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Autore: Kristen92    26/05/2017    4 recensioni
"Prese una foto..la girò e vide tre volti sorridenti, pieni di vita e di speranze. Ripensò a quando l’avevano scattata. Ricordava ancora il suono delle loro risate.
Doveva vedere quel posto, solo così avrebbe dimenticato.
Nella foto, lei, Anya e Clarke sorridevano felici abbracciate. Sfiorò il viso di Clarke.
Clarke non era tornata da oltre il confine".
Alexandra Woods, ha 27 anni, una bella famiglia e una ragazza che presto diventerà sua moglie. Ma quando Lexa aveva 17 anni è successo qualcosa che l'ha cambiata per sempre. Attraverso il suo passato scopriremo in suo futuro.
Clexa
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della CW; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.







Festa.




Passato.


Il venerdì della festa di Costia era arrivato. Octavia e Lexa si stavano preparando in camera di quest’ultima. La giovane non era molto convinta di prendervi parte, ma l’entusiasmo e l’insistenza dell’amica erano così soffocanti, che non le rimase altra scelta.
Octavia insistette affinché Lexa indossasse un vestito blu che avevano comprato insieme tempo fa. Octavia indossava pantaloni di pelle nera e una maglietta rossa che lasciava poco all’immaginazione. Lexa si guardava allo specchio e non poteva far altro che sentirsi a disagio.
Ovviamente l’amica non faceva altro che usare parole come “ schianto “ , “ bomba “ e “ sexy “ per descriverla, ma Lexa vedeva solo se stessa, l’imbranata e la secchiona con gli occhiali.

<< Ok…toglili >> disse l’amica, indicando gli occhiali della bruna.

<< No…. >> rispose Lexa, indietreggiando.

<< Mi sento persa senza >>

<< Lexa….sei uno schianto! Farai perdere la testa a tutti….devi solo togliere quelli! Non rovinare il mio capolavoro, ti prego >> implorò l’amica.

<< O…non sto dicendo per dire…non ci vedo senza! >> insistette.

Octavia rise e dalla borsa tirò fuori una scatolina.

<< Ti ho preso le lenti! Su vai! Non hai scuse ora! >> le mise la scatole tra le mani e la spinse in bagno.

Lexa, in quel momento, si pentì di essere amica di quel mostriciattolo.






Anya entrò a casa sua, seguita da Clarke. Abby lavorava fino a tardi e visto che l’indomani non avevano né lezione, né allenamento decisero di tornare a casa, Clarke vista l’assenza della madre era stata invitata a trascorrere la notte dall’amica.

<< L’hai vista la sua faccia? È rimasto come un pesce lesso >> disse Anya buttando la borsa a terra, ridendo.

<< Se l’è cercata… >>  rispose l’amica poggiando delicatamente la borsa vicino alla porta.

<< Principe un corno! Mi dà sui nervi! Poi come hanno potuto permettere ad un battaglione di Azgeda di allenarsi con noi!
Nella nostra Accademia >> continuò frustrata Anya, andando in cucina a preparare qualcosa da mangiare.

<< Da quando hanno firmato il trattato, i rapporti sono migliorati…poi la situazione oltre il confine si sta facendo sempre più delicata >> rispose Clarke, sedendosi sullo sgabello.

<< Se quella psicopatica si avvicina ancora a me dovrò dargliele di santa ragione! >> disse Anya.

<< Any….le hai dato un pugno sul naso… >> disse Clarke sospirando.

<< Mi ha chiamata culo moscio! >> disse Anya, girandosi verso l’amica scandalizzata.

La bionda rise scuotendo la testa.








Octavia e Lexa finalmente pronte,  scesero le scale ridendo e scherzando.

<< Scommetto che Costia impazzirà appena ti vedrà! È scritto in faccia che le piaci >> disse entusiasta Octavia.

<< O! Vuoi finirla! >> rispose Lexa ridendo.

<< A chi è che piaci? >> disse Anya all’improvviso, sbucando dalla cucina, spaventando le due ragazze.

