Serie TV > Sense8
Segui la storia  |       
Autore: aniasolary    05/06/2017    5 recensioni
Un capitolo per personaggio o coppia per dare il mio giusto finale sentimentale a una delle serie più belle degli ultimi anni, sense8.
#1 Nomi e Amanita.
"Quando ero Michael, ho scelto che non potevo vivere senza essere felice.
Il primo passo per la felicità era essere Nomi.
Il secondo passo per la felicità è amare Amanita."
#2 Kala e Wolfgang.
"Le labbra di Wolfgang la trovano, impreparata e scossa, ma instancabile. Lei lo accoglie, con il corpo e con la mente.
«Ti piace,» ansima lui. «Come nei tuoi sogni?»
Finalmente, con entrambe le cose."
#3 Sun e Mun.
"Un rumore la fa sussultare: Mun è accanto a lei e aspetta un suo segnale.
Sun annuisce.
Corrono."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Amanita, Kala Dandekar, Lito Rodriguez, Nomi Marks, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Con coraggio


 
Kala aspetta, seduta sul divano, con le mani strette in grembo. Ha capito che non avrebbe trovato il coraggio per farlo da nessuna parte, così ha scelto di restare senza coraggio e farlo comunque.
Come una sconsiderata.
Lui entra in ufficio. «Ero in riunione,» sospira Rajan. «Scusa per averti fatto aspettare. Che cosa c’è?» Le si avvicina e le stringe le mani con gli occhi umidi di sogni, e Kala trema.
È così difficile. «Non abbiamo avuto modo di parlare, da quando sono tornata.»
«Hai ragione. Non ti ho nemmeno chiesto se ti è piaciuta Parigi.»
Kala resta interdetta. «Tutti amano Parigi.»
«Ma tu non sei tutti. E sono stato felice, devo dirti la verità, di lasciare la riunione per essere qui con te adesso.»
Kala volta il viso e si morde le labbra. «Perché sono così crudele?» dice fra sé, esasperata.
Ha sempre dato voce ai suoi pensieri, anche quando non era il caso, da molto prima di entrare a far parte della cerchia.
«Kala?»
«Allontanati, Rajan.» Ma è lei a staccarsi da lui. «Devo dirti anch’io la verità su di me.»
 «Ma… Kala…»
«Io sono una persona discutibile. Non sono perfetta ma nemmeno un mostro. Aver cercato di adempiere alle convenzioni, però, mi ha  reso un mostro con te. Perché io non volevo sposarti.»
Rajan resta in silenzio, ormai pallido.
«Io non volevo sposarti, Rajan. Poco prima di svenire, quel giorno, io ho visto che non ero il tuo destino, eppure mi sono ostinata a prendere la direzione opposta. Per non deludere la mia famiglia. Per non deludere te. In parte, per non deludere quella parte di me che parla come un’India antica che non mi appartiene ma che è radicata in me stessa.» Fa un respiro profondo, con gli occhi al cielo.
Wolfgang è lì, nella sua mente e chissà ancora quanto lontano, ma Kala prova un minimo di sollievo.
«Io…» continua Kala.
«Amore mio,» la richiama Rajan con le lacrime agli occhi, ma resta fermo al centro della stanza, si mette una mano sul viso. «Sei innamorata di un altro?»
Kala si morde la lingua.
«È così?»
Era come un sogno.
«Sì,» sospira lei.
«Ed è successo a Parigi?»
Forse a Positano. A Berlino. Al tempio qui vicino.
«Ovunque. Lui è con me ovunque vada.»
«Ed anche ora è qui?» La serietà della voce di Rajan le mozza il fiato.
Kala deglutisce. «Sì. E mi dispiace davvero.»
«Ne vale la tua vita. Non essere dispiaciuta per me. Io ti amo e voglio solo che tu viva a pieno.»
Rajan torna a muoversi, ma solo per avvicinarsi alla porta. Sta per posare la mano sulla maniglia, quando la voce di Kala lo fa fermare.
«Rajan, tu sei perfetto. E questo ha reso tutto più duro, per me.»
Rajan sospira tra sé. «Non abbastanza perfetto.»
«Sei abbastanza. Per qualcuno là fuori tu sarai abbastanza.»
«E tu, per lui, sei abbastanza?»
Wolfgang si materializza accanto a Rajan, lo fissa. «No.»
Kala spalanca gli occhi.
«Non sarò mai sazio di lei.»
