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Autore: _swet87_    02/06/2017    0 recensioni
Tutto così strano per essere così bello.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Non posso crederci, non di nuovo, non voglio più stare in questa situazione sono veramente stanca.

Come sempre ormai le mie mattinate sono diventate sempre più pesanti, non riesco più ad alzarmi con la voglia che avevo tutti i giorni fino a qualche tempo fa, da quando che lui è entrato a far parte della mia vita sembrava tutto andare meglio, quando rovinò tutto con quell’orribile foto; non sopportavo vederlo insieme a quella, era una cosa che mi dava veramente ai nervi. Da quella mattina non riesco più a fare tutto con la stessa voglia di prima, mi manca avere le sue attenzione e mi manca il suo essere speciale con me.

Ormai le mie nottate sono state tutte così quando…

…’’Amore di mamma è ora di svegliarsi, che poi faccio tardi a lavoro. ‘’, non so grazie a cosa ma scattai dal letto e corsi in bagno per vestirmi e prepararmi. Nel giro di pochissimi secondi ero già pronta per uscire, ero truccata e tutta bella sistemata. Staccai il telefono dalla presa, iniziò a vibrare il telefono era la mia amica che mi chiedeva se volessi andare a fare colazione con lei, accettai l’offerta.

Il viaggio in macchina fu molto più leggero di tutte le altre mattine, la mia musica e il sole, cosa potevo chiedere di meglio. Mi feci accompagnare davanti al bar, e fortunatamente la mia amica era già arrivata. Salutai mamma e andai dalla mia amica, aveva una faccia più preoccupata del solito, la cosa mi faceva al quanto spaventare, la abbracciai e la prima cosa che mi disse è che qualcuno doveva parlarmi. Mi girai dietro di me, e incrociai subito i suoi occhi oggi erano più belli che mai ma era troppo tristi. Di istinto lo abbracciai, mi mancava da morire stare tra le sue braccia, mi strinse come non lo aveva mai fatto. Intanto la mia amica si era allontanata lasciandoci solo. Ci mettemmo seduti ad un tavolino e mi prese le mani e iniziò a parlarmi, raccontandomi la storia tra lui e la sua ragazza e la finì con ‘’ Mi ha lasciato dicendo che non mi amava più’’. Avrei voluto urlargli che lo amavo io e che non meritava di stare male per una come lei, ma l’unica cosa che uscì dalle mie labbra fu ‘’Io sono qui sempre con te non dimenticarlo mai.’’ Mi alzai in piedi vicino a lui gli presi il viso e gli diedi un bacio sulla guancia, lui si alzò e mi abbracciò nuovamente. Ci alzammo e ci avviammo verso scuola, ci tenemmo la mano tutto il tragitto senza rendercene conto, era tutto troppo bello per finire così in fretta, ma appena arrivati lo accompagnai in classe ci mettemmo seduti e continuammo a stare vicini ma il tutto venne interrotto per colpa di quella maledetta campanella. Ci salutammo e andai in classe mia , mi aspettava l’ora più pesante anzi le ore più pesanti, non riuscivo e non volevo stare lontano da lui. Passai tutta la lezione a pensare come avrei potuto farlo stare meglio. Finita la prima ora senza chiedere nulla al professore andai al bagno. In attesa della fila mi misi fuori dalla sua porta ad aspettare che qualcuno uscisse per farmi vedere come stava, uscii la mia amica e la prima cosa che le chiesi senza neanche salutarla ‘’Come sta?’ e lei con una faccia un pochino più serena di prima mi rispose che stava leggermente meglio, ma nessuno riusciva a capire perché era tra le nuvole e di tanto in tanto sorrideva. Andai in bagno e poi tornai subito in classe ma piena di pensieri. Non avevo il suo numero quindi scrissi al mio migliore amico non che suo compagno di classe di mandarmi il numero perché avevo bisogno di parlare con lui, senza chiedere perché mi inviò il numero. Lo salvai immediatamente, e inizia a scrivergli il poema che avevo in mente ormai da un’ora. Finito di scrivere non riuscivo ad inviarglielo ma alla fine presi le mie forze e glielo inviai. Non so se aveva già il telefono in mano ma rimane il fatto che visualizzò subito e mi rispose dopo un po’ che stava scrivendo. “ Eii sono le parole più belle che una persona potesse dirmi, non so grazie a chi o grazie a che cosa ma io mi sono troppo affezionato a te e la cosa non va bene perché non voglio illudermi di niente, solo una cosa ti va di uscire oggi pomeriggio?” lo lessi più e più volte perché aspetto da mesi questa domanda, quindi risposi con un piccolissimo “Si”. Aspettai la ricreazione per uscire di nuovo dalla classe altrimenti sembrava veramente fatto apposta, ma non riuscivo più ad evitare di pensare a lui.