Lexa si girò svelta e sbiancò vedendo la sorella e Clarke. Gli occhi di Lexa si posarono subito su quest’ultima. La bionda la stava guardando, quei occhi blu così intensi e penetranti le leggevano l’anima. Mentre la sorella, aspettava, guardandola con un ghigno divertito, la bionda era seria e continuando a fissarla.

<< Anya ciao! E Clarke….Griffin >> disse Octavia rimanendo a fissare la bionda.

Lexa osservò Clarke distogliere lo sguardo e bere un bicchiere d’acqua.

<< Non sapevo che saresti tornata oggi… >> disse Lexa alla sorella.

<< Mmm…no sorellina, non cercare di sviare la mia domanda! Allora a chi è che piaci, esattamente? >> chiese fissandola insistentemente, con le braccia conserte.

<< Si chiama Costia e si è traferita da poco nella nostra scuola >>  rispose Octavia.

<< O! >> la riproverò l’amica.

L’altra la guardò e alzò le spalle in segno di scuse.

<< Mmm…..la ragazza nuova eh…brava la mia sorellina! >> disse Anya,  prendendola in giro.

<< Piantala! Non è così….è solo l’immaginazione di Octavia >> disse guardando malissimo l’amica.

<< Beh…vestita così non credo che sarà solo un immaginazione >> disse Anya squadrandola da capo a piedi.

Lexa a quelle parole arrossì.
Anya ghignò:

<< Dove andate esattamente? >>

<< Costia da una festa a casa sua, per conoscere un po’di gente….non faremo tardi >> disse Octavia.

<< Mamma e papà li hai avvisati? >> chiese seria,  la sorella.

<< Certo >> rispose Lexa, alzando gli occhi al cielo.

<< Avanti Any…lasciale andare >> disse Clarke, mettendosi affianco all’amica.

<< Passate una bella serata ragazze >> continuò sorridendo.

<< Potresti venire anche t- >> Octavia non fece in tempo a finire la frase che l’amica la trascinò verso la porta.

<< Ok O, andiamo o si farà tardi >>

<< Lexa niente alcol, droghe e sesso nei ripostigli va bene? >> le urlò la sorella.

<< Che razza di avvertimento sarebbe >> disse ridendo Octavia, prima di uscire.

Lexa si stava infilando il cappotto quando la voce di Clarke la chiamò:

<< Lexa….dove abita la tua amica? >> chiese gentilmente.

<< Ho lasciato tutto sopra il frigo….dille di non dare di matto, non farò tardi >> spiegò sapendo  com’era fatta la sorella.

Clarke sorrise e poi disse:

<< Il vestito è davvero bello….ti sta molto bene >>

Lexa rimase immobile la guardò negli occhi. Clarke aveva lo stesso sguardo di poco prima, profondo e serio. Arrossì.

<< G-grazie Clarke >> disse non sapendo che fare, poi sentì l’amica fuori chiamarla e fece il gesto di dover andare.

<< Si vai pure….state attente >> disse ritornando in cucina.

Lexa sospirò, parlare con Clarke diventava ogni giorno più complicato, ma ripensò al suo complimento e sorrise.





Tornata in cucina Clarke osservò l’amica al telefono davanti al frigo.

<< Che stai facendo? >> chiese curiosa.

<< Guardo dove abita quella ragazza….sai, non si sa mai >> disse alzando le spalle.

Clarke rise e scosse la testa.







Arrivate dove abitava Costia le due guardarono il grande palazzo davanti a loro.

<< Ok….sono sorpresa >> disse Octavia.

Le due arrivarono in un grandissimo appartamento all’ultimo piano, Costia aprì la porta e appena vide Lexa sorrise.

<< Lexa, Octavia eccovi finalmente! >> disse la ragazza, la casa ormai gremita di ragazzi e ragazze.

<< Ehi….questo posto è favoloso! >> disse Octavia,  entusiasta.

