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Autore: Angel_SG    26/05/2017    4 recensioni
E se la morte non fosse la fine? Se fosse solo l'inizio di qualcosa che non siamo riusciti ad ottenere nella nostra vita?
La felicità, per esempio?
Nella Tokyo di oggi si snodano le storie di quattro ragazzi apparentemente normali, ma che conservano senza saperlo un legame che trascende il tempo, sfida la logica e ti lascia quella sensazione che ti permette di sentirti a casa anche accampato per fare un semplice falò in spiaggia.
Quando il giovane Noctis arriva a Tokyo e incontra 3 bizzarri ragazzi, pensa di aver fatto delle semplici conoscenze: ma allora cos'è quel senso di pace e famiglia che sente ogni volta che sta con loro? E cosa significano quegli strani sogni che non lo lasciano dormire la notte?
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Sword and Shield

 

 

 

Percorriamo la strada per la scuola parlando del più e del meno, cercando di fare finta che quello che è successo ieri sia stato solo un sogno.

Prompto scatta foto a destra e a manca e Gladio lo prende in giro, sembra tutto normale, come due giorni fa, ma mi rendo conto dalla sguardo di Ignis che qualcosa è cambiato.

 

Sto guardando il mio caffè con sguardo vacuo, quando la voce di Cid mi riporta alla realtà.

 

-Si può sapere che avete oggi, voi ragazzi? - ci sta squadrando con curiosità.

 

-Niente...abbiamo solo fatto un po' tardi ieri sera – risponde Ignis per tutti, ma vedo che Cid non se la beve.

 

-Sarà...a me sembrate strani...- ci lascia il conto sul tavolo e se ne va, ma sento il suo sguardo addosso per tutto il tempo.

 

-Forse è meglio andare...- dice Gladio leggermente a disagio.

 

Annuiamo tutti e ci alziamo velocemente lasciando i soldi sul tavolo.

 

Forse, se non fossimo stati così presi dagli avvenimenti della sera scorsa, avremmo notato lo sguardo di Cid farsi più attento.

 

* * *

 

Durante la lezione della professoressa Gentiana cerchiamo di accordarci su chi parlerà con lei; i ragazzi concordano che sia io a dover parlare con lei, visto che ho avuto ben due esperienze con questi strani esseri.

 

-Professoressa...- dico non appena tutti i miei compagni di classe escono dall'aula.

 

-Si Noctis? Qualcosa della lezione non era chiara? - mi chiede con fare gentile.

 

-No...solo che ho visto su Internet che ha scritto un libro...- dico infilando le mani in tasca per nascondere l'ansia.

 

Lei ride in maniera delicata e mi guarda con fare materno.

 

-Ne ho scritti più di uno...un paio di romanzi, qualche thriller e un romanzo storico...a quale ti riferisci? - inclina un po' la testa si lato senza perdere il suo sorriso e io mi sento ancora di più in imbarazzo.

 

-Ecco...intendevo...Nox Divina...dovrebbe essere sulla mitologia se non ho capito male...

Il suo sguardo cambia subito e si fa attento, il suo sorriso non scompare, ma lo vedo diventare più gelido.

 

-E come mai sei interessato a quel libro...se posso chiedere? - dice tutto con una calma terrificante e mi sento a disagio.

 

-Ecco...- d'un tratto ho un flash del giorno prima – Il professor Trifi mi ha chiesto un saggio sulla nascita di Tokyo che comprenda una spiegazione storica e mitologica...e avevo pensato che quel libro potrebbe essere un buon punto di partenza.

 

Lei annuisce lentamente e mi scruta intensamente; mi sento messo a nudo e capisco che non si sta bevendo la mia cazzata.

 

-In verità è abbastanza romanzato...non è totalmente attendibile come volume, non sarebbe meglio qualcosa di più fedele alla storia? - continua attenta.

 

-Ho già preso qualche informazione, l'incipit del saggio è già scritto...non credo di avere il tempo di cambiarlo...- improvviso sperando che ceda.

