Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: serendipita    28/05/2017    1 recensioni
Cosa succede quando la tua strada si incrocia senza via di scampo con quella di quel bellissimo ragazzo che osservi tutti i giorni in metro? E se per qualche scherzo del destino quel ragazzo è la persona più sbagliata di cui innamorarti?
------
-Occhi grigi e penetranti?-
-Sì, come fai a saperlo?- sollevo lo sguardo su di lei che però fissa il centro dell'aula.
-Perché ci stanno fissando proprio in questo momento-
Mi giro di scatto e ancora mi ritrovo a fissare il ragazzo dagli occhi grigi che stavolta mi guarda, guarda proprio me, fissa negli occhi attendendo che la smetta di parlare. Mi sorride appena con il suo solito cipiglio prima di prendere il microfono e dire...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Give me love like her
'Cause lately I've been waking up alone
Paint splattered teardrops on my shirt

 

Il calore del piumone mi avvolge e una dolce musica culla la mia mente che si aggrappa all'ultimo ricordo di cui ha coscienza. Oh si, ora ricordo, ero su una spiaggia soleggiata, sicuramente ai Caraibi, me ne stavo distesa a prendere il sole sulla mia pelle già ben dorata e il mio fisico tonico con le curve al punto giusto...

 

And dreams of
Para-para-paradise
Para-para-paradise
Para-para-paradise

 

La musica cambia, e ora che me ne accorgo c'è un bel ragazzo muscoloso che si sta dirigendo verso di me. Si siede accanto al mio asciugamano e mi offre un Mojito invitandomi a cena questa sera...

 

Why do they always send the poor?

Barbarisms by barbaras
With pointed heels
Victorious victorious kneel
For brand new spankin' deals

...aspetta. Questa musica è troppo forte, ma perché i System of a down stanno suonando nelle mie orecchie?! Non riesco a capire da dove provenga la musica, e nemmeno il ragazzo accanto a me lo capisce visto che si preme le mani sulle orecchie tentando di filtrare il suono. Mi rivolge uno sguardo arrabbiato, come se fosse colpa mia, poi qualcosa di morbido mi colpisce forte alla testa...

 

-Quando la finirai? Prima o poi vi butto fuori di casa, a te e le tue sveglie, Sofì. Buongiorno-

 

Vedo Anna sparire oltre la porta della mia camera come una furia e mi tasto la testa spostando il cuscino che la dolce ragazza mi ha teneramente lanciato per svegliarmi.

Mi guardo attorno delusa dalla mia camera piccola e disordinata in cui ormai mi risveglio da 4 anni, da quando ho iniziato a frequentare l'università a Roma come fuori sede insieme ad Anna, l'amorevole ragazza di pochi minuti fa, anche conosciuta come la mia migliore amica da sempre, acida di mattina, di pomeriggio e di sera, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, ma pur sempre la migliore amica che potessi desiderare.

 

Mi alzo svogliatamente dal letto, raggiungo il cellulare e spengo le altre 4 sveglie impostate. Ogni mattina metto dalle 7 alle 10 sveglie passando da canzoni romantiche al rock più duro. Amo dormire, è più forte di me e se mettessi una sola sveglia mi alzerei dal letto alle 4 del pomeriggio, motivo per cui ogni mattina tutto il vicinato si sveglia assieme a me.

 

Mi lavo, mi vesto e in mezz'ora sono seduta in metro direzione università. Questa è la mia vita: casa, università, qualche lavoro occasionale, visite alla mia famiglia in Umbria durante le feste; e a dirla tutta a me sta bene così. Ho 24 anni, mi sono laureata in economia un anno fa e ora sto frequentando la magistrale, per la precisione, essendo marzo, inizio oggi i corsi del secondo semestre. Mi piace andare bene, superare gli esami con dei buoni voti, ma ancora di più conoscere l'argomento e saperlo gestire completamente. Nonostante ciò riesco più o meno anche ad avere una vita sociale decente a ad uscire.
Insomma, la spiaggia ai Caraibi con Mojito e relax sono solo un sogno. E anche il fisico perfetto visto che non ho né il tempo né la voglia di andare in palestra. Non che stia male, sono mediamente alta, ho un fisco asciutto, grandi occhi verdi e lunghi capelli castani, ma un fisico con qualche forma in più nel punto giusto e un colorito meno cadaverico non l'avrei rifiutato. Per non parlare del figo, si, di lui sento decisamente la mancanza considerata la povertà della mia vita sentimentale... Proprio mentre mi ritrovo a fantasticare sul tipo del mio sogno sale in metro un ragazzo, camicia, giacca, occhi grigi.

