Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Demon dark    07/06/2017    0 recensioni
Da sempre ho sognato di vedere le stelle e viaggiare nello spazio.
Non sognato di diventare un supereroe per la città, chi volevo combattere minacce alieni e organizzazioni militari?.
Peccato che tutto non e un sogno, ma la mia vita incasinata. Sono Eleonora Galaxy alias Zero, il Eroe di Los Diablo, Host di tecnologia aliena autonoma, capitano di una navicella interstellare e pilota di robot giganti. Questa e la mia storia.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov Eleonora

Memoria 4: Risposte e quai in vista.

Stato: S.U.A.

Città: Los Diablo

Luogo: Villa Galaxy (ingresso)

Data: 02/7/2051

Ore: 12:30

Oggi è stata sicuramente la giornata, più strana della mia vita, ma anche la più palpitante.

Un momento fa, mi sveglio nel bel mezzo della foresta, con un dolore tremendo alla testa, scopri che il mio corpo ha subito molti cambiamenti, eseguo dei salti in stile ninja.

Adesso sono davanti alla ingresso di casa, per fortuna la porta era 'aperta'.

Per essere sincera. La porta d'ingreso era spaccata in due, e si trova sul pavimento. Però potevo entrare in casa senza le chiavi, che forse erano nelle grinfie di un procione.

Una volta entrata, notai che la casa sembrava colpita da un tifone. Specialmente la biblioteca, il mio cuore piangeva, vedendo un massacro di così tanti amici, volevo dire libri.

Chiamare oggetti inanimati amici, è una cosa stranissima, come parlare da sola.

Una volta finito di piangere latte versato, ho in questo caso libri.

Spostai lo sguardo in un angolo della biblioteca, Trovai, no, ritrovai una porta segreta.

Guardavo il ascensore per un momento, una fitta di dolore colpì la mia nuca. Presi la mia testa fra le mani, per via del dolore.

Nei prossimi minuti, il mio piccolo vuoto di memoria, incomincia a svanire.

Il passaggio segreto, la Iron-caverna, i UFO, lo strano cubo e quella specie di scheletro.

" Adesso so cosa è successo, sono state vittima di una macchina aliena, che mia cambiato. Rimango ancora alcune domande, senza risposta."

Questa giornata diventa sempre più anormale, sono obbligata ad andare nella Iron-caverna per trovare le mie risposte.

" Fantastico, muoio dalla voglia di ritornare in un posto buio, freddo, dov'è sono quasi morta" ho detto con sarcasmo, mente cercavo di resistere a un fortissimo dolore alla testa.

XXX

Stato: S.U.A.

Città: Los Diablo

Luogo: Iron-caverna

Data: 02/7/2051

Ore: 14:30

Nelle ultime ore, ho cercato indizi su cosa è successo, precisamente al mio corpo.

Posso dire, che il mio lavoro, non ha portato molti frutti. La maggior parte dei dati del Frankenstein Computer, sono criptati a un livello incredibile, qualsiasi informazione cartacea, non dice nulla su quel maledetto cubo.

Così sono andata, nell'area Ovest, ma prima ho preso il cappotto di laboratorio, forse il mio pudore e imbarazzo erano scomparsi, ma il buon senso e rimasto.

Il posto era come mi ricordavo, pieno di attrezzi e invenzione, tra qui un rampino, troppo sensibile per i miei gusti.

Con quale fatica, sono riuscita a trovare, un microscopio e un po' di apparecchiatura medica. Non era molto avanzata, ma cosa posso chiedere, il nonno studiava UFO, la medicina era tra le ultime cose che pensava il nonno.

Neanche io sono un genio in medicina, ho soltanto una conoscenza mediocre del corpo umano. Per fortuna il ultimo test in biologia, era sul corpo umano, così ho ottenuto più informazioni su come funziona il corpo umano.

Peccato che, questa mia conoscenza, sia adesso inutile su di me. Il mio primo test, era di verificare il mio battito cardiaco.

Abbastanza facile, per fortuna ho trovato un vecchio Stetofonendoscopico, lo missi sul petto, ascoltai, il battito del mio cuore.

Tutto sembrava normale, fino a quando spostai il Stetofonendoscopico a sinistra.

In questo istante ho scoperto una cosa un po' inquietante. Sembra che possiedono due cuori.

Una che si trova a sinistra, che penso che sia quello normale, e uno a destra. Sembra un po' strano, perché suona un po' come un orologio, non un cuore di carne.

Il secondo esperimento, era di esaminare il mio sangue, al microscopio. Più difficile di quanto si pensa.

Perché il tentativo di usare una siringa, per prelevare il mio sangue, era inutile.

Il ago non penetrava la mia pelle, anzi si rompeva, dopo 20 siringhe rotte, riversai i miei nervi, sul tavolo, sbattendo il pugno, invece di sentire dolore alla mano.

Il tavolo si era rotto in due, e il mio braccio era intatto. Non posso credere ai miei propri occhi, ma sembra che sono una specie di Super Man/Girl.

Per avere un campione di sangue, sembra che dovrei usare una motosega o una katana.

Buttai in un istante questa idea, forse sono diventata una specie di fenomeno da baraccone, ma non sono impazzita. Almeno credo, non so cosa sarebbe peggio.

