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Autore: Freeshane    08/06/2017    0 recensioni
Atlanta, Marzo 2027.
Sono passati 10 anni dalla fine di The Vampire Diaries e gli attori sono felici di partecipare alla reunion, che durerà 10 giorni.
Tra i problemi coniugali di lui e la costante natura indecisa di lei, Ian e Nina si ritroveranno, in quel breve ma intenso soggiorno.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Day Three

 

Nina's point of view

Quella notte non avevo chiuso occhio. Ero seduta sul letto della mia stanza d'albergo, dove il cast alloggiava, e attendevo che Justin uscisse dalla doccia dopo un lungo viaggio dall'Europa.

Avrei voluto essere immersa in mille pensieri, ma in realtà avevo solo il vuoto in testa, non riuscivo a pensare a niente, in quel momento. Così, la mia attenzione si spostò verso il ragazzo che uscì dal bagno con una tovaglia avvolta sui suoi fianchi.

<< Allora? Dobbiamo stare in silenzio ancora per molto? >> Chiese Justin

In effetti, da quando era apparso non ci eravamo scambiati nemmeno una parola, non sapevo cosa dovevo dirgli.

<< Io >> Cominciai a dire, con lo sguardo fisso sul pavimento

<< Non hai nemmeno il coraggio di guardarmi >> Disse Justin arrabbiato << Ti ho chiesto di sposarmi, hai accettato e la notte sei scappata via senza dire una parola! >>

Quelle parole mi facevano male, ero davvero stata così codarda? Mi faceva ancora più male sapere che quelle parole corrispondevano alla verità.

<< Dovevo tornare ad Atlanta >> Dissi semplicemente, come una stupida

<< Non dire cazzate, per favore >> Disse Justin irritato << Sono venuto qui perchè voglio saperlo dalla tua bocca che tra noi è finita, che non vuoi sposarti >> Affermò il ragazzo

Lo guardai e sospirai

<< Non voglio sposarmi, perdonami Justin >> Dissi veramente dispiaciuta

<< Vai a farti fottere! >> Esclamò chiudendosi in bagno

Sospirai. Probabilmente si stava preparando per andarsene e questa volta sarebbe stato per sempre. Decisi di rendere le cose meno difficili, così misi un maglione ampio, mi infilai un paio di jeans, indossai le mie amate converse e andai di sotto per fare colazione.

In realtà, nonostante tutto quel meraviglioso cibo, non avevo per nulla fame, così sospirai e decisi di andare a fare un giro, prima della premiere che si sarebbe svolta nel pomeriggio. Mi bloccai quando nella hall vidi Ian con quella donna, che parlavano, sembrava qualcosa di serio; cercai di non farmi vedere, non avevo voglia di affrontarlo, così cercai pian piano di defilarmi ma fallì miseramente: gli occhi di Ian erano puntati su di me, così salutò gentilmente la sua amica e mi raggiunse

<< Stavi scappando? >> Chiese divertito

<< Cosa? No, certo che no >> Dissi sorridendo imbarazzata

<< Ti va un caffè? >>

<< In realtà, io >> Cominciai a dire, insicura che quella fosse una buona idea, poi vidi Justin che stava scendendo le scale << Va benissimo >>

Avrei fatto di tutto pur di evitare Justin e, magari, una sua sfuriata davanti a tutti, ci mancava solo questo scandalo!

Così, io e Ian andammo a prendere un caffè nell'elegante bar dell'hotel, dove potevamo stare in tranquillità e in intimità.

<< Quindi, sei fidanzata >>

Eccola lì. La domanda. Era inevitabile che me la facesse dopo quello che era successo ieri sera.

