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Autore: Cronos22    26/05/2017    0 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Il padrone dell’albero corrotto
 
Cenere rimaneva immobile dinanzi alle sue due sfidanti,ancora spaventate ma allo stesso tempo sollevate nell’essere state salvate da quel tempestino arrivo di quella che sembravano un’orda di resuscitati,che combattevano al loro fianco per proteggere il pianeta dagli invasori,rimanendo impassibile nel vedere le loro armate indietreggiare dinanzi ai supporti dell’oltretomba comparsi attraverso quei portali rosso cremisi,che lentamente si stavano dissipando dal campo di battaglia,creando delle piccole particelle rosso sangue che fluttuavano intorno all’intera zona di guerra,con il combattente oscuro che nel frattempo con la mano cercava di afferrarli e di toccarli,quasi incuriosito da quello strano fenomeno verificatosi dopo la chiusura dei varchi inter-dimensionali,con Marchesa che nel mentre lo guardava stranita e confusa nel vedere per la prima volta il suo compagno di squadra perso nei suoi pensieri durante una lotta sanguinosa,dandogli un rapido pugno sul braccio sinistro,che non riuscì apparentemente a smuoverlo dalla sua condizione,tentando di dargli un secondo colpo,ma venendo improvvisamente fermata dall’aristocratico,che con la mano afferrò con forza il braccio della guerriera nella zona del polso,stringendolo con violenza,facendo emettere con questo gesto delle piccole urla di dolore alla nobildonna,che cercava di divincolarsi dalla presa ferrea del conte
-Non tentare mai più di disturbarmi-lasciando rapidamente il braccio della compagna –La prossima volta non mi limiterò solo a stringere il tuo braccio-dandole con il suo unico occhio scoperto uno sguardo raggelante e terrificante,che la fece istantaneamente tremare dinanzi alle loro sfidanti,che osservavano con un lieve timore,quell’essere che fino a pochi istanti prima si atteggiava con pacatezza e distacco verso gli eventi che lo circondavano
-Non lo farò mai più-ribatté con voce tremante e poco dismessa,dopo il gesto del compagno –Ma ti prego di rimanere concentrato durante questa guerra-voltandosi ad osservare le due gemme dinanzi a lei –Una nostra distrazione potrebbe compromettere quelle poche possibilità che abbiamo di vincere-
-Vincere o perdere sono due concetti così limitativi che noi stessi ci imponiamo-aggiunse il guerriero oscuro introducendo una mano all’interno della tasca sinistra,rivelando tre piccoli anelli neri avvolti da un alone del medesimo colore –Se noi stessi siamo costretti a perire per la ricostruzione degli universi-lasciandoli liberi di fluttuare intorno a lui,mentre cominciavano lentamente ad ingrandirsi ed a sopra elevarsi dal campo di battaglia –Ma tanto tutto questo non m’importa-sollevando lo sguardo verso gli anelli,che si ponevano l’uno sopra l’altro,mentre un sfera rossa generata al centro delle tre circonferenze ombrose,che cominciava velocemente a fuoriuscire e ad assumere lentamente le forme di quello che sembrava un albero dalle fronde insanguinate,con degli altari logori e con i loro colori deturpati dal sangue che sembrava corrodere l’intera struttura –Convoco il supremo albero della morte e della perdizione,il corrotto Ain Soph Aur-dando improvvisamente le spalle ai suoi avversari –Dalle celle della dimensione oscura-cominciò a pronunciare la formula di evocazione mentre il diamante sul suo bastone diventava sempre più opaco ed oscuro –Dalle catene del tempo che ci opprime e ci consuma-innalzando al cielo entrambe le mani –Io invoco il potere del signore temporale corrotto Sandaion-con l’albero che concentrò tutte le sue fronde di sangue verso l’altare dorato,ora devastato da graffi e tagli e dalla superficie deturpata da segno oscuri e profondi,dal cui interno si generò un portale da dove uscì il signore temporale una volta apprtenuto a Lance,in una forma nuova ed oscura,con la sua armatura ora nera e con varie striature rosse a sostituire il suo precedente colorito dorato,con lo specchio al centro del petto che manifestava una luce oscura dove non si vedeva più il volto del saggio una volta presente al suo interno,ma stavolta erano visibili solo due occhi rossi senza pupille con un sorriso malefico e dai denti aguzzi,che sembravano fuoriuscire da quella che all’apparenza sembrava una nebbia viola di gas tossici rinchiusa nello specchio
