Sono a fare una passeggiata, oggi sono uscito prima da scuola e Gianluca ha preferito andare a casa a studiare, sono nel giardino e mi seggo sotto la statua bronzea.
≪Chissà come si chiamerà questa statua...≫ mi chiedo.
≪Se leggi nella targa c’è scritto che si chiama “Statua del futuro” creata nel 1891 da un autore sconosciuto.≫ mi risponde una voce, sicuramente il tizio è seduto nell’altra parte della statua.
≪Ah, capisco… non lo sapevo nonostante vengo qui da anni.≫ rispondo noncurante di chi sia l’altro interlocutore.
≪Secondo me questa statua è piena di significato.≫ mi confessa l’altro.
≪Anche per me… secondo te che cosa significa?≫
≪Secondo me significa che nonostante le dure avversità che la vita ci riservi non abbiamo motivo di abbatterci.≫ mi risponde l’altro.
≪Che bella interpretazione. – dico e guardo l’orologio del parco – Per me si è fatto tardi, devo andare. È stato bello parlare con te.≫ dico alzandomi e non interessandomi chi fosse l’interlocutore me ne vado a casa mia a studiare.
≪Allora ragazzi, – dice Zarachiel battendo le mani – oggi i gruppi sono: Raphael contro Gabriel, Sealtiel contro Barachiel, Jaudiel contro di me e Uriel contro Michael.≫
≪C-cosa?≫ domando sperando che abbia sbagliato a pronunciare i gruppi.
≪Michael hai capito bene.≫ mi risponde l’Arcangelo.
≪M-ma come mai? Cioè dico in questi mesi non ci hai mai fatto lottare insieme.≫ dico non capendo.
≪Se non vuoi lottare con me basta solo dirlo.≫ dice Uriel innervosito.
≪No, non è per questo! – dico girandomi verso l’Arcangelo – Però non ci ha mai fatto lottare insieme.≫
≪C’è sempre una prima volta.≫mi risponde il nostro mentore.
Così dicendo iniziamo a lottare, lottare con lui mi sento strano.
≪Come mai non usi tutte le tue forze?≫ domanda l’Arcangelo fermandosi.
≪Scusa… ero distratto.≫ dico scusandomi.
≪Si vede… se non hai voglia non facciamo niente.≫ mi propone Uriel.
≪Per me possiamo allenarci.≫ gli rispondo.
≪Ma se devi lottare così sono io che non voglio.≫ mi risponde l’Arcangelo.
≪Ok, allora mi dai qualche minuto per riprendermi?≫ domando ed Uriel annuisce.
Mi allontano sedendomi lontano da loro.
Penso, ho mille pensieri che mi frullano in testa.
≪Sicuro che va tutto bene?≫ mi domanda Uriel sedendosi accanto, vedendolo divento paonazzo.
≪Non lo so neanch’io.≫ rispondo abbassando la testa.
≪È per quello che ha detto Zarachiel mesi fa?≫ mi domanda il fratello.
≪Sono preoccupato della relazione tra tutti noi.≫ dico sviando il discorso.
≪Che intendi?≫ mi domanda l’Arcangelo guardandomi.
≪Se dovesse scoppiare una guerra ed i nostri cuori non sono tutt’uno… penso… penso che sarà più difficile per noi vincere.≫ dico guardandolo preoccupato.
≪Dimmi la verità… questo c’entra con il nostro rapporto.≫ dice Uriel guardandomi serio.
Ha centrato il punto alla perfezione, divento rosso e mi giro.
≪Alla fine tra noi due non si è mai instaurato un legame saldo… abbiamo fatto tutti amicizia, ma tra noi due… nonostante sono passati mesi non sono neanche riuscito a parlare decentemente con te.≫ dico guardando quel cielo così limpido.
≪Allora è questo? – mi domanda l’Arcangelo ed io annuisco – Non ti preoccupare, ci saranno momenti per cui potremmo chiarire.≫ mi rassicura Uriel ed andiamo ad allenarci.
Sono sull’autobus e ripenso alle parole di Uriel quando, ad un tratto, mi ricordo che devo parlare con Betty!
Arrivo a scuola e mi seggo sulla panchina davanti al cancello, sono le 7 del mattino e penso a quello che le devo dire.
La vedo arrivare e mi alzo andandoci incontro.
≪Ciao Marco.≫ mi dice la ragazza col sorriso.
≪Ti devo parlare.≫ a quelle parole la ragazza sbianca.
≪Me lo puoi dire anche qui.≫ dice la ragazza sudando freddo.
