The Guardians
– Se loro sono gli eroi, noi
siamo spacciati
Capitolo
13
Prima
missione ufficiale: libera il padre della tua futura moglie
Meridian
Palazzo reale
Romano sperava di non rimettere più piede su Meridian dopo
l’ultima volta. Ed
invece eccoli lì , in missione ufficiale
per conto di Kandrakar, per liberare un gruppo di
prigionieri dalle
segrete del palazzo reale.
Oh, e si erano persi. Alla faccia del lavoro di squadra, lui era
rimasto da
solo con Feliciano. E chissà dove diavolo erano finiti gli
altri fessi!
E Antonio… scosse la testa con forza, dandosi dello scemo. Non era certo il momento
di cedere ai
sentimentalismi.
Erano in territorio nemico, potevano essere beccati dal principe e
finire sul
suo menù. O peggio… li avrebbe invitati come
ospiti a cena!
Tutti i discorsi di Elizabeta e del vecchiaccio sulla cucina terribile
del
principe lo avevano terrorizzato e, a giudicare l’espressione
che aveva
Feliciano, non era l’unico a cui avevano sortito
quell’effetto.
‘’ Ve fratellone, dove siamo? ‘’
‘’ A giudicare dal tanfo… vicino le
cucine. ‘’
‘’ Eh? ‘’
Romano
si voltò
verso il fratello, e si stupì nel
vedere che non si era messo ad urlare mentre correva in giro,
strappandosi i
capelli. Quindi il paranoico era solo lui.
Bene, ma
non benissimo.
"Ve, che facciamo?" domandò il minore.
"Non lo so Feliciano, cazzo, non lo so, ma se siamo fortunati magari
riusciamo ad andarcene da qui senza farci notare"
"Ve, vorrei tanto
che ci fosse qui
Lud"
A sentire quelle parole il maggiore si bloccò di botto e si
voltò a guardarlo
con occhi di fuoco: " Scusa? Potresti ripetere? Hai per caso fatto il
nome
di quel crucco tutto muscoli?"
''
Chi, io? Certo che no,
che idee ti vengono?''
'' Non farmi passare
per pazzo che...''
'' Voi
chi siete ?'' tuono una donna corpulenta , una di quelle che se ti
davano uno
schiaffo ti facevano finire direttamente al creatore. Sulla testa
trasportava
uno di quei vasi che in Africa usavano per il trasporto dell'acqua e
sembrava
non soffrire per il peso. Anzi, era come se invece di due / tre litri
d'acqua,
sulla testa avesse dei libri, quelli che di solito vengono usati per le
lezioni
di postura.
'' Noi..ehm..."
" Ve siamo i nuovi cuochi!"
Lovino lo fissò stupito, per poi mettere su il sorriso
più falso del mondo e
annuire, mentre pianificava la morte del fratello minore.
Come si suol dire:
dalla padella alla
brace.
"Come? Siete già qui? Che efficienza se penso che gli ultimi
il principe
li ha eliminati quindici minuti fa" disse allegramente il donnone
facendo
deglutire preoccupati i due fratelli.
Quella poi
osservò confusa i loro abiti:
"E quelli cosa sono?"
"Ehm, questi sono... sono..."
"Ve, sono degli speciali abiti da cuoco che si usano nel villaggio dal
quale siamo venuti.’’
Romano fissò stupito l'altro: okay, suo fratello stava
diventando decisamente
troppo intelligente e troppo bravo nel raccontare balle, qui c'era
qualcosa che
non andava. Magari il Cuore aveva riattivato quei due neuroni fusi del
suo
cervellino.
Un momento...se era capace di mentire su quello...su cos'altro poteva
mentire ?
"
Ve però sono bravo ''
‘' Si ma
non ti vantare ''
'' Di
cosa ? Non ho detto niente. ''
" Ma se ti sei
appena vantato
di...'' "
Voi due volete
perdere ancora tempo o
volete aiutarmi ? L'acqua non so trasporta da sola in cucina . E gli
dei solo
sanno quanto ne abbiamo bisogno laggiù.''
'' Problemi col cibo bruciato ?''
'' Magari
fosse solo quello ragazzo .'
Romano pensò che fosse il caso di non indagare troppo oltre
sulla questione.
Se solo la metà delle cose che gli avevano detto erano vere,
allora non era
sicuro che il suo cuore da italiano sarebbe riuscito a resistete allo
scempio
di quella cucina.
Ad ogni modo prese una brocca d'acqua e con l'aiuto di Feliciano la
portarono
dove indacava loro la donna.
" Ve, ma che problemi avete qui di preciso? Perché vi serve
così tanta
acqua?" domandò il minore degli italiani.
‘’ Non
sei di queste parti, eh? ‘’
" Mhm... diciamo di no."
" Allora sei
fortunato, non hai mai
dovuto sorbirsi la cucina del principe. Noi servi siamo costretti a
seguire le
sue ricette passo passo, e se sgarriamo..."
" Vi mette nelle segrete ?"
" No peggio, ci
invita a cena
."
" Oh... "
Effettivamente sembrava una punizione peggiore di finire in un buco
circondato
da topi e altre bestioline affamate.
"Allora! - disse la
donna non
appena arrivarono in cucina, ignorando completamente un incendio che
veniva
fermato da alcuni cuochi dall'aria annoiata - Prima di tutto devo
sapere a che
livello siete"
"Ve, così se siamo scarsi ci mette a pelare patate?"