Anche la campanella della ricreazione suonò e la prima cosa che feci fu quella di uscire dalla classe e andare al bar perché ero certa di incontrarlo lì. E come sbagliare era già lì in fila, mi misi dietro di lui senza fare niente per vedere se prima o poi si sarebbe girato, iniziò a vibrare il telefono, era lui “Me lo dai un abbraccio se mi giro?”, senza rispondere lui si girò e mi abbracciò, gli sussurrai all’orecchio che amavo stare tra le sue braccia, e che non c’era niente di più bello di tutto questo. Ci staccammo e ordinammo il tutto, lui ritornò da quelli di classe sua e io da quelli di classe mia, appena entrai in classe mi arrivò un altro messaggio “Scusa ma perché non sei venuta su?” “Perché sei con i tuoi compagni di classe non mi va di disturbarti.” Spensi il telefono e mi misi a parlare con una mia compagna di classe, mentre stavamo parlando non mi rispondeva più e non riuscivo a capire quale fosse il motivo , mi diceva solo che dovevo girarmi perché qualcuno mi stava cercando. Mi girai e c’era di nuovo lui, il mio lui che mi stava aspettando; uscii fuori e mi diede un bacio, il nostro primo bacio. “Scusa scusa sognavo questo momento da tempo ti prego scusa” non gli risposi lo baciai nuovamente “Ora siamo pari ti devo chiedere scusa anche io ma non lo farò perché non me ne sono pentita di averlo fatto, visto che nessuno dei due è fidanzato”. Ci salutammo e ognuno in classe sua, tutte e tre le ore prima di uscire le passammo interamente a mandarci messaggi, ci stavamo organizzando per uscire e andare poi a ballare.

All’uscita non riuscivo quasi mai a salutarlo, oggi era rimasto fuori per salutarmi, un bacio e ognuno in macchina sua.

Passai tutto il pomeriggio a prepararmi, a farmi bella per lui, non mi lasciò mai sempre a messaggiare anche sotto la doccia. Per la prima volta riuscivo a sentirmi veramente bella, non ero un granchè ma con lui tutto era più bello, anche la cosa più brutta.

Appena arrivata lì, lui era ad aspettarmi, appena mi vide scattò in piedi e mi venì incontro per salutarci. Niente di più bello in quel momento, io e lui contro tutto e tutti più forti di sempre.

Tutto il tragitto lo passammo mano nella mano mentre ci guardavamo negli occhi, è stato il percorso più breve di sempre, era troppo bello stare insieme a lui. Arrivati a destinazione non sapevamo se entrare subito o andare a fare un giro prima. Decidemmo di andare a fare un giro prima, passammo davanti al suo negozio preferito così entrai per prendere la maglietta che avevo già notato da tempo e che ero certa lui non avesse. Riuscii a prendergliela senza farmi vedere da lui, pagai e uscimmo anche se lui ancora non se ne era accorto, usciti fuori gli diedi subito la maglia e lui non so come aveva fatto ma aveva un regalo anche per me. Aprii il suo regalo e sorrise come ormai non sorrideva da tempo, lo stesso sorriso di quando l’ho conosciuto. Io quando aprii il mio mi spuntò il sorriso e mi scese una lacrima, è la colla più bella che abbia mai vista, poi fatta da lui la rendeva ancora più speciale, me la mise subito e io voltandomi verso di lui lo baciai. Sussurravo dentro di “te lo dico sotto voce io amo solo te”, forse dopo averlo amato tanto potevo dire che stava diventando mio.

