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Autore: Ciryata    30/05/2017    0 recensioni
Ciao il mio nome è Toru Sasaki, ho 20 anni. Sono alta 1,70, ho i capelli castani chiaro e gli occhi azzurri. Mia madre è venuta a mancare 2 mesi fa, poco dopo la mia festa lasciandomi una foto e una lettera da consegnare a mio padre. Tutto quello che so su di lui è che vive sul Pianeta Muscolo ed è a capo delle guardie del re.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ataru Muscle, Kevin Mask, Kid Muscle, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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« Mio zio! » urlai alla persona davanti a me « mio zio è morto quando ero piccola ».
Non mi accorsi che stavo piangendo. « Mamma e nonna hanno pianto per la tua morte »,
mi asciugai il viso con la manica del giacchetto, mentre sentivo papà irrigidirsi vicino a me.
« Hanno continuato a soffrire per la perdita di un fratello e di un figlio » sbottai arrabbiata puntandolo 
« e tu? » risi scuotendo la testa « tu hai fatto solo finta, tutto questo non è colpa di mio padre, ma tua!».
« Mamma soffriva di attacchi di panico, tutto dopo la tua morte, dopo aver scoperto che il prorpio fratello maggiore
non sarebbe più tornato a casa, che era sparito e chissà dove era finito il corpo ». Presi un respiro profondo, ricordare
la mamma mi fa sempre male. « Tu nel frattempo cosa stavi facendo eh? Niente, il finto morto, quindi tu per me non sei nulla,
tu per la mamma e la nonna non sei più parte della famiglia ». La faccia di Josh cambiò in una smorfia di dolore misto a rabbia. 
Quelle parole, dette da un familiare può distruggere anche la persona più forte al mondo.

« Brocken, Buffaloman, prendetelo, avete ascoltato tutta la conversazione, lui è il primo che verrà processato » disse Ataru.
« Penseremo a Joras un'altra volta, senza il cervello dietro, lui è solo un burattino » mi prese per un braccio, 
facendomi sedere su una panchina. Mi abbracciò, non potevo crederci, mio zio un assassino, ha provato ad uccidere sia me che Kid.
Questo è sbagliato, la famiglia dovrebbe essere un posto pieno di gioia e amore, invece io vedo solo odio e rancore.
« Papà, io torno a casa o passo da Kid, ti faccio sapere con un messaggio » mi alzai e sforzai un piccolo sorriso verso di lui. 
« Dirò al consiglio che ti sei sentita male per la situazione » continuò, abbracciandomi di nuovo e sussurrandomi un " stai attenta "
all'orecchio.

Decisi di passare da Kid, ma non riuscivo a non pensare a mio zio. Perché lo ha fatto, perché non riesco a smettere di piangere.
Vidi il parco, Kid e Terry eranon intenti a giocare come due bambini, io non volevo proprio rovinargli la giornata. 
Girai l'angolo per incontrare Kevin o almeno lui in compagnia di Roxanne. Ma non era la ragazza che piace a Kid.
Lui guardò verso di me e mise un braccio sulle spalle, più male di così non ci poteva essere. Le lacrime ormai erano una cascata.
Mi girai e scappai lontano, dove le persone non potevano farmi altro male, dalla famiglia agli amici. 
Non mi accorsi che qualcuno mi stava seguendo finchè non mi fermai per appoggiarmi ad un muretto isolato da tutti.
Non lo riconobbi subito, avevo gli occhi appannati, ma quella tonalità di blu, avevo già in mente chi potesse essere.

