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Autore: CrystalWolf    02/06/2017    2 recensioni
Lui non era un eroe.
Non lo era mai stato infondo. Dalla morte dei genitori, sotto i suoi occhi, aveva scelto di combattere questo male, di convincersi che poteva anche essere del bene in questo mondo e valeva la pena combattere per esso. Ma ora era lì, a pensare alle conseguenze di tutto, alle scelte, alle decisioni, ai fallimenti che lo avevano portato dove era ora.
Non era un eroe. Era soltanto un ragazzo pieno di odio e risentimento.
Un rumore improvviso destò la mente del giovane. Una vetrina infranta, dei criminali all'opera.
Fece un respiro profondo, e prese in mano un bastone escrima.
Genere: Azione, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bat Family, Dick Grayson
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Everyone can be heroes'
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Salve a tutti cari :)
Perdonate il ritardo, ma ho dovuto lavorare ad alcuni altri miei progetti su Efp(se vi va date un'occhiata).
Come avete potuto leggere è un capitolo speciale. Non è legato alla trama(cioè si ma non faremo progressi su Gotham senza Batman o la situazione nella JLA, ma solo dell'appuntamento fra Dick e Barbara.
Non so quanto verrà lungo, credo sarà corto ma..spero vi possa piacere. Grazie a tutti per le recensioni.
Buona lettura.


~~~~~~~~~~APPOINTMENT FOR NIGHTWING~~~~~~~~~~~~


Dick era abbastanza in fibrillazione quella sera.
Doveva scegliere come vestirsi e non voleva assolutamente sfigurare davanti a Barbara.
Alla fine optò per uno smoking. Dono di Alfred naturalmente.
Inizialmente aveva rifiutato l'aiuto del maggiordomo, pensava di dare un'occhiata al guardaroba di Bruce e scegliere velocemente.
Ma quando l'attempato maggiordomo mostrò il guardaroba, Nightwing rimase a dir poco di stucco.
Alfred aveva aperto ben tre armadi, pieni zeppi di vestiti, per tutti i gusti.
La vastissima scelta ben presto mise in difficoltà Dick.
Alla fine il maggiordomo lo aiutò dandogli uno smoking nero, dei pantoloni anch'essi neri e delle scarpe nere e bianche tirate a lucido.
"Uno dei completi preferiti di Padron Bruce, e mi creda, anche lui si sentiva ingabbiato in quei vestiti esattamente come lei."
Alfred squadrò il giovane. "Sa mi ricorda molto un giovane Bruce, quando si preparava per il primo appuntamento, prima di...beh tutto questo." Disse con un sorriso carico di nostalgia.
Dick gli si avvicinò. "Alfred.."
Il maggiordomo si ricompose subito e fece un sorriso malizioso a Dick " Sa viviamo in tempi d'incertezza al giorno d'oggi, e fra una Gotham senza Batman e una Justice League che deve prendere importanti decisioni, bisogna sempre stare sul chi vive. Eppure sono contento di questa sua uscita con miss Gordon. Fin da quando eravate due ragazzini ho sempre sospettato ci potesse essere del tenero fra voi."
Dick arrossì. "Smettila Alfred."
Il maggiordomo ridacchiò. "Però ho visto anche i suoi sguardi languidi con la principessa di Tamaran. Sarà bene che prenda una decisione sa? O rischia di perdere tutto." Alfred controllò l'orologio "Cielo è tardi. Ecco qua le chiavi della Porsche. Prima che chieda "perchè una porsche" sappia che andare a prendere una ragazza per una cena galante in moto non è il massimo. Inoltre nel bagagliaio ho messo i costumi di Nightwing e Bat-girl. Non si sa mai."
Dick un po confuso per tutte le parole di Alfred, biascicò un grazie, uscì e si mise alla guida dell'auto.
Mentre guidava intanto rifletteva. Era ovviamente emozionato per l'uscita con Barbara ma continuavano a risuonare le parole di Alfred. Perchè tutti dicevano che doveva scegliere.
"Al diavolo. Stasera non c'è Starfire. C'è Babs." Fu questo il pensiero del Protettore di Blüdhaven mentre guidava verso l'abitazione di Barbara Gordon.