 

Dai cazzo! Non ho tempo da perdere!

 

Lei sospira.

 

-Hai qualche domanda sul testo? - cede infine e io tiro un sospiro di sollievo internamente.

 

-Ho incontrato una parola che non capisco...Daemon...dovrebbero essere delle figure mitologiche...ma non ho ben capito da dove nascevano...- dico cercando di capire da dove possano essere saltati fuori.

 

-Non sono figure mitologiche...non nel senso canonico del termine...- non smette di guardarmi fisso negli occhi e ho l'impressione che possa sentire il rumore dei miei pensieri.

 

-Erano originati dall'oscurità...si narra che diversi millenni fa il nostro mondo fosse afflitto da una grave minaccia...il cielo venne oscurato e nemmeno un raggio di luce riusciva a penetrare la coltre di buio che ci aveva invaso...da quell'oscurità hanno origine i Daemon...ce ne sono diversi tipi, non tutti con la stessa caratteristica...

 

Non so perchè ma, parlando di oscurità, mi viene in mente lo strano fenomeno dell'eclissi di qualche giorno fa, e devo fare forza su me stesso per evitare di rabbrividire.

 

-E...- comincio a chiedere mentre sento la gola chiudersi – Come si possono sconfiggere?

Il suo sguardo diventa tagliente.

 

-Stiamo parlando di una leggenda, Caelum! - risponde secca, e il passaggio al cognome mi fa capire che sono andato troppo oltre.

 

-Si...era solo perchè sa...volevo che la ricerca fosse più precisa. - dico a disagio.

 

-Considerati dispensato dal compito...parlerò io con il professore! - il suo tono non ammette repliche.

 

-Ma...- provo sentendo la possibilità di ottenere informazione svanire.

 

-Caelum! Ho detto che parlerò io con il professore!- non sorride più e la cosa mi rimette al mio posto.

 

-Va bene...grazie delle informazioni...scusi il disturbo – esco dall'aula e trovo i miei tre amici fuori ad aspettarmi.

 

-Non qui...- sussurro e mi dirigo verso il parco con loro al seguito.

 

* * *

 

Quando finisco di raccontare dell'incontro, Prompto sospira affranto.

 

-Quindi un buco nell'acqua? - la sua frustrazione rispecchia la mia, ma vengo catturato dallo scambio di sguardi tra Gladio e Ignis.

 

-Cosa? - chiedo capendo che hanno avuto qualche idea.

 

-Che ne pensi Ignis? - chiede Gladio, ignorandomi.

 

-Si...credo proprio di sì...- risponde Ignis.

 

-Avete intenzione di condividere anche con noi poveri mortali o no? - ribatto infastidito e Prompto mi dà man forte.

 

Ignis si sistema gli occhiali sul naso e poi mi guarda intensamente.

 

-Non credi che il modo in cui ha reagito sia un po' esagerato? Dispensarti addirittura da un compito? Forse non voleva che indagassi...

 

Vengo colpito dalle sue parole e sono costretto ad annuire.

-Pensi che sappia qualcosa? - chiedo.

-Sicuramente più di quel che vuole far credere...- aggiunge Gladio.

 

-Quindi che si fa? - chiede Prompto – Senza di lei siamo comunque ciechi.

 

-Ho pensato a quello che ha detto e all'eclissi di qualche giorno fa...secondo voi..- inizio, ma Ignis mi interrompe.

 

-Sono collegate? Secondo me sì...siamo nel bel mezzo di una storia ai limiti della realtà- dice incrociando le braccia al petto.

 

-E non abbiamo neanche idea di dove cominciare a prendere informazioni – ribatte Prompto sconsolato.

 

Guardo i miei amici e vedo Gladio perso nel suo cellulare.

 

-Se magari ci degnassi della tua attenzione! - dico scontroso verso di lui, ma Gladio non si scompone e continua la sua opera.

