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Autore: Bellatrice    28/05/2017    0 recensioni
Riaprì gli occhi. Il soffitto sopra di lui era scrostato e i pezzi di intonaco sembravano essere sul punto di cadergli in testa. Forse non era così, ma sperava che qualcosa lo colpisse ponendo fine a quella tortura.
Aspettò qualche istante ma non accadde nulla.
Forse l'aveva immaginato. Forse non era vero. Forse la luce lo aveva ingannato.
Alzò di nuovo la testa riguardando il pavimento. No, non si era sbagliato...
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buio.

Era tutto quello che era riuscito a vedere nei primi minuti. Dapprima il panico di aver perso un senso così importante lo aveva quasi indotto a vomitare. Poi il suo stomaco gli ricordò che era da almeno una settimana che non mangiava qualcosa.

Paura.

Quel sentimento che raramente lo aveva toccato nella sua vita. Proprio lui, che di solito sapeva mantenere la calma anche nei momenti in cui tutti davano di testa, ora aveva paura. Solo il suono di quella parola lo faceva rabbrividire.
Calma.

Era l'unica cosa che era riuscito a dire a sè stesso in quegli interminabili secondi.

La mano si alzò, senza forza, ma qualcosa ne impedì il movimento. Un sapore metallico gli bagnava le labbra. Con un sospiro iniziò a sbattere le palpebre lentamente, cercando di concentrarsi. Dopo poco riuscì a intravedere un filo di luce.

Calma.

Quando la vista ritornò completamente cercò di sedersi. Inutile. Un laccio gli stringeva il petto impedendo ogni movimento. Alzò la testa e si guardò attorno.

La fioca luce gli permetteva di vedere solo una piccola parte della stanza e la vista ancora un po' annebbiata non migliorava la situazione. Si trovava su un lettino di acciaio e gli arti erano saldamente legati ad esso. Le mani erano bagnate di sangue. Non poteva capire da dove proveniva. Lo sguardo si spostò sul pavimento. La testa ricadde mollemente nella posizione iniziale. Chiuse gli occhi.

Buio.

Il respiro si faceva affannoso. Il cuore era impazzito.

Calma.

Riaprì gli occhi. Il soffitto sopra di lui era scrostato e i pezzi di intonaco sembravano essere sul punto di cadergli in testa. Forse non era così, ma sperava che qualcosa lo colpisse ponendo fine a quella tortura.
Aspettò qualche istante ma non accadde nulla.
Forse l'aveva immaginato. Forse non era vero. Forse la luce lo aveva ingannato.
Alzò di nuovo la testa riguardando il pavimento. No, non si era sbagliato.
Ora i suoi occhi azzurri erano spalancati e non riusciva a staccare lo sguardo dal corpo inerme della donna che giaceva in una posizione innaturale sul pavimento gelido.

Paura.
  
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