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Autore: Dea Agnesa    27/05/2017    7 recensioni
MALEC.
Alec è un giovane ragazzo di 18 anni, non potrebbe chiedere di meglio perchè si è appena diplomato e non vede l'ora di trascorrere una serena estate con i suoi amici prima di iniziare il college.
Purtroppo non sempre le cose vanno come ci aspettiamo.
A volte un semplice giorno come tanti altri può trasformarsi in un incubo.
Quando tutto cambia, come si comporterà Alec per superare il dolore? chi potrà aiutarlo?
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-MAGNUS!-

Alec si precipitò dentro l'appartamento di Magnus. Per la fretta lasciò anche la porta aperta, ma era un dettaglio irrilevante in quel momento. L'uomo gli aveva mandato un messaggio intimandogli di tornare a casa perchè aveva ricevuto una visita, alquanto indesiderata. Si fermò al centro dell'appartamento con il fiatone, guardandosi attorno, aspettandosi di vedere sua madre.

- Magnus?...- disse Alec sorpreso.

Sembrava non ci fosse nessuno in casa e Alec stava per andare a sedersi perchè aver fatto le scale di corsa gli aveva procurato una fitta fastidiosa al fianco. Arrivò al divano e per poco non gli venne un colpo sentendo un gran frastuono proveniente dal piano di sopra. Sembrava che qualcuno stesse spostando i mobili.

Ne aveva passate davvero di tutti i colori in quegli ultimi mesi e se qualche ladro aveva avuto la brillante idea di entrare in casa non l'avrebbe passata liscia. L'idea che, in effetti, potesse esserci un comune ladro venne subito sostituita da un'ipotesi più sconcertante. Se fosse entrato qualche criminale? Qualcuno che voleva farla pagare a Magnus per aver ficcato il naso dove non doveva?

Alec strinse i pugni e andò verso le scale, cercando di non fare rumore. Dopo qualche passo tornò indietro e entrò nella camera di Magnus, si avvicinò al comodino, aprì il primo cassettino e afferrò la pistola. Se la rigirò in mano. Non aveva mai usato un'arma...e non l'avrebbe fatto nemmeno quel giorno (forse) ma era sempre meglio avere qualcosa con cui difendersi, le persone con cui aveva a che fare Magnus non scherzavano.

Ritornò sui suoi passi, mentre ancora al piano di sopra sentiva dei rumori. Prese il cellulare e mentre saliva piano le scale mandò un messaggio a Magnus.

 

Magnus, dove sei?! Credo ci sia qualcuno in casa!

 

I rumori provenivano dallo studio. Il cuore di Alec batteva forte nel petto e stava cominciando a sudare. Quando arrivò in prossimità della porta si fermò senza sapere cosa fare. Doveva sfondare la porta facendo un'entrata ad effetto? figurò se stesso che cercava di sfondare la porta con una spallata con il solo risultato di una porta ancora perfettamente chiusa e la sua spalla dolorante. Mentre formulava questo pensiero sentì dei passi e la maniglia della porta che si muoveva perciò con il terrore negli occhi si appiattì sulla parete, pronto ad assalire chiunque stesse per uscire dalla stanza.

Il tutto poi avvenne troppo velocemente. Alec non sapeva quello che stava facendo, eppure non poteva dire lo stesso del suo corpo. Appena la porta si aprì scattò in avanti e puntò la pistola ad altezza petto. Gli si fermò letteralmente il cuore quando vide di fronte a sé Magnus che con degli ottimi riflessi gli afferrò l'arma dalle mani.

- Alexander!!- fece questo con gli occhi spalancati.

- Magnus....- Alec riprese a respirare ma era lo stesso sconcertato. - Credevo...Oh mio Dio, avrei potuto spararti!!-

- Mi dispiace contraddirti, zuccherino, ma non ci sono proiettili in questa pistola. - gli rispose Magnus sorridendo.

- Si...vabbè.... non è questo il punto- balbettò Alec arrossendo.

- Tesoro perchè hai preso la pistola?- chiese Magnus stringendogli il braccio.

- Credevo ci fosse qualcuno in casa...credevo potessi essere...in pericolo.- Alec lo disse distogliendo lo sguardo imbarazzato.