Scoprire che una macchina aliena mia mutato in chi sa cosa, ho che sono impazzita e mi ritrovo in una specie di delirio.

" Sei veramente pessimista Eleonora, ti succede qualcosa di ... Insolita ?, sorprendente, subito pensi di finire sul tavolo operatorio del governo o alieni, se tutto questo è un delirio, finisco in un manicomio. Proprio sei un pessimista Eleonora." Ho parlato tra me e me.

Forse è una bruttissima e strano abitudine, ma almeno mi calma, dopo diversi minuti di silenzio mi sono tranquillizzata. Mi sono chiesta, cosa devo fare ?.

Non posso andare da un dottore, e da come sembra il nonno, non ha avuto colleghi, con qui lavoro a questi UFO.

Non posso dire niente a qualcuno, sul telefono possiede solo il numero di mio fratello, che si trova a New York.

" Sono un genio accademico, ma rimango comunque, soltanto una quindicenne, cosa posso fare. Può succedere qualcosa di peggio !." Gridai al soffitto della Iron-caverna.

Il Universo deve averci qualcosa con me oggi, perché dopo aver detto queste parole, fui colpita dal peggiore dolore della mia vita.

Il Dolore era indescrivibile, forse peggio di avere la mano destra, carbonizzata.

Il mio cervello sembra bruciare, dal interno al estero. Il resto del mio si sentiva come mille aghi, passavano attraverso il mio corpo.

Mi sentivo come se fossi tritata viva, ho messa sul rogo, come una strega. La vista del occhio sinistro, inizio a cambiare.

Divento più come lo schermo di un computer, con un fondo rosso e diverse applicazioni. Con il mio occhio digitale prese il sopravvento dei miei altri sensi, incomincia a vedere una mappa del sistema solare e centinaia di simboli di Allerta.

Il panico e la paura era talmente grande, se fosse possibile il mio cuore ho detto migliore cuori, sarebbe usciti dal mio torace.

Adesso quella specie di forza calmante, non riusciva ad bloccarmi , potevo​ sentire molto bene il panico e paura combinate con il mio dolore inumano.

Non era più lucida, calma, calcolata. La sensazione di autocontrollo era sparita, c'era solo dolore, confusione e disgusto di me stessa.

Non sapevo cosa fare, non sapevo come agire, speravo che avrebbe finito subito il dolore.

In un attimo, la mia mente cambio, era come un magico click, qualcosa aveva tolto i miei problemi e sofferenza, meglio detto non le sentivo o mi importava più.

Però tutto era ricoperto in nebbia, perché ero spaventata, quale è il mio nome, cosa devo fare ?.

Una piccola voce, fredda e calcolava era apparsa nella mia testa. Mi diceva cosa fare, mi guidava, mi aiutava.

" Avvertimento: Minaccia trovata, droni di classe E, in avvicinamento." Ho detto ?.

" Missione di sterminio: eliminare forze Javer. Consiglio armarsi e prepararsi." Ho detto ?.

XXX

Pov Narratore

Nel frattempo che Eleonora ?, si stava preparando, per la prima apparizione di Zero.

Nel sistema solare, una specie di vortice era apparso, da lì era uscito una specie di astronave decrepita. Ricoperta di danni, giaccio e ruggine. Sembra che diversi pezzi di essa erano mancanti.

Questa navicella, stava immobile, senza muoversi. Non c'era il minimo segno di vita. Tranne per una macchina e il suo paziente.

Nella sala di controllo, c'era in un gigantesco serbatoio, un alieno o un mostro.

Aveva le membra inferiori simili a un ibrido ragno-scorpione. Metà del suo busto era fatto di metallo e macchine. Il suo arto sinistra meccanico, sembrava un classico uncino. La testa sembra una specie di calamaro ricoperto da cicatrici, tra qui una a forma di X, sopra il occhio destro.

Questo mostro grottesco era il Vex, il Generale Supremo dei Javer, ho cosa rimane di lui.

Aprì i suoi occhi gialli senza pupille, e con uno dei suoi tentacoli, toccò il serbatoio, dove una immagine olografica era apparsa. Inquadrando il pianeta Terra, precisamente Los Diablo.

Dalla navicella, una capsula fu lanciata verso Los Diablo, dov'è il segnale del nemico era stato trovato dalla macchina.

Per sopravvivere e mantenere la sua mente, ha dovuto diventare un mostro di carne e ferro, e aspettare il momento giusto di uscire dalla prigione, in qui e stato rinchiuso per decenni.

La arma usata da Iru-Iru, il Vortex Void. Ha spedito cosa rimane dei Javer, in una dimensione carcere, dove sono quasi estinti, ma hanno sopravvissut0.

I deboli sono stati mangiati dai forti, le donne erano state usate solo per moltiplicarsi, senza sosta, per poi essere divorate una volta inutili. Hanno scelto di diventare orrori di carne e metallo, per vivere. Al estremo sono caduti in un lungo sonno, fino oggi.

I Javer si svegliano, per colpire Los Diablo, con tutto il loro arsenale.

Eleonora sarà in grado di vincere, la sua prima battaglia, davanti a una razza di mostri.

Memoria 4: The End
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Demon dark