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Autore: Classicboy    28/05/2017    2 recensioni
storia scritta a quattro mani con Lady White Witch
Superhero!AU, Mutanti!AU, X-man!AU
principalmente Spamano con altre coppie
“Chi sono i mutanti?
L'umanità teme da sempre quello che non riesce a capire. La mutazione è la chiave della nostra evoluzione, ci ha consentito di evolverci da organismi monocellulari a specie dominante sul pianeta. Questo processo è lento e normalmente richiede migliaia e migliaia di anni, ma ogni centinaio di millenni l'evoluzione fa un balzo in avanti...”
Lovino vive a New York assieme al fratello, e l'unica cosa che gli interessa e andare avanti senza essere disturbato da problemi quali i mutanti e il loro folle mondo.
Ma dovrà ricredersi quando, aiutando un gruppo di ragazzi in fuga, scoprirà di farne parte.
E così tra scuole in cui le persone hanno ali d'angelo e attraversano pareti, ragazzi che controllano il fuoco e ti invitano a uscire e pazzi uomini mascherati e i loro scagnozzi, riuscirà questo collerico italiano ad accettare il suo nuovo mondo e ottenere risposte su chi lui sia davvero?
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAP.18: PIANI DI ATTACCO E PIANI DI DIFESA, L'INIZIO DELL'ASSEDIO

 

 

Casa psichiatrica “St. Patrick”,
Da qualche parte poco fuori New York,
Sede della Confraternita mutante
Ex-ufficio del direttore

 

Sadiq buttò in aria un altro plico di fogli mentre ruggiva tutta la sua frustrazione.

Perché?! Perché non riusciva a portare a termine il suo progetto?!

Se avesse avuto il suo vecchio covo... invece doveva accontentarsi di quello squallido posto, senza un minimo di attrezzatura adatta al suo piano!

Era talmente arrabbiato che avrebbe ucciso chiunque si fosse azzardato a disturbarlo in quel momento, poco ma sicuro.

“Boss, ehi boss!”

Ed ecco la sua vittima.

In quel momento Kylen entrò di corsa dalla porta ansimando leggermente, ma si fermò subito non appena vide il volto del suo capo e i pezzi di mobilia distrutta sparsi per la stanza.

L'australiano impallidì e deglutì spaventato: “Ehm, è-è un brutto momento, boss?”

“Sì, e lo diventerà ancora di più per te se non mi dici subito che cosa stai facendo qui. E spero con tutte le mie forze che tu non sia venuto per chiedermi che pizza voglio stasera per cena”
“Si-si tratta della cosa su cui mi avevi chiesto d'indagare, l'istituo e i Vargas, ti ricordi?”

La rabbia di Sadiq sbollì all'istante, mentre l'impazienza e l'ansia di sapere prendevano posto: “E allora? Cosa hai scoperto?”

“Beh, ho mandato qualcuno dei miei ragni ad indagare, ed effettivamente mi hanno detto che dentro c'erano non uno, ma ben due ragazzini simili a quelli che ci avevi descritto”

L'uomo imprecò in turco: “Si sono salvati entrambi? Maledizione, e io che credevo di averli fatti fuori...”
“Oh, io non mi preoccuperei. Mi hanno riferito che uno pare più di là che di qua”
L'altro si voltò lentamente a guardarlo: “Che intendi dire?”

Il castano si aigitò sul posto. Era il momento di dare anche l'altra notizia che aveva appreso.

“Ehm, la cosa che ti sto per dire non ti farà, ecco, molto piacere, ma i miei ragni mi hanno riferito che...” e biascicò qualcosa di incomprensibile.

Sadiq si avvicinò seccato: “Parla, non ti ho sentito bene, e cerca di sillabare bene le parole, stavolta”
Kyle prese un respiro profondo e sganciò la bomba: “Li e Yong Soo erano andati alla scuola per uccidere i Vargas e sono stati catturati!”
Ci fu un attimo di silenzio, e l'australiano già si aspettava di essere scagliato da un momento all'altro indietro contro il muro e di rompersi qualche costola (cosa a cui era ormai fin troppo abituato), ma l'urlo non arrivò.