-Non può davvero averlo fatto-esclamò Lapis con ribrezzo e con una crescente rabbia farsi strada nel suo animo –Non può davvero aver rubato e corrotto le sue fidate evocazioni-stringendo entrambi i pugni,tentando di eseguire un assalto folle ed insensato verso il conte,che creò una barriera oscuro che lo separava dalla sua avversaria,generando una serie di scariche elettriche che la folgorarono e la catapultarono con violenza verso Peridot,che l’afferrò con rapidità,prima che la gemma sbattesse sul terreno irto di pietre e varie macerie acuminate
-Non esiste alcuna speranza per voi di vincere e di cambiare il vostro destino-aprendo lentamente il palmo della sua mano,materializzando una sfera di energia rosso cremisi,che diventava sempre più grande e con numerose folgori che ruotavano intorno al suo braccio,che si scagliavano nel mentre contro il terreno,distruggendo e disintegrando ogni ostacolo si trovasse intorno a lui –Se siamo tutti destinati a morire dobbiamo solo accettarlo-scagliando il colpo mortale verso le due gemme,che osservavano senza paura la loro imminente fine,quando improvvisamente il colpo venne deviato all’ultimo istante e scagliato nel cielo,dove esplose fragorosamente,da un fendente provenire da un essere dai lunghi capelli rosso fiamma,che osservava attraverso i suoi occhi verde speranza i due combattenti e la gigantesca evocazione seguita dal conte,la quale rimaneva immobile dinanzi a loro e senza capacità apparente di combattere e di interagire con il mondo in cui era stato convocato
-State bene voi due?-domandò Hariandil con una lieve apprensione farsi strada nella sua voce,osservandole con la coda dell’occhio destro,non perdendo di vista però il suo oppositore,che cominciò lentamente a fluttuare fino a poggiare entrambi i piedi sopra la spalla del signore temporale
-Potrebbe andare meglio-esclamò con un leggero fastidio Peridot,mentre aiutava Lapis a rialzarsi
-Ma comunque tu chi saresti?-domandò la gemma acquatica osservandolo con strana e morbosa curiosità,venendo assalita dalla sensazione di aver già incontrato quell’essere in un passato lontano
-Chi sono io ora non ha importanza-esclamò con estrema franchezza la fusione,materializzando la spada rosa di Sapher ed il tridente di Skinny –L’unico obiettivo importante ora e annientare questi due invasori-rivolgendo il suo sguardo a Cenere,che impassibile osservava il campo di battaglia sottostante con il suo occhio freddo ed insensibile
-Marchesa-esclamò il conte attirando l’attenzione della sua alleata,che si voltò con atteggiamento leggermente intimorito dalla presenza del nuovo avversario –Torna alla nave e libera i rinforzi dalle loro catene-poggiando entrambe le mani sul bastone mentre parlava –Io cercherò di guadagnare tempo-ricevendo un breve cenno affermativo,che i tramutò rapidamente in una corsa verso l’astronave da cui erano giunti sul pianeta,con Peridot che cercò con la sua doppietta di colpirla a distanza,venendo fermata da una barriera che sembrava proteggere la guerriera antica da ogni colpo fisico le venisse inferto durante la sua fuga.
-Lapis,Peridot voi restate in disparte durante questa lotta-esclamò la fusione tenendo in mano entrambe le armi appartenute agli esseri che lo componevano –Se questo essere usa le evocazioni di mio padre,dovrà pagare amaramente questo affronto-lasciando senza parole le due gemme,le quali dopo questa frase compresero una parte dell’identità del guerriero dinanzi a loro,indietreggiando lentamente dal ragazzo,dandogli le spalle cominciando a fronteggiare lentamente ogni singolo guerriero osasse avvicinarsi al loro alleato durante il suo scontro con Cenere
-Sono parole forti per un ragazzino senza esperienza come te-ribatté il guerriero,osservando con la coda dell’occhio l’albero alle sue spalle,che con le radici cercava di intrufolarsi all’interno della crosta del pianeta,cercando di corromperlo con la sua aura di morte e disperazione –Soprattutto per una fusione composta da un difetto e da uno scherzo della natura-ridacchiando leggermente,mentre sguainava la spada da dentro il suo bastone,continuando nel mentre a fissare il ragazzo dinanzi ai suoi occhi,che esponendo i denti per la rabbia,fuse le sue due armi,creando una sorta di tridente a cinque lame,puntandolo con decisione verso il signore temporale corrotto –Che pensa di potermi fronteggiare da solo e senza alcuna capacità di evocare niente per contrastare il mio signore temporale-materializzando una sfera oscura sul suo braccio sinistro,scagliandola con velocità verso il ragazzo,che con fendente della sua nuova arma tagliò a metà il colpo energetico,il quale dividendosi continuò la sua corsa fino ad esplodere alle spalle del ragazzo,che continuò ad osservarlo con sguardo rancoroso e pieno di odio verso il suo avversario
