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Autore: marta_weasley_394    11/06/2017    0 recensioni
Ovvero, quando la prof. ti assegna delle recensioni da fare e tu non hai la più pallida idea di come iniziare.
Dal testo:
Sono caduta nel panico.
Non sapevo davvero come fare.
Mi sono buttata sul letto a rimuginare sulla mia esistenza, cercando di capire perché non fossi capace di scrivere una cavolo di recensione.
Ho rimuginato così tanto che mi è venuta un’idea. Ovviamente, non era un’idea utile o che comunque mi avrebbe aiutata, nono. Era un’idea stupida.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto è cominciato quando la professoressa di italiano ha distribuito il compito delle vacanze.
“Leggete almeno tre libri tra questi” disse mostrandoci una lista. E fino a lì okay, leggere mi piace e non ho problemi anche con libri lunghi. Ma non aveva finito.

“E scrivete la recensione” ha aggiunto.

 

La recensione?
Cos’è, si mangia? E va bene, so benissimo cos’è una recensione, il vero problema è che non le so scrivere. O perlomeno, non le so iniziare. O se le inizio, continuano fino a divagare ad argomenti del tutto secondari che una buona recensione non dovrebbe contenere.

Ma torniamo a noi.

Avevo scelto il mio primo libro: Ragazzo da parete di Stephen Chbosky, che i più conoscono con il titolo di Noi siamo infinito. Sì, il film con Logan Lerman, Ezra Miller ed Emma Watson, so che avete capito. Comunque, ho comprato il libro sul mio Kindle e ho iniziato a leggerlo.
Era un po’ lento all’inizio, ma poi le cose hanno cominciato a muoversi e mi è piaciuto moltissimo, anche perché è una storia sul liceo e io ho appena finito il mio primo anno.
L’ho finito in un tempo record e in qualche giorno ero pronta a scrivere la mia recensione.
Ho aperto un nuovo file sul computer e ho scritto le prime due righe.


Noi siamo infinito – Ragazzo da parete

Recensione

 

Okay, e adesso?

Mi ero già bloccata, e non avevo scritto nemmeno una frase. Così ho provato a buttare giù qualche frase da persona intelligente, ma più scrivevo e meno ciò che appariva sullo schermo mi convinceva.
Non ce l’ho fatta.
Ho riscritto l’introduzione circa una decina di volte, ma mi piacevano l’una meno dell’altra...ho provato a cercare qualche vademecum della recensione, ma un conto era leggere i consigli su un blog, un altro conto era applicarli.

Sono caduta nel panico.
Non sapevo davvero come fare.
Mi sono buttata sul letto a rimuginare sulla mia esistenza, cercando di capire perché non fossi capace di scrivere una cavolo di recensione.

Ho rimuginato così tanto che mi è venuta un’idea. Ovviamente, non era un’idea utile o che comunque mi avrebbe aiutata, nono. Era un’idea stupida.
L’idea di scrivere un testo sul perché non so scrivere le recensioni.
Ecco come ci siete finiti qui.

Alla fine non è stato così inutile come pensavo, perché mentre scrivevo mi sono fatta un’immagine un po’ più chiara di che cos’è una recensione.
Non è solo “mi piace perché” o “mi fa schifo perché”. No, è molto di più.
Una recensione ti dà l’occasione di revisionare tutto ciò che il libro ti ha insegnato, trasmettendo su carta (o su un file di Word, fate voi) il succo finale del libro, quello che davvero ne pensate e criticando anche quello che non vi ha convinto del tutto.
Quindi, ho deciso di scrivere il mio personale vademecum della recensione, che spero possa aiutare anche voi a scuola o anche qui su EFP!

 

La buona recensione

di recensorefallito02

 

  1. Leggendo il libro o guardando il film che dovete recensire, sottolineate (MAI A PENNA SU UN LIBRO, altrimenti vi stacco le dita) o trascrivete le frasi che più vi hanno colpito, per poi averle sotto mano quando dovete scrivere la recensione.

  2. Aprite un file di word o prendete carta e penna. Questo è un punto abbastanza fondamentale, se non volete scrivervi la recensione sulle braccia.

  3. Scrivete in cima alla pagina titolo il titolo del libro e il vostro nome. Il vostro insegnante potrebbe arrabbiarsi se consegnate una recensione in anonimo.

  4. Ecco la parte complicata. Cominciate con un piccolo riassunto della storia: provate a pensare alle 5W del giornalismo. Who, When, Where, What, Why, ovvero Chi, Quando, Dove, Cosa e Perchè. Tradotto in maniera semplice, dovete trovare il protagonista (e magari descrivere il suo carattere), il luogo e il tempo in cui la storia si svolge, che cosa c’è scritto nel racconto e perché, secondo voi, sono proprio quelle cose ad essere raccontate.

  5. Passate alla descrizione del romanzo: due righe sull’autore, come il libro è strutturato, quanti capitoli ci sono...per farvi un esempio, ecco cosa potrei scrivere io.

 

Il romanzo, scritto dall’autore, regista e sceneggiatore statunitense Stephen Chbosky (cercate il nome su Google se anche nel vostro caso è un nome così assurdo), è diviso in quattro parti, ognuna contenente diverse lettere, tutte scritte dallo stesso Charlie in prima persona, che le indirizza ad un amico di cui non rivela il nome. Non sono davvero amici, ma Charlie è convinto che questa persona sappia ascoltare e quindi spedisce queste lettere, senza nemmeno desiderare una risposta.

 

Visto? Facile no?

          6. Dite cosa davvero pensate del libro. Non fermatevi al classico e deprimente “Sì mi piace.”
. Quello lo fanno i bambini delle elementari. Cercate piuttosto un modo di trasmettere agli altri ciò che il libro ha trasmesso a voi. In questo punto, le frasi trascritte precedentemente vi saranno di grande aiuto.

          7. Concludete con una frase ad effetto e se ( ma soprattutto a chi) consigliereste il libro.

          8. Rileggete la recensione e pensate se davvero vale la pena di pubblicarla o se fa troppo schifo.

 

Buona fortuna!

 

recensorefallito02

   
 
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