Continuammo a passeggiare mano nella mano, tirai fuori le cuffiette e prima di fargli ascoltare la canzone che volevo dedicargli gli dissi che tutto quello che dice questa canzone avrei voluto dirglielo tanto tempo fa. Appena partì la canzone ci abbracciamo e tenemmo gli occhi chiusi tutto il tempo, finita la canzone io non parlai più visto che ero certa di aver fatto una figura di merda dopo cinque minuti che ero chiusa con me stessa e le mie cuffiette me le levò “Non potevi azzeccare canzone migliore, dopo la canzone dice HO UN BRIVIDO TUTTE LE VOLTE CHE IL TUO CUORE BATTE CON IL MIO POI NASCE UN SOLE, sai le volte che ho pesato che i nostri cuori battessero all’unisono, ma poi ho sempre visto te con qualcun altro. Sai le volte che ho cercato di farti capire quanto ti amassi, e te ora potresti dire E’ ma te eri fidanzato. Io ti dico che io ho sempre amato solo te e me ne sono accorto solo ora.” Finito di parlare gli presi il viso e con il massimo della delicatezza gli diedi un bacio, e piano piano rendere tutto più bello. Finito di baciarci ci avvicinammo lì al locale, a questo locale si ballava anche infatti passammo quasi tutta la serata a ballare, non eravamo mai stati così a contatto, non avevo mai sentito il suo corpo così a contatto con me, forse aver aspettato per così tanto tempo ne è valsa veramente la pena.

Purtroppo anche la serata era finita, per modo di dire visto che mi fermai a dormire da lui. Quando ci stavamo preparando per andare a letto mi si avvinò e mi levò il reggiseno iniziando a darmi tutti baci sulla schiena, mi girai e gli levai la maglietta buttandolo sul letto quando iniziammo a baciarci continuavamo a spogliarci a vicenda fino a rimare l’uno nudo sull’altra. Passammo tutta la notte tra passione amore e dolcezza. Ogni suo respiro andava come il mio, rallentava e aumentava negli stessi momenti. Appena finimmo passò tutto il tempo a guardare il mio corpo completamente rovinato da me stessa e mi sussurrava all’orecchio che non aveva mai visto niente di più bello, e che è stato il ragazzo più fortunato a vederlo per prima. Ci mettemmo sotto le coperte e lui si appoggiò sul mio seno mentre gli accarezzavo il viso e il corpo, mi stava raccontando della sua ex, la cosa non mi dava fastidio visto che ormai era mio. Si tirò su e mi appoggiai io sul suo cuore era agitato, ma era così bello sentirlo battere per me; avevo iniziato a disegnargli sul petto i cuori e mi addormentai dopo poco.

La mattina mi svegliai con i suoi occhi che mi guardavano come se fossero innamorati, iniziai a dargli dei baci sul petto per poi salire su piano piano per baciarlo, mano mano che salivo lui sorrideva e non c’era niente di più bello. Baciai quel sorriso per tantissimo tempo e dopo ci alzammo per andare a fare colazione, mi misi la sua maglietta e mi rinfilai le mutande, lui si mise solo le sue mutande. Scendemmo e sul tavolo c’era un bigliettino con scritto che casa sarebbe rimasta vuota per vari giorni, mi guardò e mi chiese di rimanere lì fino a che non sarebbe tornato qualcuno.