<< In realtà, non più >> Dissi imbarazzata, bevendo il mio caffè

<< Oh, scusami, non lo sapevo >>

<< Tranquillo, la realtà è che ho fatto un casino >> Dissi sospirando << Come ogni cosa nella mia vita >>

<< Non si può rimediare? >> Mi chiese dolcemente

<< Mi sa di no >> Risposi << Credo di essere un fallimento nelle relazioni, non riesco a legarmi davvero ad una persona che poi sento l'esigenza di scappare >> Spiegai afflitta

<< Nina, tu sei una donna libera, chiunque ti conosca almeno un po lo sa benissimo >> Disse Ian

<< Non sono più una venticinquenne, dovrei cominciare a pensare a farmi una famiglia, io voglio una famiglia >> Dissi determinata << E' che tutto mi è sfuggito di mano >>

<< O forse non hai incontrato la persona giusta >> Disse l'uomo

Lo guardai e rimasi senza parlare per due secondi.

<< Ne ho incontrate molte di persone giuste >> Dissi << Forse sono io quella che non è giusta >> Dissi ridendo leggermente, forse per l'imbarazzo, e poi abbassai pian piano lo sguardo

 

Ian's point of view

Era lì, così piccola ed indifesa. Nina Dobrev, l'attrice più esplosiva, la donna più forte era davanti a me e sembrava essere così vulnerabile, che avevo paura anche solo ad abbracciarla poiché poteva farsi male.

<< Le cose con Nikki non vanno molto bene >> Dissi << Anzi, vanno uno schifo >>

Attirai l'attenzione della donna che mi guardò curiosa, lei aveva aperto il suo cuore con me- come non faceva da tempo- ed ora mi sentivo di fare lo stesso, era giusto così.

<< Perchè? >> Chiese dolcemente Nina

<< Nikki è una persona molto fragile e psicologicamente instabile >> Spiegai << Ha sempre sofferto con la depressione, ad esempio quando è nato Seth, ma è sempre riuscita ad uscirne fuori, grazie a me e a nostro figlio >>

Nina mi guardava con un nodo alla gola, intenta ad ascoltarmi.

<< In questi ultimi anni, Nikki non è stata chiamata ad alcun provino, il suo disco non ha riscosso il successo desiderato e tutto ciò che voleva produrre non suscitava l'interesse di nessuno che contasse. Per un po di tempo andava bene così, aveva me, aveva Seth e la nostra casa, i nostri animali. Poi, io ho continuato ad andare avanti col mio lavoro e Seth ha iniziato a crescere, ho notato subito come questa forma di depressione fosse più potente delle altre avute in precedenza, questa volta si manifestava con l'anoressia e ho fatto di tutto per aiutarla, ho chiamato i migliori medici, l'ho portata nelle migliori cliniche. >> Dissi, sfogandomi di tutto quello che avevo dentro

<< Oh mio Dio, come sta Nikki adesso? >> Chiese Nina preoccupata

<< Sta benissimo, credimi. Le terapie hanno funzionato e finalmente è guarita dall'anoressia ma qualcosa tra noi si era rotto, lei non mi guardava più come faceva prima, lo sentivo. E tutte le mie sensazioni sono divenute realtà quando, appena tornato da lavoro, di sera tardi, l'ho scoperta a letto, nel nostro letto, con il mio manager >> Dissi con le lacrime agli occhi e i pugni stretti per la rabbia << Non la sento da allora >>

<< Ian, io non so cosa dire >> Disse Nina prendendo la mia mano e stringendola dolcemente << Non avrei mai pensato che lei >> Cominciò a dire la donna

<< Potesse farmi questo? Nemmeno io >> Dissi << Questa reunion ad Atlanta è stata la perfetta scusa per allontanarmi da lei >>

<< Sai bene che devi risolvere questa situazione >> Mi ammonì Nina

<< Lei lo sa che posso tollerare tutto, ma non un tradimento! Con il mio manager, un mio grande amico, poi! >> Esclamai arrabbiato

Così Nina sospirò e lo guardò

<< Siete sposati da più di 10 anni, le persone commettono degli errori ma questo non significa che non si possa rimediare >> Disse dolcemente

