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Autore: Soul Mancini    04/06/2017    2 recensioni
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, ma uniti da una grande amicizia.
Insieme, sotto il sole californiano, combineranno follie, si lanceranno sfide, si aiuteranno e si confronteranno. Tra intrecci amorosi impossibili, avventure sempre nuove e appassionanti e accese discussioni, i ragazzi vi terranno compagnia e vi coinvolgeranno in un anno scolastico pieno di colpi di scena ed emozioni.
♥ NOTE:
Ciao! Ho iniziato a scrivere questa storia tempo fa, spero che vi piaccia! Vi avviso già da ora che i primi capitoli sono stati scritti quando avevo undici/dodici anni e non li ho voluti modificare, quindi sono un granché, ma spero che la trama possa piacervi e incuriosirvi lo stesso! ;)
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate, accetterò di buon grado anche le critiche!
Buona lettura! :3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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ReggaeFamily

Capitolo 34



I giorni trascorrevano velocemente alla Newton Academy e tutti erano immersi in problemi di varia natura: molti erano alle prese con lo studio, Ben cercava ancora di metabolizzare il brutto colpo, Grace cercava di integrarsi in un ambiente per lei ormai estraneo e Lisa cercava l'approvazione da parte dei suoi vecchi amici.

Cat, oggi devi per caso andare al bar? Sai, per incontrare Kel...” domandò Lisa un pomeriggio di metà aprile; lei e la sua compagna di stanza erano appena tornate dalle lezioni e si davano una sistemata per prepararsi a uscire nuovamente.

Sì, vieni? Ci sarà anche Lion, sai, lui e i ragazzi stanno stringendo amicizia.”

Sì, certo... è da un po' che non vedo Kelsey e Jordan in realtà.”

Ciao carissime compagne di stanza, come state?” esordì Alice, entrando nella stanza e chiudendo con forza la porta che era rimasta aperta.

Il prof di biologia mi ha detto che è preoccupato per te: ha saputo che non stai studiando in nessuna materia e ha paura che tu possa perdere l'anno” le disse subito Cathleen, ripensando alla conversazione fuori dalla classe avuta con il professore dopo la lezione di quella mattina.

Alice roteò su se stessa, facendo sollevare leggermente il lembo del suo abitino nero, per poi rivolgersi allo specchio ed esaminare lo stato dei suoi capelli. “Perché dovrebbe essere preoccupato? Io non lo sono.”

Alice, ma perché non vuoi studiare? Non ti conviene...” cominciò Lisa, ma poi venne subito interrotta dall'altra ragazza che sollevò una mano in segno di ammonizione.

Lisa, andiamo?” la richiamò la bionda controllando che nella sua borsa ci fosse tutto.

Arrivo!”

Le due lasciarono la stanza; mentre scendevano le scale Cathleen decise di dar voce a un dubbio che le ronzava già da qualche tempo in testa: “Ma dov'è andato a finire Joel?”.

L'altra ragazza parve colpita da quella domanda e per un attimo si bloccò, poi riprese a camminare accanto alla sua amica. “Mmh... diciamo che ho deciso di lasciarlo, insomma, non me la sentivo di continuare a uscire con lui come se niente fosse. Non era giusto né nei suoi confronti, né nei confronti di Ben” spiegò.

Capisco. Ma toglimi una curiosità, prometto che non ti giudicherò: Joel sapeva della tua relazione con Ben? Cioè... lo accettava?”

Sì, a scuola lo sanno tutti, quindi anche lui. Diceva che non gli importava, che era una scelta mia, ma... diciamocela tutta: tra me e lui non c'era nessuna relazione seria, uscivamo perché io gli piacevo e lui mi piaceva, ma non avevamo intenzione di fidanzarci in maniera stabile. Mi sento una stupida ad aver rovinato la mia storia con Ben per questo capriccio, ma come al solito mi rendo conto sempre troppo tardi dei casini che combino.”

