1. Clay

Il vento, che sensazione strana che provoca quando ti sfiora i capelli e ti travolge con la sua freschezza. Sembra regalare voglia di vivere e aiuta a dimenticare i brutti momenti.
Porsi la mano fuori il finestrino e sentii la mistica sensazione.
<< Tony, ma allora dove si va? >> domandò Brand.
E il ragazzo dai mille segreti rispose: << A Chicago, mia nonna mi ha lasciato una casa per l’estate. Ora sarà il nostro rifugio temporale >>.
Wow, da piccolo avevo sempre voluto visitarlo.
Mi rivolsi a Tony: << E tra quanto dovremmo arrivare? >>.
<< verso le 10 di sera >> rispose << ma prima, cenetta al MC! >>.
Skye: << Sì, finalmente, stavo morendo! >>.
Tony mi aveva ancora una volta sorpreso, un ragazzo vintage come lui, intrappolato negli anni 80, al quale piace fare cena al MC! Ma d’altronde da Tony ormai, è chiaro che possiamo aspettarci di tutto.
Tony accostò allo sportellino del MC Drive e ordinammo un Big Mac, due Mc Chicken e un'insalatina col pollo per Brand, che ha preferito rimanere leggero. Presi il mio panino col pollo e lo iniziai a mangiare. Decidemmo di riprendere il viaggio ma Skye chiese di mettersi davanti per evitare spiacevoli inconvenienti con il suo mal d’auto e quindi facemmo cambio di posto. Morso dopo morso ero già a metà e mi chiesi quanto fosse che non mangiavo bene, ultimamente, preso dallo stress per le cassette, mi ero trascurato. Presi l’acqua ed oltre a berla mi feci aiutare da Brand per spargerla un po’ sulle ferite fatte da Bryce. Erano quasi sparite.
<< Clay, ma come te le sei fatte?>> chiese Brand.
Stavo già per accusare Bryce quando dallo specchietto retrovisore Tony mi squadrò. Ancora non lo aveva informato dell'accaduto e neanche Skye lo sapeva, ma c’era ancora tempo ed eravamo molto stanchi.
<< Sempre dalla bicicletta >> mentii.
Avevo finito di mangiare e il buio stava calando, la cena iniziava a pesare e mi accorsi che in realtà con Brand non avevo mai realmente parlato.
<< Ei Brand, cosa ti piace fare nel tempo libero? >> chiesi per cercare di attaccare un discorso.
Rispose: << Mi piace leggere e scrivere, una volta partecipai anche al gruppo di poesie di Ryan >>.
Ebbi un capogiro e ricordai per un instante Hannah quando ne parlò nella cassetta.
<< Ma Tony me ne ha consigliato un altro, così ho cambiato >> continuò.
Incrociai lo sguardo di Tony e ci scambiammo un sorriso. Continuai per un po’ a parlare con Brand, mi diede l’impressione di essere un tipo a posto e con buone intenzioni. Tony sapeva mettersi in buone mani e questo mi tranquillizzò.
<< Tony ma che fine ha fatto il tuo lettore di cassette?>> domandò Brand.
Effettivamente me lo chiesi anche io, mi sembrava di averlo restituito.
<< Diamine l’ho dimenticato! >> rispose Tony alterato.
<< Peccato, mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche vecchia cassetta musicale, qua la radio non prende >> disse Brand.
Oh wow, pensai. Tony deve avere una grossa influenza anche su ragazzi con stile moderno!
Riflettendo e chiacchierando la strada sembrò infinita. Oramai a fare luce erano i fari della decappottabile di Tony e qualche lampione sperduto.
Appoggiai la testa al vetro del finestrino e buttai lo sguardo verso l'esterno. Vidi alberi, palazzi, vidi ragazzi che passeggiavano tranquilli, era tutto così sereno. La cena inizio a farsi sentire ed insieme alla mia stanchezza decisi di provare a riposare un pochino, ma bastò quel poco per farmi cadere in un sonno profondo.