-Non so chi si celi dietro la maschera-esclamò il ragazzo respirando pesantemente,tentando di contenere la sua crescente rabbia nel vedere Sandaion ridotto ad un guscio vuoto,riempito solo dalle tenebre –Ma puoi stare certo che dopo che ti avrò sconfitto lo scoprirò-materializzando le sue tre ali,cominciando a volare verso il nobiluomo,che preparatosi ad affrontare il giovane,aveva assunto una posizione di difesa,con entrambe le mani che impugnavano con forza l’elsa della spada celata,ma prima che Hariandil potesse anche solo sfiorarlo,il signore temporale corrotto caricò il suo braccio pronto a spazzarlo via come una mosca,generando una scarica di vento che lo scaraventò lontano nel cielo,fino a colpire con la schiena uno dei vari grattacieli,che dopo l’impatto si sgretolò su se stesso,con le macerie che cadevano sopra i soldati che combattevano nel terreno sottostante,schiacciandoli e suscitando una strana emozione di piacere nell’animo del nobiluomo che sembrava gustarsi quello spettacolo di sofferenza sotto di lui,distraendosi dalla battaglia stessa,incurante che nel frattempo la fusione si era liberata con facilità dalle macerie e si stava nuovamente abbattendo contro di lui con un affondo poderoso,con Sandaion che respinse ancora una volta la giovane fusione,scaraventandola contro il tronco dell’albero della morte,che cominciò rapidamente,prima ancora che Hariandil potesse nuovamente tornare alla carica,ad avvolgerlo con dei tentacoli legnosi,provando ad assorbirlo al suo interno per canalizzare la forza vitale del ibrido gemmo-serafico,il quale cercava di divincolarsi senza successo dalla presa dell’albero,con Lapis che volò,non appena lo vide in quella situazione disperata,rapidamente da lui,tentando con le sue braccia di spezzare i rami simili a tentacoli,non riuscendo nel mentre nemmeno a concentrarsi per manipolare l’acqua che risiedeva all’interno della struttura arborea,urlando disperatamente mentre cercava di liberarlo
-Vattene via da qui!-esclamò con decisione la fusione mentre veniva sempre più facilmente stritolato dalla massa legnosa –Io me la caverò-guardandola fissa nei suoi occhi blu come l’oceano –Ricorda che una vita non vale quanto quella di molti-
-INVECE SI!-urlò la gemma acquatica,dando pugni poderosi contro la corteccia appassita e dura come la pietra dell’albero corrotto-TU SEI L’ULTIMO FRAMMENTO DELLA MIA FAMIGLIA E NON TI PERMETTERO’ DI ARRENDERTI COSI’ FACILMENTE!-con la fusione che la guardava con occhi vitrei e pieni di lacrime,che cercavano invano di uscire,con il ciondolo intorno al suo collo donatogli da Serienor,che cominciò a brillare di una luce rossa intensa,che sembrava risuonare all’unisono con l’albero della morte,che emise nel mentre un fascio di luce azzurra,che si riversò verso un altare situato sulle sue fronde orientali di colore rosso scarlatto,che sembrava risanarsi dalla corruzione,assumendo un aspetto puro e privo di degrado,dal cui interno apparve una piccola sfera di luce rossastra che si innalzò nel cielo,aprendo un portale gigantesco del medesimo colore,dal cui interno fuoriuscì un essere divino dall’armatura rossa come il fuoco e con uno specchio situato anch’egli nel petto,dove vi era l’immagine riflessa del volto di una giovane che osservava i presenti dinanzi a lui,focalizzandosi sulla fusione,liberandolo facilmente con la mano dalla sue prigioni fatte di radici
-Il tuo richiamo disperato è stato capace di liberarmi dalla prigione corrotta che Ain Soph Aur stava causando nel mio spirito o giovane maestro-iniziò la fusione con voce grave e solenne –Io sono Metaion divinità della benevolenza ed ora tuo umile aiutante fino a quando il mio compito in questo mondo non sarà giunto al termine-porgendo la sua mano sotto i suoi piedi,fungendo da supporto per le membra stanche e provate della fusione,che si inginocchiò quasi privo di forza sopra il palmo della divinità
-Io ho bisogno del tuo aiuto Metaion-esclamò con un filo di voce la fusione,tentando di rimanere unito e di non separarsi a causa dello sforzo fisico e mentale usato per invocarlo –Io voglio la mia vendetta verso questi esseri privi di coscienza-guardandolo con intensità e rabbia crescente –Li voglio annientare con tutto quello che abbiamo a disposizione-sbattendo con forza il pugno sopra il palmo metallico del signore temporale,che lo osservava con sguardo di disgusto e di contraddizione
