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Autore: giammyx89    24/05/2017    2 recensioni
Questa è una serie di racconti horror-fantasy. Mi sono ispirato a H.P. Lovecraft uno dei miei scrittori preferiti, e ho cercato di imitare il più possibile il suo stile e modo di scrivere perchè davvero lo adoro (anche se ammetto di non essere all'altezza).
Originariamente avevo pubblicato il primo racconto come creapypasta, ma non ebbe molto successo quindi ho deciso di pubblicarla come primo racconto di una serie. Potrebbe non sembrare ma i racconti sono tutti collegati tra loro, proprio come nelle opere di Lovecraaft.
Genere: Fantasy, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cara sorella.

Ti scrivo questa lettera perché sono disperata.

Tutto è andato storto dopo che aprii quella tomba mentre facevo quello scavo in Iraq.

Io e la mia equipe fummo entusiasti quando un' uomo ci avvertì che aveva scoperto l'entrata di una nuova tomba facendo di lavori per ampliare la sua cantina.

Così decidemmo di partire immediatamente, per recarci in quel luogo dato che io volevo essere la prima a entrarci.

Quali antichi e arcani misteri ci avrebbe rivelato quella tomba? Quali oscuri segreti quel monumento aveva custodito per così tanti secoli?

Queste domande facevano fremere la mia anima e desiderare come non mai di essere già lì:

quella scoperta sarebbe stata fondamentale per la mia carriera, ma forse sono stata una sciocca. C'è un motivo se alcuni segreti devono restare sepolti e dimenticati ed io l'ho imparato a mie spese.

La tomba si apriva con un lungo corridoio che scendeva con una pendenza non troppo forte fino ad arrivare a un pozzetto. Non avevo mai visto una tomba simile, era la prima credo sia un'unicum, l'emozione era sempre più grande. Chiesi il materiale per calarmi la sotto e dopo che ci fummo procurati corde imbragature e un argano elettrico scendemmo verso l'oscurità di quel pozzetto. Dopo aver percorso trenta metri dovemmo interrompere la discesa perché la corda era finita e ancora non si vedeva il fondo. Ero infastidita ma anche entusiasta; per fare un simile sforzo la persona sepolta qui sotto doveva essere molto importante, decisi quindi di risalire e poiché stava facendo buio dovetti rinviare l'esplorazione all'indomani.

Quella la notte non non so perché ma non chiusi occhio. Sentivo che qualcosa non andava, come qualcosa che mi fissava dalle tenebre. L'indomani dopo che arrivò anche il mio assistente portando altre corde decisi di ritentare la discesa. La discesa fu di sessanta cinque metri, davvero impressionante. Arrivati al piano di calpestio ci trovammo davanti una galleria, accendemmo le torce e iniziammo l'esplorazione del nuovo ambiente. L'oscurità ci avvolgeva come se volesse proteggere i segreti di quei luoghi antichi e proibiti. Lungo le pareti di quel tunnel vi erano bassorilievi che mostravano creature infernali che solo la mente di un folle avrebbe potuto immaginare. Dopo aver camminato per un centinaio di metri mi ritrovai davanti a una parete, appoggiata su questa c'era una stele iscritta. Vi erano due testi uno scritto in una strana lingua che non avevo mai visto e uno scritto in scrittura cuneiforme. Tentai una lettura del testo ma i segni ma formavano nessuna parola di senso compiuto. Forse era una trasposizione fonetica di un'altra lingua.

Ricordo ancora quelle parole di una lingua oscura e malvagia perché mi rimbombano continuamente nella mia mente fino a farmi oseessionandomi:

 

Nyhaqurat-yo

wa ractio sakry-seh rama-meth

 

Mentre le leggevo sentivo che la mia mente veniva risucchiata in una dimensione oscura e fredda, un luogo infrenale popolato da creature diaboliche che strisciano nelle tenebre aspettando il momento più propizio per colpire. Mi risvegliai da questo stato di trans nella mia stanza d'albergo.

I dottori dicono che ho ucciso tutti i membri della mia equipe, ma io non ricordo assolutamente niente. Ti scrivo questa lettera in un breve e raro momento di lucidità.

Io cerco di non abbattermi, di mantenere viva la speranza e convincermi che tutto si risolverà nel migliore dei modi ma è davvero difficile. Sono davvero al limite temo di fare qualcosa dal quale non si può tornare indietro quindi ti chiedo di di venire a salvarmi, da questo manicomio e da questa situazione orribile.

 

Con fede

la tua sorellina Hanna.

   
 
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