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Autore: Lord Larry    28/05/2017    0 recensioni
Una storia di guerra, sesso, morte e ornitorinchi malvagi ambientata nel mondo di Kingdom Hearts.
Ci sono anche dei teletubbies dentro.
Rated PG13.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Chapter 18 – If you think this chapter is crazy – Just know that it gets much worse than that

 

New Radiant Garden – anno 2865 (anno 15 post-crisis)

 

Il ragazzo e la ragazza corrono per le strade buie bagnate dalla pioggia, le ombre degli edifici si alternano alle luci viola dei lampioni che si riflettono nelle pozzanghere. Il volto dell’Imperatore sembra osservare tutto dai megaschermi, mentre scappano.

“PRRRRLLLLLLL! PLLLLRRRRLLLLLL! PLLLLRRRRRRLLLLLLLLL!”

I versi orrendi dei loro inseguitori li raggiungono.

“Presto, dobbiamo arrivare subito ad uno snodo energetico e attivare la macchina!”, fa la ragazza.

“Il più vicino è a cento metri da qui”, risponde il ragazzo, “ce la faremo, dobbiamo farcela! Presto, di qua!”

I due svoltano a sinistra ad un incrocio. Dietro di loro giungono i passi dell’armata di Fartless e i suoni delle loro scorregge, mentre il loro capo continua a fare quel verso:

“PLLLLRRRRLLLL! PLLLLLLLLLL!”

“Ci siamo quasi, secondo il rilevatore è lì in fondo!”, continua il ragazzo, indicando una piazza in fondo alla strada, sulla quale sorge una fontana con un’effigie dell’imperatore.

PRRRRRRRRRRRRROOOOOOOOOOOOOOOOT!!!

Un colpo di raggio-scorreggia (scorraggio) li manca di poco.

“I Fartless! sono vicini, ormai!”, esclama la ragazza.

“Ci siamo quasi, Naminè, resisti ancora un po’!”

“Ce la farem…”, sta per dire Naminè, ma un colpo di scorraggio la raggiunge alla gamba; lancia un urlo e cade a terra. Il ragazzo fa per tornare indietro ad aiutarla.

“No! No, Sarò! Devi andare! Vai Avanti senza di me! Devi impedirlo, devi impedire che tutto ciò accada!”

“Ma… ma… Naminè…”

“Vai avanti ho detto! Io li tratterrò!”

Il ragazzo chiamato Sarò esita, ma solo per un istante. Sa che ha una missione più grande da compiere e riprende subito la fuga. I suoni delle scorregge dei Fartless si fanno più vicini, all’altro capo della strada ora Sarò vede l’armata di nuvolette verdi piene di zip incedere nella sua direzione armata di scorreggiofucili. E c’è il loro capo, l’orrendo essere col becco d’anatra nella sua armatura robotica, che avanza facendo il suo inquietante verso:

“PLLLLLLLL! PLLLLLLRLLLLL!”

Naminè estrae un fucile sparakeyblade comprato alla Lidl dalla fodera che porta sulla schiena, e apre il fuoco contro i Fartless; molti di essi vengono falciati dai colpi di keyblade, ma gli altri continuano ad avanzare.

“PRRRRLLLLLLLLL! PRRRLLLLLLLLLLLLLLLLL! PRLLLLLLLL!”, ringhia il loro capo, indicando Sarò che sta scappando verso la fontana, e ormai l’ha praticamente raggiunta. I Fartless continuano a sparare i loro scorraggi, concentrandoli ora solo su Sarò; Naminè si sforza di tenerli a bada, ma sono in troppi.

Ecco lo snodo energetico, pensa Sarò, giunto finalmente davanti alla grande statua viola dell’imperatore, fra le cui gambe l’acqua zampilla come urina. Fulmineo, Sarò estrae da una tasca il rotolo di carta igienica spazio-temporale e inizia a srotolarlo.

“PLLLLLLLLLLL! PLLLLLLRRRLLLLLLLLL!”, strilla feroce la creatura col becco d’anatra.

“Ci siamo!”, esclama Sarò soddisfatto, dando uno strappo al rotolo. Proprio mentre ciò accade, uno scorraggio lo colpisce alla schiena. Il rotolo gli cade di mano.

“NO!”, grida, ma è troppo tardi, non fa in tempo ad afferrarlo e il processo ormai è attivato. Sarò svanisce in una grande bolla di luce, la carta igienica spazio temporale cade a terra in una pozzanghera, e lì rimane.

L’essere col becco d’anatra arriva sul posto subito dopo. Sarò non c’è più. Raccoglie il rotolo, che frattanto si è mezzo inzuppato d’acqua. Si volta; dietro di lui i Fartless sorreggono Naminè, ormai prigioniera ed inerme.

“Pppllrrrlllllllll…”, fa l’essere, rivolto a Naminè.

