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Autore: Littlegirl92    26/05/2017    3 recensioni
La mia mente malata di Zonami ha prodotto questa One shot.
Il titolo dice "la cosa che più conta" non è messo a caso, con questo breve racconto voglio esprimere cosa secondo me vale di più nella vita di ogni essere umano. In questo caso i protagonisti sono i nostri mugi, ma anche e soprattutto Zoro e Nami.
Non voglio anticiparvi niente, se siete curiosi leggete!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Carissimi,

eccomi di nuovo qui con una breve fanfiction. Ebbene si, la mia mente malata ha di nuovo sfornato un episodio Zonami.
Mi scuso già in anticipo se ci saranno errori di varia natura, perchè quando ho l'ispirazione scrivo, scrivo, scrivo, e poi (anche se rileggo mille volte) mi sfugge sempre qualcosa, porca zozza! 
Vabbè, basta, non vi rompo più e vi
 lascio alla lettura, ci rivediamo alla fine per i saluti.

Littlegirl

 

 

La cosa che più conta

 

Dall'isola davanti a loro non proveniva nessun rumore. La ciurma di cappello di paglia era sulla nave chiamata Sunny, ed osservavano quel lembo di terra seri ed immobili.

Sanji fumava tranquillo la sua solita sigaretta, Robin era con le braccia incrociate con il suo solito sguardo privo di particolari espressioni, Brook suonava una nenia con la sua chitarra seduto sulla panca che circondava l'albero maestro, Usop armeggiava con una delle sue solite invenzioni, Franky era appoggiato al timone mentre osservava l'isola.

Nami, il navigatore, sembrava l'unica, insieme al medico di bordo Chopper in braccio a lei, con uno sguardo ansioso, ogni tanto si voltava a fissare il suo capitano, o forse sarebbe meglio chiamarlo Re dei Pirati. Perchè, molto tempo prima, era riuscito a realizzare il suo sogno con l'aiuto della sua ciurma e di tutti gli amici conosciuti durante il loro lungo viaggio.

In quel momento, Rufy aveva le braccia incrociate, sguardo serio e schiena dritta, non si muoveva e non parlava, guardava serio un punto indefinito sull'isola, aspettando un qualcosa insieme ai suoi compagni.

 

Aveva scelto quel luogo per un motivo ben preciso Drakul Mihawk, era un isola che una volta all'anno, per uno strano gioco dell'ecosistema, veniva sommersa dal mare e rimergeva un anno dopo, come se nulla fosse successo, facendo crescere rigogliosi gli alberi e le piante.

"E' una sfida all'ultimo sangue, solo uno di noi può sopravvivere. Il corpo morto del perdente dovrà restare qui...questo luogo sarà la tomba mia o tua Roronoa.."

Questa era l'unica condizione che gli aveva imposto il suo più grande nemico. Finalmente Zoro era arrivato al suo obiettivo, si stava battendo con Mihawk, il più grande spadaccino del mondo, per rubargli il titolo.

Perona gli aveva portato personalmente il messaggio da parte del suo vecchio maestro, lui si era già immaginato che era arrivato il suo momento di realizzare effettivamente il suo sogno e di mantenere la promessa a Kuina.

Prima di scendere dalla nave ogni membro della sua ciurma (a modo loro) gli aveva dato la buona fortuna.

Rufy, come suo solito, aveva sorriso con i cinquanta denti "Zoro, vedi di vincere, ormai io sono il Re dei Pirati, quindi tu devi diventare lo spadaccino più forte del mondo, sarà un onore averti nella mia ciurma" disse con la sua solita risatella.

"Ehy Marimo! Vedi di non farti ammazzare altrimenti ti verrò a cercare anche all'inferno per fartela pagare!" disse come al solito Sanji.

Robin sempre molto eloquente gli aveva semplicemente sorriso e lui aveva ricambiato alzando una mano in segno di saluto. Usop, Brook e Franky piangevano "Zoooorooo! Non andareeee" gridavano. "Accidenti a voi, avete così poca fiducia in me!?" rispose lui alterato.

Infine passò davanti alla navigatrice con in braccio Chopper, il quale aveva uno sguardo molto triste "Chopper, è meglio se comici a preparare le bende, quando tornerò sicuramente sarò pieno di ferite, se mi medicherai tu guarirò subito" gli aveva detto lo spadaccino per rassicurarlo "In fondo sei il medico più in gamba del mondo" gli sorrise sghembo, mentre la piccola renna sorrise con gli occhi luccicanti, un pò per il complimento e un pò perchè quella frase aveva il sapore di una promessa.