Passammo cinque giorni tra amore e divertimento, non potevo che chiedere di meglio. Il quinto giorno il pomeriggio chiudemmo tutte le serrande dentro casa e iniziammo a baciarci, lo guardai e gli chiesi di vedere un film. Accendemmo la televisione e iniziammo a scorrere tra i canali, trovammo dopo un po’ “La Bella e La Bestia” gli chiesi di lasciare e di sdraiammo sul divano; amavo stare lì con lui, ma sono consapevole che tutto non può durare in eterno domani dovevo tornare a casa e tra due giorni sarebbe ricominciata scuola. Passai tutto il pomeriggio a guardarlo perché si era addormentato, ogni tanto mi avvicinavo e gli davo tanti baci, me lo accarezzavo e poi tornai al posto mio. Verso l’ora di cena mi alzai per preparare la cena per noi due, ma prima andai a fare un salto in camera per vestirmi. Mentre mi stavo cambiando mi cadde l’occhio su uno scatolone dove sopra c’era scritto ‘Non ti dimenticherò mai amore mio’ con la data di quando ci siamo baciati per la prima volta, aprì questa scatola c’erano tutte foto di loro due mentre stavano insieme le loro fedine e tutto ciò che avevano insieme. Mi alzai e mi asciugai le lacrime perché mi faceva male vedere che lui non aveva quel sorriso con me, preparai la borsa e la cena per lui lasciandogli un bigliettino in cucino ‘Almeno posso dire di aver passato i giorni più belli della mia vita con l’uomo dei miei sogni. E’ stato tutto troppo fantastico tanto che ho pensato che sarebbe durato per sempre, ma te ami ancora la tua ex e non voglio essere una seconda scelta. Ti amo e non ti dimenticherò mai’.

Uscii da quella casa e mi avviai verso la fermata dell’auto, lungo il tragitto per arrivare a casa pensai tutto il tempo anche che magari me ne sarei pentita ma non mi importava lo amo ma lo devo lasciare andare tra le braccia dove lui si trovava meglio.

Passai due giorni chiusa in camera con la mia musica mentre cercavo di distrarmi, ma tutto mi riconduceva a lui ogni singola canzone, ogni singola parola mi ricordava quella notte. Era tutto troppo bello, ma non potevo di certo fargli dimenticare tutto quello che aveva passato con lei.

La mattina quando mi stavo preparando per andare a scuola mi faceva male qualsiasi cosa, ma con la mia forza mi preparai. Quando scesi dalla macchina abbassai lo sguardo e entrai diretta in classe anche se mancava ancora troppo per entrare, mi misi seduta al mio posto e misi la musica nelle cuffiette al massimo. Mi mancava da morire ma ho fatto bene a prendere questa scelta. Salì sopra con la speranza di trovare il mio migliore amico, entrai nella sua classe e invece di trovare il mio amico trovai lui. Uscii di corsa sperando che non mi avesse visto, mi misi in un angol dove era impossibile che mi vedesse, uscii anche lui ma fortunatamente non mi trovò. Arrivò il mio migliore amico e mi venne vicino, senza dire niente mi abbracciò come se già sapesse tutto. “So cosa è successo tra di voi, io sono qui qualsiasi cosa.” Lo abbracciai con quelle poche forze che mi erano rimaste, prese una cosa nello zaino e me la lasciò andandosene.

‘Non so se capirai subito chi sono, spero di si. Amore mio, mi manchi da morire. So che cosa hai visto nella mia camera, sono tutte le cosa che devo ridarle anche se avrei dovuto evitare di lasciarle lì. Non voglio che tra noi finisca così io ho bisogno di te perché solo con te riesco a stare bene. Voglio essere l’unico uomo a toccarti per sempre, voglio essere io quella persona che ti fa star bene, voglio essere il tuo per sempre, voglio amarti fino all’ultimo respiro, voglio coccolarti, voglio che tu sia mia. So che te adesso sarai non arrabbiata di più ma non mi interessa voglio parlarti anche se dovesse essere l’ultima volta. Vogli urlarti che ti amo e che non ho voglia di perderti. Comunque vada è stata veramente bellissimo averti con me anche se per così poco tempo, non so darti di meglio questo lo so. Scusa se ti ho fatto perdere tempo a leggere tutto questo ma ti prego diamoci un’altra possibilità. Un bacio il tuo uomo, ti amo.’

Faceva male faceva troppo male leggere tutto questo ma non posso cadere di nuovo tra le sue braccia, ho bisogno di lui, ho bisogno di averlo al mio fianco, ho bisogno di amarlo. Finito di leggere una lacrima rigò il mio viso, lui era lì a guardarmi con le sue cuffiette, avrei voluto alzarmi e corrergli incontro baciarlo e tenerlo con me, ma non potevo farlo non era più mio.

