un “ perché non mi hai detto niente? “.

<< Non ero sicura che mi avrebbero accettato nella squadra >> disse Lexa.

<< Quando partirai? >> chiese Lincoln.

<< Fra quattro giorni >> rispose Lexa.

<< Beh, cavolo sei una tosta Lexa >> disse Jasper, facendoli il brindisi.

<< Tosta? Dì pure incosciente >> disse Costia, contrariata.

<< Beh, io penso sia una cosa coraggiosa e ammirevole….vuole essere utile >> disse Raven, fissando Costia negli occhi.

<< Si, sappiamo benissimo, che fine fanno quelli coraggiosi >> disse Costia, stupendo tutti.

Lexa si girò a guardarla sorpresa e arrabbiata da quelle parole. Tutti rimasero zitti. Tranne Octavia.

<< Cosa vorresti dire con questo, scusa? >> disse arrabbiata.

<< Io…volevo solo dire che non c’è nulla di coraggioso nell’andare a farsi ammazzare >> disse sinceramente.

<< Come osi?! >> disse la padrona di casa,  alzandosi in piedi.

<< Non saresti qui se non fosse per loro! >> continuò, furiosa.

<< Ho solo dett… >> provò a ribattere, ma Bellamy la fulminò con lo sguardo e le disse:

<< Non insultare i caduti Costia….specialmente quelli che hanno dato la vita per noi >>

Tutti a quelle parole rimasero zitti.
Costia si alzò e se ne andò. Lexa la seguì.

<< Costia… >> disse prendendola per un braccio.

<< Lasciami! Non intendevo offendere nessuno…mio fratello è stato lassù per molto tempo…so che cosa ha fatto per noi… >> disse con lo sguardo basso.

<< Ho solo paura che farai qualcosa che ti allontanerà da me >> disse andandosene.




Lexa rimase a guardare la porta.

<< Scusa…ma non potevo trattenermi >> disse alle sue spalle, Octavia.

Lexa si voltò.

<< Non è colpa tua…dovevo dirtelo, ma so che avresti cercato di fermarmi >> disse all’amica.

<< Si, hai dannatamente ragione >> sorrise.

<< Perché adesso Lexa? >> chiese alla bruna.

Lexa la guardò negli occhi.

<< Perché sono pronta >> rispose.









Roan scese dalla macchina e andò verso il prato verde. Camminò per un po’ e poi la vide. Si avvicinò e rimase in piedi a fissarla.

<< Vuoi dormire qui? >> le chiese.

Anya era sdraiata sull’erba, appoggiata con la schiena sulla lastra di marmo con sopra incisi i nomi dei caduti, era ubriaca. Aveva ancora la bottiglia, praticamente vuota,  in mano.

<< Perché no? Ho dormito in posti peggiori lo sai… >>  rispose con una risatina.

<< Sono passato a casa tua e non c’eri.. >> disse lui.

<< Ah si…niente sesso stanotte >> disse lei sempre ridendo.

Il Generale alzò gli occhi al cielo e si sedette affianco a lei.

<< Posso averne un po’ ? >> chiese porgendo la mano.

<< Certo…prego  >> disse la ragazza porgendogli la bottiglia.

Lui ne bevette un sorso e gliel’ha rese.

<< Non pensi sia ironico? Noi due qui, insieme >> disse lei.

<< Non è ironico… >>

<< Sai cosa è davvero, davvero ironico? >> chiese lei.

<< Ho rovinato la mia carriera, i miei rapporti con gli amici e la famiglia, ho mandato all’ospedale la mia ragazza e ho ucciso la mia migliore amica… >> disse ridendo.

<< E fatto sesso con me >> disse lui.

Anya incominciò a ridere, ma la risata si trasformò in pianto.

<< Le ho deluse… >> disse singhiozzando.

Lui la guardò, triste.

<< Non le hai deluse >>

<< Ah no? Se Clarke mi vedesse adesso….si vergognerebbe di me >> disse lei.

<< Ti darebbe due calci nel sedere…se vuoi posso farlo io >> disse lui, cercando di sdrammatizzare.

Anya sorrise, posando la testa sulla lastra.

<< Tu eri lì, hai visto…se non sarebbe tornata a prendermi…se non l’avesse fatto… >> incominciò.

<< Non sarebbe cambiato nulla….la bionda l’avrebbe fatto ugualmente…lei aveva qualcuno da proteggere >> disse lui, fissando la ragazza al suo fianco.

<< Mia sorella vuole imitarla sai? >> disse all’improvviso.

<< Si ne sono a conoscenza >> rispose lui.

Lei lo fissò.

<< Proteggila >> chiese.

Lui si stupì, stava avendo un déjà-vu.

<< Farò ciò che posso per tenerla al sicuro sul campo…. >> promise.

<< Grazie >> disse lei, appoggiando la testa sulla sua spalla.

<< Qualsiasi cosa per te… Anya >> disse lui, teneramente.

Anya si addormentò così.

<< Le proteggerò per te….è una promessa bionda >> sussurrò guardando in alto.

 







Lexa stava cercando di chiamare Costia, ma quest’ultima aveva il telefono staccato.