"No, devo capire se siete troppo bravi. Al principe non piacciono
quelli
che lo superano in cucina. ‘’
" Sta serena, io brucio tutto " disse Romano, senza neppure dover
mentire.
Era il guardiano del fuoco dopotutto, e certi incidenti gli capitavano
spesso.
Meno male i suoi genitori non se ne accorgevano, perché
altrimenti ci sarebbero
state un sacco di spiegazioni da dare. Anche se poteva trasformarli in
animali
e farli restare così per un po’.
Non era male come
soluzione.
" E tu piccolino? "
" Io ...so fare bene
la pizza.
"
" Pizza ?
Cos'è la pizza ?"
A sentire
quelle parole l'espressione timorosa di Feliciano e quella scazzata di
Lovino
cambiarono di colpo diventando mortalmente serie.
"Non sa cos'è la pizza?" fu l'unica cosa che chiese atono
Feliciano.
La donna fece segno di no con la testa, confusa di fronte a quella
domanda.
Dovevano venire da una di quelle province attaccate ai loro piatti
tradizionali, talmente nascoste che Oliver neppure si curava di loro e
che
erano povere da far sembrare la capitale Las Vegas.
" Passa che qui siete nel Medioevo. Passa che non c'è
internet o Netflix.
Ma sulla pizza io non passo . Feli. "
" Si fratellone ?"
" Insegniamo a questi infedeli come cucinare una pizza come Dio
comanda.
"
‘’ Ve subito fratellone! Margherita o marinara?
‘’
‘’ Margherita, ovviamente. ‘’
‘’ Ragazzi, niente di troppo complicato –
cercò di avvisarli la serva – Il
principe… ‘’
‘’ Vaffanculo il principe –
sbottò il guardiano del fuoco – Qui o si fa la
pizza o si muore! ‘’
‘’ Ve citi Garibaldi ora? Io la frase me la
ricordavo diversa. ‘’
‘’ Dettagli Felicià, dettagli. Allora,
avete farina, lievito, mozzarella e
pomodori? ‘’
‘’ Mhm… che sono? ‘’
Calò il gelo. Romano ebbe un preoccupante tic
all’occhio destro, e Feliciano
sembrava uno zombie.
‘’ Fratellino… ‘’
‘’ Sì ? ‘’
‘’ Sai che ti dico? ‘’
‘’ Magia? ‘’
‘’ Magia.
Assolutamente. ‘’
Prigioni palazzo reale di Meridian
Gilbert aveva un lieve mal di testa, nausea e mal di schiena.
Elizabeta
invece era fresca come una rosa, pronta ad ammazzare draghi e affini
con un
colpo ben assestato della sua padella.
‘’ We padellara, spiegami una cosa?
‘’
‘’ Cosa? ‘’
‘’ Perché io mi sento morire e tu invece
saltelli qua e là come Pippi
Calzelunghe? ‘’
‘’ Chi sarebbe questa Pippi? Una guerriera della
Terra? ‘’
‘’ Una specie… comunque spiegami, voglio
sapere come fai. Perché sinceramente
io mi sto sento malissimo. ‘’
‘’ Bah, ricorda che ho attraversato un portale
più di una volta. ‘’
‘’ Pure io! ‘’
‘’ E ho un’incredibile costituzione
aliena. ‘’
‘’ Ah
ecco. E non lo potevi dire subito? Tutte le fortune proprio, che culo.
‘’
‘’ Vuoi fare cambio? Tu fai il capo dei ribelli e
il la custode del Cuore? Di
sicuro sarei meno ridicola di te. ‘’
‘’ Ma
fammi il … ‘’
La madre è un’aliena, non
conveniva tanto
farla diventare una Guardiana.
Il suo cervello (traditore) scelse proprio quel momento per
ricordargli la
conversazione che avevano avuto su Kandrakar, e sul perché
fossero stati scelti
loro come sostituti delle loro (gli faceva impressione già
dirlo così) figlie,
ed ecco che salta fuori che la sua futura mogliettina sarà
un’aliena. E lui abitava con
un’aliena anche abbastanza
sexy…
Scosse violentemente la testa. Ma che andava a pensare? Ovvio
che non
poteva essere lei!
Ci scommetteva la sua magnificenza che alla fine di quella missione
avrebbe
senz'altro incontrato una ragazza aliena stra gnocca e si sarebbe messo
insieme
a lei, alla faccia della padellara.
"Ad ogni modo, dove siamo?" domandò l'albino guardandosi
attorno
confuso.
"Hai una memoria così breve? Eppure qui ci sei
già stato, sono le segrete
del palazzo- poi Elizabeta notò che l'altro era impallidito
allo spiacevole
ricordo, e allora gli si avvicinò con un sorrisetto furbo e
strafottente -
Awww, non temere piccolina, smettila di tremare, se ti fa sentire
meglio puoi
tenermi la manina, vuoi?" Gilbert arrossì, prima di
allontanarsi
imprecando contro la castana che stava ridendo a più non
posso di fronte alla
sua espressione.
‘’ Però non ci sono guardie
‘’ notò, guardandosi attorno.
‘’ Non servono – spiegò la
donna – Vanno a fare boccia alla taverna dei Tre
manici di scopa qua vicino, e
rientrano solo per andare nelle loro camere. ‘’
‘’ Non capisco: niente guardie e niente controlli
esagerati, perché i
prigionieri non scappano? ‘’
‘’ Perché per raggiungere la
libertà devono passare per il laboratorio di
Oliver. Nessuno, dopo aver sentito gli odori che
escono da lì, ha mai avuto il coraggio di
entrarvi e raggiungere l’agognata libertà.