Nami lo guardò con il suo solito sorrisino furbetto "Vedi di non morire buzzurro, hai ancora un debito con me, ricordalo!"

"Ancora con questa storia? Di questo passo, immagino che dovrò passare tutta la vita a farti da porta borse" rispose lui infastidito, ma subito ghignò divertito.

Nami questa volta non era riuscita a mantenere la sua solita maschera da donna forte e orgogliosa, qualcosa nei suoi occhi cambiò, la tristezza pervase la sua mente, insieme alla paura e all'ansia che lo spadaccino non potesse più ritornare.

Zoro era uno dei pochi nella ciurma che riusciva a percepire gli stati d'animo della navigatrice anche dietro le sue maschere di finta cattiveria. Infatti, percipite le ansie della ragazza con un solo sguardo, fece un gesto inaspettato "Non preoccuparti, tornerò..." le sussurrò, mentre le mise una mano sul capo, come se fosse una piccola carezza per rassicurarla.

Nami spalancò gli occhi sbalordita per il gesto e con il cuore che le batteva a mille, tanto da restare immobile a fissarlo mentre gli dava le spalle e s'incamminava verso la mini Merry guidata da Franky per accompagnarlo fino alla spiaggia dell'isola.

Improvvisamente, si ridestò da quella specie di trance in qui era entrata, fece scendere Chopper dalle sue braccia e corse verso il parapetto della nave mordendosi le labbra, cercando invano di trattenere le lacrime che già erano spuntate facendole diventare gli occhi lucidi, strise i pugni sulla balaustra guardando Franky e Zoro in mezzo al mare diretti verso l'isola "ZORO!" urlò con tutto il fiato che aveva.

Lo spadaccino voltò di tre quarti il viso dalla parte dell'occhio vedente, guardò Nami e le sorrise, un sorriso sincero, per rassicurarla e dirle "Non piangere mocciosa...", mentre una lacrima solcava la guancia della navigatrice.

 

Ebbene la ciurma osservava l'isola da quasi due ore, in due ore si vedevano alberi cadere con uccelli che volavano via per l'imminente pericolo.

Finchè vi erano rumori tutti erano tranquilli, ciò portava a pensare che l'incontro non era finito e che quindi Zoro era vivo.

Appena ci furono dieci minuti di silenzio l'ansia cominciò a prendere il sopravvento, soprattutto tra i componenti più fifoni della ciurma, ovvero Usop e Chopper "Oh, no! L'incontro è finito, non si sentono rumori, e se Zoro fosse morto?!" disse il cecchino piangente.

Rufy restava sempre impassibile come una roccia, ancora osservava un punto indefinito dell'isola, quel ragazzo poteva sembrare tanto stupido, ma quando si trattava di cose serie era imperturbabile, come ci si poteva aspettare da vero capitano ma anche da Re dei pirati.

Nami sentendo la parola "morte" associata al nome di Zoro, entrò nel panico e non riuscì più a trattenersi, corse e salì immediatamente a bordo della mini Merry, la mise in moto e si diresse da sola sull'isola. Il resto dei suoi compagni non riuscì a fermarla, Sanji stava per buttarsi in acqua per poterla raggiungere e farla desistere, ma la voce del capitano lo fermò "Non andare!" disse solenne "Ma Rufy che stai dicendo? Nami non può andare a..." ma non lo fece finire "E' un ordine del tuo capitano!" rispose abbassandosi il cappello di paglia sugli occhi "Nami in questo momento ha bisogno di andare da Zoro, se rimarrebbe qui probabilmente non farebbe altro che piangere...Sanji, abbiamo promesso a Genzo che come ciurma non avremmo mai dovuto farla piangere, perciò non deve rimanere qui se non vuole..." detto questo, nessuno più tentò di inseguire la navigatrice.

 

 

Quello che si presentò davanti agli occhi di Nami era un groviglio di alberi caduti a terra e solchi profondi nel terreno, ma ciò che le fece perdere i battiti al cuore era il corpo di Zoro sdraito sul terreno con una ferita ben profonda "Zoro!" urlò tra le lacrime "Bene, bene, Nami la gatta ladra.."disse Mihawk vedendola all'inizio della radura dove lui e Zoro stavano combattendo "Sei venuta a vedere in prima fila la morte del membro della tua ciurma?"