Cathleen si trovava in difficoltà: dopo tanto tempo Lisa si stava sfogando con lei e lei non sapeva proprio cosa dirle, come consolarla, come prenderla. Non poteva certo assicurarle che tutto sarebbe tornato alla normalità, non avrebbe nemmeno potuto difenderla e giustificarla, ma se le avesse detto ciò che pensava Lisa se la sarebbe presa.

Ehm... a volte capita, purtroppo...”

Cat, io sento che tutto il mio mondo si sta distruggendo: il mio ragazzo che rappresentava una sicurezza da più di un anno, i miei amici... sento tutti così lontani, non so cosa ne sarà di me! E adesso è arrivata pure quella Grace e nessuno sembra più interessato a me! Senza contare il pessimo gesto di Lionel e Tiffany... Cat, io mi sento sola e abbandonata da tutti!” Mentre parlava, Lisa aveva cominciato a piangere disperatamente e a singhiozzare, nascondendo il viso tra le mani.

Ormai erano giunte all'esterno e le due si erano fermate di botto.

Lise, non dire così: ci sono stati dei fatti che ti hanno allontanato da alcuni di noi, ma cerca di capire... Lion e Tiff non avevano cattive intenzioni, volevano solo smettere di mentire a Ben” tentò di consolarla l'altra in tono pacato, posandole una mano sulla spalla.

Ma pensi che io non l'abbia capito? È che sono troppo orgogliosa per ammetterlo molte volte, ma lo so: è tutta colpa mia, sono io ad aver sbagliato anche questa volta! Se non mi fossi tenuta questo segreto per tutto questo tempo le cose non sarebbero degenerate e ora io avrei ancora i miei amici, mentre ora mi sei rimasta solo tu!”

Cathleen non voleva che le cose andassero così. Si sentiva combattuta perché non voleva lasciare Lisa da sola, ma non aveva nemmeno intenzione di andare contro i suoi amici. Sapeva di essere tra due fuochi, entrambi le stavano troppo vicini e aveva paura di restare imprigionata in mezzo.

Abbracciò Lisa e lasciò che sfogasse tutte le lacrime represse. Chissà quanto aveva desiderato quella stretta rassicurante, quel momento in cui si sarebbe potuta liberare.

Dopo qualche minuto la mora riuscì a riprendere il controllo di se stessa e le due decisero di raggiungere finalmente il bar della scuola.

Nel frattempo incrociarono Lionel; il ragazzo stava per lamentarsi del fatto che le due l'avessero fatto aspettare per dieci minuti, ma quando si rese conto degli occhi arrossati di Lisa lasciò perdere.

I due, nonostante non avessero chiarito la questione, riuscivano a instaurare un rapporto civile; Lisa aveva scoperto che Lionel era un complice di Tiffany, ma aveva lasciato cadere la cosa e si era limitata a rivolgergli la parola il minimo indispensabile.

Oh, guarda chi si vede! Ciao principessina, come mai hai pianto? Non riesci più a trovare un ragazzo?” esordì subito Jordan quanto si ritrovò davanti Lisa, dal momento che non si era fatta vedere al locale con Cathleen negli ultimi tempi.

Oddio, ma perché ho accettato di venire? Smettila, non ne posso più” si lamentò subito lei, abbassando lo sguardo per evitare di incrociare quello del ragazzo. Si vergognava un sacco, non voleva che gli altri notassero che aveva pianto.

Scusa, ma sai com'è, mi diverto un sacco a provocarti perché tu ci caschi sempre!”

Lisa gli aveva sempre risposto a tono e non aveva mai dato importanza alle battutine sarcastiche del ragazzo, ma da un pezzo aveva cominciato a credere che in esse ci fosse un fondo di verità, che lui le portasse fuori con vera cattiveria. Poteva sembrare un ragazzo simpatico e forse un po' troppo impertinente, ma ormai il suo atteggiamento cominciava a irritare davvero la ragazza.

Solo che se avesse litigato con lui non sarebbe più potuta uscire con Cathleen al bar e la sua vita sociale sarebbe precipitata ulteriormente, quindi preferiva tenerselo buono.