- Ehi...- Magnus lo attirò a sé e lo abbracciò. - ...non c'è nessuno...sto bene.-

Alec si strinse all'uomo e chiuse gli occhi sospirando. Forse era stato troppo paranoico, ma chi poteva biasimarlo, entrambi avevano rischiato la vita fino a qualche settimana prima.

- Cosa stavi combinando, comunque?- chiese Alec sciogliendo l'abbraccio.

- Oh...ma niente, niente. - fece Magnus con la mano, come se stesse scacciando una mosca. Sembrava imbarazzato e Alec lo guardò con le sopracciglia alzate. Non lo aveva mai visto in imbarazzo. Poi i suoi occhi si spostarono all'interno della stanza e vide tutti i mobili spostati al centro, lasciando così le pareti libere e spoglie.

- Ehm...Magnus...- chiese Alec indicandoli. - Cosa hai fatto? -

- Volevo solo cambiare la disposizione dei mobili...- fece spallucce Magnus. - Mi aiuta a pensare...-

- Va bene, dai ti aiuto a rimettere a posto. -

- No, lascia perdere. Domani porteranno comunque l'arredo nuovo. - gli disse Magnus mentre spingeva Alec verso le scale.

- Questo non andava bene? Mi piaceva la scrivania. -

- Già ma ne ho vista una, qualche giorno fa, molto più bella. In legno di cipresso intagliata a mano, davvero favolosa! - gestilò Magnus.

- Si bhe....se lo dici tu. -

- Ti sei divertito con tuo padre?- chiese Magnus mentre si dirigeva verso l'angolo bar per farsi un drink. - Come sta il “vecchio”?-

- Sta bene...ma Magnus, dov'è mia madre?-

Magnus prima di rispondere gli passò un bicchiere con un bevanda di un bel colore oro che Alec però rifiutò.

- La tua “cara” madre è andata via.-

- Cosa voleva?-

- Probabilmente non aveva nessuno da importunare ed è venuta da me. -

- Andiamo, Magnus! -

- Tesoro dobbiamo parlare. Sediamoci. - disse Magnus andandosi a sedere sul divano. Alec lo guardava preoccupato.

- Ecco, lo sapevo! Cos'è successo? Ti ha minacciato? -

- Alec...calmati -

- Gli hai detto quello che facciamo? - chiese Alec spalancando gli occhi. - Non potrebbe sopportarlo Magnus! Sapere il genere di rapporto che ho con te la ucciderebbe! Credo sia meglio procedere con calma...farglielo capire un po' alla volta e ...-

- Alexandere!- lo interruppe Magnus. -Non ho detto nulla a tua madre...anche se aspetto l'occasione giusta per dirle come suo figlio sappia usare bene la bocca....sopratutto lì – disse indicando il suo basso ventre.

Alec arrossì come un peperone e guardò Magnus con uno sguardo omicida da “ Non oseresti”.

- Aspetto il pranzo di natale per questo, tranquillo. - continuò Magnus, divertito portandosi il drink alla bocca. Appena il bordo toccò le labbra dell'uomo, alec gli spinse il braccio e gran parte della bevanda gli finì addosso.

- Alexander!!- esplose Magnus con le braccia aperte e guardandosi la maglietta zuppa.

- Ops... - fece Alec per nulla dispiaciuto.

- Sai quanto mi è costata questa camicia!?- esclamò Magnus.

- Mmmm... - iniziò Alec pensieroso, scrutando la camicia color senape di Magnus. Era una semplice camicia in cotone. - ...50 sterline? -

- Io ti uccido!! - Magnus si slanciò verso Alec.

Alec si ritrovò in men che non si dica schiacciato dal peso dell'altro che cercava di strozzarlo. Occhi blu rideva di gusto mentre teneva ferme le mani di Magnus, che adesso aveva assunto un cipiglio divertito. Non riuscendo ad arrivare al collo del ragazzo per via delle mani bloccate optò per un'altra strategia. Con un sorrisetto malvagio si avvicinò con il volto all'altro e gli diede un morso alle labbra.

- Ahi!- disse Alec con sguardo sconcertato e portandosi una mano alle labbra. - Mi hai morso! -

- L'ho fatto -

- Dovrò punirti per questo! -

- Mi hai già punito abbastanza quando mi hai irrimediabilmente rovinato questa meraviglia. - rispose Magnus indicandosi la camicia.

