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Autore: It hurts too much    27/05/2017    1 recensioni
Lui è diverso! Lui è speciale e lo deve sapere!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-   Andrea… Oh?! … Andrè?! Vieni qua, vieni! – mimai il gesto con la mano tanto per dire di non farla troppo lunga. 
La grande porta blindata fece uno scatto rumoroso e s’aprì.
 

-     Ohu e ce l’hai fatta ad entrare, ah?! – ti presi in giro con un sorriso nervoso sulla faccia.Tu ne abbozzasti un altro un poco più sforzato come per rabbonirmi.
 

-     Fammi sentire… Tu lo sai perché sono chiusa qua dentro?! – scoppiai in una risata che sapeva di cocci di vetro in caduta libera. 
-     Praticamente dicono che sei pazza. – mi spiegasti 

Mi presi le ginocchia e le accostai alla bocca, l’angolo dov’ero seduta emanava un odore di piscio pestilenziale ma ormai avevo le narici abituate io…
 

-     Così dicono quindi… - dondolavo con la testa, mi piaceva il freddo delle mattonelle fra i capelli.
-     E allora sarà vero! – le mie mani espressero un “non lo so” abbastanza eloquente. 

-   Hai pianto assai?! Gli occhi tutti rossi sono… - la voce tua tradiva una premura paterna. 

-      Buh. Non me lo ricordo… - avevo abbassato la voce di colpo. 
Ti avvicinasti un po’ di più.
 

-     Lui come sta? – più che domandare ti pregai mentre i miei occhi dovevano essersi riempiti di lacrime. 
-     Calmati dai… sta bene sta bene… - il tuo tono risultò frettoloso. 

Mi alzai di scatto arrivando barcollante a poco spazio dal tuo viso.
 

-     Sentimi, tu a me, mi devi fare una promessa, hai capito?! – esclamai con l’indice tremante puntato verso il tuo sguardo. 

-    Va bene ja… okay ora stai calma… - ti alzasti pure tu come per avermi meglio sotto il tuo controllo. 
 

-     No, non mi calmo! Tu glielo devi dire, capito?! – dalla mia gola uscì tanta voce.Glielo devi dire di non mollare, di non lasciarsi sotterrare dal dolore, dall’odio né dal senso di colpa, capito?! – Urlai forte.-Perché lui è una persona meravigliosa… - mi addolcii.-  Questo mondo ha bisogno di persone come lui… - sospirai prima di principiare un pianto. 

Cominciai a respirare affannosamente.


-     Marià calmati… - dicesti prendendomi per le spalle.

Il mio respiro aumentava considerevolmente di frequenza secondo dopo secondo mentre sordi singulti s’accostarono a quella sinfonia distorta.
I miei singhiozzi erano talmente forti da ricordare lo stridio di un treno in frenata.
Avevo gli occhi semichiusi, piangevo gridavo, tutto il mio corpo tremava come in preda ad una scarica elettrica.

M’abbracciasti affondando la bocca nei miei capelli e a denti stretti mi dicesti all’orecchio…


-  Va bene… Te lo prometto ma Sant’Iddio calmati… - quelle parole colme di paura fecero sì che il mio corpo trovasse pace.

Mi riposasti come un pupazzo nell’angolo all’aroma di piscio.
 

-     Ecco, vattene da qua dentro che l’odore di piscio per voi sani è insopportabile. – biascicai prima di svenire.

NDA : Alcuni errori sono studiati qualora ne trovaste altri di battitura eo d'altro genere mi scuso ma è scritta di getto e con il proposito di rendere realistico qualche dialettismo. 
   
 
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