<< Me ne sono andato mentre lei era nuda nel mio letto con quel tipo e da allora non mi ha chiamato più, nemmeno un messaggio, si serve di nostro figlio per sapere se respiro ancora, questo non è il comportamento di chi vuole rimediare >> Dissi alterato

<< Ti conosce, più di quanto ti conosca io, e so benissimo che quando sei arrabbiato hai bisogno di pensare e stare da solo, figurati se non lo sa tua moglie >> Disse Nina

<< Non in questo caso, non quando c'è a rischio il nostro matrimonio >> Disse Ian << Diamine, dove ho sbagliato? >>

<< Tu non hai sbagliato, sei così dolce, protettivo, amorevole, bello >> Disse Nina, divenendo subito dopo rossa << Si, insomma, non è colpa tua >>

La guardai e sorrisi leggermente, così le presi la mano e l'accarezzai dolcemente

<< Grazie, Nikolina >>

 

Nina's point of view

Quella donna dalla piccola statura era venuta a prendere Ian, probabilmente per prepararlo alla premiere di questo pomeriggio; mi aveva lanciato un'occhiataccia che non era passata inosservata, sapevo bene di non piacerle. E sapevo anche il perchè.

Quando rientrai nella mia stanza d'albergo, rimasi piacevolmente sconvolta nel vedere la mia pazza migliore amica che mi guardava sorridendo.

<< Ho dovuto convincere il receptionist nel darmi la chiave della stanza della grande Nina Dobrev >> Disse Julianne guardandomi divertita

<< Che ci vuoi fare, sono una star >> Dissi ridendo leggermente, prendendomi in giro da sola << Come mai questa visita? >>

<< Pronto? C'è qualcuno? Mi hai invitata tu stessa alla premiere della reunion di The Vampire Diaries >> Disse Julianne ridendo leggermente << E mi ha chiamato Justin >>

Al pronunciare quel nome, roteai gli occhi.

<< Non farmi la predica, ti prego >> Dissi infastidita

<< Nessuna predica, ma vorrei capire cosa aveva Justin che non andava >> Disse Julianne << Ne eri così innamorata, tu stessa hai detto che era quello giusto >>

<< Si, fino a quando non mi ha dato un anello! >> Esclamai

<< Era proprio quello che volevi, no? Hai anche detto di si >> Disse Julianne, cercando di capire

<< Io non so quello che voglio, Jules >> Dissi abbassando lo sguardo << In quel momento lo volevo davvero, poi è calata la notte e siamo andati a dormire ed il mio cervello ha cominciato a pensare >> Spiegai

<< E sei fuggita ad Atlanta, per la reunion di the vampire diaries >> Disse guardandomi maliziosa

<< Cosa stai insinuando, Jules? >> Chiesi guardandola male

<< Magari l'idea di vedere qualche ex fidanzato ti ha fatto prendere un colpo alla testa >> Disse la mia migliore amica

<< Ian è sposato e ha un figlio >> Dissi << Sono passati più di 10 anni e dopo di lui ho avuto moltissimi altri ragazzi, ti ricordo >>

<< Si ma nessuno era mai all'altezza, tutti sono stati lasciati >> Disse Julianne

<< Non c'entra niente Ian >> Continuai a ripeterle << Adesso dovrei prepararmi per la premiere >>

<< Mi stai cacciando dalla tua stanza? >> Chiese divertita Jules

<< Esattamente, disturbatrice seriale che non sei altro >> Dissi ridendo leggermente

<< Ci vediamo sul red carpet, Neens >> Disse la ragazza ridendo per poi uscire dalla mia camera

Sospirai e mi gettai sul letto. Dovevo andarmi a preparare.

 

Ian's point of view

Ero pronto più che mai per il red carpet, ero pronto per riabbracciare i fans di una serie che mi ha cambiato la vita. Ero davvero felice come non lo ero più da molto tempo.

