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Autore: Spensieratezza    03/06/2017    5 recensioni
Il dolce Sam si troverà avvolto in una storia d'amore che è passionale come il fuoco vivo e dolcissima come i granelli di neve con il suo idolo Dean Campbell
Una storia d'amore che è sensuale e romantica insieme.
Siete pronti ad addentrarvi nella sconvolgente storia d'amore di Dean e Sam?
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Erano successe delle novità, dopo l’incontro con Dean all’ università di Sam.

Sarebbe ovvio pensare, che dopo quell’incontro i due abbiano ripreso a sentirsi e vedersi e fare l’amore…

Invece no!

Invece Dean aveva continuato a telefonare a Sam, spesso senza parlare neanche quando l’altro rispondeva e Sam restava lì con il telefono sull’orecchio, sapendo che era Dean e beandosi solo di quel momento.

Entrambi restavano così per minuti interi.

Fino a che Sam si stancò.

Si sentiva preso in giro, manipolato e preso in giro.
Sedotto e abbandonato.
 
 
 
Cominciò a non rispondere più al telefono e quando vide che Dean insisteva, lo cambiò.

Erano passate due settimane da allora e Sam era nel frattempo ossessionato dal pensiero di cosa fare per farsi perdonare di quel gesto , da Dean.

Certo, non che non se lo meritasse, ma comunque era stata una cosa parecchio irrispettosa da fare, senza neanche avvisarlo, e se Dean ora non avrebbe più vouto sentirlo?

Sarebbe stata colpa sua….
 
 
Quello che Sam non potè mai immaginarsi, era che Dean stesso, decise di fare il primo passo.

Non si sa come, era riuscito a scoprire che Sam si era preso una pausa dall’Università, per andare a lavorare nel negozio di ferramenta del fratello maggiore di Castiel, suo migliore amico.

Era solo un aiuto che aveva accettato di dargli, ma Dean era riuscito a scoprirlo.
 
 




Sam stava ancora pensando a Dean, quando se lo vide capitare dentro al negozio. Lo riconobbe dalla testa, prima ancora di vedere tutto il corpo.

Lo vide passare attraverso la porta che si apriva da sola, lui era al bancone e Dean aveva lo sguardo solenne.

Oddio, è incazzato. Ce l’ha a morte con me.
 
 


“Sam, ma che cosa ti prende?” chiese Mark Pellegrino, il fratello di Castiel. Era un ragazzo angelico con un viso dolcissimo e che ritraeva la bontà e la dolcezza assoluta. Era biondissimo e aveva degli occhi color nocciola, poi Mark vide bene il nuovo entrato e lo riconobbe. “Oh cavolo, ma è Dean Campbell. Che cosa ci fa qui? Sam, non fare il bambino, non è mica un alieno. Sam, ma dove vai?”

Sam stava cercando di sgattaiolare via senza farsi vedere da Dean e nel farlo stava cercando di muoversi nascosto tra gli anfratti e gli scaffali del negozio dopo esser sgusciato strisciando la passerella a capo chino.

Sam non gli rispose alla domanda, ma cercò di fargli dei gesti strani per dirgli di fare silenzio, ma Mark non capì.

“Sei così strano, oggi, Sam..”

Nel frattempo Sam si era nascosto dietro una tenda a filamenti che segnava l’ingresso di un’altra stanza, mentre Dean si avvicinò con uno dei suoi sorrisi migliori.
 


“Posso..fare qualcosa per lei?” chiese gentilmente Mark.

“Lo spero bene. Ho dimenticato qui qualcosa per me molto importante.” Disse l’altro sempre sorridendo.

“Sono desolato. È qualcosa dei nostri prodotti?”

“Veramente è qualcosa di molto più personale.” Disse Dean, facendo deglutire Sam.

“Oh, accidenti. Di cosa si tratta? Magari posso chiedere al mio assistente se è riuscito a trovarlo.” Disse Mark facendo sorridere ancora di più Dean.

“Se non le dispiace, vorrei chiedere direttamente a lui. Magari lui si ricorda. Era qualcosa di molto particolare e l’avevo mostrata solo a lui.”

“Dice davvero?” chiese Mark, mentre Sam si metteva una mano sugli occhi. “Sam, vieni qui!!”
 
I peggiori timori di Sam vennero confermati quando uscì fuori dalla tenda e vide il sorriso trionfante di Dean.

“Hai idea di che cosa sta cercando il signore qui?” chiese Mark.

“Io..io non sono..sicuro..” cominciò a balbettare Sam, ma per fortuna Dean era abituato a cavarsela con la dialettica ad uscire da queste situazioni.
 
“Il fatto è che il suo assistente è un mio fan sfegatato e mi aveva proposto un progetto molto carino per le mie prossime canzoni, ma è tutto ancora molto top secret, mi perdoni se sono stato così…misterioso.”

“D-davvero? Sam.” Mark guardò basito Sam, che era costernato allo stesso modo.

“Veramente io..”