<< Grazie! >> ringraziò, subito lo sguardo si spostò su Lexa, che si era tolto il cappotto.

<< Lexa….sei bellissima! Quel vestito ti sta benissimo! >> si complimentò.

<< G-grazie >> disse portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, imbarazzata.

Lexa non poté non notare la differenza che avevano scaturito quelle parole, da quelle pronunciate un attimo prima da Clarke.

<< Venite la festa è appena incominciata! >> disse prendendo Lexa per mano e portandola dove c’erano un mucchio di persone.



La musica era forte e i ragazzi ballavano e bevevano. Per un po’ Lexa e Octavia ballarono insieme e si divertirono un mondo a prendere in giro alcuni invitati.
Andarono in cucina a prendere qualcosa da bere e incontrarono Costia che parlava con alcune ragazze.

<< Ehi Lexa! Ti stai divertendo? >> chiese la ragazza, avvicinandosi appena la vide.

<< Si…grazie >> disse un po’incerta.

<< Mi fa piacere…mi hanno detto che non sei un tipo a cui piacciono le feste, avevo paura che non saresti venuta >> disse avvicinandosi ancora a lei.

Lexa si sentiva un po’ a disagio in compagnia di Costia. La ragazza era indubbiamente molto bella e simpatica. Ma lei non era abituata a certe cose.

<< Si beh…..con Octavia è un po’ difficile >> disse.

L’altra rise.
Lexa si voltò, cercando Octavia, la vide andare a ballare con un ragazzo, non sembrava della loro scuola.

<< É un amico di mio fratello...tranquilla non le capiterà nulla >> disse Costia.

Lexa annuì, ma qualcosa di quel ragazzo non le piaceva affatto.
Dopo aver parlato con Costia,  Lexa notò che Octavia aveva esagerato col bere. Quindi, nonostante le proteste del ragazzo, la trascinò via dalla pista da ballo e la portò in bagno.
Octavia non si sentiva affatto bene.

<< Coraggio O…. >> disse sorreggendola.

<< Sai vedo un sacco di farfalle blu che ti girano intorno…ma non ti fa male la testa? >> chiese ubriaca.

<< Certo…su ora cerchiamo di sederci un attimo ok? >>

<< Non voglio sedermi….voglio ballare! >> disse con decisione.

<< No no no…niente più balli per oggi >> disse Lexa,  cercando il cellullare nella borsa.

Dopo averlo trovato chiamò la sorella.

<< Anya…no..non è successo nulla! O ha esagerato un po’…non è che verresti a prenderci? Ok grazie >> disse e chiuse la chiamata.

Mentre aspettava la sorella il ragazzo che stava ballando con Octavia comparì davanti a lei:

<< Ehi che fai mi porti via la tua amica? >> disse, un po’ alticcio.

<< Non si sente bene >> disse fredda Lexa.

<< Che mi dici di te? Ti va di ballare dolcezza? >> disse prendendole il polso.

Prima che Lexa potesse dire qualcosa una voce che conosceva bene disse:

<< No non le va >>

Clarke allontanò il braccio del ragazzo che afferrava Lexa.
Subito dopo un'altra voce disse:

<< Ehi, metti subito via quelle zampe da mia sorella >> Anya come una furia intervenne, mettendosi davanti alle due ragazze.

All’improvviso qualcuno disse:

<< Ma guarda guarda! Woods qui nella mia dimora >> Roan spuntò dalla folla, seguito da alcuni suoi compagni.

<< È casa tua? >> disse sbalordita Anya, notando Echo affianco al ragazzo.

<< Oh…abbiamo anche la famosa Principessa…a cosa devo l’onore? >> chiese sorridendo.

<< Siamo venute a prendere mia sorella…tranquillo ora andiamo >> disse con astio Anya.

Roan guardò Lexa, con uno sguardo compiaciuto.

<< Tua sorella eh… >> disse.

Clarke si mise, immediatamente, davanti a Lexa e, a quel gesto,  Roan alzò un sopracciglio,  incuriosito.