Lo osservo attentamente cercando di non farmi notare, come faccio quasi ogni mattina. Mr. Sconosciuto, il ragazzo in questione, sale sulla metro tre fermate dopo di me, come me ogni mattina si mette al primo vagone e come me scende alla quindicesima fermata. Non lo vedo tutti i giorni, solo i giorni in cui prendo la metro alle 9, ma ogni volta mi perdo a fissarlo, facendo anche figure di merda palesi visto che un paio di volte mi ha sorpresa a fissarlo sfoderando subito dopo un sorrisetto furbo e facendomi arrossire. Sì, dovrei smettere, ma perché privarmi dell'unica gioia di cui posso disporre di prima mattina?

 

Arrivo alla fermata, scendo e mi incammino verso l'univerità. Oggi andrò in un padiglione diverso per la prima volta, il che mi rende abbastanza eccitata, in quanto è quello della laurea specialistica. Per sicurezza ho controllato ieri la strada con il Tom Tom, anche se sono solo 10 minuti a piedi voglio arrivare puntuale senza perdermi mille volte e passare prima al bar. Devo assolutamente fare il pieno di caffeina e divorarmi un cornetto al cioccolato, la cioccolata è essenziale per farmi cominciare la giornata al meglio.

Mano a mano che proseguo per la mia strada vedo Mr. Sconosciuto davanti a me che sembra andare proprio nella mia stessa direzione. Che sia un alunno del mio stesso corso?

Non avevo mai pensato a lui come una persona reale con una vita, un percorso di studi, un lavoro, per me era solo il ragazzo che incontravo in metro. Eppure quando arrivo davanti all'entrata dell'università ogni mio dubbio scompare. Il ragazzo entra sicuro all'interno e sparisce nei corridoi lasciandomi interdetta. Chissà, se mi dice bene siamo anche nello stesso corso, anche se lui mi sembra più grande.

Mi guardo attorno e dopo aver chiesto informazioni arrivo all'amato bar dove mi metto in fila.

 

-Buongiorno, un caffè lungo e un cornetto alla Nutella, è possibile?- chiedo ad un uomo sulla cinquantina dal faccione simpatico appena arrivo alla cassa.

 

-Tizià ce l'abbiamo un cornetto alla crema pe sta principessa o so finiti?- domanda lui, facendomi un occhiolino, al cameriere al banco dei dolci

-Ti ha detto sfiga, il ragazzo qui davanti si è preso l'ultimo- risponde presumibilmente Tiziano

 

I miei occhi ruotano a guardare il ragazzo in questione e ancora una volta mi ritrovo ad osservare Mr. sconosciuto, sempre lui. Per la prima volta mi ritrovo però ad odiarlo, soprattutto nel momento in cui incuriosito si gira a guardarmi a sua volta, con il mio cornetto tra le labbra e scoppia a ridere.

 

-Grazie, solo un caffè allora- esclamo categorica. Nessuno può negarmi il cornetto alla Nutella di prima mattina e riderci sopra, nemmeno un figo del genere.

 

Bevo il mio caffè in religioso silenzio, e mi avvio sconsolata verso la classe quando noto vicino alla porta i miei tre miei amici. Corro e quasi gli salto addosso appena li raggiungo.

 

-Sofia, buongiorno, ti sei svegliata bene?- mi domanda Beatrice stritolandomi in un abbraccio. Lei è il mio sostegno, è una roccia, sempre calma, gentile, pronta ad aiutare chiunque, penso sia semplicemente la persona più buona che abbia mai conosciuto, con i suoi occhioni scuri da cerbiatta, i capelli biondi e la corporatura minuta nessuno potrebbe dubitare di lei.