La rossa nel mentre era corsa vicino al corpo di Zoro mentre cercava di ridestarlo con le lacrime agli occhi, ma appena sentì le parole dell'avversario si voltò verso di lui con lo sguardo più truce che potesse avere "Ti sbagli! Sono venuta qui per vederlo vincere e tornare insieme sulla nave!"

Mihawk alzò un sopracciglio stranito "Davvero? Eppure non sono io quello che è a terra svenuto, non credo che andrà come dici tu" rispose tranquillo.

Nami si alzò in piedi smettendo di accarezzare il viso di Zoro "Non abbassare la guardia, nonostante tu sia stato con lui per due anni e sei stato il suo insegnante, non lo conosci affatto! Zoro mantiene sempre le sue promesse, sarebbe disposto a tutto pur di mantenerle, io ho fede in lui..."abbassò il capo stringendo i pugni e mordendosi il labbro inferiore "lui ha promesso che ti sconfiggerà e tornerà con noi sulla Sunny...perciò...Zoro" alzò lo sguardo verso Mihawk per guardarlo in faccia "il MIO Zoro" sottolineò quell'aggettivo possessivo "non perderà mai!" concluse infine con tono determinato.

 

 

 

"Zoro...Zoro...." qualcuno lo stava chiamando, ma chi era? "Insomma Zoro, svegliati!"aprì lentamente gli occhi e una luce accecante lo pervase, aprì l'occhio sano dallo stupore "K-kuina...Koshiro..." sussurrò trovandoseli davanti e sorridenti "Figliolo, che stai combinando? Non ricordi più i miei insegnamenti.." disse l'uomo.

Zoro era stupito non riusciva a capire "Zoro, te l'ho detto tante volte, puoi allenarti fino allo sfinimento, ma non riuscirai mai a diventare lo spadaccino più forte del mondo se non cogli l'essenza del combattimento con la spada..." disse Kuina.

"L'essenza del combattimento con la spada?" chiese Zoro, mentre Kuina gli sorrideva porgendogli la sua spada "Se non impugno una spada non posso proteggerti, se impugno una spada non posso abbracciarti*" disse la ragazza.

"Io non riesco a capire" disse ancora il verde "Zoro, dimmi, tu hai qualcosa da proteggere?" disse infine Koshiro.

Le due figure si stavano lentamente dissolvendo "No! Fermi! Che volete dire?" Zoro cercava di raggiungerli ma un altra voce si aggiuse in quel bianco immenso "Ti sconfiggerà, tornerà con noi sulla Sunny..." la voce di Nami pensò subito il verde che cominciò ad agitarsi e a voltarsi a destra e a sinistra per cercala, ma si bloccò subito sentendo ancora Nami "Perciò...Zoro...il MIO Zoro non perderà mai!"

In quel momento si sveglio tossendo "N-nami" sussurrò, mentre quest'ultima si voltò verso di lui e si avvicinò di nuovo al suo viso accarezzandolo "Zoro! Sei vivo!" disse fra le lacrime "Ci vuole ben altro per farmi fuori mocciosa" rispose.

"Dato che ti sei svegliato, possiamo continuare il nostro combattimento" disse Mihawk "Ci puoi giurare!" rispose Zoro.

"Z-zoro..sei ferito.." sussurrò Nami, nel frattempo lo spadaccino si era già alzato in piedi e le dava le spalle, era già in posizione per attaccare Drakul.

"Nami...allontanati è pericoloso..." rispose "Ma..." cercò di ribattere lei , mentre lui ghignò "L'hai detto anche tu, io mantengo sempre le mie promesse, perciò allontanati di qualche metro e aspettami lì...d'accordo mocciosa?" Nami sorrise e si asciugò le lacrime annuendo.

 

Lo scontro era davvero duro, ogni tanto Nami imprecava il nome di Zoro, ma vedendolo rialzarsi sempre tirava un sospiro di sollievo.

"Roronoa, il sole sta tramontando, ciò significa che il mare tra poco inghiottirà quest'isola, è ora di terminare lo scontro una volta per tutte!" disse Mihawk "Mi hai tolto le parole di bocca!" rispose Zoro.

Intanto la rossa osservava i due pregando per Zoro "Ti prego, resta vivo" quelle parole sussurrate erano riuscite ad arrivare all'udito del verde "Nami io non perderò abbi fiducia in me!" disse mentre lei sobbalzò sorpresa dal fatto che l'avesse sentita.