<< Non vogliamo guai Roan….e credimi…neanche tu ne vuoi >> disse seria.

Roan si avvicinò alla bionda, erano faccia a faccia.

<< Credimi bionda….io vivo per i guai >> disse sorridendole.

<< Il tuo amico chiederà scusa alle ragazze e dopo ce ne andremo >> disse Clarke.

Raon rise.
Poi si girò verso Echo, si scambiarono un occhiata e disse:

<< Ok…ad una condizione però…..battimi e avrete le vostre scuse >> disse ghignando.

<< Batterti a cosa idiota? Ti ha già battuto oggi….se non ricordo male >> disse sorridendo Anya.

<< Accetta e la cosa si chiude qui….a meno che…non hai paura >> disse Roan guardando Clarke, con sfida.

<< Accetto >> disse Calrke.



Lexa guardava Clarke preoccupata.

<< Seguimi sul tetto >> disse Roan.

Mentre salivano le scale Anya disse a Lexa:

<< Perché sei andata in una cavolo di festa degli Azgeda?! >>

<< Non lo sapevo che White stava per quel White >> disse Lexa, Costia era la sorellina di Roan.

Un battaglione di Azgeda si era unito agli Skaikru in Accademia. Roan era tra quelli, il ragazzo aveva la stessa fama di Clarke, veniva chiamato il Principe. Tutti e due erano i più promettenti allievi, bravissimi e coraggiosi. Ovviamente, in competizione. Ma quello che aggravava la situazione,  era che Azgeda aveva ucciso il padre di Clarke….e Clarke odiava gli Azgeda.



Saliti sul tetto, nel bordo c’era una struttura in metallo, dove vi erano attaccate delle funi.

<< Il gioco è semplice: ci buttiamo con la corda, il primo che tocca  terra perde >> spiegò Raon.

<< Ma che diavolo di regola è? >> chiese Anya.

<< Agli Azgeda insegnano a controllare le nano macchine fin da quando iniziamo l’addestramento….senza armatura,  ovviamente >> sorrise.

<< Nessuno riesce a farlo per tanto tempo >> disse Anya.

<< Vedremo chi sarà il migliore >> disse Roan, con tono di sfida.

<< Vedremo >> disse Clarke, iniziando a togliersi il giubbotto in pelle.

Anya le andò vicino.

<< Non gli è bastata la batosta di questa mattina >>

Clarke non disse nulla, si raggomitolò le maniche della maglietta fino ai gomiti.
Lexa era preoccupata, Clarke doveva saltare dal tetto, solamente legata ad una corda.

<< Clarke… >> disse spaventata.

Clarke si girò e i loro occhi si incatenarono. La bionda le sorrise, sicura.

<< Non preoccuparti >>

I due si allacciarono l’imbracatura.

<< Sarà divertente >> disse il ragazzo, Roan era un ragazzo con le spalle larghe, muscoloso, i capelli lunghi fino alle spalle, semi raccolti.

Gli occhi celesti. In confronto a Clarke la sua prestanza fisica metteva molta più paura.
Salirono sul bordo del tetto. Il vento gli scompigliava i capelli. I ragazzi intorno li guardavano, incitando il loro idolo.

<< Al mio tre….uno,due.. >> disse Echo.

Clarke si voltò, guardò Lexa che era in pensiero, e le fece l’occhiolino.

<< …tre! >> finì Echo.

I due caddero nello stesso momento, tra le urla degli spettatori, che si sporsero subito per vedere la caduta.
Anche Lexa e Anya si sporsero.
La picchiata era velocissima. Tutti e due in posizione di caduta, braccia lungo i fianchi per aumentare la velocità.  

<< Avanti Griffin!!! >> urlò Anya.

Il cuore di Lexa  batteva all’impazzata. Aveva paura che Clarke si potesse fare del male.





I due erano ancora fianco a fianco. Più si avvicinava il terreno più Roan guardava Clarke, per capire se stesse per cedere, ma lo sguardo della bionda era fisso in basso, decisa.
L’altezza diminuì velocemente e Roan cercò di attivare le nano macchine, ma senza grande successo, allora tirò la leva dietro l’imbracatura per tirarsi su.