E Kala sorride, arrossendo. Annuisce.
«Non mi aspetto che mi perdoni,» mormora Kala.
«Se avrai il coraggio di perdonare te stessa, Kala…» Rajan apre la porta. «Ti perdonerò anch’io.»
***
Kala si guarda un’ultima volta allo specchio. La sua cultura trasuda in ogni parte del suo aspetto. A lui come piace di più, all’occidentale o coi costumi tradizionali?
E poi, cosa importa? L’importante è che si piaccia lei. E lei si piace sempre e non si piace mai. È brava a seguire le direttive e altrettanto brava a sfidarle.
È pace e guerra.
È rassegnazione e rivoluzione.
Rivoluzione.
Oggi è la rivoluzione.
«Che sta succedendo?» le chiede Riley, che appare sul letto dietro di lei.
Kala si volta a guardarla, indossa un vestito fiorato, fresco al tatto. «Lo vedrò per la prima volta. Davvero.»
«Non passerete certo tutto il tempo a guardarvi negli occhi.» Riley le fa un sorriso malizioso.
«Ho paura.»
«È stato lui a dirti di venire in quest’hotel?»
«Esatto. Ma è come se fosse tutto nuovo per me,» sospira Kala. «Sono una donna di scienza, ma lascerei tutto il mio mondo per seguirlo. Certo, non lascerei mai la mia passione per crescere dei bambini né rinuncerei mai al mio lavoro, eppure quando ero, sono con lui, nient’altro sembra avere importanza.»
«E la fede la abbandoneresti?»
«No. Certo che no.»
«E non puoi portare anche la scienza con te?» Riley le sorride. «Quando sei con lui, tutto il resto perde importanza. Ma vedrai che, accanto a lui, potrai affrontare, amare, sfidare tutto il resto con molta più grinta. Prendi la forza dell’amore, accoglila e fa’ venir fuori la parte migliore di te.»
Kala fa un respiro profondo. «D’altronde fede e scienza coesistono in me. Non potrei vivere senza avere speranza in ciò che è oltre e nemmeno senza conoscere ciò che è qui.»
Qualcuno bussa alla porta e Riley scompare.
No, non adesso, è troppo presto. Oddio, è già ora? Come ho fatto a non sentire il taxi? Come…?
«Kala? Sei lì dentro?»
È la sua voce. È come l'ha sentita, no, come l’ha sognata.
Ma è vera.
«Sì.» Ha l’affanno. «Sono qui.»
E a fatica gli apre la porta.
Lui indossa gli occhiali da sole e le fa un sorriso straordinario.
Kala non si sente più le gambe.
«Wolfgang…»
E lui la prende tra le braccia, le gambe non le funzionano più davvero, soprattutto ora che lui si toglie gli occhiali e la fissa coi suoi occhi chiarissimi.
Kala si stringe al suo braccio.
«Com’è possibile?» esala.
«Sei davvero così bella?» mormora lui, col suo forte accento tedesco.
«Ed io sono davvero così sconvolta?» esclama Kala.
Wolfgang si lascia andare a una risata piena di meraviglia.
Lei è ancora concentrata sui suoi pensieri. È chimica. C’è scienza anche qui. Forse, col tempo, mi abituerò e tornerò la solita Kala e il cuore ritroverà il suo battito regolare.
Kala torna a guardarlo.
Deve essere coraggiosa, no?
«Adesso… adesso ti darò un bacio.» Deglutisce. «E sarà meglio per te se sarà stupendo come quando l’ho sognato.»
«Non era un sogno.» Wolfgang la prende per i fianchi e Kala allaccia le gambe alla vita di lui. La fa stendere sul letto. «Tu eri sempre con me.»
«Ti ho impedito di uccidere?»
«Mi hai ricordato che tipo di guerriero sono,» mormora lui, vicino alle sue labbra.
«Che tipo di guerriero sei?»
«Uno che difende i deboli.»
«Allora non puoi difendermi,» dice Kala, piano, e gli passa le mani tra i capelli biondi.
«Tu combatti con me.»
Le labbra di Wolfgang la trovano, impreparata e scossa, ma instancabile. Lei lo accoglie, con il corpo e con la mente.
«Ti piace,» ansima lui. «Come nei tuoi sogni?»
Finalmente, con entrambe le cose.
«Più che nei sogni.»
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sense8 / Vai alla pagina dell'autore: aniasolary