“Non se la prendi con lui. Gli ho detto io di tenere il tutto segreto..e lui l’ha fatto  a quanto pare. Il fatto è che..non mi sono fatto più sentire per parlare del progetto. Una cosa davvero imperdonabile da parte mia, quindi, eccomi qui..spero di non disturbarlo al lavoro..” disse gentilmente Dean.

“No..no..ma si figuri..anzi perdoni Sam, deve essere rimasto un po’..sorpreso dalla sua visita, ma sarà felicissimo di parlare del progetto, ovviamente. Se volete, potete andare di là. Starete molto più comodi.” Disse Mark.
 


Ok, era l’inizio della fine. Sam cercò comunque di guadagnare terreno, sgusciando via per primo, mentre Dean era ancora impegnato con i saluti, anche se si accorsero presto della sua fuga.

“Ma…SAM?” chiese infatti Mark.

“Non vede l’ora di parlare del progetto. Mi piacciono i ragazzi così appassionati. Non si preoccupi, lo seguo io.” Disse Dean.
 
 
 


“Saaaaaaaaammmyyyyy. Non è gentile abbandonare in questo modo gli ospiti che vengono a trovarti. Lavori o no in un negozio?”

Sam aveva cercato di nascondersi piuttosto goffamente in un angolo, ma Dean sapeva esattamente dove si trovava. Prese una deviazione e lo sorprese alle spalle.

“Buuu.” Disse, spaventandolo.

“Oh dio.”

“Oh dio sì! Immaginavo già che fossi sexy con qualunque cosa addosso, ma addirittura con una cosa che fa così tanto anni 90!!. Ma vedendola addosso a te mi piace.” Disse Dean mirando la sua salopette.

“Che cos’hai contro le salopette? E che cosa ci fai qui nel negozio dove lavoro?”

“Uh-uh, percepisco del risentimento, Sam. Eppure dovrei essere io a essere risentito. Tutte quelle chiamate irraggiungibili, sei un cattivo bambino, Sam.” disse Dean.

“T-te lo sei meritato. Non saranno state più..ignobili..delle tue tante chiamate senza alcun dialogo.” Disse Sam tremando. Più Dean si faceva vicino, più era difficile resistergli.
 


Dean non gli rispose nemmeno, ma gli prese le cosce e le sollevò con un sol colpo, facendolo sedere sul bancone.

“Ho voluto godermi..il nostro corteggiamento.”

“C-che razza di corteggiamento era? Non vedersi e nemmeno  sentirsi?”

“Hai ragione. Volevo essere lento, ma non ci sono abituato e mi riesce male. Quindi torniamo alle vecchie abitudini, no?”

“C-che cosa?”

Ma Dean era stanco di parlare e quindi finì per baciarlo.
 
 
 
Un bacio molto passionale. Sam ebbe la sensazione come se Dean volesse imprimerlo o imprimere la sua bocca come sua proprietà in quel bacio.

Un bacio passionale, ma rubato.

“D-Dean…questo non può..questo non è…” disse Sam, confuso, cercando di sgusciare via, lasciando esterrefatto ancora di più Dean, che non era abituato a un rifiuto.
 
“Dove scappi??” gli chiese malizioso rincorrendolo e imprigionandolo contro il muro con il suo corpo, ma sembrava diverso. Certo, prima Sam non avrebbe potuto dire che era prepotente in maniera cattiva, ma gli sembrava comunque timoroso, frenetico, come se avesse paura di un qualcosa, forse non era certo che Sam lo volesse ancora.

Invece ora Dean, seppur ancora sensualmente prepotente, la sua prepotenza si era fatta più dolce, sempre sensuale, ma morbida e anche dolce. Il suo viso gli sorrideva, gli occhi gli sorridevano, si vedeva che era felice e ci fu una vena di morbidezza, in cui prese ancora il viso di Sam e lo baciò.



Un bacio lascivo ma colmo di dolcezza a cui stavolta Sam non potè non rispondere gemendo felice, pensando alla felicità intrisa nel viso di Dean.

Sarà la stessa che si vede nei miei occhi?

In quel momento Sam si lasciò andare ai più sentimentali pensieri da ragazzina, del tipo:

Se sono io a renderti così felice..voglio continuare a farlo..
 


“Dio…quanto mi sono mancate queste labbra…”

“Non..non sembrava..”

“Come? Cosa dici?”

“Credevo non volessi più vedermi e che mi stessi solo prendendo in giro. Per questo io ho..”

“Cambiato il numero?” lo provocò Dean.

“Mi dispiace..ma..ma mi sarei fatto perdonare. Ti avrei scritto di nuovo..mi sarei fatto perdonare..” aggiunse Sam.

Dean sembrò più felice a questa idea.

“Ah sì? E chi ti dice che io ti avrei rivoluto?”

“Sei qui ora no? Ahhh..” prese a gemere, quando Dean si strinse di più a lui, strusciando la sua erezione contro il membro di Sam, ancora coperto dai pantaloni.
 


“Sai..amo questa salopette. Così leggera. Come se non ci fosse, baby.”

“Dean..smettila..”