<< Maledizione Costia >> sussurrò, arrendendosi.

<< Dalle un po’ di tempo, è dura da digerire >> le disse Octavia.

<< Lo so, ma quello che ha detto >> disse ancora arrabbiata.

<< È solo preoccupata per te Lexa, tutti noi lo siamo >> disse Monty.

Avevano finito di cenare e ora stavano parlando, bevendo qualcosa.

<< Scommetto che anche Anya non è molto contenta >> disse Lincoln, attirando l’attenzione di Raven, sentendo nominare la sua ex.

<< Lei è quella che ha reagito peggio >> disse Lexa.

<< Beh…per quelli che tornano non è mai facile, lo sai. Specialmente se hanno perso un compagno >> disse Octavia, ricordando l’ultima volta che aveva visto Anya.

<< Quel giorno parlai con Clarke al telefono >> disse, all’improvviso, Bellamy, quasi fosse una confessione.

Tutti si girarono a guardarlo.

<< Le avevo chiesto se dopo l’esercitazione veniva a prendere un caffè con me.… >> disse ricordandosi quel momento, sorrise.

<< Mi disse che aveva già un impegno…dal tono della sua voce, doveva essere qualcosa di importante, perché….non l’avevo mai sentita così entusiasta e felice prima >> spiegò.

Quelle parole, scatenarono in Lexa, un dolore talmente grande, che strinse fortissimo il suo bicchiere, scostando lo sguardo su Bellamy.

<< Non ha mai frequentato nessuno…non credo ne avesse il tempo >> disse Octavia.

<< Io dico che ci dava dentro >> disse Jasper

<< Jasper! >> rimproverò Monty.

<< Che c’è? Era un complimento…sexy com’era >> disse sorridendo.

<< Basta! >> urlò Lexa, all’improvviso.

<< Smettetela di parlare di lei >> ordinò, e gli altri videro il comandante e non la loro amica di tanto tempo fa.






Lexa andò fuori a prendere una boccata d’aria.

<< Sai che, per una che vuole tenerlo nascosto, stai davvero facendo un pessimo lavoro >> disse Raven.

Lexa si voltò, e vide la latina avvicinarsi.

<< Odio quando parlano di lei così… >> disse fustata.

<< Così…facendole apprezzamenti? >> chiese, curiosa, la latina.

<< Così come se la conoscessero >> rispose Lexa.

Raven la fissò, per un attimo.

<< Clarke è un eroe Lexa…parleranno sempre di lei >> disse cercando di calmarla.

Lexa rimase zitta, incominciò a guardare il panorama.

<< Bellamy aveva ragione…era molto contenta >> le disse Raven, ricordandosi il sorriso della bionda.

Lexa si voltò, il suo viso era una maschera di dolore.

<< Il dolore fa parte di noi Lexa, credimi…io lo so…ma non farti imprigionare, lei non voleva questo, voleva che vivessi una vita piena e felice…è per questo che l’ha fatto >> le disse accarezzandole la testa.

Lexa non riuscì a dire una parola, si schiarì la gola e disse:

<< Parlami di Finn… >>

Raven si scostò, sorridendo amaramente.

<< Lui….mi sta vicino  >> disse, sollevando le spalle.

<< Lo ami? >> chiese Lexa.

<< Amo alcune cose di lui >> le rispose.

<< Ma non è… >> disse non continuando.

<< Non è come con Anya >> continuò Lexa.

<< Già…e con Costia non è come con Clarke giusto? >> chiese Raven sorridendole.

Lexa sorrise.

<< Nessuno è come Clarke >>










Lexa tornò nel suo appartamento. Vide un biglietto sul tavolo della cucina. Era di Costia, andava a dormire dalla madre.
“  Grandioso “ pensò Lexa, mentre andava a cambiarsi in camera da letto.
Dopo essersi messa una maglietta larga e degli shorts, si tolse le lenti a contatto e si mise gli occhiali.
Andò nel suo studio, prese il suo vecchio telefono e lo accese.
Trovò subito quei messaggi:

Ehi,
credo che dobbiamo parlare…
ti andrebbe un gelato da Creamy alle sei?
Lexa, quello che è successo….non è stato solo un momento…
Io faccio sul serio.
Spero che accetterai…

Quello successivo:

Perfetto!!
A più tardi allora!
;)

Clarke non si presentò mai a quell’appuntamento.
Lexa ripensò alle parole di Bellamy. Come aveva potuto, il destino, essere così crudele?


















Note dell'Autrice:  Salve a tutti cari lettori!! Ecco a voi un nuovo capitolo! Abbiamo visto come hanno reagito gli amici di Lexa alla notizia della sua imminente partenza. Il rapporto che lega Anya a Roan è molto più complicato di quello che può sembrare...lui sembra provare qualcosa per lei, ma la nostra Anya riuscirà a dimenticare Raven? Cosa sarà successo tra Lexa e Clarke??? Nel prossimo capitolo ritorneremo al Passato!
Grazie a tutti quelli che leggono la storia e quelli che commentano! Fatemi sapere che ne pensate!
Spero alla prossima!
  
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