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Autore: Moon_Wolf    07/06/2017    0 recensioni
È normale che il tuo primo incontro con la tua anima gemella, ma ancora non lo sai, sia quando l’hai appena-quasi-investita? Probabilmente no, ma ne dovrai discutere con Pepper, di Rodhey non se ne parla poiché sai già la sua reazione, scoppierebbe a riderti in faccia.
Un incontro diverso rispetto a quanto avviene nell’universo Marvel, ambientato alla fine del primo Capitan America. Lievi accenni a un Soul Bond!AU.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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​Di Incontri Casuali & Anime Gemelle



È una normale mattina, una delle tante, quando accade.

Un attimo prima stai correndo tra le strade di New York, quello dopo fai appena in tempo- ma forse no- a schiacciare il freno, che dal nulla compare al centro della strada una figura. Poco dopo la scorgi muoversi da sotto la tua Audi, e così scendi velocemente per trovarti davanti a un tizio spiaccicato sull’asfalto come una sogliola… Oh, ma è ancora vivo? Pensavi di averlo investito del tutto, e sì, il tuo cinismo ti commuove delle volte.

È un bell’uomo fra parentesi, occhi di un azzurro penetrante, bocca rosea- due cuscinetti perfetti per essere morsi-, zigomi cesellati e muscoli sporgenti e rifiniti da una maglietta striminzita di un bianco candido quasi accecante… e seriamente è troppo stretta, dovrebbero rendere illegale avere pettorali simili e addominali con la A maiuscola, e girare in questo modo per le strade dove comuni e poveri- si fa per dire- mortali camminano.  Non che a nessuno interessi ciò, e nemmeno a te ovviamente, stai solo descrivendo quello che ti stai trovando davanti perché, insomma, perché si! E non è sicuramente una affermazione per giustificarti davanti a te stesso, perché sei fermo peggio di un baccalà di fronte a un ragazzo che è mezzo svenuto. Senti una risata beffarda che assomiglia in modo davvero inquietante a quella di Pepper, o forse è semplicemente quella stronza della coscienza che non hai a ridere, seppur non ti sovvenga il pensiero che se Pepper parla nella tua mente hai qualche problema, o meglio più di uno. Dopotutto hai sempre saputo di avere dietro casa file kilometriche -oltre che di uomini e donne- di strizzacervelli, prontissimi ad analizzarti con tutta la roba legata all’alcolismo a causa di un padre degenere e...

Senti un gemito soffocato, e così riponi nuovamente l’attenzione al problema corrente. Giusto, Tony hai appena investito un uomo, e non sarebbe carino non rivolgergli nemmeno la parola.

“Stai bene?” lo scruti tralasciando l’aspetto estetico, e beh, sembra illeso. Per la maggior parte non noti lividi, ma poi scorgi il suo sguardo quando finalmente si rialza. Sembra, no, è spiritato. Letteralmente. Una vocina ti consiglia che forse avresti fatto meglio a proseguire, facendo finta di non averlo mai investito, ma al momento non hai più vent’anni e nel tuo corpo non c’è traccia di droga o alcol. Inoltre hai promesso che avresti fatto il bravo al pirata vestito alla Matrix, più o meno.

Intanto l’uomo che sembra non possedere il dono della parola- forse è muto, pensi-, si rialza. E continua a fissarti. Poi si poggia in avanti, sbattendo le palpebre come se stesse vedendo un fantasma, e sussurra qualcosa di flebile, quasi tremante. Qualcosa che sicuramente non avresti immaginato, mentre ti afferra improvvisamente il volto e speri per un nanosecondo che non voglia farti del male per come lo hai quasi ucciso, perché sei sicuro che a uno scontro contro quei bicipiti, se non sono solo di esposizione come appaiono, non resisteresti molto senza l’armatura. In effetti dovresti trovare un modo per richiamarla anche da lontano, non si sa mai. Stranamente però il suo tocco è leggero, quasi…delicato.