‘’
‘’ L’ultima volta non avemmo di questi
problemi. ‘’
‘’ Solo perché scopristi un passaggio
segreto random, e perché eravamo in
tutt’altra area del castello. ‘’
‘’ Scusa, ma il principe non farebbe prima a
costruire un carcere e tenere
questa parte del castello libera per fare… che
so… una discoteca o un secondo
laboratorio?’’
‘’ Ci ha provato – confermò la
donna – Ma chissà perché, appena
ultimato, il
carcere spariva. ‘’
‘’ Spariva… tipo puff?
‘’
‘’ Sì, tipo puff. Come per magia.
‘’
‘’ Siete stati voi ribelli? ‘’
‘’ Vorrei prendermi il merito ma no, non siamo
stati noi. Non possiamo usare la
magia. Certo, ci sono vampiri, lupi mannari e…
perché fai quella faccia? ‘’
‘’ Uhm… niente. Continua pure
‘’ borbottò l’albino, che
quasi era svenuto alla
parola vampiri.
‘’ Sei
strano… comunque, solo la famiglia reale sa usare la magia.
E ogni volta che il
carcere spariva, noi ribelli eravamo in fermento. Speravamo che la Luce
di
Meridian fosse tornata per reclamare il trono. ‘’
‘’ E invece? ‘’
"E invece nulla.
Forse si tratta
semplicemente della regina madre che continua a tormentare il figlio. "
‘’ Come ci riuscirebbe? ‘’
‘’ Bella domanda, ce lo chiediamo da anni.
‘’
" Bah… Comunque che si fa?" domandò il ragazzo,
cambiando discorso
ansioso di andarsene e togliersi quella ridicola divisa per poi
mettersi di
fronte al pc e guardare Netflix per il resto della giornata.
Era indeciso tra 13 Reasons Why e The100. Forse la meno deprimente,
giusto per
passare il tempo.
‘’ Chiedi al Cuore. ‘’
‘’ In questo momento sta battendo e…
‘’
‘’ Non il tuo, idiota. L’altro Cuore.
‘’
‘’ Ooohhh… e perché?
‘’
Lei si batté una mano in faccia, e
disse:’’ Ma ci sei o ci fai? Usa il Cuore
per rintracciare mio padre, ritardato! Così lo recupereremo
e ce ne andremo da
qui. ‘’
‘’ Capito. E per il laboratorio fabbrica mostri?
‘’
‘’ Non fabbrica mostri. ‘’
‘’ Ma pensavo… ‘’
‘’ Il laboratorio serve a Oliver come cucina
personale. Lì in un gran librone
mette per iscritto tutte le sue ricette e…
‘’
‘’ Cioè sclerano tanto per un paio di
piatti andati a male? ‘’
‘’ Gilbert… tu non hai idea di quello
che c’è lì. ‘’
‘’ Perché, tu si? ‘’
‘’ Mi sono ritrovata faccia a faccia con le sue
creazioni, so di cosa parlo. E
pure tu. ‘’
‘’ Quando? ‘’
‘’ Ti ricordi il mostro d’acqua in
piscina? ‘’
‘’ Sì. ‘’
‘’ Ecco… quello era una delle creazioni
del principe. ‘’
‘’ E tu come lo sai? Ci sono tante stranezze qui,
mica è detto che quella fosse
opera sua. ‘’
‘’ Caro, ho naso per queste cose. L’odore
di quella creatura serve già di per
sé come carta d’identità.
‘’
Gilbert, se possibile, impallidì ancora di più.
Se quello era un piatto andato
a male si chiedeva che cosa sarebbe successo se quello lì si
fosse messo ad
usare il suo potere per creare dei mostri. Conoscendo il karma molto
probabilmente gli sarebbero usciti dei soffici e teneri gattini che non
avrebbero fatto altro che provocare tenerezza.
"Allora, vuoi usare
il Cuore, sì o
no?"
"La fai facile tu, come se fosse possibile ragionare con questo coso"
e le sventolò il ciondolo sotto il naso.
‘’ Sei tu a non essere convincente!
‘’
‘’ Ah sì? E dimmi, signora non sei
convincente, che dovrei fare? ‘’
‘’ Questo: senti caro Cuore di Kandrakar, sommo
oggetto tra i più potenti
dell’universo, ahi te finito nelle mani di un
imbecille… ‘’
‘’ Ehi! ‘’
‘’ … ti prego, solo tu puoi aiutarci.
Dov’è mio padre? ‘’
In un primo momento, il Cuore non sembrò dar segni di vita.
Gilbert ghignò
divertito.
‘’ Visto? Tutto
inutill…EHHH!’’ urlò alla
fine, quando il Cuore brillò e lo
trascinò giù per le scale.
Elizabeta era soddisfatta.
‘’ Tale padrone tale Cuore. Tanto egocentrico lui,
tanto egocentrico il Cuore.
‘’
E detto ciò, si avviò anche lei per le scale,
sentendo le bestemmie di Gilbert
e i vari Fermati coso immediatamente.
Elizabeta
dovette solo seguire i rumori di quelle grida fino a che non ci fu un
tonfo
sordo e un imprecazione parecchio più alta delle altre da
parte dell'albino.