- Io pensavo ad un tipo diverso di punizione...-

- Stupiscimi allora. -

- Ecco...potrei...-

Magnus non seppe mai cosa avrebbe potuto fare Alec perchè furono interrotti dal suono del citofono.

- Non aspettavo nessuno. - disse Magnus.

- Potrebbe essere ritornata mia madre. -

- Non è tua madre, Alexander. In ogni caso...- Magnus avvicinò le sue labbra al collo del ragazzo. - ...dove eravamo rimasti? -

- Non vai a vedere chi è ? -

- Sono impegnato. -

- Magnus...- sospirò Alec chiundendo gli occhi e godendosi i baci delicati dell'uomo.

Il citofono suonò di nuovo.

- Va bene, ho capito!- disse Magnus alzandosi di scatto dal divano. Fece qualche passo poi si voltò verso Alec. - TU non ti muovere da lì, non ho ancora finito con te. -

Alec pensò suonasse un po' come una minaccia ma non potè fare a meno di sorridere mentre osservava Magnus che andava a passo spedito verso l'ingresso. Non avrebbe davvero voluto trovarsi al posto del poveretto che stava aspettando fuori dalla porta. Magnus poteva essere molto minaccioso e vendicativo.

- Chi osa disturbarmi?! - chiese Magnus sollevando il ricevitore del citofono.

- ehm...sono Simon...Simon Lewis...sto cercando Alec. Izzy mi ha detto che abita qui adesso...-

- Mmmh, Izzy eh? - rispose Magnus sbuffando.

Alec fece capolino , in quel momento, dal soggiorno. Aveva i capelli tutti arruffati e Magnus dovette trattenersi per non saltargli addosso.

- Magnus, chi è ?-

- Un certo Siwon -

- Simon!!- gridò Simon all'altro lato del citofono.

- Dai fallo entrare...- disse Alec avvicinandosi.

- Devo proprio?-

- Si! - disse Alec premendo il pulsante per aprire la porta principale al piano di sotto. Poi aspettò, appoggiato con una spalla al muro, che l'amico salisse le scale.

- Penso che mi farò un altro drink ...- disse Magnus.

- E il secondo nel giro di neanche mezz'ora!- protestò Alec.

- No, è il primo tesoro. - rispose Magnus mentre voltava l'angolo e scompariva.

Alec si voltò sospirando appena vide Simon entrare.

- Ehi, amico. Ti trovo in forma!- disse Simon tutto sorridente.

- Mi sto riprendendo. Dai entra...vuoi bere qualcosa?-

- Certo -

Alec gli fece strada fino al soggiorno dove trovarono Magnus ad aspettarli, seduto su una poltrona, come se stesse posando per un servizio fotografico.

- Piacere di conoscerti Steven – disse Magnus sollevando il bicchiare che teneva in mano verso Simon.

- Veramente sarebbe Simon...- gli rispose lui.

Magnus fece spalluce e continuò a bere.

- Allora...- iniziò Alec guardando tutte le bottiglie di liquori di Magnus. - ...cosa vuoi?-

- Bellissimo questo angolo bar!- esclamò Simon guardando l'ampio rifornimento di alcolici di Magnus. - Quella cos'è? - chiese indicando una bottiglia rossa.

- Non ne ho idea...- ammise Alec.

- Bhe, assaggiamo! - disse allegro Simon sedendosi in una sedia alta di fronte ad ad Alec.

- Per quanto sarebbe divertente gustarmi la scena..- disse Magnus alzandosi di malavoglia dal divano - ...se non vuoi morire ti consiglio di non berlo. Quello è assenzio puro e ha 70 gradi. -

- 70 gradi?! - esclamò Simon – ci vai giù pesante, amico. -

- Non dirmi che davvero lo bevi? - disse Alec.

Magnus gli si accostò accanto e cominciò a tirar fuori bicchieri e varie bottiglie.

- Ne uso solo qualche goccia da aggiungere ai cocktail. Ora Steven, che ne pensi di un Cuba Libre? -

- Ehm...ok, sei tu l'esperto. -

- Come va con la band? - chiese Alec mentre Magnus preparava la bevanda.