Mi levai le cuffiette, presi la lettera e la tenni con me tutto il giorno, più di una volta gli passai vicino e cresceva sempre di più la voglia di riprendermelo con me ma non potevo non oggi. Arrivata a casa tralasciai il mangiare e tornai in camera per leggere la lettera, non sapevo se rispondergli o meno. Non gli risposi a quella lettere né alle chiamate né hai messaggi, mi avrebbe fatto troppo male sentirlo dopo aver preso la decisione che non potevo stare con lui. Pensi il telefono per una settimana, ormai la mia vita la passava in camera a leggere la lettera e a ascoltare la musica. Dopo una settimana arrivò la mia amica da Rimini ma neanche lei riuscì a farmi cambiare idea, non potevo tornare indietro anche se lo avrei fatto molto volentieri, non dovevo e non potevo per me stessa. La mia amica si fermò con me una settimana, passammo tutta la settimana a parlare e ogni tanto uscivamo.

Erano passate due settimane ormai era ora riaccendessi il telefono, dovevo sentirlo. Acceso il telefono avevo solo sue notifiche, tra chiamate e messaggi mi si era impallato il telefono; mi girai per guardare la mia amica ma non era lì, iniziai a chiamarla ma niente non rispondeva. Tornò in camera tutta vestita bene e con una busta in mano “Vestiti che dobbiamo andare via” mi preparai cercando di essere almeno un pochino decente, scesi le scale e incrociai gli occhi della persona sbagliata. Dio mio quanto mi mancava quanto vorrei essere con la sua maglietta e i capelli tutti arruffati sul divano a vedere il mio cartone animato. Scesi tutte le scale in attesa che scendesse la mia amica, scese mano nella mano con il suo fidanzato. Ci avviammo alla macchina che ci aspettava fuori, c’era una limousine che ci stava aspettando; questa sarà stata tutta un’idea della mia amica, ma non riesco a capire perché mi abbia fatto una cosa del genere. Entrammo e io mi misi seduta vicino a lui, quando mi accoccolai a lui e scattai con una pazza sull’altro sedile, mi guardò “Non ti preoccupare torna qui vicino a me non hai fatto nulla di male”. Mi rimisi vicino a lui riaccoccolandomi su di lui, mi faceva bene sentire il suo cuore battere, era la mia musica preferita. Alzai gli occhi per guardare i suoi, erano più belli del solito ma erano pieni di dolore, pieni di lacrime; presi il suo viso con le mie mani dandogli un bacio sulla guancia e sussurrandogli all’orecchio “ Mi sei mancato da morire, ricorda che ti amo.” Non rispose ma iniziò a sfoderare un sorriso nuovo ai miei occhi, mi prese la mano e passammo tutto il viaggio così. Scesi da quella limousine lo abbracciai, e guardandolo negli occhi lo baciai. Ci prendemmo per mano e entrammo in quel locale fantastico. Mangiammo e ci allontanammo mettendoci vicino alla piscina sotto gli alberi accoccolati. Ci levammo le scarpe e ci sdraiammo sull’amaca. Inizia a parlare chiedendogli perché mi avesse scritto quella lettera e perché non mi aveva detto niente di quell’altra, o almeno non tutto. Mi diede ancora più risposte rispetto a alle domande che gli avevo fatto, i suoi occhi era troppo sinceri. Appena finì di parlare lo baciai e con le lacrime gli chiesi scusa per aver reagito in quel modo, e per non avergli più rivolto parola. Era ormai notte inoltrata e ancora eravamo sull’amaca a baciarci, dopo tutti i baci non dati queste due settimana, i nostri baci vennero interrotti dalla mia amica, dicendoci che era ora di andare visto che erano le 03.00, scendemmo e ci rimettemmo le scarpe. Pronti! Arrivammo sotto casa del mio uomo e scendemmo tutti e quattro “Volete fermarvi a dormire qui da noi?” senza neanche sentire gli altri entrai, entrata io accettarono anche loro. Andammo ovviamente in due camere diversa, la sua era rimasta come due settimana fa anche se era sparito quello scatolone, ancora atterra c’era la mia maglietta con tutto il resto. Mi buttai sul letto tutta vestita e tirai per terra le scarpe. Dopo qualche minuto mi alzai mi levai il vestivo il reggiseno e mi misi la mia, la sua maglietta andai in bagno per struccarmi. Era lì che si stava facendo la doccia e dopo essermi struccata uscii dal bagno e andai al letto. Avrei voluto entrare anche io in quella doccia ma non mi sembrava il caso avevamo appena chiarito non volevo esagerare.