La castana dedusse che doveva essere arrivato a destinazione. La
giovane seguì
il percorso accelerando il passo fino ad arrivare in una gigantesca
stanza
formata per metà da una cella nella quale era stipato un
mucchio di persone,
che osservavano incuriosite il giovane vestito da ragazza che imprecava
steso
sul pavimento con il cuore in mano.
La donna si fece avanti analizzando i volti, prima di sorridere:
"Ragazzi, vi ho
trovati grazie al cielo!" esclamò correndo in avanti e
calpestando il
tedesco, che imprecò un altro paio di volte.
Corse ad abbracciare un paio di tizi logori e consunti, e
chiese:’’ Mio padre?
‘’
‘’ Proprio qui,
piccola cavalletta ‘’
disse una voce dal forte accento, voce che apparteneva ad un uomo
vestito di
bianco e dalla pelle scura.
Elizabeta sembrò sul punto di piangere, andò
verso di lui e… lo prese a
padellate.
‘’ Padre degenere! – gli urlò
– Abbandonare per dieci anni tua figlia!
‘’
‘’ Ahi… Eli calmati… ahi
… ‘’
‘’ Calma un corno! Sai cosa ho dovuto passare per
guidare i ribelli? Un casino.
Mi prendevano in giro perché ero troppo piccola! Hanno
cominciato a rispettarmi
solo dopo che avevo fatto il culo a tutti loro! ‘’
‘’ Questa è la mia…
ahi… ragazza! ‘’
‘’ Non credere di corrompermi così,
papà! Hai oltre centomila padellate da
recuperare! Ma dico, ti sei fatto acchiappare per una mela! Che
vergogna! ‘’
‘’ Ma… ahi… c’era
un bambino…ahi… che aveva fame. E
pure… ahi… io
‘’
‘’ E certo, la fame ti ha fatto vedere le
traveggole! E in tutti questi anni
non hai manco pensato a un piano decente per fuggire! Che genitore
degenere! ‘’
‘’ E tu… ahi… ce
l’hai?’’
Elizabeta si fermò, e lo guardò seria.
‘’ Certo che sì! – gli disse
contrita – Sono stata mandata da Kandrakar a
riprenderti perché il principe ha fissato la tua esecuzione.
‘’
‘’ Oh no , non esecuzione. Vuole usarmi come cavia.
‘’
‘’ E LO DICI COSI’?’’
‘’ Tesoro, sono sopravvissuto a dieci anni di cibo
delle prigioni. Diventare
una cavia del principe è il minore dei mali.
‘’
‘’ Sei impazzito… non so che altro dire.
‘’
‘’ Piuttosto… dove sono i Guardiani?
‘’
‘’ Ehm… ce n’è solo
uno. ‘’
‘’ Dove? ‘’
‘’ Quello ‘’ disse, indicando
Gilbert, steso ancora a terra come un tappeto.
L'intero
gruppo osservò il tedesco, prima di proclamare unanime:
"Siamo morti"
"Ehi, dico, ma vi pare?! è questo il modo di ringraziare chi
si fa il culo
per salvarvi?!" urlò arrabbiato l'albino.
"Oh, ma taci un po'. Se non fosse stato per me tu saresti ancora
bloccato
al piano di sopra a litigare con il Cuore"
"Stammi un po' a
sentire, mezzo
uomo, ti devo per caso ricordare chi ti ha salvato dalle prigioni il
primo
giorno che ci siamo incontrati?"
"Sarei riuscita a cavarmela anche da sola, ti ricordo che avevo un
formidabile piano di fuga "
"Ah già,
scavare una fossa che
sarebbe finita chissà dove, davvero un piano eccellente"
A quel punto il padre di Elizabeta si schiarì la gola e
intervenne nel
battibecco dei due: " Eliza, mi dispiace interromperti, ma non ti
sembra
il caso di presentare a tuo padre il tuo fidanzato?"
E senza aspettare la figlia, andò verso il ragazzo
tendendogli la mano: ‘’ Il
mio nome è Gupta, figliolo. ‘’
‘’ Gilbert, amico. E no, non sono il fidanzato di
tua figlia. ‘’
‘’ Sicuro? Mi ricordi me e sua madre alla vostra
età. ‘’
‘’ Beh, sa… se fosse la mia ragazza me
ne sarei accorto. ‘’
I due si fissarono per un po’ come per studiarsi.
L’uno per vedere a chi
avrebbe affidato sua figlia, l’altro per rendersi conto con
chi si sarebbe
imparentato (in una delle tante possibilità che il futuro
offriva, ovviamente.
)
Alla fine, Gupta disse: ‘’
Ragazzo, tu
non mi piaci. ‘’
‘’ Nemmeno tu, Gupta ‘’
‘’ Come fai a piacere a mia figlia?.
‘’
‘’ Se sei veramente suo padre perché sei
nero? ‘’
‘’ Mio dio Gilbert – disse Elizabeta
– Non puoi chiedere alla gente perché è
nera. ‘’
Gilbert
la squadrò un attimo, storcendo la bocca: "Ma scusa, non
potrò essere
curioso? Andiamo, tu sei bianca come una mozzarella mentre lui..." ma
prima che avesse la possibilità di continuare ricevette una
sonora padellata in
fronte.
"Ma ti sembrano le cose da dire ad una ragazza, razza di cretino?!"
strillò la giovane continuando a padellarlo con forza.
Dopo una paio di
minuti Gupta si schiarì
di nuovo la voce: "Elizabeta, potresti smetterla di corteggiare il tuo
ragazzo..."
