Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: nicoletta88    07/06/2017    2 recensioni
" Non far mai piangere una donna: ogni lacrima è un pò di lei che se ne va. Non deluderla mai perchè, ogni volta che lo farai, troverà il modo per allontanarsi da te. Se vuoi amare una donna, ma amarla davvero, devi farlo con tutto te stesso, stringendola, proteggendola da ciò che può recarle danno... Devi fare in modo che quella luce che si accende nei suoi occhi ogni volta che ti guarda non si spenga mai..." è con queste parole che Andrè si rivolge a Mirko, il fidanzato di Oscar, dopo che lui l'ha lasciata ad un passo dal matrimonio. Come si comporterà Mirko dopo queste parole? Lascerà il campo ad Andrè o combatterà per lei?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Oscar è paralizzata dalla paura e le si gela il sangue nelle vene. Se suo padre è lì insieme a Mirko può significare solo una cosa: che Mirko ha detto a suo padre che lei balla ancora e che devono averla vista ballare con Andrè e la faccia infuriata di suo padre deve dipendere da quello, non esiste altra spiegazione.
< E voi due cosa ci fate qui? > chiede la ragazza, cercando di nascondere il suo sbigottimento, riuscendoci miracolosamente
< Avevo bisogno di parlarti > risponde il generale < e tua madre mi ha detto che avrei potuto trovarti qui insieme ad Andrè perché avevate a che fare con dei ragazzi che vi ha mandato don Franco > facendo il nome di Andrè, il generale storce un po’ la bocca
< E di cosa volevi parlarmi? > Oscar è alquanto diffidente < e perchè siete venuti insieme voi due? >
< Prima sono sceso nello scantinato con l’idea di buttare molte delle cianfrusaglie che erano lì e indovina un po’ cosa ci ho trovato? >
< Non ne ho la più pallida idea >
< Uno specchio con una sbarra. Ho subito pensato che tu avessi continuato a ballare ma mi sono detto che dovevo essere impazzito per aver pensato una cosa del genere, non trovi? Poi è arrivato Mirko mentre stavo chiedendo spiegazioni a tua madre e lui mi ha detto che la sera del saggio ti aveva visto ballare >
 < Papà, io… >
< Niente io. Ti sei fatta molto male due anni fa e sai bene cosa hai passato dopo l’operazione per ricostruire i legamenti! Non tollero che tu possa farti di nuovo male a causa della danza! >
< Ma papà, non lo faccio più a livello professionale! > Oscar è sulla soglia delle lacrime, ma non vuole cedere, non può farlo < Lo faccio così, per divertimento. Se c’è una cosa che ho imparato in quel periodo è che la vita ti colpisce duro e che la cosa importante non è come colpisci in risposta ma come incassi e sai resistere ai colpi che la vita stessa ti infligge e che, se cadi, hai comunque la forza di rialzarti. Quel colpo è stato duro da incassare per una come me, ma sono stata in grado di rialzarmi e non ho intenzione di rinunciare alla danza per nulla al mondo! So che non potrò più diventare una professionista, ma non mi interessa se posso comunque ballare. E tu > si rivolge contro Mirko, puntandogli un dito contro < ti giuro che questa me la paghi > dicendo questo se ne va. Sente che lo zigomo comincia a pulsarle e ha bisogno di ghiaccio per placare un po’ il dolore ed evitare che l’ematoma le si allarghi troppo sul viso
< Oscar! > il generale la richiama < Non ho finito con te! > ma la ragazza non si volta indietro, per lei non c’è più nulla da dire.
Quella sera, sia lei che Andrè sono soddisfatti di come è andata la giornata di prove con i ragazzi e mentre stanno chiudendo si ritrovano a fare il punto della situazione.
