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Autore: pentolina    29/05/2017    2 recensioni
Una semplice amicizia fra due bambini porterà Castle a incontrare l'amore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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“OH MIO DIO!” Esclama Jenny ritrovandosi davanti il suo autore preferito.
“Buon compleanno, Jenny!” Dicono in coro Kate, Daniel, Alexis e Rick.
“Oh mio dio!” Ripete sotto shock.
“Spero non ti dispiaccia ma era un po’ troppo ingombrante da impacchettare.” Scherza Kate indicando lo scrittore.
“EHI!” Esclama Rick offeso.
“Richard Castle… è veramente qui?!” Si domanda Jenny emozionata.
“Piacere, Rick.” Si presenta allungando la mano verso la donna.
“Jenny.” Sussurra abbracciandolo.
“Ehi… cosa sono queste confidenze?!” Afferma Ryan sorprendendo i due.
“Giuro non sono stato io ad abbracciarla per primo!” Confessa Castle alzando le mani in alto.
“Possiamo andare a giocare con Lucas?” Chiede Daniel interrompendo gli adulti.
“Andate… dovrebbe essere fuori in giardino.” Risponde il detective.
“Come hanno fatto a convincerti? Sei un nuovo cliente di Kate?” Domanda Jenny prendendo lo scrittore sottobraccio e conducendolo dentro casa.
“Ciao, ragazza.” La saluta Lanie.
“Ciao, Lanie.” Risponde Kate appoggiando la borsa sul mobile all’ingresso.
“Vedo che il tuo regalo è stato apprezzato.” Commenta Esposito guardando verso l’amica e lo scrittore impegnati a chiacchierare.
“Dimmi la verità c’è del tenero fra voi?” Chiede la dottoressa maliziosamente.
“Se intendi fra me e Espo... la risposta è sì. Ci amiamo alla follia.” Risponde Kate appoggia un braccio sulla spalla del detective che per conferma passa il braccio attorno alla vita della donna.
“Spiritosa!” Dice Lanie dandole una delicata sberla sul braccio.
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“Kate, mi hai fatto il miglior regalo di sempre! Non smetterò mai di ringraziarti!” Afferma Jenny ancora elettrizzata dall’idea di avere in casa lo scrittore.
“In realtà dovresti ringraziare tuo marito è stata una sua idea, io ho solo fatto da intermediario.” Confessa mettendo i cucchiaini nelle coppe di gelato preparate da Lanie.
“Stasera lo ringrazierò a dovere. Comunque sono più che certa che se non ci fossi stata tu non avrebbe accettato di venire alla mia festa.”
“Perché? Cosa ti ha detto lo scrittore?” Chiede curiosa la dottoressa.
“Abbiamo parlato di molte cose ma in ognuna di queste riusciva a infilarci dentro: Kate.” Racconta Jenny.
“Vedi che ci avevo visto giusto!” Esclama Lanie.
“Ciao, Alexis… come va? Ti stai divertendo?” Domanda Kate notando la bambina sulla soglia della porta della cucina che le sta osservando.
“Posso aiutarvi?” Chiede speranzosa.
“Certo. Vieni!” Risponde Jenny tempestivamente.
“Alexis, ti va di mettere la panna sul gelato?” Chiede Kate aiutando la bambina a sedersi sullo sgabello accanto al suo.
“Quando mangio il gelato a casa con papà non riesco mai ad assaggiarla perché la finisce tutta lui spruzzandosela in bocca.” Racconta mettendosi comoda.
“Allora a Rick diamo il gelato senza panna. Che dici?” Propone Lanie.
“Si!” Risponde la piccola entusiasta dell’idea.
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“Scusa ma perché sono l’unico senza panna?” Domanda guardando le coppe degli altri presenti.
“Purtroppo è finita.” Risponde Kate.
Lo scrittore senza pensarci su troppo allunga il cucchiaio verso la coppa della donna nel tentativo di rubargliene un po’.
“Cosa credi di fare!?!” Chiede allontanandola.
“Protesti condividere un po’ della tua con il tuo scrittore preferito.” Risponde lui tentando di nuovo di arrivarci.
“Non sei il mio scrittore preferito… inoltre, ho saputo che ne abusi quindi anche se per oggi non ne mangi non succederà nulla.” Chiarisce Kate.
“Scherzi?! Se non mangio la panna rischio un calo di zuccheri e, a meno che tu non voglia rianimarmi facendomi la respirazione bocca a bocca, ti conviene condividerne un po’ della tua.” Spiega drammaticamente.
“Hai sicuramente ereditato l’arte drammatica di tua madre…” Commenta toccandogli la punta del naso con il cucchiaino sporcandolo.
“Ehi!” Si lamenta pulendosi.
“Papà, lascia stare Kate… se vuoi ti do la mia.” S’intromette Alexis allungando la coppa verso di lui.
“Amore mio… se non ci fossi tu come farei?!!” Esclama lo scrittore baciando la figlia sulla guancia.
“Alexis, aspetta ci penso io.” La blocca Kate prendendo la coppa dalle mani dell’uomo alzandosi e dirigendosi verso la cucina.
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“Sto per scoppiare!” Si lamenta lo scrittore massaggiandosi la pancia.