<< Cavolo >> disse, guardando scioccato la bionda continuare la discesa.

<< Ma che sta facendo?? >> disse Lexa preoccupatissima.

<< Avanti Clarky >> disse Anya.

Arrivata quasi a terra, Clarke chiuse gli occhi, strinse i pugni e allargò di scatto le braccia. La traiettoria della caduta cambiò e la bionda virò in alto riuscendo ad atterrare senza farsi nulla.
Affannata, guardò in alto, tutti sul tetto gridarono, stupefatti.

<< Si!! Vai così Griffin! >> urlò Anya.

<< Porca….ma ho visto bene? >> disse Otavia, toccandosi la testa.

Mentre tutti esultavano per la vittoria di Clarke, Lexa continuava a guardare in basso, sorridendo.




Raon arrivato piano a terra si tolse l’imbracatura e andò verso la bionda:

<< Cavolo Principessa…tu sei tutta matta >>

Clarke si tolse l’imbracatura e con passo svelto andò verso Roan, che la guardò stupito,  lo prese per il colletto e con fare minaccioso gli disse:

<< Se solo provi a guardarla in quel modo, un'altra volta…..o anche a toccarla….ti distruggo >> e con forza lo scaraventò a terra.

<< Vale anche per i tuoi compagni >> finì e si girò per andarsene.

Roan la osservò andarsene e sorrise.






Tornati dentro l’appartamento, alcuni ragazzi si complimentarono con Clarke.
Roan andò dal suo amico e gli ordinò:

<< Porgi le tue  scuse alle ragazze >>

<< Che? Sei serio? >> disse lui, stupito.

Roan lo preso per il braccio e strattonandolo verso di lui gli disse:

<< Subito >>





Anya andò subito da Clarke dandole il cinque:

<< Sei tostissima Griffin >>

Clarke le sorrise e poi guardò subito Lexa.

<< Sei stata grandiosa Clarke >> le disse Octavia, entusiasta, aveva un po’ ritrovato la lucidità.

<< Grazie >> rispose la bionda sempre guardando Lexa.

La ragazza le si avvicinò e piano le chiese:

<< Stai bene? >>

Clarke sorrise.

<< Si Lexa…sto bene >>

Lexa la guardò negli occhi, per accertarsi che stesse dicendo sul serio, quando l’amico di Roan si fece avanti.

<< Mi dispiace per prima >> disse guardando Lexa.

Clarke fissò Roan, che gli fece un cenno col capo. La bionda ricambiò e con Anya e le ragazze decisero di tornare a casa, erano quasi alla porta quando Costia chiamò Lexa.
Anya accompagnò Octavia di sotto, Clarke, invece aspettò Lexa.

<< Mi dispiace….io avevo paura di dirtelo…pensavo che se avessi saputo che ero un Azgeda, non avresti più voluto avere a che fare con me >> disse sinceramente dispiaciuta.

Lexa rimase stupita da quelle parole.

<< Non mi interessano certe cose….non ti preoccupare >> disse sorridendole lievemente.

Clarke osservò la scena e prima che Costia potesse aggiungere altro disse:

<< Lexa…su andiamo >>

La ragazza si voltò verso Clarke e poi ancora da Costia dicendole:

<< Devo andare ora…ci vediamo lunedì a scuola ok? >>

<< Si..certo >> rispose Costia, osservando il modo in cui la bionda guardava la ragazza.




Le ragazze ritornarono a casa Woods. Octavia si addormentò subito, appena toccato il letto. Lexa andò in bagno e si cambiò, togliendosi le lenti. In shorts e maglietta scese di sotto, cercando i suoi occhiali.
Trovò Anya e Clarke parlare nel salone.

<< Nessun male alla testa o nausea? >> chiese Anya all’amica.

Le due si erano cambiate e anche loro erano a shorts e canottiera.

