Fanfic su artisti musicali > Shawn Mendes
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Autore: _Nix    28/05/2017    2 recensioni
Shawn Mendes è uno tra i dieci teenagers più influenti al mondo -o almeno così lo ha definito il New York Times- e Riley semplicemente, non lo sopporta.
La cosa poi diventa più complicata quando entrambi sono costretti a fingere di essere legati in una relazione sentimentale dalla casa discografica del ragazzo.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cinque
 
 
È il 24 Dicembre, Riley e Shawn hanno da poco lasciato Toronto e davanti a loro hanno ancora un'ora di viaggio prima arrivare a Pickering.
Riley non sa bene come sia riuscita a convincere suo padre a lasciarla andare, non sa neanche perché lo abbia convinto in realtà visto che adesso si sta pentendo delle sue azioni. Sta davvero andando a conoscere i genitori del suo finto ragazzo?
Scuote leggermente la testa, prima di allungare la mano verso il tasto del volume della radio ed alzarlo, lasciando così che le note iniziali di "Mercy" inizino a risuonare nella macchina.
«Non ci credo» borbotta poi, appoggiando un gomito al finestrino e la testa sulla mano accanto al vetro, spostando poi lo sguardo sul ragazzo accanto a lei quando lui inizia ad intonare le parole della canzone, sorridendo divertito.
Riley ridacchia, ruotando gli occhi e continuando a guardarlo: «Hai preso i regali?» domanda poi, presa dal dubbio e dalla paura che il ragazzo possa essersi scordato qualcosa.
«Sono nelle buste vicino al mio giaccone» la informa Shawn, annuendo e indicando con un cenno della testa i sedili posteriori della jeep, mentre tiene il ritmo della canzone battendo piano le mani sul volante.
Riley si allunga verso le buste, le afferra e le trascina avanti con se, mettendosi poi a controllare cosa abbia comprato il ragazzo: una camicia azzurra per suo padre, un libro per sua madre.
È grata che abbiano deciso di non farsi il regalo tra di loro, non avrebbe proprio avuto idea di cosa regalargli e in più sarebbe stata con l'ansia fino al momento dello scarto.
La sua espressione cambia totalmente quando estrae dalla busta il regalo di Shawn per sua sorella mentre si volta a guardarlo: «Che roba è?» gli domanda seria.
«Il regalo per Aaliyah» risponde con fare ovvio Shawn, spostando lo sguardo dalla strada alla ragazza per poi riportarlo difronte a se.
«Sei serio? -continua lei, agitando in aria il regalo- Le hai regalato un calendario con dei gattini?».
«È carino».
«È un calendario! Chi cavolo vorrebbe un calendario per regalo di Natale? Sapevo che non avrei dovuto lasciarti fare i regali da solo» borbotta Riley, infilando nuovamente il calendario nella busta dei regali e portandola nuovamente sui sedili posteriori, puntando poi lo sguardo sul ragazzo.
«Secondo me è un'idea simpatica» si difende Shawn, alzando le spalle.
«Ti odierà» afferma invece Riley, decidendo di spostare lo sguardo sulla strada a sua volta, tornando a guardare il ragazzo quando una risata divertita esce dalle sue labbra.
«È uno scherzo -afferma Shawn, sorridendole- il regalo vero è nel mio borsone, ma non te lo farò vedere» conclude poi, puntando lo sguardo in quello di lei.
«L'importante è che tu non le abbia regalato un calendario» afferma Riley, spostando i capelli da una spalla all'altra.
Quando "Mercy" finisce e al suo posto inizia "Thinking Out Loud" di Ed Sheeran, Shawn allunga una mano verso la radio per cambiare stazione perché nonostante ami quella canzone non ne può davvero più di sentirla trasmessa su ogni stazione radiofonica ad ogni ora del giorno.
Quando si accorge delle intenzioni del ragazzo, Riley allunga una mano verso la sua, stringendo le dita intorno a quelle di Shawn e fermandolo: «Cambiami Ed Sheeran e ti uccido» gli dice seria, alzando le sopracciglia e fissandolo negli occhi.
Shawn sorride e annuisce, girando la mano per intrecciare le dita con quelle della ragazza, sorridendole.