Intanto l'altra ragazza era corsa a salutare Kelsey con un abbraccio, ma si era subito separata da lui; anche Lionel si era fatto avanti e l'aveva salutato, poi i tre avevano cominciato a conversare serenamente come al solito.

Dopo la solita partita al biliardino a cui però Lionel non partecipò, i cinque si riunirono come di consueto attorno a un tavolino.

Cathleen si trovava tra Lionel e Kelsey, ma quel giorno si era stranamente attaccata al più piccolo e aveva preso a giocare affettuosamente con i suoi boccoli.

Intanto il ragazzino veniva scosso dai brividi: quanto aveva sognato momenti come quelli! Si era dato dello stupido perché era convinto che non sarebbe mai potuto accadere, invece i suoi sogni stavano pian piano prendendo forma. Forse si stava solamente illudendo, ma notava dei gesti di interesse da parte della sua amica nell'ultimo periodo, dei gesti di cui probabilmente nemmeno lei si rendeva conto. E ovviamente i suoi sentimenti avevano preso a farsi sentire con forza, gli suggerivano di non perdere le speranze e cercare di capire se poteva finalmente avere delle possibilità.

Intanto Cathleen, mentre chiacchierava con i suoi amici, non si poneva tanti problemi: si limitava a stargli vicino perché ne sentiva il desiderio, senza cercare di interpretarne la causa.

O forse stava solo cercando di ignorarla.

Kel, che c'è? Ti vedo turbato” domandò la ragazza; il suo amico si perdeva spesso nei suoi pensieri e ogni tanto sembrava sul punto di dire qualcosa, ma era come se non trovasse le parole.

Lui prese un profondo respiro. “Cat... ti devo dire una cosa, possiamo allontanarci un attimo?”

Quella richiesta improvvisa lasciò basita la ragazza, che trasalì: cosa aveva intenzione di dirle? Un brutto presentimento si impossessò di lei, ma cercò di scacciarlo e si limitò a rispondere: “Certo, agli ordini capo!”

Lionel intanto era rimasto di sasso e, vedendo la sua amica alzarsi e allontanarsi senza esitazione con Kelsey, si era immobilizzato. All'improvviso la consapevolezza di ciò che sarebbe potuto accedere gli piombò addosso di botto, con una tale forza da togliergli quasi il respiro. E se Kelsey le avesse rivelato i suoi sentimenti? Ma non era questo che lo preoccupava: non sapeva se in effetti Cathleen provasse interesse nei suoi confronti, quindi nell'eventualità avrebbe anche potuto accettare.

Sì, doveva essere così. E lui che si era illuso così tanto ultimamente, che ingenuo era stato nel riporre così tanta fiducia in quella fioca speranza!

E quei due dove sono andati? Si sono imboscati?” domandò all'improvviso Jordan, notando solo allora l'assenza di Cathleen e Kelsey.

Non lo so, lui le ha chiesto se potevano parlare in privato e si sono allontanati...” biascicò il ragazzino, ancora sconvolto.

Oh, era ora che quel rammollito prendesse qualche iniziativa! Speriamo bene, a breve diventeremo zii!” scherzò lui.

Ma Lionel non riuscì proprio ad apprezzare la battuta.


Dimmi tutto.”

Era stata un'impresa per Cathleen pronunciare quelle parole: nella sua mente ronzavano gli stessi identici dubbi di Lionel e avrebbe voluto rimandare quel momento all'infinito per non doverlo affrontare, ma si rendeva conto che ormai non si poteva più rimandare.

Aveva paura che Kelsey provasse dei sentimenti nei suoi confronti; dei sentimenti che – si era resa conto – lei non ricambiava. Non voleva comunque rovinare la sua amicizia con lui, quel rapporto bellissimo che si era instaurato, e non sapeva come rifiutarlo.

Non era mai finita in una situazione del genere.

