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Autore: ClewPid_EvoN    28/05/2017    0 recensioni
Dopo All-Stars, nella zattera per il ritorno, qualcosa accade a Mike e tre dei nostri amati campeggiatori dovranno combattere per la sopravvivenza solo con l'aiuto del cibo dalle macchinette.
Una Gwen preoccupata, un Trent apatico e una Zoey determinata, riusciranno a salvare il mondo da Mal ancora una volta?
Tra profezie, mitologia e scene cariche di zucchero, si consiglia di leggere questa storia accompagnato con della cioccolata calda. La trama è presa dalla terza stagione di Carmilla, una web-series, e riadattata alla storia dei personaggi.
ATTENZIONE: storia dedicata alla mia Sestra che mi ha fatto scoprire questa fantastica serie.
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Mal, Mike, Trent, Zoey | Coppie: Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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LA FINE DI UN' AMICIZIA



MAL:- con un tono di secchezza e dispiacere sentito dopo il suo fallimento da attore, Mal si alzò svogliatamente emettendo un suono diverso ad ogni movimento- ciao bestiole, pensavo mi avreste accolto meglio.- anche dopo il suo fallimento il sorrisetto dalla faccia non lo toglieva nessuno- Io sono vostro amico, dopotutto sono ancora nel corpo di Mike.- disse annuendo nel vuoto come per sottolineare il fatto che non lo potevano uccidere- Sapete, non capisco come possiate voler bene, a un essere così buono, sembra avere solo lo zucchero in testa. Il che lo rende totalmente…inutile.

ZOEY: taci! Riportalo qui, RIPORTALO QUI!!- Zoey stava per buttarsi addosso a lui, ma Gwen la blocca, la porta lontano tentando di farla ragionare in fondo alla stanza.

MAL: accidenti, che permalosa!- la gotica disse a Zoey di tornare nella propria camera, come farebbe un genitore con il proprio figlio. La ragazza obbedì e tornò con la coda tra le gambe nel suo laboratorio segreto

GWEN: - tornata vicino al cerchio, Gwen si accorse che la situazione non lo avesse scosso per nulla come se avesse pianificato tutto fin dall’inizio -perché lo fai?

MAL: fare cosa, Morticia? Se non l’avevate notato, la vostra amica mi ha portato qui, io non ho fatto niente- mal pronunciò l’ultima parola con talmente tanta falsità che fece scattare la rabbia anche delle più calme persone al mondo: Gwen

GWEN: che senso ha tutto questo?!- la ragazza era veramente furiosa contro l’essere che aveva ferito la sua amica, che avrebbe potuto impalarlo da un momento all’altro ma avrebbe solo peggiorato la situazione. Trent cercava in tutti i modi di mantenere la calma e di far mantener la calma

TRENT: - cercò di usare la voce più tranquilla che aveva. Quella a cui Gwen non avrebbe resistito- lascia stare, secondo me sarebbe più facile ricevere informazioni da un ragno velenoso.

MAL: uff, i ragni sono degli esseri così incompresi.

TRENT: ti prego, smettila.- lo supplicò seccato mentre si sedeva su una delle due sedie- Mi ricordi Duncan

GWEN: che senso ha tutto questo? Ormai ti abbiamo già fermato!

MAL: fermarmi?- per la prima volta in tutta la conversazione, mal la stava guardando perlomeno in faccia- Senza di voi e il vostro caos, sarei ancora al punto di partenza.

GWEN: tornerai presto in quella condizione!

MAL: ah, sì? E come?

GWEN: beh, abbiamo tre talismani e…-il chitarrista si allarmò subito, in 4 parole stava rischiando di cestinare il lavoro di un paio di mesi

TRENT: Gwen!- si girò verso di lei improvvisamente facendole intuire che stava sbagliando.

GWEN: ma io stavo…

TRENT: … rivelando a Mal il nostro piano segreto per sconfiggerlo.

GWEN: oops

MAL: wow, ma come avete fatto, voi menti sveglie, a catturarmi?- per la prima volta in tutta la conversazione, Mal sembrava serio

TRENT: parleremo dei nostri piani, in un posto più sicuro.- si alzò dalla sedia e accompagnò la ragazza nel laboratorio non più segreto di Zoey

MAL: e mi lasciate qui da solo? Non siete dei bravi amici.- gli urlò dietro

TRENT: quando fu abbastanza lontano da Mal ma non troppo vicino a Zoey, rivelò a Gwen il piano che nessuno dei due doveva sentire- faremo turni di guardia

Dopo la piccola porticina in legno scuro simile all’altra nella sala principale, la stanza si apriva in un laboratorio dalle pareti e piastrelle bianco lucido con tanto di tavole degli elementi e lavagnette. Sicuramente guardando il resto della struttura nessuno dei due si sarebbe aspettato un laboratorio così moderno. Ma quello non era il momento di parlare di arredamento, avevano un piano di sicurezza e dovevano rispettarlo. Attirarono l’attenzione di Zoey e si avvicinarono tutti in un punto comune

TRENT: proverà a corrompervi, ma voi non ascoltate. Cercherà di dividerci. Approfitterà delle nostre debolezze, ma voi non dategli importanza.

Dopo l’importante riunione di famiglia, i membri della squadra capirono che da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato, a cominciare dalle loro abitudini. Zoey era solita a usare il computer della sala principale per degli studi ma ora c’era anche Mal e a sua volta Gwen di guardia. Mal continuava a deridere Mike nei modi più originali possibili e Gwen tentava perlomeno di non far scoppiare una rissa anche se a volte doveva chiamare aiuto. Gwen restava tutto il giorno nella sala principale, poteva disegnare, usare il pc o semplicemente rilassarsi mangiando qualche muffin che gli dava Trent ma ovviamente la divinità era lì per commentare il tutto.