<< Come hai potuto dire a Nina Dobrev la tua situazione con Nikki? >> Chiese arrabbiata Adrianne << Sai quello che potrebbe accadere? >>

<< Mh, fammi pensare >> Dissi prendendola in giro << Niente? >>

<< Si, fai lo spiritoso >> Disse per poi scoppiare in una risata che contagiò anche me

<< Rilassati, Adrianne, lei è una mia amica >> Spiegai dolcemente

<< Non è anche la tua ex? >> Chiese infastidita

<< E che c'entra? >> Chiesi confuso << Non sarai mica gelosa? >> Dissi ridendo leggermente

<< Ti piacerebbe! >> Esclamò piuttosto imbarazzata

<< In realtà no, ho così tante donne nella mia vita a cui pensare che una come te non mi farebbe piacere per niente >> Dissi ridendo leggermente

<< Una come me?>> Chiese guardandomi

<< Non voleva essere una offesa >> Dissi subito, capendo di aver detto una cazzata

<< E' arrivato il momento di andare >> Disse Adrianne con serietà, uscendo dalla mia camera

Sospirai. Perfetto, ci mancava solo questo.

Scesi nella hall dell'albergo e vidi tutti gli amici, eleganti come sempre, pronti ad affrontare il red carpet; sorrisi e mi avvicinai a Paul, anche lui molto elegante in smoking.

<< Sei pronto, bro? >> Chiese Paul sorridendo

<< Non siamo troppo vecchi per chiamarci bro? >> Chiesi divertito

Entrambi ci guardammo e scoppiammo a ridere.

Poi vidi scendere dalle scale dell'albergo una Nina superlativa come sempre: portava un abito lungo di un meraviglioso blu brillante che le avvolgeva tutto il corpo, evidenziandone le perfette curve, i capelli erano perfettamente legati, con qualche ciuffo ribelle- probabilmente lasciato lì apposta- che cadevano sulle spalle. Era bellissima.

<< Salve ragazzi, siamo pronti? >> Chiese Nina sorridendo leggermente

Tutti la guardarono e sorrisero, finalmente sarebbe avvenuto il tanto atteso incontro con i fans.

<< Allora, ragazzi, ci sono dieci limousine che attendono fuori. Direi che i nostri fratelli Salvatore e la nostra Elena Gilbert possono raggiungere il red carpet per ultimi, insieme >> Disse Julie sorridendo emozionata

<< Così creiamo suspance, mi piace >> Dissi ridendo leggermente

<< Prima di andare, volevo dire ad ognuno di voi che è un onore, per me, ritrovarmi qui con tutti- e sottolineo tutti- voi dopo ben dieci anni. Insieme abbiamo creato qualcosa di fantastico che non morirà mai >> Disse Julie emozionata

Tutti la guardammo sorridendo felici, aveva assolutamente ragione.

<< Adesso basta con le lacrime, è ora di andare >> Disse Kevin leggermente divertito

Lui e Julie furono i primi a salire, per poi essere seguiti da tutti gli altri ed, infine, da me, Paul e Nina, che salimmo nella ultima limousine disponibile.

<< Emozionati? >> Chiese Nina sorridendo leggermente

<< Decisamente >> Rispose Paul sorridendo << Avevo bisogno di tutto questo >>

<< Vorrei che questi giorni non finissero mai >> Ammisi sorridendo leggermente

In quel momento il mio sguardo si incrociò con quello di Nina e ci sorridemmo dolcemente.

Dopo poco, la limousine si fermò e cominciammo a sentire delle urla folli di gente che non faceva altro che chiamare il nostro nome.

<< Siete pronti, fratelli Salvatore? >> Chiese divertita Nina

Io e Paul ci guardammo e sorridemmo per poi uscire dalla limousine: il primo a mostrarsi al pubblico fu proprio Paul, e appena uscì dall'auto, tutti cominciarono ad urlare come se fossero impazziti, poi fu il mio turno a scendere dall'auto e altre urla ci sommersero. Ma le urla più forti furono sicuramente rivolte alla protagonista, Nina, che appena scese sorrise commossa a tutti i fans impazziti per lei. Sia io che Paul offrimmo alla ragazza il nostro braccio, la quale sorrise e si mise a braccetto con entrambi, cominciando a sfilare per il red carpet mentre mille flash delle macchine fotografiche dei giornalisti abbaiavano i nostri volti.