I due si trovavano all'esterno del locale; Kelsey si era poggiato con la schiena alla parete e osservava Cathleen con un'espressione malinconica e dolce allo stesso tempo.

Un attimo, non è facile...”

Sai che io ti ascolto con pazienza, qualsiasi cosa tu voglia dirmi” tentò di rassicurarlo.

Mmh, ecco... io quest'estate riparto per la Spagna.”

Il cuore di Cathleen perse un battito mentre il suo viso impallidiva. Si sarebbe aspettata davvero di tutto, ma non una notizia del genere,

Cioè, intendi che... ci rimarrai?”

Sì, mi trasferisco definitivamente lì. Sto per compiere diciotto anni ed è arrivato il momento di prendere una decisione; ci ho riflettuto a lungo e, nonostante tutte le persone fantastiche che ho trovato qui alla Newton, mi sono reso conto che la mia terra è il luogo in cui veramente voglio stare, a cui appartengo. Mi dispiace davvero dover lasciare tutto, sparire così...”

No. La situazione stava sfuggendo di mano a Cathleen, il mondo le vorticava attorno e lei non sapeva proprio come assimilare quelle informazioni.

Kelsey era ormai una presenza costante nella sua vita, non poteva credere che di lì a qualche mese non sarebbe più stato al suo fianco, che si sarebbe trovato dall'altra parte del mondo. Cosa ne sarebbe stato delle partite al biliardino, delle chiacchierate pomeridiane al bar, degli scherzi e delle confidenze? Kelsey era quello che parlava poco, ma quando apriva bocca diceva sempre le cose giuste; era quello che sapeva ascoltare senza giudicare, che offriva incondizionatamente il suo aiuto ma sminuiva i suoi stessi gesti, che riusciva a trasmettere dolcezza anche semplicemente con un'occhiata.

Oh.” Questa fu la prima reazione della ragazza, mentre mille pensieri diversi le attraversavano la mente e gli occhi le si riempivano di lacrime.

Ehi Cat, non piangere, dai. Ah, che casino... avevo paura che la prendessi così male, però dovevo dirtelo” mormorò lui, profondamente dispiaciuto e preoccupato.

Kel, se fossi un'egoista ti direi di restare qui, di non partire, ma non posso; è giusto che tu torni in Spagna, rispetto la tua scelta. Scusami se piango, ma...”

Non ti devi scusare, è giusto così. Anzi, grazie per avermi capito” la interruppe gentilmente lui con un sorriso, per poi stringerla in un abbraccio.

Poco importava che la gente di passaggio potesse fraintendere quel gesto: loro sapevano che non c'era nessuna malizia, ma solo un profondo rispetto.


La serata si concluse con una nota malinconica, tanto che Cathleen, Lisa e Lionel non sapevano quasi che dire quando lasciarono insieme il bar.

Marta ha detto che probabilmente tra due mesetti verrà a trovarci nuovamente, stavolta per una settimana” annunciò Lionel per spezzare quel silenzio carico di tensione.

Davvero? Wow, ma è una notizia fantastica!” si rallegrò Cathleen

Angel sarà contento” borbottò Lisa senza troppa convinzione.

In quel momento riconobbero tre sagome familiari che lasciavano i dormitori femminili e procedevano insieme qualche metro davanti a loro.

Ah, ecco dov'erano finite Tiff e Grace!” commentò la bionda, esaminando le due ragazze.

Lisa invece sobbalzò quando si rese conto che proprio davanti a lei c'era il suo ex ragazzo.

E stranamente anche quel giorno si trovava con Grace. Forse si faceva troppi film mentali, ma aveva come l'impressione che quell'attrice da quattro soldi seguisse Ben in ogni luogo. Non le era mai stata particolarmente simpatica, e ora oltre che soffiarle gli amici sembrava intenzionata a conquistare anche il ragazzo. Lei era gelosa; del resto si erano lasciati solo da due settimane e per lei era come se Ben le appartenesse ancora.

Doveva assolutamente tenerla d'occhio e impedirle qualsiasi mossa troppo azzardata.



   
 
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