< Secondo me sono molto più motivati dopo averci visto all’opera > afferma Andrè
< Già, anche secondo me > Oscar è d’accordo col suo amico < Alcuni di loro sono molto portati per la break e per l’hip hop e pensavo di fare una coreografia su “ Dirty” di Christina Aguilera per farli esprimere al meglio. Tu cosa hai intenzione di fare? >
< Io pensavo di fargli fare un po’ di sparring. Qualcuno di loro è molto bravo e pensavo di allenarlo in privato >
< Vuoi fargli da manager? > la ragazza è stupita
< Non lo so, voglio prima vedere fino a che punto riesco a portarlo e, se è davvero bravo come credo, allora gli farò fare dei combattimenti >
< Hai già puntato qualcuno vero? >
< Già… Quel ragazzo, Danilo, è davvero molto portato per la boxe e secondo me potrebbe arrivare lontano. Ma non parliamo di questo adesso, dimmi piuttosto cos’è successo oggi con tuo padre e con Mirko >
< Mio padre ha scoperto la mia sala prove nello scantinato e Mirko gli ha detto che la sera del saggio ho ballato. Mirko me la pagherà queste due settimane,ma mio padre so già che non mollerà la presa fin quando non smetterò di ballare >
< Oscar, la danza per te è come la boxe per me: è un fuoco che hai dentro e che non puoi spegnere, neanche a pagarlo. Io sono nato con l’istinto omicida dentro e non riesco a domarlo, nemmeno ora che non posso più combattere e tu sei nata con questa forza che ti spinge ad esprimerti con i piedi e con il corpo. Non sei molto brava a parole, ma quando balli… Quando balli riesci ad esprimere cose che difficilmente faresti capire a chi ti ascolta. Chi come noi ha questo tipo di istinto deve alimentarlo sempre e noi, senza di esso, non siamo niente >
La ragazza sorride perché sa che è così: seppur in ambiti diversi, lei e il ragazzo condividono lo stesso fuoco dentro: quello di una passione bruciante per qualcosa.
< Hai ragione Andrè, io senza la danza non sono niente, come te senza la boxe. Io e te lo sappiamo, il problema è farlo capire a mio padre e al mio ragazzo. Mirko è come mio padre: non vuole che io balli e faccia qualcosa per me >
< Cosa hai intenzione di fare con quel tipo? >
< Sparirò per queste due settimane. Se c’è una cosa che non tollera è non sapere cosa io faccia. Poi questa settimana fa il turno di notte e di giorno dorme, quindi posso allenarmi in santa pace e quando finisco lui sta andando al lavoro quindi non sarà difficile >
< Se lo dici tu. E ora andiamo prima che tuo padre ti dia un’altra ripassata perché hai fatto tardi e soprattutto rimetti il ghiaccio sullo zigomo per almeno altri 10 minuti, ti ho fatto male a quanto pare >
Non appena Oscar mette piede in casa, sente uno schiaffo arrivarle proprio sullo zigomo contuso. Suo padre è una furia. La ragazza barcolla ma non cade, non vuole dare al generale la soddisfazione di vederla a terra.
< Non ti permettere mai più di rispondermi con il tono che hai usato oggi, sono stato chiaro? Finchè vivrai sotto il mio tetto farai ciò che dico io e io dico che tu la devi piantare con questa mania del voler danzare a tutti i costi! >
< Sai cosa c’è papà? Tu non ti sei mai chiesto cosa fosse per me la danza e perché per me fosse così importante andare a lezione e partecipare alle audizioni. Per la danza è come l’ossigeno, mi permette di vivere >
< Con quel piede malridotto non puoi ballare! >
< Il mio piede non ha nulla ha nulla che non va e grazie ad Andrè e al mio allenatore in paletsra, sono riuscita a rafforzare i mucoli delle caviglie e a tornare quasi al 100%, ma tu non puoi capire la mia sofferenza quando ero costretta a stare ferma e sapere che non avrei più potuto diventare una professionista mi ha quasi ucciso, ma a te non importa nulla di questo, a te importa solo che si faccia quello che dici tu, ma sai che ti dico? Che se devo rimanere in questa casa ed essere infelice allora me ne vado! > e si dirige verso la porta
< Tu non vai da nessuna parte! > tuona il generale, ma è troppo tardi: Oscar se ne è andata.
< Tornerà, ne sono certo > dice mentre se ne va in cucina da Marguerite
Oscar suona alla porta vicino casa sua e ad aprirle è Andrè.