Si sono fermati in un autogrill lungo la strada: Shawn aveva fame e Riley aveva davvero bisogno di sgranchire le gambe.
Stranamente non si è ancora avvicinato nessuno al ragazzo, forse per il fatto che nell'autogrill in quel momento ci sono solo persone adulte e bambini troppi piccoli per conoscerlo.
A Riley non dispiace comunque: passare del tempo con Shawn come ragazzi normali le piace, la fa sentire anche più a suo agio ed è bello potersi comportare con lui da amici, senza dover fingere di stare insieme per accontentare i paparazzi.
Sono seduti ad un tavolo vicino la vetrata dell'autogrill, Shawn ha preso un panino mentre Riley si è limitata ad una semplice bottiglia d'acqua che però non riesce ad aprire.
Sbuffa e alza gli occhi al cielo dopo l'ennesimo tentativo, prima di allungare la bottiglia verso Shawn: «Me la apri, per favore?» gli domanda, guardandolo.
Shawn annuisce, afferrando la bottiglietta con la mano libera dal panino, per poi lasciare quest'ultimo sul piatto e aprire la bottiglia alla ragazza, ridandogliela e sorridendo al suo ringraziamento.
Riley prende un sorso d'acqua, senza mai staccare lo sguardo dal ragazzo decidendo poi di tirar fuori il telefono dalla tasta del giacchino, aprire la fotocamera e puntarla su di lui.
Shawn non si è accorto del video che gli sta facendo la ragazza, tant'è che continua indisturbato nel suo masticare il panino, salvo poi afferrare la sua bottiglia e portandosela poi alla bocca, stringendo il tappo tra i denti e ruotandolo, aprendolo.
Riley ridacchia, attirando l'attenzione del ragazzo che solo in quel momento si rende conto di essere ripreso; sorride anche lui, allontanando la bottiglia dai denti: «Mi stai facendo un video?» le chiede poi, inclinando di poco la testa.
Lei alza le sopracciglia, sorride e annuisce; Shawn allora ruota gli occhi, sorridendo divertito prima di sporgersi verso di lei e «Fammi vedere», le dice ridacchiando.
Riley però si tira indietro, allontanando il telefono dal ragazzo e fermando il filmato, inserendo nuovamente il cellulare in tasca.
«C'è qualcosa dell'ultimo momento che dovrei sapere della tua famiglia?» domanda poi, appoggiando il gomito sul tavolo e la guancia sulla mano.
Shawn sembra pensarci, mentre addenta nuovamente il panino: «Mh, mia nonna non si ricorderà mai il tuo nome, o comunque tenderà a storpiarlo e probabilmente da Riley passerai ad essere Miley...o Kiley» la informa, strofinando le mani tra di loro per pulirle dalle briciole di pane.
«Oh e a Natale nessuno, e dico nessuno, può azzardarsi ad entrare in cucina: l'unico a cui è permesso farlo è mio nonno che prepara la cena per tutti» continua; Riley annuisce mentre si alza dalla sedia e segue il ragazzo fuori dall'autogrill, fino alla macchina.
«Ah e un'ultima cosa, non fare caso alle battute di mia madre su...su di noi, okay? Lo fa per mettermi in imbarazzo e per far divertire gli altri, ma non è mai seria...spero» conclude, aprendo lo sportello della Jeep e accendendo poi la macchina quando anche Riley è salita.
«Okay, ho capito: niente più Riley, non entrare in cucina, battutine imbarazzanti. Niente di più semplice» afferma la ragazza, allacciandosi la cintura.
«Un'altra cosa» continua Shawn immettendosi in strada e attirando l'attenzione di Riley, che lo guarda e «Cosa?» chiede, passandosi una mano tra i capelli.
La mano di Shawn poi arriva subito ad afferrare la sua, stringendola prima di tirarla verso di se e appoggiarla, ancora stretta alla sua, sulla sua gamba.