Lo spadaccino si preparava per la sua tecnica a tre spade "Zoro! Tu hai qualcosa da proteggere?" gli vennero in mente le parole di Koshiro del suo sogno. Mentre correva verso il suo avversario per l'attacco nella sua mente si susseguivano delle immagini, più che altro dei ricordi.

"Sei il primo membro della mia ciurma!" ricordò Rufy tanto tempo prima, quando lo aveva incontrato per la prima volta.

"Sei un marimo! Possibile che non fai altro che dormire!" Sanji.

"Ahhh! Zoro cos'hai fatto? Vieni dobbiamo subito medicarti!" Chopper.

"Ti canterò una ninna nanna!" Brook

"Non scalfire la bellissima Sunny del fratellone" Franky.

"Bushido san lo so che guardi Nami di nascosto" Robin

"Zoro ti prego! Abbi pietà!" Usop.

Ed infine c'era lei "Andiamo, al galoppo Zoro!" Nami che rideva mentre lui ferito la portava in spalla.

"Andiamo a fare shopping, muoviti buzzurro!" eccola lì mentre lo costringeva a farle da porta borse.

"Facciamo una gara di bevute, se vinco il tuo debito aumenta!"era sempre pronta a torturarmi, eppure c'era anche un altro lato di lei, più dolce, quando le sorrideva e gli porgeva un mandarino oppure quando l'assisteva in infermeria. O ancora quando eravamo stesi dall'alcool avevamo quel piccolo momento dove lui si addormentava e lei appoggiava la testa sulla sua spalla e dormivano sereni cullati dall'ondeggiare della nave.


Stava per raggiungere Mihawk e colpirlo mentre disse "No...maestro...io..non ho nulla, proprio nulla, da proteggere.."

Il tempo si fermò i due avversari ormai erano uno alle spalle dell'altro, Mihawk sussurrò "Com'è...possibile..." accasciandosi a terra.

Zoro rifoderò le spade mentre Nami guardava la scena impietrita, aveva vinto.

 

 

 

La felicità della vittoria durò ben poco perchè il verde era gravemente ferito, sul petto e sulle gambe, tanto da accasciarsi a terra pure lui "ZORO!" gridò la compagna correndo verso di lui e facendogli appoggiare la testa sulle sue gambe "N-nami..." la chiamò, intanto la terra cominciò a tremare "Che succede?" si guardò intorno allarmata "E'-è il tramonto...l'isola si prepara ad affondare..." disse Zoro "Nami...va via, scappa, non riusciresti a portarmi"

"Non dire sciocchezze! Ce la faccio a portarti!" rispose mentre lo prendeva sotto braccio fancedolo alzare e farlo appoggiare a lei.

Nami, nonostante la sua forza di volontà, si rese conto che il peso dello spadaccino non gli permetteva di muoversi in fretta e la spiaggia era ben lontana, Zoro d'improvviso si gettò a terra appoggiandosi ad un tronco d'albero "Ma che fai! Dobbiamo muoverci! Forza!" lo rimproverò Nami abbassandosi in ginocchio vicino a lui. Il verde la strattonò per un braccio e l'accolse fra le sue braccia "Nami..."sussurrò al suo orecchio facendola rabbrividire "devi scappare, tu, da sola!"

La rossa allarmata "No! Non pensarci nemmeno e poi sono sicura che verran.." ma non fece in tempo a finire "Nami, non verrà nessuno, ho vietato a tutti di venire sull'isola qualsiasi cosa fosse accaduta..." le disse prendendole il viso con tutte e due le mani "ma tu come al solito sei una mocciosa testarda e sei venuta lo stesso" disse appoggiando la fronte larga e spaziosa su quella di lei "devi andare via di qui, se ti succedesse qualcosa il cuoco mi maledirebbe sulla tomba.." disse ghignando "devi andare via senza di me.." la guardò negli occhi serio.

 

Lei cominciò a piangere e si buttò sul suo petto "No! Non ho intenzione di scappare e lasciarti in questo stato!" urlò, mentre Zoro si stupì di quelle parole "Zoro..."sussurrò in lacrime "mi avevi promesso che saremo tornati sulla Sunny insieme...anche se non torniamo sulla nave non importa, la cosa che più conta è restare con te, quindi se tu morissi...io.." si strise ancora di più a lui baciandolo a fior di labbra sul petto "morirò insieme a te, perchè la mia vita senza di te non avrebbe alcun senso!"