 

-Sto solo cercando di vedere se esiste qualcuno che ha ancora una copia del libro...

 

-E...- chiedo per capire se ha avuto successo.

 

-Tutte le copie furono ritirate il 30 Agosto del 2000...non c'è traccia del libro in giro...

 

Credo di aver cambiato espressione, perchè Ignis si volta verso di me preoccupato.

 

-Noctis...tutto bene?

 

-Hai detto il 30 Agosto del 2000? Sei proprio sicuro? - chiedo sperando si stia sbagliando.

 

-Si perchè? - Chiede Gladio – Vuol dire qualcosa questa data?

 

Degludisco prima di rispondere.

 

-E' la mia data di nascita...-

 

-Magari è un caso...- interviene Prompto, ma non ci crede neanche lui.

 

-Ok...abbiamo bisogno di vederci chiaro – Ignis si sistema meglio sulla sedia – Cerchiamo più informazioni possibili e cerchiamo di non andare mai in giro senza qualcosa che possiamo usare in caso di attacco.

 

-Ignis te l'ho detto...- intervengo – I daemon erano tantissimi secondo la leggenda, non possiamo essere pronti ad ogni tipo di attacco...

 

Rimaniamo tutti in silenzio per qualche secondo.

Guardo la fontanella del cortile della scuola e il rumore dell'acqua che scorre mi calma, la guardo in maniera quasi ipnotica, quando vedo uno strano riflesso viola e rosa passare sotto il pelo dell'acqua e, potrei giurare, vedo un occhio che mi osserva.

 

Mi alzo in piedi di scatto e sbatto gli occhi per un secondo, ma quando rivolgo di nuovo il mio sguardo all'acqua è tutto calmo, come se me lo fossi immaginato.

 

-Noct che succede? - chiede Prompto scattando in piedi.

 

-Io credevo....pensavo...avevo visto...- non riesco a spiegarmi neanche io cosa ho visto.

 

Ignis mi mette una mano sulla spalla.

-Hai i nervi a pezzi...è normale reagire così...

 

Vorrei obbiettare, ma non so neanche io quanto fidarmi dei miei occhi, quindi mi limito a scuotere la testa.

 

-Sto bene...andiamo, è meglio tornare in classe.

 

Ci avviamo verso l'interno della scuola, Prompto e Ignis sono un po' più avanti e Gladio resta un po' indietro, vicino a me.

 

Mi dà una pacca sulla spalla.

-Ce la caveremo...smettila di pensarci...

 

-Non hai visto quelle cose Gladio...mi sono sentito così...impotente – confesso sentendomi sconfitto.

 

-Bè per prima cosa ricordati che io e te abbiamo una scommessa in corso...devi pagare pegno – mi fa l'occhiolino e io quasi mi strozzo con la mia stessa saliva.

 

-Dopo tutto quello che è successo pensi ancora ad andare a correre la mattina? - chiedo stupito.

 

Lui fa un ghigno e mi guarda con fare spaccone.

 

-Se non puoi combatterli...almeno falli correre un po' prima di raggiungerti.

 

Sbotto una risata sarcastica.

 

-Ottimo schema di combattimento...quindi io scappo e tu combatti...ottimo!- dico saccente e lui ride.

 

-Casomai tu combatti ed io ti copro – ribatte per niente infastidito dalla mia frecciatina.

 

-Quindi..io faccio la spada e tu lo scudo? - chiedo divertito e lui si blocca sul posto.

 

Ci guardiamo per un attimo negli occhi e, non so perchè, so di aver detto la cosa giusta.

 

-Come sempre...vostra maestà! - lo dice in tono ironico, ma quella sensazione di calore al petto che provo a volte quando sono con loro torna a scaldarmi.

 

Annuisco e basta.

Non so perchè ma sento una strana sensazione, come volessi tornare indietro nel tempo e riparare a qualcosa che non ho fatto...come se ci fosse qualcosa di sbagliato in quello che faccio ogni giorno...come se...non appartenessi a questa realtà.

