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Autore: behindamask    23/05/2017    1 recensioni
Ebook. Esami. Emicrania.
Perché la vita è un grande palcoscenico e noi sia attori di una trama in divenire.
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Saverio

Milano, 14 Febbraio 2016

Io, Saverio, nel pieno delle mie facoltà mentali, lascio a mia sorella la parte di camera nostra che rimarrà vuota dal momento della mia dipartita; e ai miei due migliori amici metà per uno della mia preziosa collezione di libri, ma esigo di essere sepolto insieme alla mia intera collezione di cd e vinili, e ad un barattolo di Nutella, così nel caso in cui in Paradiso non mi volessero e all'Inferno non ci fosse abbastanza spazio per me, posso intrattenermi in qualche modo mentre sono in lista d'attesa.

Dite a Pamela che come porta lei il tacco 12 e il push-up non li porta nessuna e che nonostante non mi ricordi i sogni, sono sicuro che lei è sempre presente; e a quella scassapalle della mia ragazza che non so dove sono, ma senza di lei ad annoiarmi deve essere un "posto migliore" senza ombra di dubbio.

Spero che almeno lì non prenda il WiFi, così non sarò costretto a stare 24 ore su 24 su Whatsapp con lei a subire malamente le sue lune.

Capitemi.

Viviamo a circa un'ora di distanza, posso vederla (e forse questo è un bene) solo una volta a settimana, e sono sempre stato io, per quasi tre mesi di sudata relazione, ad andare da lei.

Di solito ci incontriamo a metà strada, nel grigiume della città dove va a scuola, che nulla ha da offrire se non un intreccio di strade che non forma mai un vero e proprio centro, ma soprattutto che non ha

nessun

posto

dove

stare

soli.

Dopo tutti i chilometri di macchina macinati e i litri di benzina evaporati, come minimo qualcosa in cambio lo vorrei, e non di certo un suo ennesimo discorso sopra un qualche poeta elegiaco latino.

Wow, sembri una ragazza così colta e affascinante! Che ne dici di mettere da parte l'Ars Amatoria e fare pratica di fellatio su di me?:D

No, eh?

Una sera, dopo una cena in pizzeria, prima di lasciarla alla sua corriera -l'ultima corsa del giorno, talmente si era fatto tardi-, mi chiese di poter stare un po'sui sedili posteriori con me in macchina, perché doveva dirmi una cosa molto importante.

Si sedette a cavallo sulle mie gambe e prese a baciarmi come mai aveva fatto prima.

Attorno non c'era nessuno, l'auto era in un vicolo cieco buio e isolato, al riparo dagli sguardi indiscreti.

Ora o mai più

Le mie dita scivolarono sotto la sua maglietta.

Sfiorai un lembo di quella pelle inviolata per la prima volta e la sentii scorrere calda sotto le carezze.

Mi mossi verso l'alto, i suoi fianchi, la sua schiena incurvata, l'elastico del reggise-

"No", mi disse, quasi completando la parola.

Sì, ma che palle!

Si ritrasse sistemandosi la maglietta e mi guardò rossa in viso.

Dodici secondi di fantasie erotiche in fumo.

Poi parlò.

"Domenica... se vuoi puoi venire da me."

Cosa? Avevo capito bene? Da lei? A casa?

"M-ma certo che mi va!" biascicai.

La mia espressione doveva avere qualcosa di orribile.

Eccitazione, sorpresa e un vago alone di sospetto non devono essere un buon cocktail.

"Vivo a Collobiano, non ti puoi perdere. È un piccolo paesino. Ti aspetto!"

Fece un gesto verso la portiera, ma io la fermai.

"Aspetta!"

"Sì?"

"E i preservativi, quando li prendiamo?"

"Cosa?"

"Me lo avevi detto tu... che volevi andare a vedere i goldoni!"

Scese dalla vettura e se ne andò.

 

Quando per la prima volta ho impostato sul navigatore il suo indirizzo di casa, per poco non trovava la mappa. Sembrava proprio che il mondo tutto attorno al comune smettesse di esistere.

Collobiano, tra Vercelli e Biella in Piemonte, frazione del Molise.

Temevo il peggio.

E ci avevo azzeccato.

Chilometri e chilometri di campagne sconfinate in mezzo alla nebbia, una lunga strada dritta della quale non si vedeva mai la fine e il fantastico odore dei campi appena concimati a darmi il benvenuto.

In mezzo a tutto quel nulla, iniziavo a temere che le case fossero un miraggio, che in realtà vagassi in una sorta di loop infinito nell'attesa che la mappa si caricasse.

Oppure mi aveva dato l'indirizzo sbagliato apposta per liberarsi di me.

Poi un cartello.

Benvenuti a Collobiano, provincia di Vercelli!

9.22 km²

108 abitanti

11,71 ab./km²

Al che realizzai.

Se me l'avesse data, avrei potuto dire ai miei amici di essermi fatto l' 1% della popolazione locale! E tenendo conto del fatto che a Milano l'1% corrisponde a 13441,1 persone beh, è notevole!

Se non sbaglio mi aveva parlato anche di una sorella...

E poi lei, seduta per terra.

Scesi dalla macchina e non potevo fare a meno di sorridere.

Mi corse incontro e, sussurrandomi un romanticissimo "Baciami come se fossimo sotto l'albero di Cracovia" premette le sue labbra sulle mie.

Non ho capito una mazza di quello che hai detto, ma per te oggi farei qualunque cosa, dolcezza!

"Dov'è casa tua?", chiesi

"È proprio laggiù; dai, andiamo che ti presento i miei!"

Cosa?

  
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