Storie originali > Poesia
Segui la storia  |       
Autore: Njki    06/06/2017    0 recensioni
Collezione di poesie.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La ragazza osservava il paesaggio.
Seduta su quel muretto così poco in armonia con la vegetazione attorno, guardava lo scorrere del fiume qualche metro sotto di lei. Dondolava pigramente i piedi e canticchiava sottovoce una lenta melodia.
S’interrogava.
Aveva molte domande da porre e non aveva nessuno a cui poterlo fare, quindi si trovava sempre lì, su quel muretto, a canticchiare e pensare a tutte le risposte possibili.
I suoi interrogativi erano vaghi, frivoli, ma talvolta erano più grandi del mondo stesso.
Si chiedeva come mai l’essere umano fosse così biologicamente perfetto, ma al contempo fosse così moralmente debole.
Il tallone d’Achille dell’essere umano era l’anima, pensò.
L’essere umano sempre sotto costante pressione, mai veramente libero.
Ci si arrovella su come sia meglio avere i capelli per un appuntamento romantico, ma quanto è importante in realtà questo? Si domandava.
Quanto è importante essere importante?
Si può vivere di felicità propria? Si può essere felici per se stessi senza l’aiuto di qualcun altro?
Si può vivere totalmente isolati senza sentire il bisogno di un rapporto umano?
Si può essere veramente la persona più importante del mondo per qualcun altro?
E perché bisogna esserlo?
Perché abbiamo questa smania di dover essere accettati dagli altri, se non da tutti almeno da alcuni?
Perché per noi alcune persone valgono più, o meno, di altre?


La ragazza raramente trovava risposta a queste domande, anche perché una vera risposta, scritta nella pietra a cui non si può minimamente obiettare, è inesistente.
La ragazza si sentiva sola. Si sentiva vuota e poco importante.
Odiava quasi se stessa per non avere la forza di poter vivere tutta la sua vita da sola.
Si sentiva sbagliata. Lei non voleva vivere da sola, voleva provare grandi emozioni.
Avrebbe voluto voltarsi e affrancare la mano della persona che l’avrebbe accompagnata su quel muretto per porsi domande a vicenda, e no, non per trovare una soluzione ad esse.
Trovare conforto. Trovare qualcuno solo quanto lei e sbagliato quanto lei che le facesse capire che non aveva importanza.
Che la vita non è importante. La vita è un dono che ci è stato concesso e non sappiamo come sfruttarla al meglio. Noi giacciamo in questa vita, vagando, creando, imponendo, ciò che una persona una volta ha professato essere importante.
Magari quel moscerino che la ragazza fissava, sul quel ramo di quella pianta, fra milioni di piante e miliardi di rami, sarebbe potuto essere più importante di lei.
Perché se il moscerino muore l’equilibrio cambia.
Se muore un essere umano, prima o poi passerà.
L’uomo è fin troppo mutevole e adattabile alle situazioni ed è qui che l’importante perde il suo peso.



 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Njki