Il giovane si apprestò ad alzare il volto, e vide che sul viso di Sadiq vi era un'espressione assorta, la stessa che aveva quando elaborava un piano.

Dopo un po' il turco si voltò di nuovo verso il membro della sua squadra: “Bene, se sono stati catturati allora sarà il caso di andare a salvarli, non trovi?”
Il castano sgranò gli occhi. Questo non se l'aspettava.

“B-beh, non saprei. Se tu pensi che sia il caso di farlo...”

“Direi proprio di sì. Ora Kyle stammi bene a sentire: trovami Cam, spiegagli brevemente la situazione e mandalo da me in Sala Svago, dopodiché va dagli altri e di loro che li aspetto lì tra dieci minuti, sono stato chiaro?”

Non ricevendo risposta e vedendo che l'altro continuava a fissarlo con occhi sgranati Sadiq si innervosì: “Embé, che aspetti?! Di ricevere l'ordine per iscritto?! Va subito a fare quanto ti ho detto, scattare!”
Kyle sobbalzò e si affrettò a uscire di corsa.

Sadiq, una volta che il giovane se ne fu andato, ghignò. I suoi seguaci prigionieri proprio nel posto doveva c'era ciò che agli avrebbe permesso di ultimare il suo ultimo grandioso progetto. A quanto pare la fortuna gli sorrideva, dopo tutto...

 

 

Sala svago, più tardi...

 

Sullo schermo Sadiq mise una piantina dell'Istituto, evidenziando con dei cerchi rossi i punti deboli. La missione non era recuperare i due idioti.
Anzi, se li avrà tra le mani provvederà lui stesso a farli fuori per la cazzata fatta (questo però non lo aveva detto ai suoi uomini, dovevano essere motivati, senza temere di fare la stessa fine dei loro compagni in caso di errori).
Per la barba di Maometto, che gli era saltato in mente di attaccare senza un piano? E di farsi prendere, poi! Il Generale a quell'ora li avrà anche fatti parlare, venendo a sapere chissà quali segreti della Confraternita!
Si massaggiò la fronte, un principio di mal di testa che gli stava iniziando a fare noie.
''Sadiq, gli altri stanno per arrivare''
''Grazie Cam. Tu siediti. Ah, ricorda...''
''Devo rimanere in silenzio, annuire qualche volta e non far pesare il mio alto livello intellettivo su questo branco di bambini disadattati''
''Ti stavo per dire ''attento a non rivelare il vero piano'', ma vedo che hai comunque centrato il punto''
''Che vuoi farci... sono un genio''
Il turco scosse la testa. Che ragazzino impertinente. Almeno non era inutile come il resto della marmaglia con cui aveva a che fare.
''Cam...''
''Sì?''
''Ti sei allenato?''
''Certamente!''
''Bene. E poi...''
''Sì, ci sono stati dei progressi. Scarsi, ma ci sono stati''
''Ottimo. Sai però cosa mi irrita di più?''
''La gente che ti interrompe. Lo so''
''E porca miseria perchè continui a farlo?''
''Sono un genio lievemente stupido''
''Già... vatti a sedere guarda. Ho altro a cui pensare''
''A cosa?''
''Al piano d'attacco, Cam. Ci sono dei punti deboli da sfruttare a nostro vantaggio. Zapirah non si aspetterà mai di venir attaccata lì''
''Potrebbe sorprenderti''
''Quella donna sarà pure un mutante omega, ma è ingenua. E questo ci sarà molto utile''
''Non sei carino con la tua ex''
''Le mie ex sanno come sono fatto. Secondo te perchè sono ex?''
''Hai parlato al plurale... per caso tra i Generation X....''
''Cam, questi non sono affari tuoi''
''Era solo curiosità. Non parli mai di te. So che bisogna mantenere tutta l'aura di mistero attorno alla figura del cattivo, ma così è troppo. Pure quella maschera...''
''Questa non è per bellezza - l'interruppe seccato il turco - Mi aiuta a vedere''
''Come?''
''Non mi va di scendere in dettagli. Diciamo che ho iniziato ad averne bisogno dopo una battaglia particolarmente violente contro Fenice''
''Prima o dopo avergli ucciso i nipoti?''
''Prima. Quando scoprì che avevo... lascia stare. Lunga storia. Non credo neppure che sia adatta a un minorenne''
Cam gli avrebbe voluto far notare che faceva parte di un'organizzazione terroristica da quando aveva due anni. Non ci poteva essere niente in grado di traumatizzarlo.
Si limitò a scrollare le spalle e a dire: ''Ti ci vuole molto per questo tuo piano? ''
''No. Qualche ritocco forse. E un piano B. Sai, per ogni evenienza''
''Se il piano A è fatto bene, non vedo la necessità del piano B''
''Credimi, il piano B mi ha sempre salvato il culo. Ora zitto e fammi lavorare''
''Ok, lunatico''