Il verde dopo lo stupore iniziale la strinse a se appoggiando una guancia sui suoi capelli morbidi e profumati al mandarino, chiuse gli occhi cullandola fra le sue braccia.

"Nami..."sussurrò piano "mmm?" alzò il viso dal suo petto per guardarlo negli occhi, lui intanto aveva spostato la mano sulla sua guancia accarezzandola piano "Se non impugno una spada non posso proteggerti, se impugno una spada non posso abbracciarti, in questo caso non posso proteggerti dalla morte, neanche le spade possono farcela contro il fato, ma sarei disposto a morire ogni giorno se questo mi permetterebbe di stringerti come sto facendo adesso." disse infine lui.

Le guance di Nami si imporporarono di un rosso vivo mentre stava chiudendo gli occhi per accogliere il bacio del suo Zoro, il loro primo bacio, probabilmente anche l'ultimo, ma non importava, sotto il terremoto dell'isola pronta ad immergersi, due persone avevano confessato il loro amore che portavano dentro da troppo tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Zorooooo!! Namiiiii!" entrambi stupiti si staccarono l'uno dall'altra "è la voce di Rufy!" disse la rossa "RUFY!!!" urlò la navigatrice.

Ed eccolo lì il loro capitano con il suo solito sorriso ebete "Allora? Siete pronti? Torniamo sulla Sunny!"

Prese Zoro sulle spalle e Nami correva con lui per indicargli la strada.

"Ehy Rufy!" esclamò Zoro dietro le sue spalle "Non vi avevo vietato di venire sull'isola?" esclamò irritato "E' vero!" rise il ragazzo "Ma siamo una famiglia, quindi se siamo in difficoltà dobbiamo aiutarci a vicenda a costo della nostra vita...ho visto che non tornavate e l'isola si stavs immergendo così ho allungato un braccio e sono venuto" rise " e poi, sono io il capitano quindi decido io cosa fare!" rise ancora il Re dei pirati.

 

 

Epilogo

"E così erano disposti a morire insieme..."sussurrò Rufy mentre era seduto sulla poppa della nave sogghignava felice.

"Insomma datti una calmata! Fai sempre un sacco di baccano sei proprio una strega!" urlava Zoro

"Cosa? Come ti permetti razza di troglodita?" rispose Nami

Dopo di ciò si intromise Sanji, come al solito, per difendere la rossa "Tu fatti gli affari tuoi cuoco di serie C!" ribattè Zoro

"Testa di verza vuoi morire!" rispose l'altro.

"Nami! Zoro!" li chiamò il capitano facendoli distrarre dalla zuffa "quand'è che farete nascere un nuovo membro della ciurma?" chiese Rufy ridendo

Tutti quanti lo guardarono straniti mentre i due protagonisti erano rossi come dei peperoni, finchè non intervenne Zoro sbraitando agitato"C-che diavolo dici? Stupido!"

"Ma come? Eppure vi ho visti mentre vi baciavate sull'isola" Nami subito intervenne "Shhh!Shhh!" con il dito sulle labbra imbarazzata e ancora più rossa.

Un ombra scura si levò dietro le spalle di Zoro "Bene...dovresti darmi delle spiegazioni marimo..."disse minaccioso Sanji "Come hai osato baciare la mia Dea..."

"Sisi e poi Zoro ha detto << morirei ogni giorno.." non face in tempo a finire la frase che subito lo spadaccino rosso come un pomodoro cominciò a rincorrere il suo capitano "Non dire una parola di più! Spione! Ti affetto!" dietro di lui Sanji "Vieni qui maledetto! Te la farò pagare!!"

Nami si mise una mano in fronte sospirando sconsolata, Robin rideva divertita della scena, Usop, Brook e Franky scommettevano su chi avesse rotto qualcosa a chi, mentre Chopper urlava disperato preoccupato per la salute di Zoro ancora convalescente.

La ciurma non sarebbe mai cambiata, anche se ora c'era una coppia innamorata.  




Fine! Lo so, ho una mente troppo malata per far uscire ste schifezze! Si nella storia c'è un chiaro riferimento a bleach, la frase di kuina è proprio presa da lì, mi è sempre piaciuta un sacco *-*
Comunque ringrazio tutte le persone che leggeranno questa breve storia e se vi fa piacere lasciate una bella recensione, sarò felice di discutere con voi se qualcosa vi è piaciuta o non vi è piaciuta ^-^ 
Alla prossima, 

Littlegirl 

  
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