Arrivò sotto casa della ragazza.
A quell'ora di sera non era molto trafficata, pur essendoci comumque un certo viavai di gente. Qualche negozio era aperto e dall'altra parte della strada c'era una tavola calda.
Prese il telefono e mandò un messaggio alla ragazza con scritto che era arrivato.
Non aveva intenzione di suonare, non tanto per pigrizia ma voleva evitare lo sguardo indagatore che il Commissario Gordon gli avrebbe rivolto, mentre aspettava che Babs scendesse.
Dopo circa cinque minuti Barbara uscì. Quanso Dick volse lo sguardo su di lei rimase, come sei mesi prima, senza fiato.
La ragazza indossava un abito nero con una gonna abbastanza corta, sopra vi aveva messo una piccola giacca anch'essa nera e ai piedi due scarpe blu scuro con il tacco. I capelli erano raccolti in una coda.
"Dick? Dick? Ti sei imbambolato?"
Il ragazzo si riscosse. "Oh scusa. È che stai benissimo."
"Anche tu Dick" rispose la rossa con un sorriso.
I due entrarono in macchina.
"Sensazionale. Richard Grayson non si presenta ad un appuntamento in moto." Disse ridendo.
"Ringrazia Alfred. Ci ha persin messo dentro i nostri costumi."
"Oh bene. Così fra il primo e il secondo posso pestare qualche criminale." Disse.
"Tienmene qualcuno per il dessert.
I due arrivarono davanti al ristorante. Barbara notò che era molto sfarzoso e si fermò un attimo a leggere l'insegna "Two Swords." Era uno dei più lussuosi di Gotham.
"E dove avresti trovato i soldi per entrare in un posto così?"
"Fanno lo sconto ai poliziotti." Disse candidamente il moro.
"Si certo." Rispose divertita.
I due entrarono, si sedettero e ordinarono. Babs era ancora affascinata dal lusso e dallo sforzo di quel posto. Anche se era un po esagerato Dick aveva avuto ottimo gusto.
Le portate arrivarono e iniziarono a mangiare e a parlare.
"Allora cos'hai intenzione di fare ora?" Chiese Dick.
"Continuerò a combattere il crimine con Tim. E te, se ti fermerai."
"Mi fermerò per un po. Ho alcune faccende in sospeso qui a Gotham. Inoltre sentivo un po la mancanza dei vecchi tempi."
La rossa ridacchiò. "Ti ricordi quando avevamo fatto quella gara sui tetti di Gotham e tu eri rimasto impigliato sul pennone della bandiera drl municipio?"
"Puro errore di calcolo." Rispose Dick.
I due continuarono a mangiare e a scherzare.
"Sai Barbara..sono felice di vederti così allegra. Dopo i fatti di tre anni fa temevo fossi ancora scossa."
Dick si riferiva a quando aveva subito l'aggressione da parte del Joker.
aveva subito un colpo di pistola al fianco e sebbene ne fosse uscita indenne,salvo una cicatrice circolare sul fianco, ebbe gli incubi per molto tempo. Non apriva più la porta di casa se qualcuno suonava e rimase davvero terrorizzata dall'immagine del ghigno di Joker, un attimo prima che le sparasse.
Si era sentito terribilmente in colpa. Lui era Blüdhaven e lo seppe solamente da Coleen, la migliore amica di Barbara. Bruce, in uno dei suoi solito tentativi di tenerci fuori dalle faccende delicate non gli aveva detto nulla. Appena saputo dell'accaduto era subito corso a Gotham.
Tenne compagnia alla ragazza per due giorni in ospedale, poi purtroppo i doveri di Nightwing lo reclamavano altrove. Ma andò per mesi a far visita alla ragazza.
Fù la prima volta che Dick provò l'impulso di uccidere qualcuno e la prima che sviluppò odio per Joker.
Infatti, sin da quando era Robin, Dick aveva un rapporto speciale per il clown. Lo trovava divertente. Alcune sue vattute gli piacevano. Inolte, ironia della sorte, per bocca di uno sgherro aveva saputo che Joker era l'unico che lodasse l'iniziativa di Dick di diventare Nightwing. Probabilmente lo fece perchè odiava che qualcuno si mettesse in mezzo tra lui e Batman, ma il ragazzo constatò l'ironia del fatto che l'unico a manifestare supporto fosse l'eterna nemesi del suo mentore.