- Alla grande. Sono venuto proprio per dirti che questa sera suoniamo al “The Harp”. Izzy Jace e Clary ci saranno, tu sei dei nostri? -

- Si, ovviamente. - rispose Alec. Poi si voltò verso Magnus. - tu Magnus? Ci vieni?-

- No, biscottino. Per oggi passo. - rispose Magnus mentre passava il drink a Simon

- Comunque ti cercavo anche per un'altra proposta. - sorrise Simon. - sto per passare da casa tua per prendere Max. Gli avevo promesso che l'avrei portato al London Super Comic Convention. Ti va di unirti a noi? -

- Certo! Volevo proprio passare un po' di tempo con Max! -

- Una fiera...del fumetto? - chiese Magnus alzando un sopracciglio. - siete seri? -

- Neanche te lo chiedo, Mag . - gli disse Alec sorridendo.

- Per questo ti amo, fiorellino. - gli rispose Magnus.

Alec rimase interdetto quando sentì le parole di Magnus. Era da tanto che sperava che l'uomo gli dicesse che lo amava ma di certo non si sarebbe mai aspettato che avvenisse così. Osservò Magnus che sembrava non essersi accorto di ciò che aveva appena detto oppure non gli dava la stessa importanza che invece gli attribuiva lui. Semplicemente stava scherzando. Ci stava pensando troppo e sapeva di essere arrossito, non andava bene.

- Allora...- disse Simon riportandolo alla realtà. - … andiamo?! -

- Ehm...si...si certo...-

- Grazie per il drink! Sembrava coca cola – disse Simon a Magnus.

- Il Cuba Libre è rum, cola e lime....anche se nel tuo ho messo molta cola e poco rum. Mi sembri già abbastanza esaltato senza bisogno dell'alcool.-

- Il tuo fidanzato è davvero un adulto responsabile. - disse Simon ad Alec.

- Non quanto dovrei. - rispose Magnus prima che potesse farlo Alec. Si rivolse poi a quest'ultimo. - Alexander prendi la macchina per...-

- Quale macchina? - lo interruppe Simon.

- Di Magnus...la Porsche che è parcheggiata di sotto ma non la userò, possiamo prendere un pullman. - spiegò Alec.

- No che non possiamo!- saltò su Simon. - Alec, tu hai una Porsche! Ti rendi conto?! -

- IO non ho proprio nulla! È di Magnus. -

- Tesoro, perchè deve essere sempre così complicato? Prendi la macchina e basta. Steven le chiavi sono all'ingresso prendile e vai...Alec arriva subito. -

Simon non se lo fece ripetere due volte, posò con un po' troppa forza il bicchiere che aveva in mano e poi scappò verso le scale.

- Va tutto bene? - chiese Magnus avvicinandosi ad Alec.

- Si...tutto bene...solo non voglio approfittare...-

- Intendevo prima. Mi sei sembrato strano...-

- No. Strano? Per niente...- disse Alec distogliendo lo sguardo. - Adesso vado, Simon mi sta aspettando. -

Cosa vuoi che ti dica Magnus? Vorrei che mi amassi...vorrei sentirtelo dire e non in quel modo patetico che hai usato poca fa e mi sento un'idiota a pensare queste cose!

- Ehi! - disse Magnus fermandolo – sei sicuro di stare bene? -

- Te l'ho detto, sto bene! -

- Ok. Quando torni ti devo parlare però. -

- Probabilmente farò tardi. -

- Io sarò qui. - gli sorrise Magnus.

Alec incrociò il suo sguardo e senza riuscire a trattenersi si avvicinò e gli diede un bacio rapido sulle labbra, poi si voltò e andò via.

 

 

 

 

 

Ebbene non sono morta e vi prometto che non abbandonerò la storia però purtroppo il mio unico pomeriggio libero è il sabato quindi è davvero difficile riuscire ad aggiornare velocemente :( . spero che il capitolo vi sia piaciuto, per qualsiasi domanda, critica, recensione, dubbio ecc non esitate a scrivere XD. Purtroppo i guai arriveranno e non saranno piacevoli...per ora è un momento di stallo diciamo, i nostri Malec sono appena usciti dai casini e non mi pare il caso di ributtarceli così presto.

p.s non so se avete notato e se seguite la serie ma manca pochissimoooo alla 2b *.*

 

 

 

  
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