 

-Andiamo su...o ti friggerai il cervello! - dice dandomi uno scalpellotto.

 

Io sorrido e getto un ultimo sguardo alla fontanella.

 

-Non pensarci più Noct! - mi dice lui e io annuisco, anche se non posso fare a meno di pensare che nell'acqua si nascondesse davvero qualcosa.

 

 

* * *

 

Sono arrabbiata.

Sono furiosa.

Sono così dannatamente fuori controllo, che penso potrei ucciderlo con un solo gesto, se la sua spiegazione non mi convincesse.

 

Entro nell'aula professori sbattendo la porta e lo trovo lì seduto, con i piedi sul tavolo intento a leggere un libro e mangiare una mela.

 

Alza un po' lo sguardo e sorride spaccone, poi mi fa cenno verso la professoressa di matematica nell'angolo, che mi guarda stranita.

 

-Professoressa Yang...potrei parlare un attimo da sola con il professor Trifi?

 

Lei annuisce, capendo dal mio tono che la conversazione non sarà per niente piacevole, poi esce fuori e si chiude la porta alle spalle.

 

-Professoressa Gentiana...sempre più bella!

 

-Piantala con le tue stronzate! Che diavolo ti è saltato in mente?

 

-Non ho davvero idea di cosa tu stia parlando? - dice con quel tono canzonatorio che mi manda fuori di testa.

 

Prendo un profondo sospiro e mi massaggio le tempie con le dita.

 

-Puoi essere serio per...10 minuti? - tento la via del dialogo e lui sembra cedere un po.

 

-Era solo un saggio...non gli mica chiesto di scrivermi un resoconto della dinastia dei sovrani di Lucis...

 

-Hai idea di quello che potrebbe succedere se lui ricordasse...- comincio, ma Trifi mi interrompe.

 

-Si! Così come so benissimo che qualcosa ha già cominciato a smuoversi nelle loro menti...non riuscirai a tenere tutto arginato ancora per molto Gentiana...non tutto dipende da te...

 

Faccio per voltarmi ma lui si alza e mi afferra un braccio.

 

-Lasciami brutto...

 

-Ascoltami per un secondo...- si interrompe e pianta gli occhi nei miei – Sai benissimo che quello che sta capitando non è un caso, vero?

 

Io non rispondo e lui incalza.

 

-E' tornato...e per quanto tu possa fare finta di niente, questo non cambia le cose...

 

-Ti chiedo solo una cosa...non interferire...stanne fuori...- il mio tono è triste.

 

-Sai che non potrei neanche volendo...- ora lui mi guarda con malinconia.

 

Faccio per andarmene, ma quando sono sulla porta dell'aula mi fermo un attimo.

 

-Ti schiererai ancora con lui? - chiedo sapendo quanto mi feriscano quelle parole.

 

-Solo se sarà necessario – si avvicina e mi porta una ciocca dei capelli dietro l'orecchio.

 

-Dio solo sa quanto non vorrei farlo...ma se sarò costretto a farlo, io e te saremo di nuovo nemici...

 

Stringo forte gli occhi e mi scosto dal suo tocco, poi punto gli occhi nei suoi.

 

-E se mi costringerai a farlo...ti ucciderò ancora, senza guardarmi indietro – ogni parola lascia un solco tremendo nel mio petto.

Lui annuisce e sento il calore della sua mano contro il freddo del mio braccio.

 

-Allora spero per entrambi che non si arrivi di nuovo a quel punto...

 

Scappo da quell'aula e accelero il passo uscire dalla scuola, diretta a casa.

 

Sono solo le 4 del pomeriggio, eppure il cielo si sta scurendo, le giornate si stanno accorciando...e io so benissimo perchè.

 

Principe Noctis...temo che dovrò ancora fare affidamento su di te...perdonami!