≪Come vuoi… - dico iniziando ad innervosirmi – allora, sono venuto a sapere che mi parli alle spalle.≫ dico serio.
≪Cosa?! Sono tutte menzogne! Chi te lo ha detto?≫ domanda la ragazza iniziando ad agitarsi.
≪Non ha importanza.≫
≪È stato Gianluca vero? Non devi credere a quello là!≫ dice accusando il mio migliore amico.
≪Che intendi?≫ dico con tono che lei mi abbia convinto.
≪È lui che ti parla alle spalle, è lui che dice brutte cose su di te definendoti “idiota” o “rincoglionito”, io ti ho sempre difeso.≫
≪Ah allora mi hai sempre difeso dicendomi anche “viziato” e “infantile” vero?≫ domando a tono.
≪T-Tu come lo sai?≫ domanda lei allibita.
≪Tu hai accusato il mio amico senza che io ti dicessi se me lo aveva detto lui o meno, dicendo delle falsità… senti cara tu non mi inganni più con le tue belle parole! Ti sei ingannata tu stessa prima dicendomi “tu come lo sai”. Ora vai a fare la vittima con gli altri e dire tutto a quella tua amica Ginevra. Ah, a proposito, fatti insegnare il suo mestiere da meretrice a che ci sei.≫ dico lasciandola là, come impietrita mentre io me ne vado a petto infuori orgoglioso per quello che ho fatto.
Le prime tre ore passano e suona la campana della ricreazione, tutti escono dalla classe tranne io e Gianluca.
≪Sai Gianluca stamani ho parlato con Betty.≫ gli racconto e neanche il tempo di dire quella frase sento urlare Ginevra dal corridoio.
≪Credo che anche Ginevra lo sa.≫ dice l’amico ridendo.
≪Come le ho detto ecco che glielo è andato a raccontare ora manca solo che le insegna il suo mestiere.≫ dico ridendo.
≪Vero le hai detto anche questo?≫ domanda scoppiando in una grossa risata.
≪Si Gianluca, l’ho proprio fatto!≫ rispondo ridendo.
Esco dalla scuola e decido di passare qualche oretta sotto la statua a studiare.
Mi seggo ed apro il libro di diritto ed economia.
≪Rieccoti.≫ mi dice la voce di qualche giorno prima dietro la statua.
≪Ci sei anche tu!≫ esclamo felice, ma non girandomi.
≪Anche tu venuto a studiare?≫ mi domanda.
≪Sì, studio economia e tu?≫ domando curioso.
≪Matematica.≫
≪Ci giriamo? Così ci possiamo conoscere.≫ domando.
≪Ehm… meglio di no, mi vergogno e poi così riesco a confidarmi meglio.≫ mi risponde.
≪Ok come vuoi.≫ rispondo.
E così iniziammo a passare la maggior parte dei pomeriggi insieme, io e il mio amico misterioso; lo potrei addirittura definire un mio caro amico visto che gli racconto quasi tutto.
≪Oggi mi sembri particolarmente allegro.≫ mi dice Uriel parandomi un colpo.
≪Bhè possiamo dire che ho la mente più serena ultimamente.≫ rispondo ridacchiando.
≪Ah capisco.≫
≪Tu invece? Perché mi hai fatto questa domanda?≫ domando.
≪Non te lo voglio dire.≫ mi risponde l’Arcangelo.
≪Perché?≫ domando fermandomi.
≪Bhè sai mi vergogno e poi mi viene male a confidarmi.≫ mi risponde Uriel.
≪Cosa intendi?≫ domando.
≪Oggi hai studiato bene economia.≫ mi dice Uriel lodandomi.
≪Non può essere… – dico sbalordito e non credendoci – allora tu sei il mio amico misterioso!≫ dico e lo vado ad abbracciare.
≪Finalmente ti sei aperto con me.≫ mi dice Uriel sorridendo ed io annuisco.
ANGOLO AUTORE
Ciao ragazzi! Eccomi qua con un nuovo capitolo!
Questo capitolo può sembrare un altro extra ma non è così.
Mettiamo in chiaro le cose che si possono capire male.
- Marco ha parlato con Betty ed hanno "chiarito" se così si può dire, finalmente il secchione della classe ha svuotato il sacco,
- Michael ha finalmente fatto amicizia con Uriel.
Ora ci vediamo al prossimo capitolo (un EXTRA)!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che mi perdoniate gli errori.
Per qualsiasi perplessità, domanda, correzione, commento (negativo o positivo che sia) vi basto solo inviare un messaggio privato o recensire la storia ;)
XOXOXO MIZU RYU