<< No, penso che l’addestramento di tuo padre stia facendo effetto >> rispose Clarke.

<< Dovrò lavorare duramente anche io >> disse Anya riflettendoci.

<< Non ci credi nemmeno tu  >> disse sorridendo.

L’amica le diede un colpo alla spalla.

<< Sono un po’ in pensiero per Lexa….ora che quella Azgeda è nella sua scuola… >> disse preoccupata Anya.

Clarke rimase un attimo in silenzio e poi disse:

<<  Tua sorella non avrà problemi…sa bene di non giudicare le persone dalla loro copertina, fossi in te, non mi preoccuperei tanto >> disse cercando di rassicurare l’amica.

<< Sarà…ma non mi fido >> disse Anya, alzandosi e congedandosi per la notte.

<< Notte Clarky >>

<< Notte… >> rispose la bionda rimanendo in salone.
Andò a sedersi nel divano e si toccò la fronte.
Lexa aveva origliato tutta la conversazione. Appena vide Clarke tenersi la testa andò verso di lei.
Clarke si accorse della sua presenza e sollevò lo sguardo verso di lei.

<< Ehi…che ci fai ancora in piedi? >> chiese, facendole un lieve sorriso.

<< Ti fa male la testa? >> chiese la bruna.

<< Sai non dovresti origliare, non è carino >> disse la bionda sorridendo.

Lexa si sedette affianco a lei.

<< Perché le hai mentito? >> chiese curiosa.

Clarke la guardò sorpresa.

<< Non volevo che si preoccupasse >> rispose Clarke.

Lexa la fissò, sapeva bene che Clarke metteva al primo posto tutti prima di se stessa.

<< Posso farti una domanda? >> le chiese, all’improvviso,  la bruna.

Clarke fece un cenno col capo.

<< Perché hai accettato quella sfida? >>

Clarke la guardò per un attimo e rispose:

<< Perché così hanno capito che non ti devono creare problemi >>

Lexa si stupì.

<< A te e a alla tua amica >> continuò.

Il cuore di Lexa incominciò a battere forte. Aveva paura che la bionda potesse sentirlo.

<< Non hai paura? >> chiese Lexa.

Clarke si avvicinò piano a lei e sussurrò.

<< Sempre >>

Lexa pensava di impazzire, sentiva il profumo dolce di Clarke. Era così vicino.

Si alzò di scatto,  agitata.

<< Ahm….non riesco a trovare i miei occhiali >> disse velocemente, dandosi mentalmente della stupida.

Clarke sorrise, mentre osservava la giovane cercare freneticamente gli occhiali.

<< Lexa >> chiamò.

La ragazza si girò di scatto e si ritrovò la bionda, in piedi, di fronte a lei.
Lexa la guardò un attimo negli occhi, poi abbassò lo sguardo imbarazzata.
Clarke le sollevò leggermente il mento con le dita.
Il cuore di Lexa esplose, le gambe le tremavano ed era quasi sicura che sarebbe svenuta.
All’improvviso, Clarke le mise delicatamente gli occhiali.
Lexa sorpresa la guardò negli occhi, ora vedeva chiaramente quelle pozze blu, le stesse che aveva visto quando era scesa dalle scale prima della festa.

<< Ecco…ora sei veramente tu >> disse dolcemente Clarke, sorridendole.

Lexa continuava a guardarla.

La bionda prese una ciocca di capelli e la portò dietro l’orecchio della bruna.

<< Buona notte Lexa >> le disse Clake e se ne andò a dormire.

Lasciando Lexa lì,  in piedi,  sbigottita e col cuore che sembrava uscirle dal petto.

<< Buona notte… >> disse stordita.











Note dell'Autrice:  Salve a tutti cari lettori!! Ecco a voi un nuovo capitolo!! Si avvicina il giorno della partenza per la nostra Lexa!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Grazie a tutti!! Anche per le bellissime recensioni che mi lasciate! Vi adoro!
Grazie a tutti!
Spero alla prossima!
  
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