“Che cosa vuol dire che questa cena non è per noi?”
Aveva esordito lo spadaccino dai capelli verdi nel ritrovarsi dinnanzi ad una perfetta tavola imbandita alla perfezione. Sanji, che durante il pomeriggio non aveva fatto altro che cucinare, sospirò profondamente aspirando il fumo dalla propria sigaretta. Lo gettò fuori, liberandosi quasi da un peso e poi scrollò le spalle, perché effettivamente lui non aveva risposta a quella domanda.
“E’ inutile che continui a domandarmelo, testa d’alga, è un ordine di Rufy. Fine della storia. E comunque io ho cucinato anche per le ragazze. ” ribatté il biondo iniziando ad allontanarsi dalla tavola allestita nel piano bar della nave.
Zoro lanciò un’occhiataccia mista allo scetticismo di quell’ultima affermazione, ma alla fine anche lui si limitò a sbuffare ed ad allontanarsi in compagnia del cuoco. Ancora non riusciva a capire quale fosse l’idea del capitano, anche perché di solito cenavano tutti insieme, ma quella sera a detta di Sanji, Rufy avrebbe dovuto festeggiare qualcosa di speciale.
O almeno, così loro due avevano capito loro due. Ma non erano del tutto certi di voler capire oltre. 

“Ho un appuntamento.”
Quell’esclamazione da parte di Rufy lasciò letteralmente Sanji e Zoro senza parole. Il primo perché non credeva possibile che Rufy potesse davvero aver trovato una ragazza che gli interessasse sul serio; l’altro perché non aveva idea di che significasse avere un appuntamento con una ragazza. Ma Rufy sorrise loro con il suo solito modo di fare, sistemando meglio la giacca sulle proprie spalle.
“Non posso crederci.” sussurrò Zoro.
“Io non voglio crederci.” rispose Sanji continuando a scuotere la testa mentre guardavano il capitano allontanarsi e dirigersi verso il ponte della nave.
Il ragazzo, con molta tranquillità, prima di aprire la porta che lo avrebbe condotto al piano inferiore dove vi era tutto pronto per la sua cena, si guardò intorno con aria circospetta e solamente dopo essersi assicurato che non vi era nessun altro continuò ad andare.
Aveva meditato a lungo se domandare o meno l’aiuto del cuoco, ma effettivamente non poteva farne a meno visto ciò che avrebbe dovuto fare. Lo aveva desiderato a lungo e finalmente il suo appuntamento da sogno stava per diventare realtà.
Sarebbero stati semplicemente lui, una bella atmosfera ed… un cosciotto ben cotto.
Non c’era molto da spiegare perché in fondo chiunque era a conoscenza della passione del capitano Cappello di Paglia per la carne. L’avrebbe mangiata in qualsiasi modo, cucinata con i più svariati aromi, ed ecco che finalmente si era deciso a voler chiedere a Sanji di preparargli il proprio appuntamento ideale, senza però specificare altro. 

“Non posso crederci. Secondo te avrà invitato Boa Hancock all’appuntamento? O forse si tratta di Nami o forse di Robin. O forse di-…”
Il cuoco aveva iniziato ad elencare ed a contare sulle dita della mano tutte le donne che effettivamente quell’idiota del capitano avrebbe potuto invitare, ma erano una più improbabile dell’altra. Ancora non riusciva a capire come avesse fatto.
“Sinceramente non m’interessa, ti sto accompagnando solo perché poi hai promesso di cucinare la cena. ” sbottò lo spadaccino camminando di soppiatto al fianco del proprio compagno di sventure. Nessuno di loro sapeva bene che cos’aspettarsi da quella sorta di missione in incognito che avevano deciso di intraprendere.
“Tu proprio non lo capisci, vero? Insomma Rufy ha un appuntamento e noi, i suoi migliori uomini, non siamo stati invitati?”