"Non è il
mio ragazzo! Andiamo
papà, ti sembra che io possa mettermi con un coglione del
genere, per quanto
palestrato e affascinante?"
"Scusa, hai appena detto che sono affascinante?" le chiese confuso
Gilbert, facendola arrossire fino alla punta dei capelli.
" Smettetela
di flirtare, voi due!" esclamò l'uomo, esasperato.
‘’ Non stiamo flirtando. ‘’
‘’ Assolutamente no, papà.
‘’
‘’ Certo, e io sono il primo consigliere del
principe. ‘’
‘’ Beh, eri il capo delle guardie della regina
madre, però. ‘’
‘’ E probabilmente padre della Luce di Meridian.
‘’
‘’ COOOOOOSA? ‘’
Gupta roteò gli occhi, e diede una gomitata al fianco del
suo compagno lingua
lunga.
‘’ Non dar retta a Rufus, gli piace spettegolare.
‘’
‘’ Passavi più tempo nelle camere della
regina che in quelle di tua moglie. Il
dubbio poi viene. ‘’
‘’ Io e la regina eravamo innamoratissimi dei
rispettivi consorti. ‘’
‘’ Ma una botta e… ‘’
Rufus venne colpito contemporaneamente da una padella, un pugno e un
fulmine, e
rimase semi morto a terra.
‘’ Odio i pettegoli.’’
‘’ Anch’io.’’
‘’ Sai ragazzo, forse qualcosa in comune ce
l’abbiamo. ‘’
‘’ Spero di no. Comunque la storia è
vera? ‘’
‘’ Quella? Certo che no! All’epoca il
marito della regina era ancora vivo e
aitante, non avrebbe certo guardato uno come me. ‘’
‘’ E che gli è successo?
‘’
‘’ Ha avuto il coraggio di mangiare un cupcake del
figlio. Io lo avevo avvisato
ma lui No Gupta, ma che dici, è
solo un
bambino, che male potrà fare? Ah,
l’amore di un padre. ‘’
" Diciamo
più che altro la sua cieca fiducia in un futuro assassino"
urlò qualcuno
nelle retrovie.
"Ad ogni modo, come ci porterete fuori di qui?" domandò
Gupta.
"Ah, e io che ne so, io lascio tutto nelle mani della padellara qui
presente" esclamò Gilbert indicando Elizabeta.
"Ma scusa, tu non sei il Custode del Cuore? Non dovresti essere tu a
guidare i tuoi compagni?"
"Ma ti pare? Mi ci
hanno trascinato
con l'inganno a fare questa roba, io neanche lo volevo!"
"Ma riuscirete davvero a salvare Meridian voi?"
‘’ Beh… ci proveremo.
‘’
‘’ Rassicurante. ‘’
‘’ Ehi idiota… ‘’ lo
richiamò Elizabeta.
‘’ Che
c’è? ‘’
‘’ Io ho un’idea. ‘’
‘’ Ah sì? E quale? ‘’
‘’ Diciamo che ho avuto un’interessante
conversazione con Ludmoore, e ho saputo
che le guardiane del Cuore hanno sempre una certa… super
forza. ‘’
‘’ E quindi? ‘’
‘’ Dà un pugnetto al muro lì.
Non troppo forte, eh. ‘’
‘’ Ma sei pazza? Mi romperò la mano
così! ‘’
‘’ Tu dà retta a me, Gilbert. Un
po’ di fiducia non fa mai male. ‘’
‘’ Non ci penso nemmeno! ‘’
‘’ O questo o dovremo passare per il laboratorio di
Oliver. ‘’
L’albino sospirò. Tra una mano rotta e
insostenibili sofferenze… sceglieva la
mano rotta.
Si portò
di fronte al muro e lo tastò cautamente. Eh sì...
decisamente pietra massiccia.
"Senti, non è che potresti usare tu la tua padella? Secondo
me riusciresti
a buttarla giù anche così"
"Ah ah, molto divertente, mi sto sbellicando dalle risate. Forza
sbrigati
e usa i tuoi poteri. "
L'albino
sospirò. Ma chi mai glielo faceva fare di stare ad ascoltare
una così, e lui
che aveva anche pensato di potersi mettere assieme ad una del genere...
decisamente da escludere! Non aveva intenzione di passare il resto
della sua
vita succube di qualcuno del genere.
Sospirò.
Doveva solo pensare che stava per dare un pugno a quel bastardo del
rettore
dell’università. Ecco, così sembrava
addirittura piacevole.
Conto fino a tre. Poi fino a dieci. E poi…
‘’ Ti vuoi muovere? ‘’
‘’ E non mettermi fretta! ‘’
Diede un colpo al muro, e si sorprese di non essersi fatto male. Per i primi istanti, non
successe niente.
Ma poi…
CRAAAACKKKK
Ci fu
un’onda d’urto potentissima e varie persone vennero
sbalzate indietro. Elizabeta
si dovette proteggere il viso con le braccia, e quando
riaprì gli occhi ciò che
vide erano i resti diroccati del muro e
Gilbert lì di fronte, il braccio ancora steso e i capelli
diritti in testa.
Il tedesco sbuffò una nuvoletta di fumo, prima di mormorare:
"Sono stato
io a farlo?"
Elizabeta sorrise, prima di avvicinarsi e dargli un pugno sulla spalla:
"Visto? Che ti dicevo? Puoi farcela se non stai a lamentarti tutto il
giorno come una donnicciola. Certo però, saresti anche
potuto essere un po' più
discreto di così, poco ma sicuro ci avrà sentito
anche il principe nella sala
del trono"
"Scusami, ma piuttosto preferisco ringraziare il cielo di non essere
finito arrostito"
‘’ Comunque abbiamo un altro problema.