 

-Che domande Bea, le si legge in faccia che avrebbe preferito rifare diritto commerciale piuttosto che alzarsi dal letto stamattina- a parlare è Daniele, alto, altissimo, un ciuffo di capelli castani. Un bel ragazzo, simpatico, estroverso e incredibilmente serio. Sono anni che continuo a sperare si metta con Beatrice dato che è chiaro ci sia un interesse reciproco, ma ogni volta che provo ad affrontare l'argomento loro sviano.

 

-Non nominare quell'esame del cazzo di prima mattina- esprime Edoardo passandosi una mano sulla faccia. Il classico sciupafemmine. Sicuro di sé con i suoi occhi e capelli neri, un corpo allenato, menefreghista, ha una ragazza diversa ogni giorno, eppure ha un cervello da far invidia perfino a me. Ha la mia stessa media del 29 ma senza fare alcuno sforzo.

 

-Già concordo con Edo, dovrebbe essere illegale parlare di esami di prima mattina. E comunque un ragazzo ignobile mi ha fregato sotto il naso l'ultimo cornetto alla Nutella, la giornata preannuncia solo disastri...-

 

-Ah come ha osato! Giuro che se lo vediamo gliene dico quattro...- mi consola Bea prendendomi sotto braccio mentre ci avviamo verso la classe per prendere i nostri soliti quattro posti in quarta fila.

 

-Si, e devi costringerlo a ripagarmi di un cornetto. Almeno era un bel tipo...- mi lancio sulla sedia poggiando la borsa e tirando fuori il materiale

 

-Davvero? Interessante, com'era?- domanda incuriosita.

 

-Hey non sarà che ti sei decisa a dare un'altra possibilità al sesso maschile?- già, perché come tutte le ragazze troppo sensibili Bea era stata fidanzata per tre anni prima che il suo storico ragazzo la lasciasse due anni fa spezzandole il cuore e facendole perdere fiducia nell'amore.

 

-Ma cosa dici, quando troverò il ragazzo giusto sarò la prima a mettermi in gioco. Per ora limitati a descrivermi il tipo, non si sa mai, potrebbe essere il mio principe... O il tuo-

 

-Impossibile. Il mio principe non esiste- dico ridendo - e il tuo invece lo conosci già, si da il caso che sia proprio seduto alla tua dest...-

 

-Ssh finiscila- dice arrossendo visibilmente e provocandomi l'ennesima risata -piuttosto qui qualcuna sta cercando scuse per non rispondere-

 

-Uff mi arrendo- dico iniziando a scrivere sul quaderno nuovo i miei dati e l'orario delle lezioni per coprire l'imbarazzo ingiustificato -è alto, sarà quasi 10 cm più di me, fisico asciutto, si veste sempre elegante, lo incontro spesso in metro con una valigetta, capelli scuri non troppo corti,...-

 

-Emmm Sofi...- cerca di interrompermi Bea

 

-Barbetta corta e ben curata, ah un culo che parla se non l'ho già detto e occhi...-

 

-Occhi grigi e penetranti?-

 

-Sì, come fai a saperlo?- sollevo lo sguardo su di lei che però fissa il centro dell'aula.

 

-Perché ci stanno fissando proprio in questo momento-

 

Mi giro di scatto e ancora mi ritrovo a fissare il ragazzo dagli occhi grigi che stavolta mi guarda, guarda proprio me, fissa negli occhi attendendo che la smetta di parlare. Mi sorride appena con il suo solito cipiglio prima di prendere il microfono e dire -Buongiorno a tutti, sono il Dott. Bianchi e sono l'assistente del professore di economia industriale.-



-.-.-.-.-.-

E' la prima volta che provo a scrivere una storia lunga, ma la nullafacenza ha questi brutti effetti su di me. Non so che dire, quindi niente, passo e chiudo. 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: serendipita