«Sei pronta?» le chiede Shawn, davanti alla porta di casa sua voltandosi verso di lei.
Riley lo guarda con gli occhi leggermente più aperti del solito e scuote vigorosamente la testa, allungando poi una mano che si va a chiudere sul braccio del ragazzo quando questo si allunga verso il campanello per suonarlo.
«E se non dovessi piacere a tua sorella? O a tua madre?» domanda seria, guardandolo.
«Riley..» Shawn prova a dire qualcosa, venendo però interrotto dalla ragazza e dal suo preoccupatissimo: «Oh mio dio, e se invece dovessi stare antipatica a tua nonna e lei decidesse di chiamarmi Miley, o Kiley, o in qualsiasi altro modo solo per mostrarmi il suo disprezzo? No senti, io torno a casa».
Shawn a quel punto scoppia a ridere, stringendo gli occhi e piegandosi leggermente in avanti, poggiando i borsoni a terra.
«Che cavolo ridi, idiota? -borbotta Riley, aggrottando le sopracciglia e colpendolo sul braccio- Sono seria» asserisce poi, passandosi la lingua sulle labbra e arricciando il naso, piccata.
«Riley, ti adoreranno. Sta' tranquilla-la tranquillizza Shawn, mettendole le mani sulle spalle e abbassandosi un poco per guardarla negli occhi- E poi non è che stai conoscendo davvero i genitori del tuo ragazzo» conclude, sorridendole.
«Lo so, ma sei mio amico e anche se non stiamo davvero insieme mi piacerebbe fare una buona impressione sui tuoi, tutto qui» spiega Riley, guardandolo negli occhi e mordendosi l'angolo della bocca.
«Andrai alla grande» la incita Shawn, allungando la mano verso il campanello e facendo pressione su di esso, ridacchiando al «sono fregata» di Riley.
La porta scura si apre pochi secondi dopo, rivelando la figura minuta di una donna bionda, che Riley identifica come Karen, la madre del suo "ragazzo", e che alla vista di Shawn si allumina e si alza sulle punte per stringerlo forte a se.
Riley resta in disparte mentre lui e sua madre si salutano e si dicono a vicenda quanto si siano mancati, poi Shawn si sposta di lato e la scopre, sorridendole.
«Mamma, lei è Riley -la presenta, allungando un braccio verso di lei- Ree, lei è mia mamma, Karen».
«Molto piacere, signora..» prova a dire Riley, allungando la mano verso la donna, salvo poi ritrovarsi stretta in un abbraccio caloroso che di certo non si aspettava.
«Oh, Riley. È un vero piacere conoscerti -le dice Karen, sorridendole una volta sciolto l'abbraccio- Entrate, vi starete congelando qui fuori» gli dice poi, mentre si sposta di lato per fare in modo che i due ragazzi entrino.
Una volta nella casa Shawn poggia il borsone a terra e si leva la giacca, appendendola all'attaccapanni vicino all'ingresso: «Papà e Aaliyah?» chiede a sua madre, mentre prende il giacchino di Riley e lo attacca accanto al suo sorridendole.
«Aaliyah aveva una partita di Hockey, tuo padre è andato a vederla -gli spiega Karen sorridendo, prima di spostare lo sguardo su Riley- Avete fame? Posso riscaldarvi un po' di pasta se volete» dice gentile.
«Ci siamo fermati lungo la strada, grazie comunque mamma» la ringrazia il ragazzo, annuendo quando la madre gli dice di mostrare a Riley la camera e abbassandosi ad afferrare i borsoni, avviandosi poi verso le scale.
Riley sorride a Karen e segue il ragazzo, salendo le scale e trovandosi di fronte ad un corridoio.
«Okay allora: questa è la stanza di mia sorella -inizia a spiegarle, indicandole la prima porta sulla destra- davanti c'è la camera dei miei. Questa qui invece è la mia camera e questa è la tua» conclude, una volta essere arrivato alla stanza davanti alla sua, aprendo la porta e spostandosi di lato per far entrare Riley.
«Il bagno è l'ultima porta infondo al corridoio, sulla sinistra. La stanza vicino alla mia è il mio studio» le dice come ultima cosa, entrando nella stanza e poggiando il borsone accanto al letto, su cui poi si siede.
«Uno studio? -gli domanda la ragazza divertita, appoggiandosi con la spalla allo stipite della morta e incrociando le braccia al petto- Sei proprio vecchio» afferma, scuotendo piano la testa ridacchiando divertita.
Shawn ruota gli occhi ma non riesce a nascondere il sorriso che gli si forma sulle labbra e sul quale si concentra l'attenzione di Riley, che si sposta poi sui capelli ricci un po' spettinati e sul corpo coperto dalla felpa nera della iHeart Radio, le cui maniche sono tirate su fino ai gomiti lasciando così in vista il tatuaggio sul braccio del ragazzo.
Il rumore della porta d'ingresso che si apre e sbatte dopo essere stata chiusa la distrae dai suoi pensieri, facendola tornare alla realtà; Shawn si alza e le si avvicina, circondandole le spalle con un braccio e trascinandola con le verso le scale per tornare di sotto.
Davanti alla porta, oltre a Karen, ci sono un uomo ed una ragazzina: Manuel e Aaliyah.
Shawn la lascia andare e si fionda su sua sorella, stringendole le braccia intorno al corpo e baciandole la testa mentre le gli circonda il collo con le braccia e ride: il ragazzo poi si alza ed abbraccia anche suo padre, dandogli alcune pacche sulla spalla.
«Papà, Aaliyah, lei è Riley -la presenta, spostandosi accanto alla madre mentre la ragazza si avvicina ai due- la mia ragazza».
E dentro Riley, adesso, quel 'mia' provoca tutta un'altra reazione.


 
#prayforManchester
   
 
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