Howard?”

Corrucci la fronte, forse hai capito male tu, ma lo sconosciuto continua a guardarti come perso nel vuoto. Forse ha sbattuto la testa troppo forte, e ora avrà pure lui problemi come te. Beh se mai dovrà andare da qualche psicologo, non ti dispiacerebbe partecipare a qualche seduta sebbene hai sempre disprezzato quella pratica invasiva. Dopotutto anche solo guardare un altro po' quel corpo scolpito sarebbe già un’ottima ricompensa.

“No, io sono suo figlio, Tony Stark” rispondi dopo qualche attimo di silenzio, perché davvero, come fa a non sapere chi tu sia? Minimo una volta a settimana esci su una rivista di gossip da quando avevi diciassette anni, e di te ne hanno parlato radio, social e pure in tv! A meno che non sia di qualche famiglia Amish, il che spiegherebbe un po' di cose… “Dovresti vederti in volto, hai una faccia… sembra quasi che qualcuno ti abbia appena investito… Ah giusto, sono stato io… Forse dovresti smettere di parlare? Già, è la soluzione migliore, lo dice anche Pepper e Pepper ha sempre ragione, non si discute con una donna con in mano tacchi dodici e l’espressione frustata” cerchi intanto di non notare il senso di vuoto, quando si è allontanato come scottato nell’udire il tuo nome.

“In che anno siamo?” chiede, mentre sembra cercare di dare un senso alle tue divagazioni prive di logica, e allo stesso tempo guardarsi intorno come se si stesse rendendo conto in quel preciso momento di trovarsi in una strada qualunque di Manhattan.

“2011…?” rispondi, ma sei perplesso. Chi diavolo hai appena investito?

“Avevo un appuntamento” abbassa lo sguarda desolato. Una smorfia prende il possesso di quelle belle labbra, e non lo sopporti per qualche motivo. La ragazza che gli ha dato buca doveva essere cieca, perché solo un folle avrebbe rifiutato un appuntamento con questo ragazzo.

“Va bene…” dici lentamente “Vuoi un passaggio in un ospedale?”

Quello ti guarda brevemente, e poi annuisce sussurrando un “grazie”, sembra un cucciolo abbandonato per strada. Ti fa quasi tenerezza, risvegliando il tuo istinto di protezione, mentre il tuo polso inizia a bruciare proprio in quel punto, nel tratto di pelle dove il nome della tua anima gemella in corsivo elegante riposa. Ti congeli, cazzo, senti di essere fregato in quel momento, e ciò che non immagini ancora, è che non sai nemmeno quanto. Insomma, la storia della tua vita.
 
 
 
 
 
 




 
 
 
Note dell’autrice
Salve a tutti voi, che siete giunti sin qui (wow, che scrittura forbita). Spero che la lettura di questa breve one-shot non sia risultata ostica, anche perché è la prima volta che scrivo qualcosa su questo pairing e lo pubblico. Infatti non so se ho reso bene il carattere di Tony o meno, e soprattutto il pensiero. Essendo egli un genio, ho immaginato che avesse diversi pensieri anche discordanti tra di loro, riuscendogli difficile concentrarsi solo su qualcosa dato che la sua mente funziona più velocemente rispetto a quella di altre persone. Ovviamente è una opinione personale, non ho la pallida idea se sia davvero così. Inoltre come avrete notato la data che ho inserito è del 2011, ossia quella in cui si sarebbero dovuti incontrare secondo la timeline dei film Marvel, cioè qualche mese prima dell’inizio di Avengers. Il che mi ha fatto anche riflettere su come il tempo passi velocemente, sembrava ieri che andavo al cinema per vedere il nuovo film di Joss Whedon e invece son passati ben cinque anni.
Non ho molto altro da aggiungere quindi vi saluto qui. Alla prossima.

   
 
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