 

Nina's point of view

Era meraviglioso essere lì. Con quelle persone. Con lui.

Era come se fossimo ritornati a dieci- e anche più- anni prima, quando tutti eravamo molto più giovani e spensierati di ora, quando i problemi della vita non ci schiacciavano di giorno in giorno.

<< Credete ci sia possibilità di un revival? >> Chiese una delle tanti intervistatrici

Io, Ian e Paul ci guardammo e sorridemmo un po imbarazzati.

<< Lo speriamo, davvero >> Risposi semplicemente

Paul si allontanò velocemente dall'intervista quando vide Phoebe , vestita elegante, che stava sfilando sul red carpet mentre tutti i fotografi le scattavano mille foto.

<< Cosa ci fai qui? >> Le chiese sconvolto, prendendole la mano

<< Sono stata invitata da Julie, visto che tu non lo hai fatto >> Disse rispondendogli male

<< Forse perchè ci sono gli avvocati di mezzo >> Ribattè Paul arrabbiato

<< Non dovevi mettere gli avvocati di mezzo >> Disse Phoebe a denti stretti

<< Tu non mi hai dato altra scelta! >> Esclamò Paul

<< Tu non mi stai dando altra scelta! >> Esclamò, di contro, Phoebe

Io ed Ian decidemmo di interrompere l'intervista e raggiungere i due, che stavano dando spettacolo mentre i giornalisti cercavano di sentire ciò che si stavano dicendo e i fotografi scattavano più fotografie possibili.

<< Ragazzi, che ne dite di smetterla, farci una foto e continuare a discutere in privato? >> Consigliò Ian facendo un finto sorriso ai fotografi

<< Che ne dici di farti gli affari tuoi? >> Rispose male Phoebe

La donna si allontanò velocemente da noi tre, così sia io che Ian guardammo Paul preoccupati per Phoebe, così l'uomo sospirò.

<< La porto via >> Disse per poi raggiungere la donna più velocemente che poteva

Io e Ian ci guardammo preoccupati per poi essere distratti dalle incitazioni dei fotografi che ci pregavano di farci una foto. Guardai Ian, non volevo metterlo nei guai con qualche titolo falso nei giornali di gossip, ma lui mi sorrise, cinse il mio fianco con la sua mano e guardò dritto ai riflettori, cominciando a posare per delle foto con me. Così sorrisi e feci lo stesso. I giornali avrebbero avuto molto di cui parlare.

 

Ian's point of view

Quella serata era stata magica, mi era sembrato di ritornare indietro nel tempo, quando ancora non mi svegliavo la mattina e ripensavo a tutti i problemi della mia vita. Dopo la premiere, andammo tutti a bere qualcosa, per festeggiare, anche se- dovevo ammettere- che io avevo esagerato non poco.

<< Paul è ancora con Phoebe, speriamo che vada tutto bene >> Mi disse Nina sospirando

<< Sono sicuro che risolveranno, quei due si amano >> Dissi << E aspettano anche un bambino >> Dissi con convinzione

<< Da quando sei un inguaribile ottimista? >> Mi chiese divertita

<< Credo da quando ti sono accanto >> Le risposi, guardandola

Sapevo bene che l'avrei messa in imbarazzo con quella frase, ed infatti così fu.

<< Credo sia meglio che io torni in albergo, adesso >> Disse Nina alzandosi

<< Ti accompagno >> Dissi subito, alzandomi velocemente

<< Non c'è bisogno, Ian >>

<< Ti prego >> Le dissi dolcemente

Così lei sospirò e acconsentì.