Arrivò a letto con i capelli bagnati e con i suoi boxer neri. Io già ero sdraiata e mi ero messa un po’ di musica per passare il tempo, si sdraiò vicino a me e iniziammo a guardarci. Era così bello stare lì con lui, era veramente troppo bello così lo abbracciai senza dirgli niente, lui iniziò ad accarezzarmi il viso e dove passava mi dava dei baci. La musica venne interrotta da un messaggio, pensavo fosse la mia amica, e invece no era la persona che mi aveva distrutto il cuore. Diventai un pezzo di ghiaccio e si avvicinò a me per cercare di capire chi mi avesse scritto “Amore tranquillo è solo un mio ex amico non ti preoccupare” levai il telefono e gli iniziai a raccontare perché mi avesse scritto e cosa era successo con lui. Finito il discorso ci addormentammo.

Erano le 12.31 e trovai la mia amica con il suo ragazzo che ci stavano fissando, “amore buongiorno”, era la prima volta che lo chiamavo amore e non mi faceva strano anzi era così bello chiamarlo così. Ci svegliammo e ci preparammo per uscire, colazione e doccia insieme. “Posso entrare anche io a farmi la doccia con te?” mi chiese e io annuii. Farmi la doccia con lui è forse la cosa più fantastica di sempre. Usciti dal bagno ci trovammo la mia amica e il suo ragazzo con una faccia arrabbiata perché era tardissimo, erano le 14.05, più veloci che mai ci vestimmo. Eravamo in giro quando incontrai l’essere della quale ero follemente innamorata quello del messaggio, lasciai la mano al mio ragazzo e gli andai incontro, “Che cosa ci fai qui?” lui senza rispondere mi abbracciò e io mi allontanai senza neanche salutarlo. Passai tutto il pomeriggio con la paura di incontrarlo nuovamente, se ne erano accorti tutti quindi tornammo alla macchina e ci avvicinammo al mare visto che volevamo andare a ballare. Arrivati vicino a quello stabilimenti parcheggiammo e ci avviammo in spiaggia, la serata sarebbe iniziata tra almeno 3 ore. Mi misi in costume e mi avvicinai all’acqua, quindi decisi di buttarmi per liberarmi da tutti i miei pensieri, nuotai fino a che non iniziò la serata, uscì dall’acqua e mi sdraiai sull’asciugamano, presi le cuffiette e addio mondo. Mi venne a svegliare con tutti baci dicendo che stava arrivando molta gente e che era ora di iniziare a ballare altrimenti troppo pieno non ci saremmo riusciti. Tirai fuori dalla borsa la maglia che gli avevo ormai rubato, c’era il suo profumo sopra e la amavo. Iniziammo a ballare la prima canzone fino a quando non si fece mattina, non andammo per niente a casa decidemmo di fare una dormita al mare visto che avevamo tutti quanti le felpe per dormire caldi. Appena si addormentarono tutti mi spogliai e anche se l’acqua era ghiacciata andai a nuotare un pochino, si stava molto bene anche se ancora non era estate, nuotai per ore poi decisi di riandare a sdraiarmi perché a breve si sarebbero svegliati tutti quanti e non volevo farli preoccupare. Appena uscita dall’acqua mi sdraiai senza mettere né felpa né niente rimasi in costume, dopo poco mi addormentai anche io. Riuscii a dormi per 15 minuti perché la spiaggia iniziava a riempirsi di gente che era venuta con i propri bambini. Si svegliarono tutti e tre, quindi mi alzai e andai a prendergli la colazione al bar. Entrata nel bar trovai nuovamente la persona che odio di più al mondo, di nuovo non ce la posso fare, “Che mi racconti?” si avvicinò per salutarmi “Che sto con il mio ragazzo e i miei amici, non ti voglio più vedere, sei uscito dalla mia vita tanto tempo fa ora basta.” Lui come se io gli avessi chiesto qualcosa mi iniziò a risponde “hahahah quell’essere è il tuo ragazzo, certo che sei caduta veramente in basso.” Iniziai ad innervosirmi “Senti ma che ti senti tanto più speciale di lui perché sappilo che te non vali veramente niente in confronto a lui, adesso ti saluto che devo andare via. Salutami tua sorella, mamma e papà”. In tutta fretta e furia portai i cappuccini dove stavamo tutti.