 

 

Westchester, New York,
Istituto Xavier per giovani dotati,
Corridoio fuori dall'Infermeria,
Quella sera

 

Mei, dopo una giornata passata in infermeria con Lovino, Feliciano e Antonio, ed essere stata coi bambini durante l'attacco del giorno prima tenendoli al sicuro, si sentiva sfinita.
Stava uscendo in quel momento dall'infermeria, sbadigliando. Aveva controllato per un'ultima volta i suoi pazienti (in realtà, Lovino non aveva bisogno di lei, i suoi poteri lo avevano lasciato senza neppure una ferita. Però sembrava sfinito, e per la mutante era meglio farlo rimanere per fare degli altri controlli).
Si stropicciò gli occhi, stanca. Non vedeva l'ora di andare in camera sua e buttarsi sul letto.
''Mei...''
'' Wy? - si voltò, trovando la bambina in pigiama dietro di lei - Non dovresti essere a letto a quest'ora?''
''Lo ero. Ma... ho avuto un incubo''
''Oh cara... aspetta... era un incubo parto del subconscio dopo una brutta giornata o incubo dovuto a una visione?''
''Dimmelo tu, tutte queste robe astruse non le capisco. So solo che ho sognato l'uomo vestito di rosso con attorno un sacco di altri brutti ceffi. Aveva un mappa e diceva ''tu attaccherai ad est'', manco fosse Hitler''
''Attaccare?Quando?''
Quindi Sadiq sapeva - o lo verrà a sapere - che dei suoi uomini erano stati catturati da loro. E preparerà - o aveva già preparato - un piano d'attacco per riprenderseli.
Le faceva male la testa. Odiava le premonizioni, specie quando non era sicura se fossero visioni del futuro o del passato.
''Tra due giorni. Ha detto così''
''Ma porc... '' si interruppe, c'era pur sempre una bambina in ascolto. Provò a darsi un contegno, tossì, e disse: ''Wy cara, ho bisogno che tu mi descriva per filo e per segno il tuo sogno''
''Tutto tutto?''
''Ogni particolare''
''Va bene... ma non so se sarà utile, perchè l'uomo cattivo diceva un sacco di cose complicate. Tipo 'finalmente avremo l'occasione per arrivare a Cerebrus'... ehi, perchè sei così pallida?''
''N-niente. Deve essere la stanchezza...''
Sadiq non sarebbe venuto per riprendersi i suoi uomini (probabilmente non gliene fregava niente di loro)... no, lui voleva il macchinario del professor X.
La domanda ora era : perchè? A cosa gli serviva? Lui non era certo un telepate nè ce n'era uno tra i suoi sottoposti.
Doveva parlarne al più presto con Zapirah.
 

