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Autore: HarukaPai    01/06/2017    3 recensioni
Questa breve storia è un esperimento. L'immaginazione di un ricordo di un primo bacio con qualcuno che ti ha sconvolto la vita.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una sera tra amici. Risa, scherzi, sfide, e birra a fiumi… poi la mattina ti svegli e pensi sia stato tutto un sogno. Ma non è stato così.
Quella vecchia birreria con i soffitti antichi a volta in mattone, il gusto deciso di quelle birre rosse dalla gradazione elevata, che fresche sono scivolate lungo il palato per tutta la sera, facendo aumentare i sorrisi, e togliendo un po’ di inibizione.
La gente stupida, che vuole testare il tuo lieve stato di ubriachezza proponendoti di fare qualcosa. Qualcosa che in realtà volevi fare già da tanto tempo, ma, non ne avevi avuto il coraggio, e non lo avevi mai detto a nessuno. Un bacio a fil di labbra, uno di quelli senza senso. Rapido, leggero, meccanico, anche se quelle sono le uniche labbra che ti eri accorta di desiderare.
Le stupidaggini dette ad un tavolo, e ancora tante risate, prima di uscire di nuovo a respirare l’aria fresca della sera.
E poi un viaggio in auto, non la sua, e nemmeno la tua. L’auto di un amico presa in prestito da papà. E lei, che per chissà quale assurdo motivo, non riesce a stare lontana da te, e passa l’intero viaggio tra le tue braccia, sdraiata sulle tue gambe, a giocare distrattamente con le tue mani, con lo sguardo perso, pensieroso, ma al contempo sorridente ed allegro. Vorrei dire timido ed imbarazzato, ma no quella così non era di certo lei.
Non sai quanto tempo dopo in quella macchina ti ritrovi sola con lei. Tu e lei, e i fumi dell’alcol che ancora annebbiano un po’ la realtà. Chiacchierate, oramai bisbigliate. Fuori c’è silenzio, è notte già da un po’, in lontananza solo il parlottare degli amici, e voi ancora strette su quel sedile. Le sue braccia attorno al tuo collo che poco alla volta si stringono indirizzandoti sempre e solo più vicina a lei.
Il caldo del suo respiro che ti solletica il viso, il primo contatto della punta del tuo naso contro il suo, la sua mano sulla mia nuca, tra i tuoi capelli. E poi l’inizio della fine… azzeri quell’ultimo insormontabile centimetro e ti scontri con delicatezza con le sue labbra. potrebbe essere stato solo un istante, oppure un ora, non lo sai. Le voci degli amici si fanno più vicine, è tempo di andare.
Rimettere i piedi atterra, uscire da quell’auto, e fare un respiro profondo, sicuramente aiuta a riordinare i pensieri e comprendere il tutto. I soliti ragazzi fastidiosi si offrono di portarla a casa, ma lei rifiuta ed avvicinandosi chiede a te di portarla da qualche parte. Credevi volesse continuare a bere, credevi avesse in mente di finire di ubriacarsi. Lei è fatta così, a volte senza freni, a volte senza limiti, e forse è un po’ anche questo che ti piace. Ma poi ha quel lato nascosto che mostra raramente, che ti attira anche di più, e non sai cosa ha in serbo per te questa volta. Sulla strada verso il centro ti ha detto di fermarti, proprio li, in mezzo al nulla, se non fosse per qualche lampione e qualche fabbrica poco più avanti.
L’effetto della birra è oramai svanito. Il tuo contegno e il tuo autocontrollo hanno ripreso il sopravvento. Accosti sotto le frasche di un pino nel parcheggio a lato della strada, la radio dell’auto in sottofondo riempie un pochino i silenzi imbarazzanti. Cerca di continuo il tuo sguardo, ma appena lo trova fuggi… fuggi perché i suoi occhi ti scavano dentro, ed appena entrano in contatto con i tuoi senti uno strano vuoto allo stomaco che ti toglie il respiro, senti il fuoco divampare e pervadere il possesso del tuo ventre, e ti si annebbiano i pensieri come se avessi scolato un’altra bottiglia, o forse duo o tre.
Fuggi perché ora che sei sobria hai capito che sarà la tua rovina.
I suoi occhi, quelli ti hanno sempre fregata. Il loro taglio è morbido ma il suo sguardo sicuro e sfrontato li fa sembrare affilati e insostenibili. Il colore indefinito delle sue iridi che sfuma dal marrone chiaro al verde ti ha sempre fatto impazzire, ed ora nella penombra dell’auto, con un solo lampione qualche metro più in là a rischiarare il buio della notte, sono comunque l’unica cosa che brilla.
 
  • Perché scappi? – Domanda quasi divertita dalla cosa, con quel sorriso compiaciuto e dannatamente dolce.
  • Io non scappo. – Rispondi non ammettendo l’evidenza e guardando avanti a te continuando a parlare di altro.
 
Ad un certo punto ti rendi conto di non poter fuggire, di dover, anzi voler affrontare quel vuoto, e quei brividi che ti mettono quegli occhi. Ti rendi conto che quelle sensazioni che ti assalgono facendoti credere di morire, sono in realtà quelle che ti fanno capire di essere davvero viva. Quindi prendi tutto il coraggio del mondo, del tuo mondo, che oramai in una sola sera è diventato lei, e rialzi quello sguardo puntandolo dritto nel suo. Sfrontato, sicuro, come lo era lei poco fa.
 
  • Perché mi guardi così? – Chiede per la prima volta intimorita davanti a te, come se avesse sentito i tuoi pensieri e avesse notato la tua determinazione nel non lasciarle più il sopravvento su di te.
  • Perché non posso? – Ribatti ostentando sicurezza che in realtà non hai, ma godendo della sua momentanea incertezza.
 
Le parole svaniscono, lo spazio svanisce, l’aria sembra scomparire, persino la musica ancora accesa in sottofondo sembra non esserci più. L’unica cosa che sembra esistere al mondo è lei. La morbidezza delle sue labbra, la dolcezza del suo bacio, la sua pelle liscia sotto la tua carezza, il profumo inebriante e fruttato del suo shampoo, la delicatezza con cui approfondisce il bacio, cercando timidamente la tua lingua. È una persona tanto decisa e strafottente alle volte che mai avresti pensato di trovare quell’incredibile dolcezza nel suo bacio. La passione è travolgente, le sensazioni impetuose e sconvolgenti. Tutto quello che volevi si sta realizzando, tutto quello che sognavi è appena diventato reale. Lei ti sta baciando, e lo sta facendo in un modo che non avresti mai potuto immaginare. Un modo che nemmeno sapevi fosse possibile essere baciata. In poco tutto il resto del mondo sparisce. Tutto tranne lei, che è l’unica cosa di sui ti importa.
Quando ti svegli la mattina e ci pensi ancora non ci credi. Eppure ti sembra di sentire il caldo delle sue labbra sulle tue, e sulla tua lingua il sapore di quel dolce bacio, che ora sai essere tanto aspro da non riuscire a dimenticarlo mai più.
È come se fosse stato ieri, eppure sono passati dieci anni. Dieci lunghissimi anni da quel primo bacio, e quasi altrettanti dall’ultimo dato a quelle labbra. Ci sono state altre donne dopo, moltissimi altri baci, ma niente e nessuno si è più insinuato sotto la tua pelle a quel modo, nessuno è stato in grado di farlo come in una sola notte aveva fatto lei.
   
 
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