"Non preoccuparti Dick. Non mi è successo niente e ora sei qui. Per cui non c'è nulla di cui preoccuparsi. " disse con un sorriso.
"Allora, immagino che Tim sia con Stephanie vero?"
"Si. È davvero innamorato di quella ragazza "
"Secondo me questa sera Tim si divertirà."
La ragazza sbuffò per la pessima battuta e per la faccia veramente idiota di Dick nel dirla.
"Certo Dick. Ora mangia prima che ti si freddi."
I due andarono avanti un po così, poi Barbara pose una domanda che a dire il vero la tormentava sin dall'inizio della serata.
"Per caso..i tuoi affari in sospeso riguardano anche Starfire?"
Una tensione salì fra i due. Dick non sapeva bene come rispondere e Barbara era nervosa per la risposta.
"No. È un'amica e mi ha fatto piacere rivederla ma..non ho altri affari che coinvolgano lei. Non parliamone più ora va bene? Infondo sono qui per te" disse sorridendo La rossa arrossì, poi però poggiò la mano su quella di Dick, cosa che fece arrossire quest'ultimo "Hai ragione. Grazie Dick. "
Il ragazzo guardò quella bellissima ragazza e non poteva che esserne rapito. Però la sua mente cominciò anche a vagare al giorno in cui aveva lasciato Starfire.
Fù alla fine del suo percorso con i Titans.
Da qualche giorno i suoi compagni lo vedevano diverso dal solito.
Un giorno chiamò a raccolta la sua squadra. Erano tutti in piedi davanti a lui. Immaginarono che sarebbero dovuti partire per una nuova missione.
"Vi ho convocati perchè devo dirvi una decisione che ho preso qualche giorno fa. Io..me ne torno a Gotham, per sempre."
Rimasero quasi tutti scioccati. Cyborg non era stupito. Sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ormai anche lui stava diventando un membro della JLA , e sapeva che Dick aveva capito che il loro tempo era finito.
Beast Boy invece aveva le lacrime agli occhi, vosì come Starfire. Persino Raven aveva sgranato gli occhi.
"E i Titans?" Chiese B.B.
"I Titans sono sciolti." Quelle parole furono come una pugnalata per B.B..
"Non puoi fare questo." Disse Starfire "e noi due?"
Robin non rispose. Bastò uno sguardo, carico di tristezza, di consapevolezza che le cose dovevano andare in quel modo.
"Ah ho capito. Va bene signor Grayson. Vattene. VATTENE E ABBANDONACI TUTTI."urlò Koriand'r in lacrime.
"Starfire: disse Dick tentando di fermarla ma ormai era andata
"Lasciala andare " disse Raven.
"Devi darle un po di tempo per metabolizzare il tutto." Continuò Cyborg.
Dick rimase a parlare con i restanti membri, spiegando i motivi della sua scelta.
Si era ormai giunti all'imbrunire e Starfire non era ancora rientrata alla base.
Dick andò a cercarla. Sapeva dov'era.
La trovò in cima ad una piccola collina appena fuori da Jump City. Era un bel posto, si dominava l'intera città, e il tramonto rendeva tutto ancora più magico.
Aveva scoperto quel posto con Kory l'anno prima. Quando era giù, sapeva di trovarla lì.
Si fece un po strada fra i cespugli, e la vide in cima, seduta a guardare il tramonto. Dick si sedette vicino a lei. Nessuno dei due aprì bocca per diversi minuti.
"Sapevo di trovarti qui." Disse Robin.
"Perchè Dick? "
Robin tornò a contemplare il sole che lentamente sprofondava.
"Non sono più sicuro di quello che sento Kory. È stato bello stare nei Titans, vivere molte avventure ma..ormai è finito. E io ho bisogno di capjre cosa fare della mia vita. Cosa voglio davvero."
"Centra quella ragazza? Quella a Gotham, di cui parli spesso." La voce era rotta dai singhiozzi. Erano tenui, stava trattenendo il pianto.