“Credo che in un appuntamento le cose funzionino così, idiota.”
“Ma perché sto parlando con te, testa d’alga. Tu non ne capisci niente-…” ma il cuoco, prima di continuare a litigare con Zoro, s’interruppe di scatto perché sentì la risata di Rufy provenire dalla fine del corridoio.
I due si scambiarono un rapido sguardo, sempre più confusi, e così senza aggiungere altro iniziarono ad avvicinarsi solo per vedere meglio, il tutto senza lasciarsi scoprire. Avrebbero dato una rapida occhiata, niente di particolare, e poi sarebbero corsi via.
Più si avvicinavano più sentivano la voce di Rufy, ma c’era qualcosa che non andava. Con chi diamine stava parlando?
Finalmente alla fine del corridoio Sanji si fermò sullo stipite d’entrata, trascinando con sé Zoro che altrimenti si sarebbe perso perfino dentro la loro stessa nave, ed allora i due si sporsero in avanti in modo da controllare la situazione, ma ciò che videro non fu esattamente quello che si erano aspettati.
Dinnanzi a loro la scena che si presentò era al limite dello stupido e del bizzarro mescolati insieme perché non potevano davvero credere che Rufy fosse arrivato a tanto. Il capitano, con la sua bella giacca nuova che aveva deciso di usare per l’occasione, se ne stava seduto al tavolo ad ingozzarsi di tutto ciò che era stato servito, ma la cosa veramente preoccupante fu vedere con chi stava parlando.
Su un piatto, esattamente davanti a lui era stata poggiata uno dei più grossi cosciotti che entrambi avessero mai visti e Ryfu… Rufy lo stava letteralmente corteggiando.
Sanji era diventato pallido per la disperazione, anche se da un lato era soddisfatto che quell’imbracano non avesse davvero un appuntamento con una donna; Zoro invece cercò di liberarsi dalla presa del cuoco per andare a sua volta a mangiar qualcosa.
“Sta-… parlando con il cosciotto?” chiese in un sussurro il ragazzo biondo.
“Non lo vedi tu stesso?” rispose lo spadaccino.
“Ma quella era la portata principale e non il suo appuntamento!”
“E’ Rufy… ma di che cosa ti stupisci.”
E con quelle parole entrambi si scambiarono un’occhiata scettica al limite dell’inverosimile, specialmente quando videro Rufy sollevare il cosciotto ed avvicinarlo al proprio viso. Non poteva davvero essere tanto stupido da voler… no. Non poteva esserlo sul serio, i due ragazzi ne erano fermamente convinti.
Ma chiaramente non avevano a loro volta fatto i conti con quanto l’amore del capitano per la carne fosse tangibile. E così Rufy non ci pensò due volte ad avvicinarsi maggiormente al cosciotto sussurrando un semplice “Io e te ci dobbiamo sposare… e poi diventerò il Re dei pirati.” prima di baciarlo con passione.
Sanji e Zoro rimasero letteralmente senza parole cercando di riprendersi dallo shock di quanto appena visto perché effettivamente Rufy aveva appena sfiorato il limite dell’inverosimile sussurrando ad un cosciotto di carne di volerlo sposare per poi baciarlo. Non avevano idea di quanto il tutto potesse esser perfetto nella mente del capitano, così iniziarono ad indietreggiare anche parecchio velocemente, rischiando di cadere ed inciampare per la fretta.
“Facciamo così: noi due non siamo  mai stati qui e non abbiamo visto niente.” propose Sanji scappando via da quella scena.
“Io non penso di aver capito…” commentò Zoro sbagliando strada.
“Io penso di non voler capire.”
E con quell’ultima frase entrambi annuirono all’unisono decisi a lasciarsi alle spalle quanto appena visto, in fondo quello era il suo appuntamento ideale e nessuno di loro aveva il diritto di criticarlo, anche se sulla storia del bacio… no, quello non aveva decisamente scuse.