“Voglio che facciamo l’amore con questa indosso la prossima volta. Pensa quanto sarai stretto, quando potrò tirarti con queste.” Disse, tastando le bretelle, continuando a succhiargli il collo.

“Mi desideri così tanto? Non ci credo. È solo un bluff.”ansimò Sam.

“Un bluff, dici? Imparerai a capire quanto posso essere serio.” Disse Dean languido, continuando a stropicciargli il viso.
 


Il viso già rosso di Sam, divenne ancora più stropicciato e gonfio a causa delle attenzioni di Dean e finalmente cedette, baciandolo con un bacio passionale e vorace, cingendogli le braccia al collo.

L’autocontrollo di Dean andò a quel paese e dopo poco che si abbandonò al bacio, le sue mani vagarono sul corpo di Sam, palpandogli il sedere e poi entrando nella sua salopette, tastando la sua biancheria intima.
 
“Mmmm..” gemeva Sam. Non poteva fare altro, davanti alle calde e lascive carezze di Dean, ansimando più forte quando le sue mani si intrufolarono anche sotto la biancheria.

“AHHH..” gemeva più forte Sam, quando Dean decise di dargli piacere anche con la bocca, dopo avergli calato velocemente la salopette.
 


Non se l’aspettava e non potè far altro che contorcersi sotto di lui, mentre Dean succhiava il suo membro a più riprese, ora piano, ora facendo una pausa e poi più veloce.
 
Venne dentro di lui, ma Dean non si scompose, anzi si leccò le labbra, guardando con soddisfazione la faccia sfinita e sconvolta di Sam.



“Tieni. Ti rinfrescherà.” Disse Dean, prendendo una salvietta dai suoi pantaloni e passandogliela sul viso.

“M-ma tu?” balbettò Sam.

“Ah già..” disse Dean con un sorriso. “Basterà una bottiglietta d’acqua.”
 


Sam lo guardò confuso. Pensava che Dean intendesse che volesse una bottiglietta d’acqua per togliere il…”sapore.” Imbarazzato e forse anche un po’ offeso, lo accompagnò davanti ad una macchinetta di cibo e bevande, ma restò sbalordito quando Dean invece di berla, si gettò l’acqua sul viso e sui capelli.

"Oh, pensavi volessi berla?" scosse la testa divertito. "Non ho alcuna fretta di togliermi il sapore di te dalla mia bocca." disse mentre Sam lo guardava a bocca aperta.

“Fa caldo, non trovi anche tu?” gli chiese ancora Dean infierendo, aprendosi la camicia grigia e gettandosi acqua anche lì.
 
 
Poco dopo, Dean andò via, salutando Dean e Mark, sorridendo, portandosi dietro una bella fioriera.

Amo i fiori. “ disse con uno sguardo malizioso a Sam, che dovette trattenersi per non arrossire di nuovo.

“Siete..ehm..riusciti a parlare del vostro progetto?” chiese Mark.

“Oh sì. Sono riuscito a trovare quello che cercavo.” Disse Dean malizioso, alludendo a Sam e al suo nuovo numero di telefono, infatti guardò Sam dritto negli occhi, toccandosi la tasca della camicia affinchè lui capisse.

Sam capì e la sua espressione era un misto di imbarazzo e contentezza.
 
 
 
Mark aspettò che Dean uscì fuori dal negozio, prima di parlare con Sam.

“Ok, adesso dimmi tutto. Non credere che mi sia bevuto la storia del progetto.”

“Ehm..veramente io..” balbettò Sam.

Nel mentre, Dean stava uscendo dal negozio e incrociò Castiel che invece stava entrando.

Gli gettò addosso un’occhiata di ghiaccio.



“Ma cosa diavolo…Sam!!” disse Cas, entrando dentro il negozio.

“Cas..”

“Parliamoci chiaro! Se vuoi lavorare qui, devi lasciare fuori le tue fantasie hot dal negozio!”

“Cas!!”

“Ho appena avuto un’allucinazione! Il tuo sogno erotico che usciva fuori dal negozio e mi ha guardato come se avesse voluto uccidermi!”

“Cas!!!”

“Sam, che cos’è questa storia??” chiese Mark stralunato con la bocca aperta, evidentemente all’oscuro di tutto.
 
Ok, ora Sam era davvero nei guai. Come glielo spiegava? 

















Note dell'autrice: 

allora, è valsa la pena aspettare così tanto per questo nuovo capitolo? ahhahah xd penso si capisca anche dalla lunghezza, quanto mi sento ispirata xd

a dire la verità, le ispirazioni mi vengono da varie parti..confesso di aver fatto questo capitolo pensando a diversi generi "kiss me licia" per il negozio , anche se solo per quello.. e un pò anche cinquanta sfumature, sempre per via del negozio.. trovo davvero sexy e anche bella come cosa, che Dean vada addirittura al negozio dove lavora Sam e lì abbiano un incontro focoso *_*

infatti mi dispiace per questo momentaneo momento in cui dean ha fatto un pò lo stronzo, ma mi serviva per questo capitolo *_*

e poi se si fossero giurati amore eterno da subito, non sarebbe stato più molto divertente no? :ppp
   
 
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