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Autore: Aching heart    29/05/2017    2 recensioni
Potrei elencarti mille piccoli motivi – mille sfaccettature diverse della verità – e direi tutto senza dire niente. Non so cosa sia scattato quel giorno… (quel giorno. Non ricordo neanche quando è stato di preciso che mi sono innamorata di te, o che ho capito di esserlo) …ma mi sento come se ti amassi da sempre, come se non fossi stata destinata ad amare nessun altro nella mia vita.[...] Ti amo incondizionatamente e disperatamente, perché sei tu e perché sono io, e perché non potrei fare altrimenti.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Thoughts of mine - Frammenti di una favola triste'
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Ti amo.

Due piccole parole con un peso terrificante, due piccole parole che da tre anni a questa parte vorrei dirti, e che non ti dirò mai. Sono codarda? Sì. Ma sfido chiunque al mio posto, stavolta.

Se non fossi sempre così responsabile, così matura, sempre con la testa sulle spalle… se riuscissi per una volta ad agire senza curarmi delle conseguenze, ad essere impulsiva e forte… ma così ci sono nata, è questa quella che sono. È questa la ragazza che ti ama, e forse se fosse diversa non proverebbe le stesse cose. Se fossi diversa, non sarei così adatta a te. E invece adesso, nella mia giovinezza apparente, nella mia pacatezza eccessiva, col mio cuore fragile e usurato, non mi sentirei fuori luogo con te.

Ti amo. Ti amo per tanti motivi.

La mia psicologa dice che ti amo perché in te vedo quello che ho perso e che vorrei recuperare – il rapporto con mio padre – e perché sei un parafulmini perfetto: sei l’amore impossibile, quello che mi permette di rimanere al sicuro nel mio mondo fatto di carta e non misurarmi con quello di carne1, che mi permette di non espormi, di non rischiare (nessuno è come lui. Ho provato ad interessarmi ad altri, ma nessuno è come lui), e allo stesso tempo di dare a me stessa un motivo in più per odiarmi, perché vedi che avevo ragione? Non ti amerà mai nessuno. E allora posso crogiolarmi nella mia solitudine, sentendomi a posto con la mia coscienza, perché ho la mia scusa, ho te.

Tutto questo è indubbiamente vero. Ma non è solo questo.

Potrei elencarti mille piccoli motivi – mille sfaccettature diverse della verità – e direi tutto senza dire niente. Non so cosa sia scattato quel giorno… (quel giorno. Non ricordo neanche quando è stato di preciso che mi sono innamorata di te, o che ho capito di esserlo) …ma mi sento come se ti amassi da sempre, come se non fossi stata destinata ad amare nessun altro nella mia vita.

Ti amo perché sei tutto quello che a me manca e che desidero fino a impazzire. Ti amo perché quando sorridi hai quel modo di assottigliare gli occhi, e ti si tendono le guance, e trasmetti un tale calore che posso solo sorridere anch’io, vedendoti. Ti amo perché hai dei comunissimi occhi castani e sei meraviglioso lo stesso. Ti amo perché spesso sei distratto e cadi dalle nuvole, sei smemorato e di una tenerezza unica – eppure certe volte ti ricordi delle cose di me e mi lasci senza fiato perché forse…

Ti amo perché sei sempre di buonumore, pronto alla risata e allo scherzo, e per questo la gente pensa di potersi approfittare di te, perché ti reputa uno sciocco, ma in realtà sei profondo e riflessivo e questo non lo vede mai nessuno… ma ogni volta che lo vedo io, te lo giuro, ti amo un po’ di più. Ti amo perché mi fai sentire infinitamente più leggera e mi permetti di galleggiare nei raggi solari – e se tu solo sapessi quanto a fondo annego ogni giorno…

Ti amo tanto che il grigio l’ho sempre considerato insulso e spento, ma da quando ho conosciuto te – perché il grigio è il tuo colore – ci dipingerei ogni cosa.

Ti amo perché sei una sorpresa infinita, un’armonia composta da una miriade di voci e melodie intrecciate fra loro, e ogni volta che riesco a coglierne e isolarne una – un pezzetto di te che custodisco gelosamente – mi attrai magneticamente, come se io fossi una falena e tu la luce.

Ti amo perché sei così tanto diverso da me che se non ti amassi da impazzire probabilmente ti odierei da impazzire, ma poi scopro tratti di te che sono così uguali ai miei che penso eccolo, l’ho trovato il mio pezzo mancante. Ti amo perché non ho mai creduto davvero alle stronzate come l’anima gemella, eppure tu, tu sei l’eccezione. (E il fatto che io ti consideri la mia metà ma che non potrò mai stare con te la dice lunga su quanto sia beffardo il destino, eh?)