 

Quella notte...
Ufficio della preside

Zapirah stava indossando la sua divisa da x-woman, una tuta in spandex nera e viola, colori che rimandavano al Magneto dei tempi d'oro, quando era anche il nemico n.1 del prof X e i due cercavano di ignorare la tensione sessuale tra di loro.
Erano anni che Mei e gli altri non la vedevano in divisa, da quando Fenice era scomparso e i bambini... scosse la testa, non era il momento di pensarci. Il motivo per cui l’egiziana aveva rimesso la divisa era chiaro come il sole a tutti: avrebbe combattuto in prima linea con loro , proteggendo la sua famiglia da Sadiq. Mei l'ammirava, il Generale la rispettava, ed Elena...sembrava guardarla come se fosse a conoscenza di un cruccio segreto dell'amica, cruccio che era lo stesso del suo.
Era lo sguardo di chi aveva amato tanto e poi era stato tradito nel peggiore dei modi.
"Sapete tutti perché vi ho fatti venire qui, quindi è inutile perdere tempo in riassunti e convenevoli. Stasera, noi prepareremo il piano di difesa dell'Istituto"
''Sembri sicura su questo fantomatico attacco - le disse il Generale- ma Sadiq è imprevedibile, punterà sull'effetto sorpresa per depistarci . Non possiamo prevedere le sue mosse, me sapere quando attaccherà"
"Noi no, ma conosco qualcuno che lo può fare...Mei"
"Si?"
"Fa entrare Wy"
''Subito''
Gli altri sembravano sorpresi, tanti che Yao disse: "Sei impazzita? È solo una bambina!"
"Bambina che ha già risvegliato i suoi poteri. Wy è il mostro jolly, Yao. E mi fa male dirlo, ma anche lei dovrà essere coinvolta se vogliamo salvare l'Istituto"
"Ma..."
Zapirah lo fissò, lo sguardo di chi non ammetteva repliche. Il cinese si limitò a sospirare, alzando le mani in segno di resa.
Wy entro timidamente, quasi percependo la tensione degli adulti. Mei le mise una mano sulla spalla, quasi a volerla incoraggiare.
'' Wy, sai perché sei qui vero?"
"Sì preside: devo aiutarvi a salvare la scuola. Però non ho capito perché non l'ho potuto dire a Peter: sono sicura che sarebbe verde d'invidia se lo sapesse"
"Purtroppo la situazione è molto delicata, e non possiamo coinvolgere troppe persone"
"Ma saranno coinvolte!"
"Come?"
"Anche i ragazzi grandi combatteranno. E qualcuno morirà"
Silenzio. Molti lo sospettavano: non si usciva completamente indenni da uno scontro di tale portata. Ma sentirselo dire...
''Non vogliamo sapere chi morirà- disse il Generale- non lo si può evitare. Però possiamo salvare delle vite"
"Aru, è vero"
"Visto che si questo siamo d'accordo,...Wy tesoro, per favore, indicaci punto per punto dove attaccherà Sadiq. Quando arriverà non ci troverai impreparati"

 

 

Westchester, New York,
Fuori dall'Istituo Xavier per Giovani dotati,
Due giorni dopo, sera

 

Sadiq osservava in silenzio l'Istituto.

Erano passati anni da quando l'aveva visto l'ultima volta, e non era cambiato di una sola virgola. Per un attimo provò una sorta di fitta di nostalgia nel vedere i luoghi dove aveva passato la sua infanzia: il giardino con i suoi alberi secolari, i campetti da basket e di calcio, le terrazze che decoravano la facciata, le fontane...