I turni di guardia cambiavano ogni ora, così verso sera toccò alla ragazza.

Mal dormiva per terra, mentre Gwen stava seduta di guardia. Erano in quei momenti che pensava ai suoi errori, a come le persone potevano cambiare e a come sistemare tutto. Potrebbe rendere tutti felici, ma allora lei lo sarebbe? Impossibile. Era da tanto che non sorrideva sinceramente…. Poi in quel momento era tutto più complicato, con Mal, Zoey e gli incidenti con… I suoi pensieri furono interrotti da un famigliare rumore di passi. Era incredibile, anche i suoi passi sembravano intonati.

TRENT: tutto bene?

GWEN: sì, nulla ti rende più felice quando un demone malvagio ti distrugge emotivamente- disse sarcastica ricordando i bellissimi momenti trascorsi con Mal

TRENT: ti avevo detto di non ascoltarlo. Tutto quello che dice, è falso, Gwen

GWEN: non è vero. -Trent si siede accanto a lei

GWEN: Courtney non ci risponde da giorni per colpa mia. Duncan vuole ucciderci per colpa mia. E mezza squadra di Mal mi odia, perché in tre anni l’unica cosa che sono riuscita a fare sono nemici e…- il ragazzo non poteva vederla in quello stato, non lo sopportava- così la interruppe

TRENT: ok, basta.- il ragazzo le accarezzò dolcemente le braccia per poi scendere alle mani

TRENT: Ascoltami.- disse mentre un sorriso di rimando gli arrivava da Gwen- Magari hai  dei problemi con gli altri, ma hai il diritto di averli. Tutti ce li hanno. Perché… Muffin,- Gwen non lo avrebbe mai ammesso ma quel soprannome le faceva mancare un battito ogni volta- l’universo è enorme, puoi incontrare persone con cui non vai d’accordo. Puoi essere anche risucchiata in un buco nero, ma nel grande schema delle cose non conta più di tanto.

GWEN: se stai cercando di confortarmi, dovresti impegnarti un po’ di più- disse ridendo anche se qualche goccia stava iniziando a nascere dai suoi occhi

TRENT: ehy, sono stato solo per quasi tre anni, dammi un attimo.- la ragazza ora si sentiva quasi in colpa per quello-  Il punto è… se nulla non ha alcun senso, l’unica cosa che conta è ciò che creiamo noi.- ancora una volta il cuore di Gwen perse un battito quando disse l’ultima parola.- Ad esempio prendi me, pensavo di trascorrere la mia vita scrivendo canzoni romantiche, senza neanche sapere cosa voglia dire innamorarsi. Fino a quando questa… vampira dai capelli blu, non ha totalmente rovinato i miei piani. Perché, anche se non lo fa vedere, pensa che tutti meritino meglio, persino io.- Gwen cercava in tutti modi di trattenere le lacrime, soffocando i singhiozzi

TRENT: e, sì… tu sei imperfetta. E… in difficoltà e insicura ma… è così…- Entrambi respirarono affannosamente prima che Trent potesse finire la frase- meraviglioso, il modo in cui ci provi.- Gwen non riuscì più a trattenere più i singhiozzi, quelle situazioni di insicurezze dovevano finire. Lasciò cadere un paio di lacrime preoccupando Trent. Odiava il pensiero che fosse stato lui a farla soffrire.

TRENT: cosa c’è?

GWEN: al diavolo l’amicizia con te…

Gwen prese la sua testa e lo baciò. Un bacio ricambiato solo dopo il tempo necessario per accorgersene. Lui cinse le sue mani intorno ai suoi fianchi, stringendola dolcemente. Le loro lingue litigavano, ballavano e non smettevano di contorcersi tra loro. Era un bacio pieno di scuse e sentimenti troppo forti perché fossero nascosti. Il loro bacio più dolce di sicuro. Durò alcuni minuti e appena staccati, lei rimase attaccata all’incavo del collo del ragazzo, con ancora le lacrime agli occhi.

GWEN: non voglio essere solo un’amica per te, non voglio che tu sia solo un amico per me. Non voglio cedere al pensiero che quello che provo per te è solo una cosa smielata e stupida, perché quello è l’asse a cui il mio mondo gira attorno.

Lei si mette a giocherellare con una sua ciocca di capelli

GWEN: E sì, proviamo a convincerci di questo perché, dall’ultima volta, ci sembra spaventoso e difficile. Magari anche il mondo sta per finire, ma… se lo è, voglio qualcosa di bello per cui poter combattere,

Gwen si allontana tenendo sempre con le sue mani le spalle di Trent. Dopo un respiro carico di emozioni, ricominciò a parlare

GWEN: ti amo.

A entrambi nacque un sorriso spontaneo sulle labbra

GWEN: perché dovrebbe essere qualcosa di spaventoso?

Trent come risposta, non esitò a baciarla. Lei incastonò le sue dita ai suoi capelli, mentre il suo cuore batteva ritmicamente, all’unisono con quello di Trent. Quando si staccarono per riprendere fiato, si scambiarono un veloce sorriso, per poi riprendere a baciarsi come se tutto quello che è successo in passato, non fosse mai accaduto.

Un rumore anomalo simile a un applauso fece allontanare i due. Trent capì subito e, a malincuore, si divise da Gwen che, impaurita, si aggrappò al suo braccio.

MAL: che cosa smielata, mi sta venendo il diabete. È patetico, ma comunque molto dolce.

TRENT: ora ho un’altra ragione per ucciderti- Trent si alza, ma mentre si avvicina all’uscita, una misteriosa figura compare alle sue spalle.

ALT-DUNCAN: andate a farvi un giro, io e Mal dobbiamo parlare.











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