Ti amo perché sei il mio antidepressivo naturale, e lo so che non è affatto poetico, ma è reale, e allora chi ha più bisogno della poesia?

Ti amo perché la tua voce è un tuono che echeggia nella distanza fino ad arrivare a me, e io senza sarei persa, perché so che anche quando non ti vedo ci sei, ed è il suono a cui affettuosamente mi aggrappo mentre ti aspetto. Ti amo anche se mi trasformi in questo ammasso melenso e sdolcinato, che di natura non sono, perché una volta tanto mi permetti di essere meno spigolosa e distante. Ti amo perché come parli di letteratura tu nessuno mai, chiunque vedrebbe il sentimento e la passione che ci metti e non potrebbe che rimanerne rapito, come ne sono rapita io, e perché la letteratura è stata il mio primo, grande amore, perciò amo lei attraverso di te e te attraverso di lei.

Ti amo perché sei pieno di difetti anche tu come tutti e io ti desidero lo stesso, esattamente per quel che sei, senza idealizzazioni, e se solo ne avessi la possibilità te lo dimostrerei ogni giorno.

Ti amo perché sono sempre bastata a me stessa, ho sempre ricercato la solitudine e non sono mai stata troppo disposta a fare spazio ad altre persone nella mia vita, ma per te io lo farei.

Ti amo perché mi fai scrivere, la tua vicinanza ha su di me l’effetto della corrente che rompe gli argini, facendomi ritrovare quella voce interiore che mi detta parole su parole in un fiume impetuoso di sentimenti e inchiostro, e scrivere è una delle cose che ancora mi tiene in vita – perciò è un po’ come dire che tu mi tieni in vita. (E poi ti sto paragonando alla scrittura: c’è una maggiore dichiarazione di questa, da parte di una che vive di storie e vorrebbe un giorno essere chiamata “scrittrice”?)

Ti amo perché mi guardi in quel modo, quel modo che mi fa tremare il cuore e stringere lo stomaco, quel modo che è complicità e ricerca di approvazione e non so cos’altro, quel modo che mi fa dannatamente sperare, anche se lo so che non dovrei, ma tu mi guardi così e mi sorridi, e io ogni volta mi innamoro daccapo. Ti amo perché anche se a volte ti odio – e ti odio perché senza volerlo mi illudi, ti odio perché proprio come ora mi fai piangere, ti odio perché talvolta ho la sensazione di esserti completamente indifferente, ti odio perché sei di un’altra – non riesco a odiarti davvero, e finisco solo con l’amarti di più.

Ti amo incondizionatamente e disperatamente, perché sei tu e perché sono io, e perché non potrei fare altrimenti.


 

Note: - 1 il contrasto fra il mondo di carta e quello di carne è ripreso da Di carne e di carta di Myria, presente qui su EFP, che vi straconsiglio.
Il titolo della OS è un verso un po' rimaneggiato di Thistle and Weeds dei Mumford&Sons.

Angolo autrice: Dunque, non è mai facile mettere a nudo una parte di sé in questo modo e gettarla in pasto al mondo, con tanto di commento e spiegazione, ma questa volta è per me la più difficile in assoluto, tanto che ci ho messo un anno prima di farlo. Sì, ho scritto questa "dichiarazione" circa un anno fa (se non di più) per quel lui che chi legge le mie storie conoscerà bene, l'ho fatto perché non avrei mai potuto dirgliela a voce e avevo un disperato bisogno di esternare quelle due parole, in qualche modo. Questi sentimenti mi hanno tormentato a lungo e in parte continuano ancora a farlo, e scrivere è da sempre l'unico modo che ho per esorcizzare le cose, perciò ho dovuto farlo, anche se poi mi sono sentita prosciugata di tutte le mie energie emotive e non ho più avuto il coraggio di rileggere. Una parte di me voleva condividere col mondo questo sfogo, ma per farlo avrei dovuto correggere, aggiustare, e non ne avevo la forza; in fondo sentivo che ci sarei riuscita solo quando sarebbe passato tutto e sarei stata in grado di ripensare a questi sentimenti senza esserne sopraffatta. Alla fine è stato così, o quasi: di tempo ne è passato, sono successe cose che ancora non sono riuscita del tutto ad affrontare, e forse il sentimento di cui ho scritto non si è spento, ma è sicuramente cambiato. Ho bisogno di dire addio per poter andare avanti, e questo è il mio modo per farlo, pubblicare qui vuol dire che è tutto... "definitivo". Non so bene come spiegarlo, spero mi perdonerete: apririmi non è facile per me e non sono ancora del tutto indifferente come vorrei riguardo a lui. Ma ora basta; vi ringrazio per aver letto, e spero di non avervi annoiato troppo. 

 

   
 
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