“Per forza con tutta la panna che ti sei divorato ci vorranno minimo quattro ore d’intensa attività fisica per smaltirle.” Afferma Ryan.
“Sono sicuro che non avrai problemi a trovare un partner per svolgere tale attività.” Commenta Esposito.
“Ragazzi, non sono come mi descrivono i giornali.” Chiarisci Rick.
“Ah… no? Quindi le foto che vengono pubblicate di te circondato da bellissime donne sono fotomontaggi?” Chiede il detective.
“No… sono vere ma è solo una questione pubblicitaria... solo lavoro niente altro.”
“Beato te… gli uomini pagherebbero per avere un lavoro dove ci si deve circondare di belle e giovani donne disponibili a soddisfare ogni tuo desiderio.” Dice Esposito sorseggiando la sua birra.
“Credimi… siete più fortunati voi ad avere una donna sola nella vostra vita.” Ammette lo scrittore guardando verso Kate impegnata a giocare con i bambini.
“Quella donna devi guadagnartela. Non bastano i tuoi soldi, il tuo fascino e quel bel faccino.” Chiarisce Esposito alzandosi e allontanandosi.
“Stavo iniziando a credere di piacergli ma evidente mi sbagliavo.” Commenta appoggiando il bicchiere vuoto sul tavolo.
“Tranquillo, Castle… Dagli tempo quando capirà che t’interessa veramente di Kate cambierà atteggiamento. D’altronde la tua fama ti precede.” Spiega Ryan.
-
“Ehi… che fai qui tutto solo?” Chiede trovando lo scrittore solo soletto in giardino mentre il resto del gruppo è in casa.
“Prendo una boccata d’aria fresca.” Risponde facendole posto sul divanetto.
“Ti sei divertito oggi?” Domanda sedendosi.
“Sono tutti molto simpatici… devo dire la verità pensavo che i tuoi amici fossero la gente bene di Manhattan e invece mi hai sorpreso nuovamente. Sei una continua scoperta.” Ammette mettendosi più comodo e facendo passare il braccio sullo schienale sopra alle spalle della donna.
“Passo dieci ore al giorno, cinque giorni su sette, con quella gente mi basta e mi avanza. Preferisco questi amici per il tempo libero.” Risponde lei sorridendo.
“Ah… grazie. Così mi ferisce avvocato.” Ammette Rick portandosi una mano sul cuore.
“Ma smettila!” Dice Kate dandogli un colpetto con il gomito e scoppiando a ridere per la faccia offesa dell’uomo.
“Mamma!” “Papà!” Chiamo contemporaneamente Daniel e Alexis piazzandosi davanti ai rispettivi genitori.
“Che succede?” Chiedono Rick e Kate sorridendosi per la simultaneità con cui hanno risposto ancora una volta.
“Sono stanca.” Parla per prima Alexis.
“Vieni qui.” Sussurra lo scrittore sistemando la figlia sulle ginocchia.
“Mamma, perché non si vedono le stelle come al mare?” Domanda Daniel guardando all’insù.
“Perché alle Hawaii ci sono poche luci mentre qui a New York ce ne sono tantissime e queste ci impediscono di vederle.” Spiega Kate accarezzandogli il viso.
“Allora basta spegnere le luci…” Propone Alexis.
“È una buona idea… ma dubito che si possano far spegnere tutte le luci di New York.” Risponde Rick sorridendo per l’ingenuità della figlia.
“Mamma conosce tantissime persone importanti, forse, possono aiutarci.” Suggerisce Daniel.
“Ragazzi, non si posso spegnere le luci di New York… c’è molta gente che ha bisogno della luce per stare bene.” Cerca di spiegare Kate.
“Perché gli serve la luce per stare bene? Hanno paura del buio?” Chiede Alexis.
“No, tesoro. Pensate negli ospedali quante persone malate ci sono… quelle persone hanno bisogno dell’energia elettrica per star bene perché le macchine che gli aiutano a respirare o che controllano i battiti dei loro cuori vanno solo se c’è la luce. Quindi capite anche voi che non possiamo spegnere le luci solo perché vogliamo vedere le stelle.” Spiega lo scrittore.
“Però possiamo andare di nuovo alle Hawaii.” Afferma Daniel guardando speranzoso la madre.
“Certo ma non ora… adesso è appena iniziata la scuola.” Risponde Kate.
“Io forse ho una soluzione!” Esclama Rick attirando l’attenzione dei bambini.
“Cosa?” Chiede curiosa Alexis.
“Vacanze di Natale uguale Hamptons!” Risponde sinteticamente scambiandosi il cinque con la figlia che capisce al volo mentre gli altri due gli guardano confusi.
“Abbiamo una casa negli Hamptons da dove si vedono le stelle. Se avete voglia di unirvi a noi ne saremo molto felici.” Spiega lo scrittore.
“Ti prego, mamma possiamo andare?!” La supplica Daniel.
“Non lo so, tesoro. Mancano ancora due mesi alle vacanze di Natale vediamo se riesco a prendermi un paio di giorni di ferie. Ne riparliamo, ok?” Risponde smorzando l’entusiasmo del figlio.
“Ok…” Sussurra il piccolo deluso.
  
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