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Autore: Sarasvati    30/05/2017    0 recensioni
One shot giocata sul Prompt: Il primo San Valentino da vampiri.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Prompt dalla pagina Facebook Il Giardino di EFP: Il primo San Valentino da vampiri.

Valentine's Day

 
Bella da sempre detestava qualsiasi tipo di festeggiamento, senza alcuna eccezione.
Guardò stralunata Edward, nel momento in cui le si parò davanti con un sorriso tutt’altro che innocente e la malizia negli occhi dorati.
Teneva le mani nascoste dietro la schiena, e Bella non poté non chiedersi quale malsana idea avrebbe lanciato di lì a pochi secondi, e la risposta non tardò ad arrivare.
Non appena le portò di fronte a lei, mostrò due biglietti aerei, porgendogliene uno.
 
Isabella Marie Swan
Destinazione: Dublino, Europa
 
Lo fissò, scuotendo la testa ed accennando ad un mezzo sorriso, senza interrompere il silenzio.
“È il nostro primo San Valentino. O meglio, è il primo in cui entrambi siamo così.”
La forza sovrumana e la brutalità che leggendariamente apparteneva alla loro specie, lo abbandonavano quando si trovava con lei, lasciando il posto ad una dolcezza infinita. E con quella stessa dolcezza aveva pronunciato quelle parole, avvicinandosi a Bella e avvolgendola in un caldo abbraccio, posando le fredde labbra sul suo collo ed inebriandosi del suo odore.
 
Due giorni dopo gli innamorati si trovarono nell’incredibile città europea.
   14 febbraio, sera.
Davanti a loro uno strabiliante paesaggio suggestivo dominava la scena.
L’aria era gelida, i loro respiri si condensavano non appena entravano in contatto con essa, causando nuvolette bianche, come fossero stati semplici umani in una fuga romantica.
Era così che si sentivano in quel momento: niente lotte, niente preoccupazioni, solamente loro due.
“Forse dovremmo chiamare Alice e farle sapere che siamo arrivati.”
Bella interruppe la quiete, ed Edward, sebbene i pensieri di sua moglie gli fossero preclusi, percepì un tono di preoccupazione nella sua voce.
“Lo sa. Sei preoccupata per Renesmee, non è vero?”
La ragazza annuì lievemente, generando un sorriso intenerito sulle labbra del vampiro.
Le posò un bacio sulla fronte, avvolgendole le spalle con un braccio, mentre attraversavano l’Ha’penny Bridge, illuminato nel buio della sera, ammirandone il riflesso nel fiume Liffey.
“È in buone mani, Rose è perfettamente in grado di badare a lei. Pensa a godere di questa vacanza, ce la meritiamo, e soprattutto tu la meriti dopo ciò che hai passato.”
Bella sorrise, contemplando il vampiro che ogni giorno le regalava emozioni uniche come fosse la prima volta, che aveva creato con lei quella che ora era la gioia della loro vita, la luce dei loro occhi, quel piccolo miracolo.
Lo baciò e rapidamente le loro labbra di aprirono, assaporandosi l’un l’altra.
I loro sensi erano moltiplicati all’ennesima potenza, paragonati a quelli di un semplice umano e Bella, trovando ancora tutto così nuovo, voleva compiacersene senza lasciarsi sfuggire nulla.
Il profumo di muschio e di vaniglia penetrava le loro narici pervadendoli interamente, il loro sapore coinvolgeva totalmente ogni organo, bramandosi e desiderandosi.
Tornarono in albergo, e una volta giunti nella suite, Bella si fermò a studiare ogni piccolissimo dettaglio: tre delle quattro pareti erano intonacate con un color magenta, mentre sulla quarta un tenue beige smorzava il tono delle altre. Un letto in ferro battuto decorato svettava e sopra di esso erano adagiate lenzuola bianche in seta ed un soffice piumino anch’esso beige; all’estremità destra, una vasca da bagno idromassaggio li invitava ad accomodarsi, accogliendoli con una bottiglia di Champagne posata in un secchiello con del ghiaccio. Non avrebbero potuto berlo, ma nonostante quello, di tutto il resto avrebbero potuto godere per tutta la notte.
Edward scostò le lunghe tende della finestra e rimase in estasi ancora una volta di fronte al panorama notturno che O’Connell Street regalava.
Bella prese un pacchetto dalla valigia e con esso andò in bagno, sotto gli occhi scrutatori del ragazzo.
Quando tornò, i vestiti che prima indossava erano stati sostituiti da un semplice costume blu.
“Sei bellissima.”
Non si sarebbe mai stancato di ripeterglielo.
Bella sorrise, camminando lentamente verso la vasca, che lui aveva accuratamente riempito durante l’attesa, ed immergendosi si lasciò cullare dal tepore dell’acqua.
Venne raggiunta in una frazione di secondo da Edward, che prese la bottiglia e la stappò, iniziando a versare due dita di Champagne in una flute, sotto lo sguardo interrogativo della ragazza.
“Ho smesso di bere tutto ciò che è diverso dal sangue anche io, ricordi?”
“Dovrebbe essere una buona scusa per non brindare?”
Bella scosse la testa e afferrò la flute, preparandosi a farla scontrare con l’altra che il vampiro stava riempendo.
“E a cosa dovremmo brindare?”
“Alla nostra vita insieme, all’eternità che ci aspetta.”
 
 
Let’s toast to our eternity, to our Valentine’s day.
Cheers. 
   
 
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