-Anche se hanno causato gravi danni a te ed alla tua gente-voltandosi ad osservare il suo fratello caduto sopra le grinfie dell’oscurità –Non possiamo permettere che anche noi cadiamo sotto i colpi sferzanti della corruzione-voltandosi lentamente verso la gemma acquatica che volava accanto a lui –Quindi è per questo che chiedo anche il tuo aiuto angelo dell’acqua-porgendogli la giovane fusione,che a fatica riusciva a restare in piedi –Portalo via da questo luogo-voltandosi nuovamente verso Sandaion con sguardo combattivo e deciso –A loro penserò io-con Lapis Lazuli che afferrò con decisione il ragazzo,che cercava di divincolarsi dalla presa della gemma,che nel mentre lo trasportò lontano dal campo di battaglia,lasciando da sola la divinità contro il suo fratello corrotto e l’essere oscuro che lo controllava
-Perché una divinità dovrebbe preoccuparsi della sorte di un misero essere vivente-esclamò Cenere rimanendo leggermente confuso dal comportamento inusuale di Metaion –Per quanto possa aver compreso durante i miei anni di vita,le divinità non sono altro che esseri egoisti che pensano solo ai propri benefici personali-cominciando lentamente a fluttuare verso il signore cremisi –Perché sei così diverso dagli altri dopotutto non m’importa-generando un portale alle sue spalle –Ma di certo non starò qui,mentre il tuo evocatore viene portato al riparo e protetto dalle mie grinfie-suscitando rabbia nella divinità che con uno scatto repentino cercò di afferrare il nobiluomo,con quest’ultimo che prima di venire acciuffato dalla mano della divinità,sparì rapidamente all’interno del varco da lui creato,lasciandolo in balia di Sandaion che cominciò ad attaccarlo e ad imbastire una offensiva,che cominciò lentamente a devastare i cieli di Homeworld,mentre Cenere si ritrovò catapultato dentro un vicolo della città,lontano dalla furia della guerra che attanagliava quel mondo distorto e privo di luce,camminando lentamente attraverso quella via buia e poco illuminata dove al suo interno sentì delle grida e delle lacrime,che si facevano sempre più forti ed intense,causando in lui un senso di fastidio e di dolore che si stavano insinuando sempre di più nel suo animo,correndo improvvisamente in direzione del rumore,che lo portò dinanzi ad un cumulo di sporcizia dove al centro era situato un bambino con una piccola gemma azzurra rotonda incastonata al posto dell’occhio destro,che non smetteva di piangere e di gridare
-Non mi sarei mai immaginato che in questo mondo potessero esistere gemme neonate-esclamò con stupore il conte avvicinandosi con cautela verso il piccolo,porgendogli con strana dolcezza una mano sopra il capo,facendolo con quel suo semplice gesto smettere di urlare,calmandolo ed afferrandolo con entrambe,lo portò con delicatezza vicino al suo petto,osservandolo con quel suo unico occhio che dopo molti millenni riusciva nuovamente a provare un emozione
-Ora comprendi il perché ho sempre difeso il mio universo ed il mio pianeta anche a costo della vita?-esclamò una voce provenire dai meandri oscuri della sua mente –Tutti meritano di poter vedere e di assaporare il proprio futuro-con il guerriero oscuro che lentamente si accarezzò i capelli con la mano,mentre da dietro la sua testa senti uno strano sfregamento metallico,che minaccioso rimaneva dietro di lui quasi fosse in trappola
-Lascia andare immediatamente quel bambino!-esclamò Noir con decisione,venendo però facilmente disarmata e tramortita dall’emissario di Naya,cadendo a terra priva di conoscenza,mentre Cenere poggiava con delicatezza il pargolo accanto alla gemma svenuta,voltandosi verso l’uscita del vicolo con atteggiamento in parte dismesso ed irto di dubbi
-Purtroppo non possiamo scegliere con chi stare-esclamò sospirando –Siamo vincolati ad essere degli assassini per il volere di Naya-ricominciando la sua traversata alla ricerca della fusione gemmo-serafica,che si nascondeva dalle grinfie del nobiluomo,protetto da Lapis che vegliava quasi fosse una madre sulle sue condizioni di saluto,incurante che il guerriero oscuro avesse cominciato a cercarli per portare a termine il suo piano di distruzione e conquista,per sottomettere i regnanti di Homeworld al volere di Naya.
 
Note dell’autore
Io:Un inizio di guerra apparentemente promettente
Sapher:Anche se a mio avviso è un po’ troppo lento
Lapis:Ma alla fine anche piacevole da leggere
Io:Sempre se poi le parti cruente non te lo renderanno indigesto
Lapis:Spiritoso
Io:Comunque chi chiude oggi il capitolo?
Lapis:Questa volta ci penso io,che è molto tempo che non lo faccio
Bene cari lettori e care lettrici,ci vediamo al prossimo capitolo
  
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