 

* * *

 

Sono di nuovo dentro uno dei miei sogni, lo so perchè mi ricordo di avere salutato i miei amici e di essere rientrato a casa, quindi non mi spiego come io sia arrivato in quel campo di papaveri.

 

-Noctis! - mi sento chiamare, e vorrei chiedere chi è, ma ancora una volta la mia voce e i miei passi non seguono la mia volontà, quindi mi limito a fare da spettatore a quello che so essere qualcosa che non posso gestire.

 

-Dove sei? - chiedo sorridendo.

 

-Sono qui!

 

-Qui dove?

 

-Trovami Noctis! - sento la risata di quella ragazza scaldarmi il cuore e i miei passi si fanno più veloci mentre cerco di trovarla.

 

Mi fermo e mi guardo intorno, quando sento un peso sulla schiena e due mani sugli occhi.

 

-Ti ho preso io per prima! - sta ridendo e sento il cuore accelerare i battiti.

 

-Non vale! - dico e ho appena il tempo di mettere le mia mani sulle sue che lei è già fuggita via.

 

Stavolta mi volto subito e comincio a seguirla, guardo il profilo della sua schiena, i suoi capelli biondi che si muovono nel vento e la sua risata che mi riempie il cuore.

 

-Tanto ti prendo! - urlo ridendo e lei ride ancora più forte

 

-Provaci Noctis!

Alla fine sono più veloce di lei e la afferro da dietro, avvolgendo le braccia intorno alla sua vita e abbassando il volto nell'incavo della sua spalla.

 

-Presa!- le sussurro all'orecchio e lei ride.

 

-Non vale...- dice sorridendo.

 

Io mi avvicino alla sua guancia e poso un bacio leggero, poi sollevo una mano sul suo volto e la faccio voltare verso di me.

Guardo quegli occhi grandi e mi perdo nel suo sguardo,sono felice...voglio solo perdermi in lei...

 

Mi sveglio con una strana sensazione, quella che ormai sono abituato a provare, come se venissi strappato via da un sogno bellissimo...non ricordo molto bene quello che ho sognato, solo due occhi che mi guardano con amore...e sento il cuore perdere un battito.

 

Mi alzo e apro la finestra, respirando l'aria del nuovo giorno.

Mi vesto in fretta con ancora la sensazione del sogno sulla pelle, sento ancora la morbidezza della sua pelle sotto le dita, il profumo dei fiori di campo...

 

Quando esco fuori, sto per dirigermi verso la spiaggia per non tardare all'appuntamento con Gladio, quando sento un cane abbaiare.

Mi volto e vedo un cane che ha un aria familiare, mi chino e lui si avvicina in cerca di coccole.

 

-Hey bello...che ci fai da queste parti? - dico grattando un po' dietro l'orecchio.

 

E' in quel momento che mi rendo conto che ha una sacchetto attaccato al collare.

Non so perchè, ma mi incuriosisce, così lo sciolgo e lo apro: all'interno c'è un libro...e mi venga un colpo, è “Nox Divina”.

 

-Ma che diavolo...- mi volto per guardare ancora il cane ma lui è già sparito.

 

Sento un forte senso di inquietudine, ma anche di emozione, adesso abbiamo il libro, possiamo sapere qualcosa di più.

Non so chi o che cosa abbia fatto in modo che io l'avessi, ma in questo momento non ho davvero tempo per rifletterci, perchè so che adesso potremmo fare un po' di luce...adesso potremmo avere un arma per difenderci.

Metto in libro nello zaino che ho portato con me e mi dirigo verso la spiaggia: oggi a pranzo, io e i ragazzi avremo tanto di cui parlare.

 

 

 

 

 

 

N.d.A.

Buona seraaaaaaa

non sono sparita, scusate!!

Purtroppo sono scesa a casa per una settimana e non ho potuto postare.

Spero non ci siano errori perchè ho dovuto rileggere il capitolo in fretta e in furia...in caso chiedo venia.

 

Un bacione a tutti

fatemi sapere cosa ne pensare

Angel_SG

  
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