Rientrammo nell'albergo con molta difficoltà, cercando di nasconderci dagli scatti troppo invadenti dei fotografi che si erano appostati sotto l'albergo. L'accompagnai proprio davanti la porta della camera in cui pernottava mentre un silenzio assordante e imbarazzante echeggiava tra noi.

<< Nina >> Cominciai a dire guardandola negli occhi << Mi dispiace davvero se ti ho messa in imbarazzo >>

<< Non mi hai messa in imbarazzo >> Disse scuotendo leggermente la testa << E' che tu hai dei problemi con tua moglie mentre io ho i miei e tutto questo non ci fa bene >> Disse

<< Io non mi sento così bene da tanto tempo >> Le dissi, accarezzandole dolcemente il volto

<< E' solo una sensazione vecchia che sta ritornando >> Spiegò la donna << Ma tutto questo non è reale, fa parte del passato >> Disse Nina

La guardai e mi allontanai leggermente, abbassando lo sguardo mentre Nina mi prendeva dolcemente la mano.

<< Ian, ti prego >>

<< Ho capito e hai ragione >> Dissi guardandola negli occhi << Tutto questo non è reale, buona notte >> Dissi per poi lasciarle un dolce bacio sulla guancia e tornare velocemente nella mia stanza

Appena vi entrai, feci un lungo sospiro e accesi la luce: rimasi sorpreso quando vidi Adrianne, seduta sul mio letto, che appena mi vide, si avvicinò a me.

<< Adrianne >> Dissi sorpreso << Cosa ci fai qui? >>

<< Ti sono stata vicina in questi mesi più di tutti, sono stata una vera amica, una meravigliosa confidente, qualcuno su cui contare per te e mi ferisce che tu racconti ciò che non hai raccontato nemmeno alla persona a cui importa di te più di tutto e tutti quello che, invece, hai raccontato ad una ex ragazza che è ripiombata per dieci giorni a fare parte della tua vita >> Disse tutto d'un fiato, trattenendo le lacrime.

La guardai serio come non lo ero mai stato prima ad ora, la presi con virilità per il volto e le diedi uno di quei baci pieni di passione, che trovò subito risposta da parte della donna.

<< Ian >> Disse Adrianne guardandomi dopo che aveva smesso di baciarmi

<< Non dire niente, viviamo questa notte >> Dissi semplicemente

E continuai a baciarla con passione e desiderio sino a quando consumammo tutta la nostra voglia proprio tra le lenzuola del letto nella mia camera d'albergo.

 

 

Nina's point of view

Appena rientrata in camera mi ero subito pentita di ciò che avevo fatto: dovevo baciarlo, dovevo portarlo dentro la mia stanza e , poi , dentro le mie lenzuola. Ma non ce la facevo. Lui era sposato e non potevo fare una cosa del genere, non io.

Sospirai e decisi di cogliere l'attimo e non avere alcun tipo di rimpianto nella mia vita, così decisi di andare nella sua camera, di dirgli quello che avevo provato in quei giorni, accanto a lui. Prima di uscire, presi la giacca di jeans per coprirmi dal freddo della notte, quando notai sulla scrivania un piccolo cofanetto in velluto.

Lo presi tra le mani e lo aprì lentamente per poi rimanere senza fiato: era l'anello che mi aveva regalato Justin quando mi aveva chiesto di sposarlo, il diamante brillava così tanto che quasi mi accecava. Era bellissimo. Ma non capivo cosa ci facesse lì, visto che lo avevo lasciato a Justin la notte che ero scappata via.

Poi guardai meglio e sempre sulla scrivania c'era un bigliettino, con qualcosa scritto sopra, così lo presi e lessi velocemente ciò che c'era scritto.

La proposta rimarrà valida fin quando non capirai che io sono l'uomo della tua vita. Ed io ti aspetterò fino ad allora. Ti amo. Justin.

Ed un sorriso comparve sul mio volto. 




 
   
 
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