< Tu e tua nonna accettate un ospite? >
< Ma certo che ti accettiamo! Abbiamo sentito tutta la discussione con tuo padre e io ero quasi certo che tu avresti puntato i piedi. Per le tue cose come farai? >
< Mio padre uscirà presto domani mattina e io andrò a prenderle. Mia madre mi darà una mano >
I giorni passano veloci e con un nonnulla arriva il 26 giugno: i ragazzi sono stati eccezionali, dal primo all’ultimo, e lo spettacolo sta per avere inzio. Sia Oscar che Andrè sono tesi come corde di violino e i ragazzi non sono da meno: ci sono tutti i loro genitori a vederli e altra gente che non conoscono. Quando sentono don Franco annunciare l’inizio dello spettacolo, si trovano tutti dietro le quinte, in piena tensione.
< Ragazzi, ci siamo > Oscar prende la parola < siamo arrivati alla fine di questo breve percorso. Per voi è una serata particolare perché vi siete messi alla prova e avete scoperto cosa siete in grado di fare. Io e Andrè crediamo in voi e siamo certi che farete una bella figura. E adesso andate e mettetecela tutta! >
< Siiiiii! > urlano i ragazzi in coro
Le esibizioni si susseguono veloci, l’una dietro l’altra e senza nessuna correzione da fare da parte dei due ragazzi, finchè Giuliano, alla fine della serata, prende la parola per fare i ringraziamenti, strappando di mano il microfono a don Franco.
< … ma un ringraziamento speciale va a due persone che hanno creduto in noi, in tutti noi, e che ci hanno dato la prova che anche noi possiamo essere bravi in qualcosa. Grazie Oscar! Grazie Andrè! >
< Io direi che dovreste entrare ragazzi! > li incita don Franco
Oscar è imbarazzatissima e Andrè non è da meno quando entrano salutando il pubblico.
< Avete fatto un lavoro eccellente con questi ragazzi e posso dire davanti a tutti che siete veramente due ragazzi eccezionali. Ma ora vorremmo vedere anche voi all’opera >
< Ma io non ho le scarpe adatte per ballare > sussurra a mezza bocca Oscar ad Andrè
< Toglile e balla a piedi nudi. Per la boxe io dovrò fare lo stesso > le sussurra Andrè di rimando
Oscar si posiziona al centro del palco e sente partire “I’m with you”: è presa dal panico perché quella canzone l’aveva solo improvvisata con Andrè due settimane prima e si volta a guardarlo, lentamente: non vuol far capire al pubblico che è tutto improvvisato e così guarda il suo migliore amico, che capisce esattamente cosa fare. Il boato che segue la fine del balletto interrompe la magia che si era creata tra i due ragazzi: Andrè aveva provato uno strano impulso tenendo Oscar stretta a sé ed era quello di baciarla. Il sentimento che provava per lei era cresciuto durante le ultime due settimane in cui si era trasferita da lui e se ne rende conto solo ora che la tiene stretta a sè.
< Andrè, credo che dovremmo ringraziare il pubblico > gli sussurra Oscar
< Già, hai ragione > e la lascia andare
< E questi erano i nostri due allenatori, che però sanno anche dare di boxe e non solo due ballerini! > esclama, entusiasta, don Franco < Perché non ci date una dimostrazione? >
< Non abbiamo i guantoni dietro > gli fa presente Oscar
< Lo facciamo a mani nude come facevamo qualche tempo fa, o hai paura? > chiede Andrè alla ragazza al suo fianco con uno sguardo di sfida
< Io paura? E di chi? Di te? Avanti, fammi vedere cosa sai fare! >
< Tira fuori tutta la tua rabbia >
I due cominciano a darsele di santa ragione e i ragazzi che hanno allenato capiscono che quel giorno in palestra avevano solamente scherzato vedendo la forza che ci mettevano in quel momento nel darsele di santa ragione e si rendono conto di cosa sono in grado di fare.
< Stop! Tempo! > chiama don Franco dopo cinque minuti circa
Sia Oscar che Andrè hanno il fiato corto e continuano a guardarsi mentre un dubbio comincia a prendere forma nella testa di Oscar. C’era un qualcosa che le ronzava in testa da quando avevano finito il balletto e ritrovare ora lo stesso sguardo in Andrè le fa pensare subito…
“ Possibile che Andrè sia innamorato di me?” 
   
 
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