‘’
‘’ E quale? ‘’
‘’ Siamo di fronte al fossato
‘’
‘’ Ebbeh? Che devo fare? ‘’
‘’ Crea un ponte. ‘’
‘’ Io? Per chi mi hai preso? Per Phineas e Ferb?
‘’
‘’ Idiota, sei il guardiano del Cuore e
dell’energia o quintessenza a dir si
voglia. ‘’
‘’ Quindi? ‘’
‘’ Quindi devi solo concentrarti e creerai un ponte
fatto di pura energia
magica. ‘’
‘’ ….’’
‘’ Ehi, c’è ancora vita in
questo corpo? ‘’
‘’ Scusa, mi devo riprendere. Perché
tutte ‘ste cose escono fuori solo adesso?
‘’
‘’ Perché non c’era Ludmoore.
‘’
‘’ E…?’’
‘’ E non c’era un vero esperto di magia
da consultare. ‘’
‘’ Kiku? ‘’
‘’ Un guerriero, non un alchimista/mago/tuttofare.
Ora non perdere altro tempo
e concentrati. ‘’
‘’ Argh, odio la mia vita! ‘’
‘’ Non lo dire a me. ‘’
Intanto, nei
giardini del
principe…
Il destino
aveva
un senso dell’umorismo ben strano: Antonio si
risvegliò intontito e fradicio
nel laghetto di un giardino, circondato da alberi di dolci e fiori di
zucchero
filato.
Era Meridian o il Paese delle Meraviglie? Uscì dal laghetto
un po’ a fatica, e
si strizzò la maglietta.
‘’ Finalmente ti sei svegliato.
‘’
‘’ Oh ciao Kiku, ti vedo…
ehm… ‘’
‘’ Vi prego, risparmiate commenti e fatemi scendere
da qui ‘’ lo pregò
l’asiatico, appeso a testa in giù da una liana di
liquirizia.
‘’ Ehm… non so come fare. Non
è che è esattamente un albero o qualcosa del mio
elemento. E poi, ti prego, dammi del tu. ‘’
‘’ Intanto per favore, liberami!
‘’
‘’ Ci provo… ‘’
‘’ Non c’è bisogno del potere
della terra, basta che usi la telecinesi. ‘’
‘’ Ho la telecinesi? ‘’
‘’ Santa Kandrakar, non mi dire che non
l’hai mai usata. ‘’
‘’ Se ti fa piacere…
‘’
‘’ Sigh… concentrati solo su un pezzo
della liana e pensa che si deve spezzare.
‘’
‘’ Ma poi non ti farai male? ‘’
‘’ Ho degli ottimi riflessi. Ma per piacere,
potresti… ‘’
‘’ Sì sì, aspetta…
‘’
Bella gatta da pelare… e ora che doveva fare?
Provò ad imitare quel mutante di
X-men, chiuse gli occhi e allungò il bracciò.
‘’ Ehm… sai che sarebbe più
comodo avere
gli occhi aperti, vero? ‘’
‘’ Ops… ok ci riprovo.
‘’
Si concentrò sulla liana, che dopo pochi istanti
iniziò ad oscillare avanti ed
indietro. Kiku non sembrava star tanto bene, e sembrava pregarlo con lo
sguardo
di finire in fretta e porre fine alle sue sofferenze.
Fosse stato facile, doveva capire come far spezzare la liana. Non
è che poteva
dare un comando mentale, tipo spezzati e…
‘’ Ah finalmente… ‘’
‘’ Cosa? ‘’
In effetti, la liana si era spezzata, e il nipponico era caduto con
molta
grazia liberandosi dei resti di liquirizia che aveva ancora addosso.
‘’ Ma… come…?
‘’
‘’ Hai pensato spezzati, no?
‘’
‘’ Sì, ma non credevo che fosse
così facile. ‘’
‘’ La telecinesi è capricciosa. Puoi
passare ore a cercare di spostare uno
spillo e poi ti ci vuole un secondo per distruggere una casa. Tipico.
‘’
‘’ Mi sento piuttosto confuso.
‘’
‘’ Capita. Ma pensa, con un po’ di
allenamento potresti essere in grado di
padroneggiarla alla perfezione. ‘’
‘’ Questo allenamento lo citate sempre tutti, ma
alle fine non lo facciamo mai.
‘’
‘’ Cause di forza maggiore. ‘’
‘’ Fa comodo chiamarlo così…
comunque gli altri dove sono? ‘’
‘’ Aspetta, ora controllo…
‘’
Kiku estrasse dalla manica una mini palla di vetro, e disse:
‘’ Vediamo…
Feliciano e Romano sono nelle cucine e stanno insegnando ai cuochi come
fare la
pizza. Francis è finito nella camera del principe e si sta
provando i suoi
vestiti, mentre Gilbert ha conosciuto il padre di Eliza.