Il turco chiuse un attimo gli occhi e inspirò a fondo l'aria serale. In un secondo si ricordò di quando ancora lo chiamavano eroe, di quando era ancora un giovane con la testa vuota piena di ideali e sogni. Gli tornarono in mente le lezioni col professor X in cui c'era sempre una nuova scoperta da fare, le punizioni del professor Summers quando lo beccava per i corridoi fuori orario dopo qualche scappatella in cittò, le studiate in biblioteca con Alberich e Lin, gli scherzi fatti con Augusto, i momenti passati con Yao a confrontare le loro culture, le passeggiate per i corridoi a scherzare con Zaphira, i rimproveri di Mei che lo curava ad insaputa dei professori quando si faceva male, e soprattutto gli vennero in mente i dolci momenti di riposo sotto l'ombra degli alberi durante le calde giornate estive in compagnia della dolce Elena. Elena, la ragazza con cui lui...

Ma il mutante riaprì gli occhi e subito i ricordi se ne andarono, e così quelle emozioni da tempo dimenticate. Era diverso, era cambiato, ed ora ne aveva la conferma. Perché adesso quando guardava la scuola non sentiva più rimpianto o nostalgia, non vedeva più il luogo della sua infanzia, ma vedeva soltanto il quartier generale dei suoi peggiori nemici, il luogo nel quale poteva portare a compimento il suo sogno.

Un sorriso sinistro si aprì sul volto dell'uomo, prima che questo si voltasse verso i suoi uomini. C'erano tutti: Cam, Kyle, Sung, Nikolaj e Ivan. Forse pochi, ma il numero giusto per tenere occupati i Generation X e i loro mocciosi. Avevano un'aria spaventata e decisa sul volto, quasi euforica, e se ne stavano tutti zitti, compreso Ivan.

Sadiq sorrise: “Ragazzi, preparatevi, state per affrontare una grande sfida. Quei cani dei Generation X hanno intrappolato i nostri compagni e noi ora siamo qui per salvarli. Adesso ripasseremo un attimo il piano di attacco per vedere se è chiaro a tutti, e poi attaccheremo”

 

 

Infermeria, in quello stesso momento...

 

Lovino sbuffò, sdraiato nel letto dell'infermeria. Si stava annoiando a morte!

Erano ormai due giorni che si era risvegliato, e ne erano passati tre da quando era stato attaccato. Grazie al suo potere ormai stava bene, ma l'infermiera non ne voleva proprio sapere di dimetterlo, e insisteva affinché lui se ne stesse bello tranquillo lì seduto. Per lui non c'erano troppi problemi sullo stare a letto tutto il giorno, ma dopo un po' era iniziata a subentrare la noia.

Senza contare che in quel momento Mei non era neanche lì, quindi non poteva neppure chiederle di portargli un libro. Ora che ci pensava erano un paio di giorni che la cinese si comportava in maniera strana. Sembrava costantemente agitata e spesso l'aveva vista borbottare tra sé e sé frasi sconnesse. Inoltre Feliciano gli aveva che anche gli altri professori parevano parecchio nervosi ultimamente.

Chissà come mai...

In quel momento la porta si aprì e fecero capolino in infermeria Feliciano e Antonio.

“Cù cù, fratellone, come stai? Siamo venuti a salutarti” sorrise il fratello minore avvicinandosi.

“Tsk, sto benissimo idioti, non c'era nessun bisogno di venire” rispose acido il castano, mascherando la gioia di avere qualcuno con cui parlare.

Antonio rise: “Sempre il solito socievole Lovi. Forza, sono certo che tra un paio di giorni Mei ti rilascerà. Solitamente tempo una settimana e tutti escono da qui, anche quelli con le ferite più gravi. In effetti, visto il tuo potere, mi sorprende che tu non sia già fuori”
“Bah, va a dirlo all'infermiera. Si ostina a tenermi qui continuando a ripetere cose della serie “i tuoi poteri sono ancora immaturi, non sappiamo se ci sono degli effetti collaterali, pertanto dobbiamo tenerti sotto osservazione” e cazzate simili”
Lo spagnolo si portò una mano al mento: “Strano, sembra più una cosa che direbbe la preside”
“Allora è evidente che c'è lei dietro tutto questo”

“Ve, a proposito, ma dov'è adesso Mei?” intervenne Feliciano.