Finita la colazione decidemmo di tornare a casa perché non era aria di stare ancora al mare visto che si erano accorti che mi ero innervosita. Tutto il tragitto lo passammo in silenzio, almeno io, non riuscivo e non volevo parlare. Quando arrivammo a casa iniziarono a chiedermi per quale motivo mi ero innervosita, ma non riuscivo a parlare quindi gli chiesi di chiudere lì il discorso e se potevano riaccompagnarmi a casa. Uscimmo nuovamente per andare a casa da me, io e la mia amica salimmo a casa dopo aver salutato i ragazzi. Appena arrivate su casa iniziai a cercare tutti i ricordi che avevo con quell’infame, non gli bastava avermi rovinato la vita doveva continuare. “Trovati!” trovato tutto quanto decisi di buttarlo, basta con il passato ora voglio solo godermi il mio uomo che amavo con tutta me stessa. Lo chiamai al telefono dicendo che avevo bisogno di fare l’amare con lui, avevo bisogno di sfogarmi con lui; arrivò nel giro di due minuti e il primo gesto che fece appena mi guardò è stato quello di abbracciarmi “Amore ti fermi da me che domani andiamo a scuola insieme?”, non rispose annuì e basta. Ci sdraiammo, io sul suo petto, iniziai a dirgli che perché stavo così e che non sopportavo più la situazione, non potevo stare anche male per un cretino del genere. Mi fece tranquillizzare al punto di farmi addormentare. Riuscimmo a dormire fino alla mattina dopo, quando suonò la sveglia scattammo in piedi e ci preparammo. Mamma ci accompagnò a scuola e appena arrivati andammo ognuno in classe sua a posare lo zaino. Era la prima volta che eravamo a scuola da fidanzati, uscimmo fuori e ci avviamo a piedi verso il bar dove c’erano i nostri compagni di classe che ci aspettavano. Arrivati al bar ci guardarono tutti abbastanza sbalorditi perché non se lo aspettavano, si alzarono tutti per venirci a salutare visto che dopo due settimane tornavamo a fare colazione insieme. Ci sedemmo tutti ad un unico tavolo, lui con i suoi amici io con le mie, gli raccontammo cosa era successo tra di noi, non proprio tutto, era così strano ma bello. Finito di parlare tornammo a scuola, mi accompagnò in classe e poi ci salutammo “Buona scuola amore mio”, mi rispose “Buona scuola a te amore mio”. Suonò la campanella ed entrammo in classe, neanche 15 minuti e mi arrivò un suo messaggio “Ora di buco, mi manchi”, non è possibile anche da me era ora di buco, quindi decisi di andare in classe sua. Non si era accorto che fossi entrata, si stava divertendo con i suoi compagni di classe così tornai in classe mia. Gli risposi “Sei così bello quando ridi con quelli di classe tua, mi manchi anche te. Ti amo”. Passò tutta un’ora cercando di capire come facevo a sapere che si stava divertendo con quelli di classe quando si girò e mi trovò dietro di lui. Avevo deciso di tornare da lui perché se fossi rimasta in classe mia gli bastava affacciarsi per trovarmi; quando mi vide dietro di lui mi baciò di scatto e mi abbracciò. Amavo quando mi coccolava in quel modo, quindi decisi di staccarmi anche perché eravamo a scuola.

Finite le ore di lezione tornammo ognuno a casa sua, tutti i giorni così, riuscivamo a vederci solo a scuola perché eravamo pieni di studio.

Era finalmente arrivato il venerdì sera, potevamo stare un po’ soli e invece tutta la serata andò storta, litigammo tutta la serata perché eravamo entrambi nervosi.
   
 
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