‘’
‘’ Gil non è mai stato il
tipo… ‘’
‘’ Il tipo di fidanzato che un padre vorrebbe per
la figlia? ‘’
‘’ No – disse Antonio – Il tipo
da mandare a salvare qualcuno. ‘’
‘’ Oh… però
aspetta… sta creando un ponte con la magia! Ed è
stabile! I
prigionieri stanno evadendo, grazie al cielo. ‘’
‘’ Bene ma… se ci voleva solo un
guardiano, noi che siamo venuti a fare? ‘’
‘’ In realtà la missione era per tutti e
cinque. Ma c’è stato… un piccolo
incidente. ‘’
‘’ Dici? ‘’
‘’ Dico dico… ‘’
In realtà era chiaro come il sole che l’Oracolo
avesse badato poco a dove
stesse mandando i ragazzi, ma questo Kiku si vide bene dal rivelare
all’altro.
Almeno, era finito con il meno problematico del gruppo.
‘’ Quindi -
iniziò Antonio – Possiamo
tornare a casa? ‘’
‘’ In teoria sì. La missione
è stata portata a termine. Per puro caso sì
ma… ‘’
‘’ Beh non mi dispiace. Voglio solo ritrovare il
mio Lovi. La tua sfera magica
dice pure dove si trovano le cucine? ‘’
‘’ Sì, per di là!
‘’
‘’ Perfetto! ‘’
‘’ Ma sta attento. ‘’
‘’ A cosa? ‘’
‘’ A tutto. ‘’
E dopo un po’, quando vennero quasi mangiati da una pianta
carnivora fatta di
mascarpone e uccisi da un omino di marzapane, Antonio capì
quanto fosse vera
quella frase.
‘’ Ma perché qui tutto cerca di
ucciderci? ‘’
‘’ Pensalo come ad un sistema anti furto del
principe. ‘’
‘’ Antifurto? Per cosa? ‘’
‘’ Per quella ‘’ gli disse
Kiku, indicando una colonnina di marmo illuminata da
un misterioso raggio di luce (come nei migliori film di Indiana Jones)
, su cui
vi era posta una specie di corona argentea molto semplice, che aveva
solo
un’ametista come ornamento.
‘’ Quella è la corona di luce
– iniziò a spiegare l’asiatico
– E da generazione
l’erede al trono la indossa per aumentare i suoi
già considerevoli poteri. ‘’
‘’ Non capisco… perché sta
qua? ‘’
‘’ E dove dovrebbe essere? ‘’
‘’ Sulla testa del principe? ‘’
‘’ No, perché lui non è la
Luce di Meridian. ‘’
Giusto, lo spagnolo si dimenticava sempre di quel particolare. Non era
colpa
sua se era tutto così… complicato. Lui amava le
cose semplici e lineari.
Conflitti e lotte di potere non facevano per lui.
Gli bastava che gli dicessero chi era il cattivo e lui sarebbe stato
contento
così. Era chiedere troppo?
‘’ E questo vuol dire che…
?’’
‘’ Che la corona non lo riconosce come suo
legittimo proprietario. Lo rifiuta,
ecco. ‘’
‘’ Ohhhh… e perché la tiene
qui? ‘’ripeté, dato che a quella domanda
l’altro
non aveva ancora risposto.
‘’ Perché se non la può avere
lui, non la dovrà possedere nessuno. ‘’
‘’ Ha una sua logica contorta.
‘’
‘’ Già. ‘’
‘’ Ma dato che siamo qui, non potremmo prenderla?
‘’
Kiku scosse la testa.
‘’ Purtroppo no – rispose –
Nessuno dei due sarebbe in grado di toccarla. ‘’
‘’ Perché non siamo l’erede al
trono.’’
‘’ Ehm no…
ci sono tanti piccoli
mostriciattoli che ci sbarrerebbero la strada. Più ci
stavamo avvicinando alla
corona, più i mostri aumentavano. Non l’hai
notato? ‘’
No, non l’aveva notato. La sua mente era solo un tantino
impegnata con Mierda
ma questi da dove continuando a saltare fuori?
‘’ E se usassi la telecinesi? ‘’
‘’ Non lo so – fece Kiku, grattandosi la
testa – Insomma, sei stato bravo prima
ma… sai… per una cosa così
importante… potresti metterci un po’ troppa
forza…
distruggerla per sbaglio… ‘’
‘’ Nah, andrà tutto bene. Anzi, forse
potrei usare il potere della Terra e … ‘’
‘’ L’erba qui è menta.
‘’
‘’ E la menta non è una pianta?
‘’
‘’ Uhm… sì ma…
‘’
‘’ Tutto ok allora! ‘’
‘’ Perché ho la sensazione che
sarà un immenso disastro? ‘’
Il suo istinto aveva ragione: Antonio non sapeva calibrare la forza dei
suoi
poteri, e causò un terremoto, un dissestamento delle falde
acquifere e spaccato
in due il palazzo reale.
Alla fine, riuscì a creare una sorta di braccio di menta che
prese senza altri
problemi la corona e la depose ai piedi del guardiano.
‘’ E’ stato facile, hai visto? E tu che
non avevi fed… Kiku, stai bene? ‘’
Il nipponico era come in un altro mondo, gli occhi gli bruciavano e
balbettava
frasi incoerenti. Solo grazie ad un miracolo potevano andarsene via da
lì senza
ritrovarsi addosso il principe e i suoi cuccioli.
‘’ Mon Dieu, che è successo
qui? ‘’ chiese frastornato Francis, volando
verso di loro e… perché indossava una tunica
metamondese?
‘’ Hola amigo. Come sei riuscito a trovarmi?
‘’
‘’ Beh Antonio… ho sentito un boato e ha
iniziato a tramare tutto. Quindi o eri
tu o era Gil. ‘’
‘’ Ci conosci così bene! A proposito, ma
questo cos’è? ‘’
‘’ Lo stavo provando prima di sentire tutto il
casino che stavi facendo.