Quando ripresi fiato, mi asciugai gli occhi ormai gonfi.« Cosavuoi Mask » dissi sussurrando a malapena, non avevo più voce,
non volevo più parlare con nessuno « sei venuto a girare il coltello nella piaga » singhiozzai. Non parlò, rimase li immobile.
Mi abbracciò, deve essersi levato tutto il suo orgoglio Mask per fare una cosa del genere. Si levò la maschera. Rimanemmo
così per un po' di tempo finchè non si staccò e mi guardò in faccia, asciugandomi le lacrime che erano uscite durante l'abbraccio.
« Cosa diavolo è successo? Perché sei così sconvolta, cavolo non riesci a non farti fare del male? » sbottò, era lì a fissarmi,
voleva una risposta, ma cosa gli dico, mio zio ha provato ad uccidermi. « Kevin non sono affari tuoi » risposi. « Ah davvero,
ti vedo sconvolta per strada e tu dici che non sono affai miei, dimmi che cosa è successo » si avvicinò a me. Che devo fare,
potrei scappare ed evitare il discorso. Provai ad alzarmi, ma mi fermò mettendo le sue mani sulle mie spalle. « Ma non avevi da fare,
sembra che ti stavi divertendo prima in strada con la ragazza che paice a mio cugino » continuai arrabbiata, « non ti dirò nulla
di quello che è successo, sono cose di famiglia » puntai il dito al petto. « Non so cosa vuoi Mask, ma devi lasciarmi in pace »
riuscii a dire quelle ultime parole, prima di un bacio. Non era come gli altri, era un bacio dolcee rassicurante. Le sue braccia 
circondarono la mia vita avvicinandomi a lui. Ci staccammo quasi subito, io appoggiai una mano sul petto. Mi avvicinai a lui,
mi arrendo, ormai hai vinto Mask. Il bacio dopo era più passionale, lasciai subito libero accesso ad approfondire. Abbracciai
il collo, mentre le mie mani passavano nei capelli. Ci staccammo per riprendere fiato, « Kevin, mio zio è il capo dell'organizzazione
Throne, io pensavo che lui era morto » lo abbracciai nascondendo la faccia nell'incavo del collo. « Lui ha fatto finta di essere morto,
io lo odio » piansi e mi sfogai, mentre lui mi ascoltava in silenzio, mi addormentai dopo aver finito di piangere, pensando alla sofferenza
della mamma e di nonna.

Mi risvegliai in una stanza che non riconobbi subito, ma la voce inconfondibile di Kid mi fece intuire tutto. « Ben svegliata Toru » ,
Meat era lì sorridente mentre preparava la merenda per Kid. « Ho del riso col manzo, hai dormito cinque ore e hai saltato il pranzo,
Kid te ne ha lasciato una ciotola » sorrisi verso Meat. « Come sono arrivata qui e papà lo sa? » il piccolo kinniku si sedette vicino a me.
« Qui ti ha portato Kevin, che è di fuori a litigare con il bambino » si mise a ridere, dalle voci che provengono da fuori non sono 
solo loro due. « Tuo padre, ci ho pensato io, non ti dispiace se gli ho mandato un messaggio con il tuo cellulare » mi disse mentre
si accarezzava dietro alla testa per l'imbarazzo. « No non ti preoccupare, prendo la ciotola e mangio di fuori se non ti dispiace,
vorrei prendere un po' d' aria » lui annuì e lasciai per uscire dalla casetta. 
Appena uscii, respirai aria fresca, dentro a quella casetta si moriva dal caldo. Iniziai a mangiare il riso, sotto gli occhi del gruppetto di Kid e 
il Mask infiltrato. « Come stai? » Kid preoccupato mi diede un piccolo abbraccio « bene Kid, grazie » gli diedi un bacetto sulla fronte e mi sedetti
su una delle altalene. « Ehi Toru, ricordati che se ti serve una mano, noi ci siamo sempre, ormai siamo tuoi amici e siamo una famiglia, anche il Mask
anche se è troppo orgoglioso da ammetterlo » Jeager mi sorrise. « Ehi, Jeager, io posso decidere quello che voglio, il mio orgoglio mi rende quello che sono, ma ti devo dare una piccola notizia, io per lei sono qualcosa di più » disse in tono strafottente. Ci risiamo, Mask. Tutti mi guardarono a bocca aperta. 
« Guarda che tu non mi hai mai chiesto di stare con te, con questo tu e io non siamo nulla » dissi tranquillamente continuando a mangiare. « Beh credo che quello che sia successo basti e avanzi » mi venne da ridere, ha sempre da ribattere ma non ho forza di litigare, quindi mi arrendo, per un po' voglio sentirmi normale. « Hai vinto Mask, di quello che ti pare » finii di mangiare. « Faccio anche quello che mi pare » si avvicinò e mi alzò, appoggiandomi sulla spalla, come un sacco di patate. « Adesso, parliamo dei nostri genitori, glielo diremo, proprio oggi ». Cosa, no è matto. Iniziai a tirare pugni sulla schiena « fermati dannato Mask » si mise a ridere, sembrava uno psicopatico « no no, voglio essere libero di fare tutto ciò che voglio
con la persona che io ritengo mia » continuò a ridere mentre ci dirigevamo nella parte più brutta della strada. La via di casa mia.

 
   
 
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