“Oh, andiamo…”, risponde lei; “sappiamo benissimo entrambi che parli perfettamente la nostra lingua, Generale Platypus!”

Il generale fa un versetto divertito.

“Il tuo amico è riuscito a sfuggirci”, dice, stavolta in lingua umana ma con inflessione vagamente anatresca; “ma come vedi si è lasciato dietro qualcosa di molto prezioso…”

Mostra a Naminè il rotolo spazio-temporale tutto zuppo di pioggia.

“Era l’unico prototipo funzionante. Senza il rotolo non potrà più tornare indietro, Naminè.”

Naminè lo guarda con strafottenza.

“Non ha importanza, generale. Sarò ormai è su un’altra linea temporale. Non avrà più bisogno di tornare indietro, perché questo futuro a breve non esisterà più!”

Il generale ride.

“Sì, è un vero pericolo. E in effetti, se ci pensi bene, in teoria essendo questo il futuro, non dovrebbe già esistere più se la sua missione avesse avuto successo… però, insomma, dai, questo è pur sempre Kingdom Hearts quindi fuck logic. Non ha importanza. Voi ribelli pensavate di avere qualche speranza rubando la carta igienica spazio-temporale, ma per l’Imperatore non siete più pericolosi che delle formiche. E ora ci assicureremo che Sarò non riesca mai a completare la sua missione!”

“Non avete modo di farlo!”, esclama Naminè; “il rotolo ormai è zuppo e raggrinzito, in quelle condizioni usarlo potrebbe essere letale. Nessun essere vivente potrebbe arrischiarsi a usarlo per fare un viaggio nel tempo!”

“E chi ha parlato di esseri viventi?”, fa il generale con un ghigno maligno.

Schiocca le dita. I Fartless alle spalle di Naminè si dividono come il Mar Rosso di fronte a Mosè. Si sente un suono di arti robotici e di passi mentre qualcuno si avvicina.

“Fatela girare”, ordina il generale ai Fartless che tengono prigioniera Naminè; “forse queste due si conoscono già?”

Naminè viene voltata di forza dai Fartless, così che ora può vedere l’essere davanti a lei. È una ragazza… o meglio…. Quello che ne resta. Ora è al novanta per cento una creatura robotica; frammenti di quello che un tempo era stato un essere umano di sesso femminile sono tenuti insieme da giunti metallici, cavi gommati e strutture in plastica trasparenti che permettono di vederne in vari punti gli organi interni. Un occhio robotico illuminato di una sinistra luce rossa si fissa inquietante su Naminè.

“TU?!”, esclama il Nobody.

“Come vedi, Naminè, non abbiamo alcun bisogno di un essere vivente”; poi si rivolge all’orrido essere: “Cyborg-Gina! È arrivato il tuo momento! Ora potrai vendicarti di ciò che ti è stato fatto! Sono passati quindici anni da quando abbiamo trovato i tuoi pezzi nelle fogne. Li abbiamo rimessi insieme e fatto di te una creatura nuova, né viva né morta! Tu sei l’unica che possa affrontare questo viaggio! Prendi questo rotolo di carta igienica spazio-temporale!”

Il generale Platypus le porge l’oggetto, lei lo prende nell’artiglio robotico.

“Ora tornerai indietro nel tempo e ti assicurerai che niente si metta sulla strada fra noi e il potere!”

“AGLI ORDINI - GENERALE PLATYPUS”, risponde il cyborg, e comincia a svolgere il rotolo. Arrivata al punto giusto, quindici strappi, si ferma.

“Vai, ora, Cyborg-Gina!”

Cyborg-Gina strappa il rotolo e un globo di luce la avvolge.

Mentre scompare, Il generale alza le braccia al cielo, una luce fanatica negli occhietti scuri.

“ORA NULLA POTRÀ PIÙ FERMARCI!”, esclama; “il dominio degli ornitorinchi sarà eterno! Cyborg-Gina, conducici al potere assoluto! PER LA SUPREMA GLORIA DELL’IMPERATORE TINKY WINKY!”

I Fartless iniziano a cantilenare:

GLORIA E ONORE A TINKY WINKY! TINKY WINKY! TINKY WINKY!

Il generale strappa dalle mani di un Fartless lo scorreggiofucile, e lo punta alla testa di Naminè.

L’orrida cantilena si fa sempre più forte:

“TINKY WINKY! TINKY WINKY! TINKY WINKY!

“Spiacente, Naminè”, dice il generale; “per te è arrivata l’ora del tubby-ciao-ciao.”

Preme il grilletto. La gigantesca scorreggia ultrasonica investe il volto di Namine. L’ultima cosa che ella vede, prima che la sua testa venga incenerita, è quello sguardo: lo sguardo spietato del Teletubby viola che la osserva da ogni schermo, e le fa il suo terrificante:

SETTETEEEEEEEEEEEEEEEEE!

  
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