Direttamente dall’armadio del principe.
Sarà anche un pazzo psicopatico, ma
è un pazzo psicopatico con stile. ‘’
‘’ Se lo dici tu. Secondo me il rosso non ti dona.
‘’
‘’ Ah no? E quale sarebbe il mio colore?
‘’
‘’ Mhm… il verde! – disse
sicuro l’ispanico, e ignorando l’espressione
inorridita del biondo gli sventolò davanti la corona di luce
– Guarda cos’ho
recuperato! ‘’
‘’ Bella ma… cos’è?
‘’
‘’ Kiku ha detto che è la corona della
Luce di Meridian. ‘’
‘’ E noi la dovremmo prendere
perché… ?’’
‘’ Perché è giusto!
‘’ esclamò sicuro di sé
l’ispanico, mentre Kiku era ancora
in stato catatonico e Francis lo guardava come se dovesse decidere se
fosse
serio o meno. Quando capì che, tragicamente, era serissimo,
sospirò.
‘’ Mio ingenuo amico… hai distrutto il
palazzo per questa? ‘’
‘’ Claro che si.
‘’
‘’ Non credi che sia stato un po’
drastico? ‘’
‘’ Un pochino. Ma abbiamo la corona!
‘’
‘’ Sì ma noi che ce ne facciamo?
‘’
‘’ La teniamo lontana dalle mani di Oliver?
‘’
‘’ E chi la dovrebbe tenere quando torneremo sulla
Terra? Io ho un coinquilino
ficcanaso, Gilbert ha un fratello intelligente, Feli e Romano non sanno
mentire
in maniera adeguata ai loro genitori e tu…
‘’
‘’ Diamola all’Oracolo
- disse a sorpresa
Kiku, uscito dal suo momentaneo coma indotto – Lui
saprà cosa farne. In attesa
del ritrovamento della Luce di Meridian. ‘’
Francis sospirò.
‘’ Buona fortuna con quello, ne avremo bisogno.
Sarà come cercare un ago in un
pagliaio. Non siamo neppure sicuri che si trovi nella nostra
città. ‘’
‘’ Il Cuore ci guiderà.
‘’
‘’ Se ci guida come ci ha guidati fino ad
ora… ‘’
‘’ Moriremo ‘’ finì
il biondo, annuendo convinto.
‘’ Siate positivi. Non è da voi tanta
negatività. ‘’
‘’ Allora… diciamo piuttosto che
finiremo per farci molto, molto male. Va
meglio? ‘’
‘’ No, neppure un po’
- sospirò
l’asiatico, sconfortato – Meglio andare a cercare
gli altri però. E cerchiamo
di non distruggere nient’altro, per favore.
‘’
‘’ Per Lovi e Feli sono sicuro che hanno dato una
mano a scoprire dei sapori
mai assaporati prima – disse Antonio – Per
Gilbert… se è con Elizabeta…
beh… mi
sa che qualcosa avrà distrutto. ‘’
‘’ Già, quando litigano tende ad essere
un po’ distratto ‘’ concordò
Francis,
che avrebbe fatto meglio a ricordare tutte le volte che lui aveva
combinato un
disastro solo per aver discusso con Arthur.
‘’ Sigh… andiamo bene… ma
almeno abbiamo la corona di luce. ‘’
Come prima missione non era esattamente… da manuale, ecco.
Ma avevano
sicuramente ottenuto degli ottimi risultati, liberando i prigionieri e
rubando
la corona.
Chissà se riuscivano pure ad organizzare
un’insurrezione tra i soldati o i
servi… Nah, decisamente irrealistico.
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© elyxyz
Nel prossimo
capitolo di The Guardians…
I Guardiani
avevano fatto evadere dei prigionieri,
provocato una rivolta nelle cucine e distrutto metà palazzo.
Oliver se ne fregava altamente, probabilmente non aveva neppure capito
in che
situazione di merda si trovava.
Era dovere di Matthew, in qualità di consigliere e braccio
destro, correre
subito ai ripari.
‘’ Ehilà fratellino, come va’?
Ti vedo sciupato. Effetti della dieta? ‘’
‘’ Non sono a dieta, Allen. ‘’
‘’ Ma lavori con Olvier, il ché
è la stessa cosa. ‘’
Doveva
trovare il guardiano del Cuore e
ucciderlo, così da rendere inoffensivi tutti gli altri.
Niente di più facile
per Allen. Era un professionista, una vera macchina da guerra, un
…
‘’ Oh guarda che carino! Un cucciolo!
‘’ tubò il Cacciatore, frenando e
bloccando
il traffico dell’ora di punta solo per andare ad accarezzare
un cucciolo di
labrador fermo sul ciglio della strada in attesa del momento opportuno
per
attraversare e riunirsi con la sua famiglia.
‘’ Puoi chiamarmi stupido, ingenuo, debole.
– una folata di vento colpì in pieno
Allen, facendolo finire a gambe
all’aria. –Ma tu hai fatto del male a Doitsu. E
questo non lo posso perdonare.
‘’
Il Cacciatore si diede una manata sulla fronte.
‘’ Cavolo! L’avrei
dovuto capire subito
che uno così carino era uno yandere! ‘’
Il ritorno del Cacciatore
E grazie a Classicboy per avermi aiutata con la stesura di questo cap. Minimo due recensioni per continuare questa storia. Volete far felici due autori, da?