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Autore: Sinon    03/06/2017    1 recensioni
║MarkJin
❂ Dove Jinyoung incontra Mark nei suoi sogni. ❂
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                          White
 

Mi trovo qui in questo strano posto isolato ed ero solo finché non sei arrivato tu. 
Ogni volta che ti guardo è come se stessi sognando e non posso credere di averti tutto per me in questo luogo dove esistiamo solo noi due.

"Qual è il tuo nome?"
"Park Jinyoung e tu?"
"Mark, Mark Tuan."

Spero che il tempo si fermi perché ora che ti ho conosciuto mi è impossibile stare senza di te e sarei disposto a perdere ogni cosa pur di averti al mio fianco.
Questo è il modo in cui ti amo, il tuo bianco puro sorriso mi fa diventare cieco, ma forse c'è qualcosa che io non so, una porta della verità che devo ancora aprire, delle ali che ancora devono essere spiegate.

"Ti fiderai di me, qualsiasi cosa accada?"
"Perché mi fai questa domanda?"
"Dimmi solo di sì, ti prego."
"Sì Mark, te lo prometto."

Anche se questo mondo un giorno sparirà non ti dimenticherò mai, perché non c'è nessuna sicurezza che tutto ciò duri per sempre, non c'è nessuna risposta in questo luogo colorato solo di bianco e di nero, l'unica certezza che ho sei tu.
Perché tutto ciò non è reale, vero? 
Me ne rendo conto ogni volta che mi sveglio e sento un bìsbiglio continuo, un mescolarsi di voci che sembrano provenire da chissà dove, lontane ma al contempo familiari, così i dubbi mi assalgono e mi chiedo cos'è che sto dimenticando di me stesso, cosa sto dimenticando della mia vita. 
Questo filo di pensieri viene interrotto dalla tua voce angelica che chiama allegramente il mio nome e se metto in disparte i miei tormenti è grazie a te, è per te. 
Mentre ti guardo ogni giorno, sorridente, esprimo un desiderio: che questi momenti durino per sempre.
Ho vaghi ricordi di quello che ero prima eppure sento che tutto ciò non durerà per molto quindi cerchiamo di usare il nostro breve tempo al meglio prima che la realtà ci colpisca con la sua freddezza.
Se sono perso in una fantasia per favore tienimi per mano e sarò in grado di ritrovare la retta via, salva il mio instabile futuro con la tua presenza perché è una cosa che solo tu puoi fare, tu e nessun'altro. 
Osservo quella che sembrerebbe la luna, colorata di un candido bianco e questo mi ricorda di te. Non lo sai forse ma per me sei come quella luna:un punto di luce che illumina le tenebre più scure.
In un luogo come questo ho avuto la fortuna di averti accanto e credimi che non avrei potuto chiedere di meglio, non importa il luogo, non importa il perché, l'unica cosa che conta veramente è che tu sei entrato a far parte della mia vita.
Non è facile ma se mai un giorno il destino ci costringerà a dividerci farò di tutto per trovarti, per vedere ancora il tuo viso allegro. 
Non sono consapevole dei tuoi sentimenti, non so se anche a te il  cuore accelera ogni qualvolta ci troviamo insieme ma sappi che a me succede e sarei soddisfatto di passare anche la mia intera vita solo in questo modo. 
E ti guardo come non ho mai guardato nessuno, ti sorrido come non ho mai sorriso a nessuno, ti amo come non ho mai amato nessuno.
Questo è ciò che provo e spero che un giorno capirai quanto importante sei per me.

"È arrivato il momento di dirci addio."
"Che cosa vuol dire?"
"Il tempo passato insieme è stato bellissimo ma tu appartieni ad un altro mondo Jinyoung."
"Ma io non voglio lasciarti Mark."
"Neanche io, davvero. 
Non è facile ma prima di andarmene sento il bisogno di ringraziarti per avermi fatto provare cosa significa amare davvero una persona. Addio Jinyoung."
"Aspetta-"

Mi svegliai lentamente e la prima cosa che sentii fu il rumore continuo di un ticchettio, solo dopo capii che era quello del mio battito cardiaco. Aprii gli occhi e mi guardai intorno, non riconoscendo il luogo nel quale mi trovavo, finché non vidi due figure familiari. 
"Si è svegliato!" Esclamò Jackson, correndo fuori.
"Jinyoung, tutto bene?" Chiese Jaebum, con un dolce sorriso.
"Sì, perché?" Risposi, mentre cercavo di capire la situazione nella quale mi trovavo e non ci volle molto a constatare che mi trovavo in un letto d'ospedale. 
"Stai piangendo." Mi fece notare il corvino. Poggiai la mano sulla guancia bagnata e solo allora mi accorsi delle lacrime, ricordandomi di Mark.
Poco dopo arrivò Jackson con dei medici e mi spiegarono che ero stato in coma per due mesi a causa di un incidente stradale, per loro il solo fatto che mi sia salvato è stato un miracolo poiché arrivato in ospedale ero già in pessime condizioni e le speranze erano poche, se non nulle. Mi dissero inoltre che in quell'incidente c'era stato un altro ferito che purtroppo non ce l'aveva fatta. Curioso, chiesi di sapere il suo nome, ma non potevo mai aspettarmi che la risposta mi avrebbe fatto così male.
Mark, Mark Tuan era il nome della vittima.
Eravamo due sconosciuti, stavamo attraversando sulle strisce pedonali quando un pirata della strada arrivò a tutta velocità e ci investì. L'uomo che era alla guida non si fermò nemmeno per un secondo, dei passanti ci videro e chiamarono l'ambulanza che ci portò entrambi in ospedale, io sono riuscito a sopravvivere e lui è morto poche ore prima del mio risveglio. 
Fu solo quando finirono di raccontarmi dell'accaduto che mi ricordai delle dinamiche dell'incidente fino ad allora dimenticate e rammentai effettivamente di un ragazzo dai tratti celestiali, i capelli biondo miele e gli occhi scuri. D'improvviso i fari di un auto illuminarono le nostre figure e l'ultima cosa che ricordo sono dei ciuffi biondo miele pararsi davanti ai miei occhi. 
Iniziai a piangere, cercando di trattenere i singhiozzi, rendendomi conto di quello che era accaduto.
Rendendomi conto che non avrei più potuto parlargli. 
Rendendomi conto che non lo avrei più potuto stringere tra le mie braccia.  
Rendendomi conto che prima della sua morte non ero riuscito nemmeno a dirgli 'ti amo.'
 

Mark, ti prego, perdonami per non essere riuscito a salvarti.

  
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