"Forse si, forse no..non lo so, ho molta confusione in testa. Ma..ti amo Kory. Forse non nel modo giusto e forse non più come all'inizio ma..provo lo stesso un forte sentimento mei tuoi confronti".
Kory lo baciò. Fu un bacio molto passionale, in cui all'aliena sgorgarono le lacrime e anche Dick non rimase indifferente.
La passione crebbe sempre di più e rientrati furtivamente alla base, si chiusero nella camera da letto di Dick.
La mattina dopo Starfire si svegliò, ma era sola nel letto.
Le dissero che Dick se ne era andato. Era tornato a Gotham.
"Hey Dick. Ti sei imbambolato di nuovo?" Chiese Barbara.
"Oh scusa Babs." Disse imbarazzato.
"Non avrei molta voglia del dolce e te?"
"Mmmh neanche io. Direi che possiamo alzarci. Vado a pagare."
Dick pagò e uscirono dal ristorante, poi salirono in macchina.
"Quindi..cosa facciamo?" Chiese il ragazzo.
"Io avrei un'idea." Disse con un sorrisetto. "Nel bagagliaio ci sono i nostri costumi vero?"
Dick annuì.
"Se li mettessimo e rifacessimo una gara?"
"E da quando Bat-girl pensa di poter sconfiggere Nightwing?" Chiese spavaldo.
"Da ora. Dai infilati in quel vicolo che ci cambiamo.
Dick infilò la macchina in un vicolo vicino al ristorante. I due scesero, presero i costumi e si misero di spalle per poi spogliarsi. Entrambi dovettero fare leva su una grande forza interiore per resistere all'impulso di voltarsi. Alla fine erano completamente vestito e salirono su di un tetto.
"Primo che arriva nel Diamomd District allora."
"Certo."
"VIA"
I due scattarono e usarono i rampini.
Si libravano nell'aria, con la citta luminosa sotto di loro, tenendosi ed evitando cornicioni, cartelloni ed edifici troppo alti.
. Bat-girl.aveva il vantaggio di poter planare, ma Dick combinava le sue tecniche di trapezista con il rampino.
Erano quasi in vista del Diamond District e Barbara era in vantaggio, così Nightwing come ultima risorsa usò l'accelleratore rampino. Schizzò come un proiettile ma prese male le misure e andò addosso a Barbara ed entrambi, fortunamente ruzzolarono su di un tetto ma nel farlo, cosa avvertita da entrambi, le loro labbra si sfiorarono, facendolo sussultare ancora di più. Alla fine si fermarono. Dick era sotto di Barbara con quest'ultima che ancora artigliava il petto di Nightwing mentre quest'ultimo stringeva i fianchi della rossa.
Avevano avvertito il lieve contatto prima e ritrovarsi in quella posizione non fece altro che accrescere l'imbarazzo. Rimasero qualche secondo a guardarsi poi entrambi si staccarono e si ricomposero.
"Ehm..parità?" Chiese Dick ridendo.
"Parità. Sei fortunato Grayson." Rispose Barbara. In fin dei conti era la migliore gara che potesse avere.
Dick riaccompagnò Barbara fino al tetto della casa di quest'ultima. "Spero che mio padre dorma, o non so come farò a spiegargli questo." Disse alludendo alla tuta.
"Io vado Barbara. Buonanotte." Disse a bassa voce Dick.
"Aspetta." Disse anch'ella a bassa voce.
"Si?"
"Grazie della serata Dick." Disse per poi dargli un piccolo bacio sulla guancia ed entrò in casa lasciando sul tetto un nightwing molto rosso.


Nightwing tornò a recuperare la macchina. Mentre guidava ripensò al "mini-bacio" che si erano dati involontariamente. Sentiva una botta di adrenalina che gli percorreva la soina dorsale ogni volta che ci pensava.
"Dovremmo fare gare più spesso."commentò.
Ora però non vedeva di raggiungere la villa. Non vedeva l'ora di farsi una dormita.


Ed eccoci giunti anche alla fine di questo capitolo. Non preoccupatevi, dal prossimo torna l'azione e in grande stile.
Caccio la bomba?
Ok cacciamola.
Vi aspetto qua per il prossimo capitolo : Red Hood.
A presto.
  
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