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Autore: Jade Tisdale    03/06/2017    1 recensioni
[Season 3 | Post morte di Sara]
E se a vedere Sara cadere dall'edificio in cui è stata uccisa fosse stata Nyssa e non Laurel? Quale potrebbe essere stata la reazione dell'Erede del Demonio alla vista dell'omicidio della sua amata?
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nyssa al Ghul, Sarah Lance
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Canary

                                                                     

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L’odore di sangue raffermo si diffuse rapidamente all’interno della stanza, già torturata dall’aria pesante che si era venuta a creare con la presenza di un cadavere.
Nyssa non aveva avuto tempo di pensare a un luogo migliore in cui portarla. Quando Sara era caduta dall’edificio, il primo posto che le era venuto in mente era stato il loro nascondiglio. Ma ora si pentiva di averla portata lì, perché l’odore di morte le avrebbe invaso le narici ogni volta che ci avrebbe messo nuovamente piede in futuro.
La parte più difficile fu toglierle le tre frecce dal petto. Sara era stata uccisa con le sue stesse armi, e sebbene non fosse stata lei a scoccarle, Nyssa si sentiva comunque responsabile.
Sarebbe dovuta andare con lei ad aiutare Arrow e il suo Team, ma Sara aveva insistito affinché Nyssa si mettesse da parte. Voleva dimostrarle che poteva cavarsela da sola, e Nyssa le aveva dato fiducia. Non avrebbe dovuto. Sarebbe dovuta restare al suo fianco per proteggerla. Se l’avesse fatto, Sara non sarebbe morta, e lei non si sarebbe ritrovata in quella situazione.
Cosa avrebbe fatto una volta tornata a Nanda Parbat? Avrebbe chiesto a suo padre di immergerla nel Pozzo di Lazzaro? Sapeva che era solo una leggenda, ma il pensiero che ci fosse anche solo una remota possibilità che potesse funzionare, le dava speranza. Tuttavia, sapeva anche che Ra’s non le avrebbe mai permesso di farlo. Lei stessa temeva che dal Pozzo potesse uscire un mostro anziché la donna che aveva amato per sei lunghi anni, perciò si ritrovò a dover scartare quell’ipotesi.
All’improvviso, Nyssa prese ad osservare gli occhi persi nel vuoto di Canary e singhiozzò, provando un dolore lancinante al petto. Non aveva idea di chi l’avesse uccisa, e il pensiero di non aver potuto inseguire il suo assassino la stava divorando.
D’istinto, le abbassò le palpebre con due dita, e a quel contatto rabbrividì. Era già fredda come un pezzo di ghiaccio malgrado fosse morta da meno di un’ora.
Ma nonostante il suo cuore non battesse più, era ancora bella da morire. L’Erede del Demonio le passò una mano tra i capelli fluenti, per poi sfiorarle delicatamente la pelle gelida della guancia. Era raccapricciante pensare che le sue gote non si sarebbero più arrossate dopo gli allenamenti o in un momento imbarazzante, e Nyssa trattenne a stento un secondo singhiozzo.
Poi, come se la mano della donna si stesse muovendo da sola, le sue dita si posarono sulle labbra di Sara. Erano ancora calde, e la tentazione di baciarla fu troppo forte. Non riuscì a resistere.
Quando le loro labbra si incontrarono, per un istante, fu come se Sara fosse tornata in vita. Nyssa poteva ancora sentire il suo sapore dolce, e grazie alla loro vicinanza riuscì a percepire gli ultimi resti del suo profumo. Le lacrime che stavano scivolando sul suo viso atterrarono sulle guance di Sara, raggiungendo gli angoli della sua bocca.
E in un istante, il sorriso splendente della sua amata si fece spazio tra i suoi ricordi, invadendole i pensieri e l’anima.
Non avrebbe più rivisto quel sorriso che l’aveva fatta innamorare di lei. Non avrebbe più sentito l’eco della sua risata nei corridoi di Nanda Parbat. Ma soprattutto, non avrebbe più potuto godere della sensazione delle sue braccia che la stringevano forte nel cuore della notte, quando Nyssa era più vulnerabile e triste.
Faceva male pensare che per il resto della sua vita non avrebbe più potuto amare. Ora, l’unica cosa che le rimanevano erano i ricordi; ma i ricordi la facevano anche star male, perché erano eventi del passato che non si sarebbero più verificati.
In quella notte buia, avvolta da un gelido mantello di sofferenze, Nyssa strinse l’amore della sua vita tra le proprie braccia un’ultima volta, per poi abbandonarsi ad un pianto disperato e incessante.

 

 

 

 



Da come avrete capito, l’avvertimento what if si riferisce al fatto che Nyssa abbia visto cadere Sara dall’edificio in cui è stata uccisa da Thea al posto di Laurel. All’inizio la one-shot sarebbe dovuta essere incentrata sul contatto fisico tra Nyssa e Sara dopo la sua morte (cosa che ho comunque accennato nella seconda parte della storia), ma poi l’ispirazione ha preso il sopravvento e mi sono concentrata di più sui sentimenti di Nyssa in quel momento.

   
 
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