Lovino scosse le spalle: “Mah, non l'ho vista per tutto il pomeriggio”

“È strano, anche il resto dei professori non si vedono da oggi pomeriggio. È da quando siamo stati attaccati che paiono più preccoccupati del solito”
Al ricordo dell'attacco Lovino sentì le orecchie rimpirsi di una sorta di rumore di sottofondo, mentre le lampadine lampeggiavano un attimo.

“Ma cosa...?” riuscì a domandare solo Antonio, prima che ci fosse il rumore sordo di un'esplosione e l'edificio fosse scosso da cima a fondo.

“Ve, ma che sta succedendo?!” domandò spaventato Feliciano.

“Feliciano, stammi vicino!” urlò Lovino alzandosi di scatto dal letto e andando vicino agli altri due.

In quel momento la sirena prese a suonare, e negli altoparlanti risuonò la voce di Zaphira: “Attenzione, la scuola è stata attaccata da forze ostili, tutti gli studenti devono dirigersi verso i punti di raccolta al più presto possibile! Gli insegnanti e il personale adulto agisca di conseguenza!”

I tre si guardarono per un attimo negli occhi, prima di correre verso l'uscita e fare come era stato detto dalla preside. Ma fatti pochi metri il muro alla loro sinistra esplose, mandandoli quasi per terra.

I ragazzi alzarono gli sguardi e videro che fermi sopra i resti del muro, con i rimasugli di una bomba vicino, se ne stavano due giovani di circa vent'anni. Uno era alto e abbronzato con dei capelli castani scompigliati e due occhi verdi e la coporatura massiccia e muscolosa, l'altro aveva i capelli neri e lisci di media lunghezza il fisico magro e asciutto e due occhi neri come la pece.

I giovani li videro e sorrisero, e il moro disse: “Toh, a quanto pare sarete voi i miei avversari''

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:
Lo so che mi odiate perché aggiorno con un ritardo di mesi e mesi, e lo so che mi odiate perché faccio finire il capitolo in una maniera del genere, e pertanto perché non farmi odiare ancora un po'? Vi avviso che purtroppo l'aggiornamento dei capitoli verrà molto probabilmente sospeso fino agli inizi di Luglio, causa esame di maturità, sia mio che della mia collega.

Lo so, una rottura. Fidatevi, lo è tanto per me quanto per voi, soprattutto perché ormai siamo arrivati quasi alla fine.

Ma parliamo della storia in sé, va: allora, come potete vedere siamo ormai all'ultimo arco della storia, arco che potremmo chiamare “assedio”, cioè la parte più movimentata della storia, in cui vari misteri verranno finalmente risolti e in cui vedrete i nostri eroi confrontarsi con i loro avversari. Non vi anticipo nulla ma ne vedremo della belle, statene certi!

Questo capitolo è di passaggio, non c'è altro modo per definirlo, ma ormai nessuno dei prossimi sarà cosi, fidatevi.

Ed ora: Sadiq sembra quasi nutrire dei rimpianti per la sua vecchia vita, ma ciò lo porterà a trattenersi dal ferire i suoi vecchi compagni, oppure sarà spietato come sempre? Cosa succederà a Li e Yong Soo adesso che Sadiq ha scoperto l'intera situazione? Qual'è il piano di difesa preparato da Zaphira, Mei e gli altri adulti contro l'assedio della Confraternita? Lovino e Feliciano riusciranno a uscirne indenni o saranno costretti ad intraprendere il loro primo vero super scontro?
La risposta a queste e altre domande l'avrete solo a partire dagli inizi di Luglio, probabilmente, ma vedrete che ne varrà la pena.

Ci si vede gente, bye!

Attenzione: minimo due recensioni per continuare, volete fare felici due autori, da ? ^J^

 

   
 
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